Archeoastronomia – L’Area megalitica di S.M. de Corleans on Vimeo

L’ Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans (in francese, Site mégalithique de Saint-Martin-de-Corléans) è un sito archeologico di capitale rilevanza per lo studio e la conoscenza della preistoria e protostoria europea, situato ad Aosta, nel quartiere di Saint-Martin-de-Corléans.

Il sito, rinvenuto nel 1969, durante i lavori per l’edificazione di alcuni condomini, a circa 6 metri di profondità rispetto all’attuale piano urbano, copre un’area di 10.000 metri quadrati.

I 6.000 anni di frequentazione dell’area, sono testimoniati da arature cultuali, pozzi rituali, allineamenti orientati di fori di pali lignei e di stele antropomorfe, sepolture dolmeniche e a cista. Il giacimento è stato inaugurato il 24 giugno 2016.

L’aratura sacra, con incisivi umani ritrovati sulla piattaforma, crani animali alla base dei pali hanno suggerito all’archeologo Franco Mezzena suggestive analogie con antichissimi riti di fondazione descritti nel mito di Giasone e degli Argonauti. Secondo l’archeoastronomo Guido Cossard, invece, le arature stesse sono allineate con i punti dell’orizzonte sui quali levava o tramontava la Luna quando (nel suo ciclo di retrogradazione dei nodi di 18,6 anni) giungeva alla sua minima o massima declinazione, e inoltre in alcune zone i solchi risultano ben orientati sui punti di levata del Sole al solstizio invernale, mentre lo stesso orientamento dei solchi risulta essere meno preciso relativamente al tramonto.

I pozzi rituali rinvenuti avevano presumibilmente analoghe finalita’ rispetto ai pozzi sacri nuragici presenti in Sardegna (o al Pozzo sacro di Gârlo sito in Bulgaria), laddove la luna nella sua massima declinazione (ogni 18 anni e mezzo) si specchierebbe esattamente dentro il pozzo attraverso il foro stesso. In particolare nel sito in questione sono stati ritrovati dei pozzi allineati sul cui fondo si trovavano i resti di presunte offerte rituali come macine unite a frutti e cereali fossilizzati, secondo il sito ufficiale del museo del’area megalitica stessa.

Sempre secondo Cossard, durante la fase più antica fu eretta una serie di grossi pali, probabilmente come parte di un tipico rito di fondazione: sul fondo di alcuni di essi sono infatti state ritrovate ceneri di crani d’ariete. Le date relative ad alcuni di questi pali, ricavate con il metodo del radiocarbonio, vanno dal 3070 a.C. al 2850 a.C. con una indeterminazione di 180 anni in più o in meno. I pali sono estremamente interessanti, visto il loro allineamento e la loro età.  Quando la Luna giungeva nei pressi della sua minima declinazione sud ( -28°), essa seguiva nella sua traiettoria, in una prima fase (circa 16° di azimut), il profilo della montagna e successivamente veniva quasi completamente occultata da un ostacolo naturale: la prosecuzione di tale traiettoria occultata veniva tracciata dalla direzione di orientamento di questa fila di pali.

Riguardo alle varie strutture dolmeniche e relative stele antropomorfe, secondo il gia’ citato Cossard due allineamenti di tali stele furono ritrovati accanto a un terreno che conteneva altri due presunti allineamenti: i solchi di arature rituali e i fori che ospitavano i pali lignei allineati.
Tuttavia, le stele piu’ interessanti risalgono all’epoca della dominazione Romana, dove sopravvivevano ancora gli antichi riti praticate dalle popolazioni originarie.
Difatti, non lontano dal sito in questione (in regione Meyrand, alla periferia di Aosta) fu rinvenuta una stele dedicata espressamente alla Luna, intesa come astro, in quanto non si trovano altri riferimenti relativi a divinita’ lunari note (Iside o Diana, ad es.) relative all’epoca in questione (II secolo d.C).

Dopo il 2400 a.C., nella fase tarda del sito (cit. Cossard),  furono realizzati vari dolmen, di cui uno con una piattaforma triangolare di pietre alla base costruita con grande accuratezza.
Si ritiene che questi fossero una sorta di monumenti funerari usati per sepolture collettive, inizialmente i forma circolare ed in epoche piu’ recenti tombe piu’ piccole del tipo detto “a cista“, ovvero a cassetta.

Fonti e ulteriori approfondimenti:

  1. I megaliti di AostaGuido Cossard e Giuliano Romano – l’Astronomia n. 143 (maggio 1994) pp. 30-35
  2. Statue stele (WikiSpedia.org, Enciclopedia del libero sapere della Provincia della Spezia e della Lunigiana )
  3. Le civilta’ stellari, Ignazio Burgio, pagg. 58-60
  4. Sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta, Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans – museo e parco archeologico
  5. Pozzo sacro nuragico, Wikipedia
  6. Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, Wikipedia

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