Il Cielo di Febbraio 2020 « Coelum Astronomia

Dopo un anno trascorso più a sognare il cielo che a osservarlo, a causa delle continue avverse condizioni meteo, possiamo ora sperare che febbraio ci porti delle possibilità in più, risultando di solito, almeno nel nostro paese, il mese invernale che delude meno degli altri le aspettative degli osservatori, siano essi appassionati di alta risoluzione che di cielo profondo. Le notti serene, infatti, sono discretamente numerose e si presentano tendenzialmente molto stabili anche sotto il profilo del seeing.

La cartina mostra l’aspetto del cielo alle ore (TMEC): 1 Feb > 23:00; 15 Feb > 22:00; 29 Feb > 21:00. Crediti Coelum Astronomia CC-BY

Per quanto riguarda l’aspetto del cielo, saranno predominanti ancora le costellazioni invernali, caratterizzate da stelle brillanti e facilmente riconoscibili.
Potremo osservare al meridiano il Cane Maggiore con la splendente Sirio e l’inconfondibile Orione, con l’Auriga allo zenit, facilmente riconoscibile grazie a Capella, la lucida della costellazione.
A ovest staranno invece tramontando Pegaso e la Balena, con le sue deboli stelle, mentre a est il cielo mostrerà le prime avvisaglie degli asterismi primaverili.
Sempre a est saranno facilmente riconoscibili il Leone, vero protagonista del cielo orientale, e le prime propaggini della Vergine. Più tardi sorgerà anche la brillante Arturo nel Boote.
Molto più in alto, quasi immobile a nord, vedremo il Grande Carro, in verticale, che sembrerà in procinto di rovesciarsi.

➜ Continua a leggere sul Cielo di Febbraio all’interno del nuovo numero (sempre in formato digitale e gratuito!)

➜ Il Cielo di febbraio con la UAI: viaggio tra le galassie del Leone

➜ Continuiamo il viaggio deep sky nel Cane Maggiore (II parte): Mizram e i suoi dintorni

COSA OFFRE IL CIELO

Mercurio, torna ad apparire al tramonto per la prima parte del mese, i giorni migliori per l’osservazione saranno quelli a cavallo del 10 febbraio, mentre Venere continua a mostrarsi al meglio sempre più a lungo, nelle vesti di Vespero la stella della sera.

IL SOLE

Nel primo periodo dell’anno il Sole dominerà la costellazione del Capricorno, dove rimarrà fino al 17 febbraio, giorno in cui si sposterà nell’Acquario, proseguendo nel contempo la “risalita” dell’eclittica a una velocità media in declinazione di circa 20 primi al giorno. Partendo dai –17,4° di inizio mese supererà i –10° alla fine di febbraio. Da questo ne deriverà un corrispondente aumento dell’altezza sull’orizzonte al momento del passaggio in meridiano (a metà mese transita a una altezza di 35,2°). Aumenteranno di conseguenza e percepibilmente anche le ore di luce, tanto che la sera, in media, si potrà iniziare a osservare con il massimo contrasto non prima delle 19:15 e fino alle 5:30 del mattino seguente.
La durata della notte astronomica, in continua diminuzione, in febbraio sarà in sostanza di poco superiore alle 10 ore.

PIANETI

MERCURIO

Mag. da –1,0 a +5,2; diam. da 5,6″ a 10,7″
Osservabile al tramonto nella prima parte del mese
Riemerso dalla congiunzione superiore con il Sole dello scorso 10 gennaio, in febbraio Mercurio è pronto a donarci un periodo di ottima osservabilità serale, mostrandosi, a occidente, come una stella luminosa immersa nelle luci del crepuscolo.
L’apparizione di febbraio sarà senza dubbio da considerarsi una delle migliori dell’anno, per quanto riguarda l’osservazione di Mercurio alla sera, superata solo da quella che ci attende per il periodo a cavallo tra maggio e giugno.
Il 10 febbraio Mercurio raggiungerà la massima elongazione orientale dal Sole (18,2° E), mentre il giorno 12 sarà al perielio, il punto della sua orbita più lontano dal Sole. Sono proprio i giorni che precedono e seguono il 10 febbraio quelli in cui l’osservazione del piccolo pianeta sarà più proficua, con Mercurio che tramonterà circa 1 ora e 34 minuti dopo il Sole.
Dovremo sfruttare al massimo questi giorni, poiché subito dopo il pianeta si dirigerà velocemente verso una nuova congiunzione (inferiore) con il Sole, il giorno 26 febbraio, scomparendo completamente al nostro sguardo.

