Dopo 3 anni, torna la “Luna blu”, ma niente a che vedere con il suo colore…

luna-azul-1Venerdì 31 luglio si terrà il fenomeno che è popolarmente conosciuta come “Luna blu (Blue Moon)”.
Si chiama così la seconda luna piena che si verifica durante un mese, come è il caso di questo mese di Luglio: infatti l’ultima luna piena è comparsa ad inizio mese, e più precisamente il giorno 2.
Ciò è possibile perché il ciclo lunare, per la precisione il periodo sinodico (ovvero il tempo intercorrente fra due successive lune nuove, o piene) dura poco più di 29 giorni e mezzo (per la precisione, 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi), poi, se la luna piena appare in uno dei primi due giorni del mese, è probabile che riapparirà nuovamente alla fine di esso.

Per dar scanso ad equivoci, premettiamo che il nostro satellite non apparirà con questa colorazione: il nome dato a questo fenomeno sta semplicemente ad evidenziare la rarità con cui si verifica l’evento, visto che non è frequente vedere la luna di quel colore, anche se le rarissime volte che la luna appare azzurrina e bluastra si verifica grazie a degli eccezionali fenomeni atmosferici, perlopiù dovuti a polveri diffuse…
Il doppio plenilunio nell’arco di un mese si verifica all’incirca ogni due anni e mezzo- 3 anni (l’ultima volta fu nell’Agosto 2012), quindi una trentina di volte in un secolo.
Dunque le immagini qui riportate sono solo delle immagini artistiche che niente hanno a che vedere con questo fenomeno.

Questo evento acquisì particolare notorietà nel 1999, in quanto avvenne per ben due volte nell’arco di 3 mesi: nei mesi di gennaio e marzo, mentre nel mese di febbraio non ci fu luna piena.

Ci sono varie ipotesi sull’origine del nome, tutte basate, come su accennato sull’estrema sporadicità dellla colorazione: Secondo gli esperti dell’Agenzia Spaziale Europea, il nostro satellite può apparire di questo colore a causa di particolari polveri che si riversano nell’atmosfera terrestre, ma in concomitanza di accadimenti eccezionali. Le cronache riportano infatti solo pochi casi relativamente recenti: nel 1883, per le ceneri eruttate dal vulcano Krakatoa in Indonesia; nel 1927, a causa di intensi monsoni a seguito di una stagione molto secca e nel 1951, per le nubi di fuliggine emesse da un grande incendio nelle foreste canadesi. Forse anche l’eccezionalità di questi episodi ha contribuito a rafforzare e associare nell’immaginario collettivo il detto “luna blu” a eventi rari e singolari: tale espressione è entrata nel linguaggio popolare anglosassone ed assume lo stesso significato della più popolare espressione nostrana “ogni morte di Papa”.
Un’altra teoria è che il termine “Blu” sarebbe venuto da una corruzione dell’inglese antico belewe che significa traditore, in quanto, essendo la durata della quaresima calcolata sui pleniluni, vedere due volte in un mese in primavera la Luna piena significava, a quel tempo, estendere il digiuno della Quaresima.

L’ultimo doppio plenilunio avvenuto nell’arco di un mese si verificò nel mese di Agosto 2012 e la prossima avverrà nel mese di gennaio 2018. È interessante notare che, in quello stesso anno, si ripeterà per una seconda volta a marzo, con Febbraio privo di plenilunio.

Sicuramente non importa il colore che assumerà il nostro satellite, ma ciò che è certo è che comunque avremmo un secondo plenilunio a Luglio, e dunque potremmo ben godere della sua bellezza accattivante…

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