VENERE

Mag. da –4,1 a –4,3; diam. da 15,3″ a 18,6″
fase da 74% a 63%

Ottimamente osservabile tutto il mese dopo il tramonto

Continua il periodo favorevole per l’osservazione serale di Venere. Già in gennaio lo abbiamo notato facilmente la sera, quando il cielo era ancora chiarissimo, e in febbraio la situazione migliorerà ancora. Venere è sicuramente il primo astro a farsi notare, già all’imbrunire: lo troveremo molto alto, sull’orizzonte di ovest-sudovest, dove si renderà visibile come una stella davvero molto brillante (mag. –4,2), tra le stelle dell’Acquario, fino al 2 febbraio, e poi dei Pesci, fino a fine mese.
In febbraio, dicevamo, le condizioni di osservabilità saranno ancora in miglioramento, con il pianeta che guadagna altezza sull’orizzonte giorno dopo giorno, cosa che perdurerà fino alla fine di marzo, quando il pianeta raggiungerà la massima elongazione orientale dal Sole. Godiamoci quindi la compagnia di questo brillante e fotogenico pianeta che, a fine mese, tramonterà ben 3 ore e 50 minuti dopo il Sole.

MARTE

Mag. da +1,4 a +1,1; diam. da 4,8″ a 5,4″
Osservabile nella seconda parte della notte
Per Marte le condizioni di osservabilità sono in lento ma costante miglioramento: potremo osservare il Pianeta Rosso, al mattino molto presto
. Il pianeta sorgerà infatti poco dopo le 4 a inizio mese, anticipando la sua levata dall’orizzonte orientale alle 3:45 circa a fine mese, lasciandoci così circa 3 ore per osservarlo.
Lo vedremo tra le stelle dell’Ofiuco, come una stella rossastra di magnitudine +1,2, fino all’11 del mese, per passare poi nel Sagittario, dove rimarrà fino alla fine del mese. In questo periodo lo vedremo transitare a meno di 2° a nord della stella Lambda Sagittarii (mag. +2,8).
Nei giorni tra il 16 e il 21 febbraio Marte sarà protagonista di una strepitosa congiunzione con le nebulose Laguna e Trifida, nel Sagittario: sarà una magnifica occasione per scattare delle fotografie indimenticabili.

Marte incontra la Laguna e la Trifida

Particolare attenzione merita il periodo che va dal 16 al 21 febbraio, con il pianeta Marte che transiterà rapidamente in una zona davvero ricca di oggetti deep-sky, ovvero la regione del Sagittario dominata dalla nebulosa Laguna (M 8) e dalla nebulosa Trifida (M 20). Sarà un’occasione davvero preziosa per fotografare il Pianeta Rosso in compagnia di queste fotogeniche nebulose. Nella fotografia a lunga posa (necessaria per registrare la più debole luce delle nebulose).
Marte apparirà come una stella fiammeggiante, di spiccato colore arancione: uno spettacolo splendido! Bisogna tuttavia dire che alle ore 5:00 del mattino la scarsa altezza sull’orizzonte di sudest (circa 8°) e la presenza della Luna (nei giorni 18 e 19, fase dal 26% al 18%) non aiuteranno di certo a immortalare questo magnifico passaggio, comunque assolutamente da non perdere! Aspettiamo le vostre fotografie nella gallery PhotoCoelum!

GIOVE

Mag. da –1,9 a –2,0; diam. da 32,5″ a 34,1″
Osservabile al mattino
L’osservazione di Giove è risultata difficile in questo primo periodo del 2020, avendo finora potuto contare solo sugli ultimi giorni di gennaio.
Per riuscire a vederlo, nel cielo del mattino, già rischiarato dalle luci dell’alba incipiente. In febbraio la situazione sarà migliorata, ma ancora sono lontani i giorni in cui sarà un piacere osservare Giove.
Troveremo il grande pianeta nel Sagittario, nei pressi delle stelle Xi e Omicron Sagittarii: sorgerà a inizio mese alle 5:52, quindi dopo la fine della notte astronomica, orario anticipato alle 4:23 a fine mese, circa 2 ore e 25 minuti prima del sorgere del Sole.
Il giorno 20 febbraio sarà in congiunzione con una bella falce di Luna (fase dell’11%, separazione di 5° 36’). Per il momento dovremo accontentarci!

SATURNO

Mag. da +0,6 a +0,7; diam. da 34,5″ a 35,3″
Osservabile al mattino a fine mese
Se per Giove febbraio segna l’inizio delle osservazioni (seppur non in condizioni buone), per Saturno dovremo pazientare un po’ di più. Il grande pianeta con l’anello segue infatti il sorgere di Giove non a grande distanza temporale, sufficiente però per renderci la vita più difficile.
A inizio mese, infatti, quando farà capolino sull’orizzonte orientale, il cielo sarà già colorato dalle luci dell’alba.
A fine mese però Saturno avrà anticipato la sua levata alle ore 4:57, rendendosi quindi visibile come una stella color paglierino nel cielo del Sagittario, in una regione povera di stelle verso il confine con il Capricorno. Questo è il periodo in cui potremo iniziare a cercarlo.
Il giorno 20 febbraio sarà, assieme a Giove, in congiunzione con una bella falce di Luna (fase dell’11%, separazione di 4° 47’). Niente di eccezionale dunque, ma è l’inizio di una nuova stagione osservativa: basterà saper pazientare ancora un po’!

URANO

Mag. da +5,8 a +5,9; diam. 3,5″
Osservabile nella prima parte della notte
In febbraio avremo modo di osservare Urano nella prima parte della notte.
All’inizio della notte astronomica lo troveremo già alto sull’orizzonte meridionale, in ottime condizioni per la sua osservazione o ripresa. Urano si troverà tra le stelle dell’Ariete, molto vicino al confine con i Pesci e la Balena, e sarà semplice utilizzare le stelle di queste due ultime costellazioni per localizzarlo.
Urano si troverà a circa 5° 18’ a nordest di Omicron Piscium (mag. +4,3).
A inizio mese, Urano transita alle 17:30 per tramontare alle 0:22, orario che verrà anticipato alle 22:32 a fine mese. Come il mese scorso, anche febbraio offre un’ottima occasione di mettere in pratica i consigli e i suggerimenti relativi alla ripresa di questo lontano pianeta che ci ha illustrato Luigi Morrone nel suo articolo su Coelum Astronomia 239.

NETTUNO

Mag. +8,0; diam. 2,2″
Osservabile con difficoltà la sera nella prima parte del mese
In febbraio le condizioni di osservabilità di Nettuno si faranno rapidamente molto cattive, con la possibilità di osservare il remoto pianeta, già basso sull’orizzonte occidentale, solo grazie all’inizio anticipato della notte astronomica. A inizio mese infatti Nettuno tramonta alle 20:23, orario anticipato alle 18:40 a fine mese.
Potremo osservare il remoto gigante ghiacciato nei pressi della stella Fi Aquarii (mag. +4,2), a cui
si sta lentamente avvicinando e con cui sarà in strettissima congiunzione il giorno 10 febbraio (appena 2’ circa). Sarà molto bello osservare questo avvicinamento, che culminerà dunque in uno strettissimo abbraccio con la stella dell’Acquario, considerando che in questo avvicinamento si aggiungeranno anche due asteroidi: (16) Psyche (mag. +11,2) il giorno 5 febbraio e (82) Alkmene (mag. +14,4) il 7 febbraio. Tre appuntamenti sicuramente da non perdere!

➜ Ricordiamo l’articolo del numero scorso dedicato a Venere: Vespero, stella della sera, a Lucifero, stella del mattino, di Giorgia Hofer.

PIANETI NANI PRINCIPALI

PLUTONE

Mag. +14,7; diam. 0,1″
Osservabile con difficoltà all’alba in Sagittario

La situazione osservativa per i principali pianeti nani del Sistema Solare è ancora piuttosto difficile in febbraio, dopo un gennaio decisamente impossibile.
Solo Plutone infatti inizia a rendersi osservabile – seppur in condizioni molto difficili – la mattina, di fatto solo negli ultimi giorni del mese. Plutone infatti sorgerà il giorno 25 febbraio alle 5:00, appena una ventina di minuti prima della fine della notte astronomica.
Avremo quindi pochissimi minuti per rintracciarlo, bassissimo sull’orizzonte orientale (appena qualche grado) in condizioni di massimo contrasto. Da qui alla fine del mese le condizioni saranno migliorative ma solo marginalmente, con un lieve anticipo della levata di Plutone che, a fine mese, avverrà alle ore 4:45. Da notare che Plutone si troverà tra le stelle del Sagittario, in compagnia di pianeti ben più brillanti, come Saturno e Giove, a pochi gradi di distanza.

(1) CERERE

Mag. +9,3; diam. 0,1″
Non Osservabile (con difficoltà all’alba in Capricorno, solo a fine mese)

Niente da fare invece per ciò che riguarda (1) Cerere, che sarà inosservabile per tutto l’arco del mese.
Infatti l’Asteroide sorgerà fine mese alle 6:07, in pieno crepuscolo mattutino (che inizia alle 5:26), con il sole che in quel giorno (il 29) sorge alle 7:06, appena un’ora dopo la levata del pianeta nano.
Dovremmo quindi aspettare il prossimo mese per ammirarlo poco prima dell’alba stessa, verso la fine della notte astronomica, fra le stelle del Capricorno.

ASTEROIDI IN OPPOSIZIONE

(37) FIDES

Mag. +10,1
In opposizione il 2 Febbraio in Cancro

Sarà un febbraio povero di opposizioni asteroidali quello che ci attende nel 2020. Ma non disperiamo e non perdiamo la fede, poiché sarà proprio (37) Fides a venire in nostro aiuto e a mostrarsi in opposizione il giorno 2 febbraio, nella costellazione del Cancro. Niente di eccezionale, si intenda, con una magnitudine di +10,1.
Questo asteroide è caratterizzato da profonde opposizioni, che lo portano a una distanza dalla Terra di 1,2 UA, su un ciclo di 43 anni. Quest’anno la distanza dalla Terra sarà pari a 1,389 UA, decisamente superiore al minimo possibile, registrato lo scorso novembre 2010 e che si ripeterà solo nel 2053.
(37) Fides è un corpo di circa 108 km di diametro, scoperto a Dusseldorf il 5 ottobre 1855 dall’astronomo tedesco Karl Theodor Robert Luther (1822-1900), direttore del piccolo Osservatorio di Düsseldorf dal 1851. L’Osservatorio da lui diretto era una struttura privata fondata nel 1843, poi ceduta alla municipalità di Dusseldorf e andata per sempre perduta nei bombardamenti del 1943. Fides fu il quinto dei 24 asteroidi scoperti da Luther tra il 1852 e il 1890, ed è stato battezzato (dal Consiglio comunale della città) in onore della dea romana della lealtà.

(30) URANIA

Mag. +10,5
In opposizione il 29 Febbraio in Sestante

Tra le altre opposizioni del mese, segnaliamo quella di (30) Urania che avverrà il giorno 29 febbraio nella costellazione del Sestante, con una magnitudine pari a +10,5.

LA LUNA

LE FALCI LUNARI DI FEBBRAIO

Gli appassionati di questa tipologia di osservazioni lunari dovranno attendere fino al 19 febbraio quando alle 04:48 sorgerà una falce di 25 giorni fra le stelle del Sagittario, preceduta da Marte (separazione di 8°) e seguita da Giove (separazione di 7°) e Saturno (separazione di 16°).
Nel caso specifico, considerata la vicinanza alla linea del terminatore, sarà possibile osservare in dettaglio gran parte dell’oceanus Procellarum con le sue scure rocce basaltiche in netto contrasto rispetto alle sempre interessanti aree a elevata albedo di Aristarchus Plateau e del cratere Kepler. Più a sud il terminatore sarà in corrispondenza del mare Humorum dove non potrà mancare un’approfondita visita a Gassendi con la spettacolare ragnatela dei solchi sparsi sul fondo del cratere, con la possibilità di individuarne anche i segmenti più sottili se le condizioni meteo e di seeing saranno favorevoli.
Si ribadisce l’inutilità di utilizzare eccessivi poteri di ingrandimento, ma di limitarsi a una visione per quanto possibile nitida e realistica di ciò che si sta osservando e in ogni caso compatibilmente con le caratteristiche ottiche dello strumento utilizzato. Da non perdere anche le cuspidi nord e sud e le grandi strutture crateriformi situate in prossimità dell’estremo bordo lunare occidentale.
Nella tarda nottata del 20 febbraio alle 05:39 sorgerà una falce di 26 giorni preceduta da Giove (separazione di 5°) e seguita da Saturno (separazione di 4°). In questo caso il tempo a disposizione per osservare le strutture superficiali sarà alquanto limitato ma, oltre alle cuspidi nord e sud, si segnala che il terminatore si troverà più o meno in corrispondenza di Aristarchus Plateau oltre che dello spettacolare quartetto composto dai crateri Schickard, Nasmyth, Phocylides, Wargentin. Un ulteriore interessante dettaglio è costituito dalla differenza di albedo facilmente individuabile fra i basalti dell’oceanus Procellarum e l’elevata albedo delle rocce degli altipiani centromeridionali sui quali non passerà inosservato il notevole contrasto fra il grande cratere Grimaldi e l’area immediatamente circostante.
Solo per la cronaca, la mattina del 21 febbraio sorgerà alle 06:21 una falce di 27 giorni preceduta, nell’ordine, dai pianeti Marte, Giove, Saturno ma in precarie condizioni osservative data la vicinanza al sorgere del Sole, sconsigliandone pertanto l’osservazione.
Per quanto riguarda la Luna Crescente, appuntamento per il tardo pomeriggio del 25 febbraio con una bella falce di 2 giorni che alle 18:30 si troverà a un’altezza di +12° e visibile fino alle 19:49 quando scenderà sotto l’orizzonte. In questo caso l’osservazione sarà limitata alla scura area del mare Humboldtianum oltre al grande cratere Gauss (diametro 180 km) a nordest, dei mari Marginis, Undarum, Smythii e il cratere Neper (diametro 141 km) a est e il vastissimo cratere Humboldt di 231 km di diametro prospetticamente “schiacciato” a sudest, oltre alle rispettive cuspidi settentrionale e meridionale, ovviamente con tutte le limitazioni dovute all’inevitabile schiacciamento prospettico introdotto dalla vicinanza delle citate strutture all’estremo bordo lunare e in relazione alla Librazione più o meno favorevole.
La serata successiva, il 26 febbraio, alle 18:30 la falce avrà un’età di 3 giorni e si troverà a un’altezza iniziale di +22° a nostra disposizione fino al suo tramonto previsto per le 20:49 fra le costellazioni dei Pesci e della Balena. Per chi desiderasse non limitarsi al solo lato estetico questa falce si presenterà già molto interessante e con una notevole quantità di strutture sulle quali lungo il terminatore un’angolazione solare relativamente radente ne consentirà l’osservazione anche in alta risoluzione, a esempio tutta l’area intorno al mare Crisium e lungo il margine est del mare Fecounditatis con gli imponenti crateri Langrenus, Vendelinus, Petavius, Furnerius.
Come sempre per questa tipologia di osservazioni lunari, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli e sperare nella clemenza delle condizioni meteorologiche.

Sottili falci di Luna e luce cinerea

In febbraio, le giornate migliori per osservare e fotografare la Luna in luce cinerea cadranno nei giorni 20 e 21, quando si avrà la migliore visibilità appena prima dell’alba. Nei giorni attorno al 27 febbraio invece avremo la possibilità di ammirare la luce cinerea della Luna subito dopo la fine del tramonto.
Il fenomeno è dovuto alla luce del Sole riflessa dalla Terra che illumina la parte in ombra della Luna. Per questo, la parte non illuminata della Luna apparirà tenuemente brillante divenendo così vagamente visibile. Lo sapevi che anche Leonardo da Vinci aveva compreso il fenomeno?

Per maggiori dettagli su orari e formazioni lunari da osservare con l’aiuto di uno strumento consiltare la sezione dedicata a cura di Francesco Badalotti.

Astrofotografia – Andiamo a caccia delle sottilissime falci lunari
Continua l’esplorazione delle formazioni lunari nella Luna di febbraio
Riprendiamo la Luce Cinerea della Luna

E ancora su Coelum astronomia 241

➜ La Luna di Febbraio 2020
e una guida per l’osservazione dell’altipiano meridionale (II parte)

➜ Leggi le indicazioni di Giuseppe Petricca sui principali passaggi della ISS

➜ Comete. A quando una nuova cometa?

➜ Ricerca di Supernovae: un’interessante scoperta italiana

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Source: Il Cielo di Febbraio 2020 « Coelum Astronomia

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