Il Cielo di Gennaio 2018 « Coelum Astronomia

Dopo la maggior clemenza dei mesi autunnali, in gennaio si fa avvertire nettamente il clima tipico della
stagione fredda, che, se da una parte offre le migliori condizioni di trasparenza del cielo, dall’altra pone seri problemi a chi vuole raggiungere siti lontani dalle luci cittadine e rimanervi nella lunga notte astronomica.

Aspetto del cielo per una località posta a Lat. 42°N – Long. 12°E La cartina mostra l’aspetto del cielo alle ore (TMEC): 1 Gen > 00:00; 15 Gen > 23:00; 30 Gen >22:00

Proprio le numerose ore di buio permettono in questo periodo di spaziare – già a partire dalla prima serata – dalle costellazioni autunnali più orientali (Pesci, Pegaso, Balena…) fino alle regioni ricche di nebulose e ammassi del cielo invernale, per terminare nella seconda parte della notte con le prime avvisaglie della grande concentrazione di galassie del cielo primaverile (Vergine, Leone…).

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IL SOLE

Dopo essere arrivato alla minima declinazione durante il Solstizio dello scorso dicembre, il Sole ha iniziato lentamente a risalire l’eclittica. La sua altezza sull’orizzonte al momento del passaggio in meridiano risulterà in gennaio ancora molto modesta (+27° a metà mese), ma l’arco descritto nel cielo tenderà a divenire di giorno in giorno più ampio. Ciò comporterà di conseguenza un aumento delle ore di luce, anche se piuttosto modesto, di circa 45 minuti.

Cosa offre il cielo

Si comincia subito con una nuova Superluna il 2 gennaio. Dopo quella di dicembre, ecco una nuova Luna Piena a poche ore dal perigeo, il punto più vicino alla Terra dell’orbita lunare. Ma per comprendere meglio di cosa si tratta, questo mese abbiamo un bello e approfondito articolo di Aldo Vitagliano, che con la sua ironia e i suoi calcoli al decimale ci svela ogni segreto di questo evento che tanto affascina (soprattutto i media): Guarda che Luna Super!

Anche questo mese le più belle congiunzioni sono riservate a chi si alza presto al mattino (o resta in piedi fino a molto tardi…), ma le notti ancora lunghe non rendono la “sveglia presto” troppo “presto”… perciò, soprattutto per l’infilata di congiunzioni che ci offriranno Marte, Giove e Luna già dalla prima settimana del mese:

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E per concludere, anche questo mese ha le sue stelle cadenti! Ogni inizio anno è caratterizzato dal manifestarsi  più o meno discreto dello sciame delle Quadrantidi, il cui nome deriva dalla obsoleta costellazione del Quadrante Murale (introdotta da Lalande nel 1795 e abolita nel 1922) che un tempo occupava la regione situata nella parte nordorientale del Boote (dove quindi è situato il radiante). Questo sciame meteorico è attivo già dalla fine di dicembre fino al 12 gennaio circa e il massimo dell’attività si avrà quest’anno verso le 23:00 del 3 gennaio. Purtroppo sarà presente la Luna a disturbare la visione, appena dopo la fase di Piena (fase 95%), fortunatamente a una discreta distanza dal radiante.

E ancora, sempre su Coelum Astronomia n. 218

➜ Storia, leggende, stelle e oggetti deepsky della costellazione dell’Eridano (II parte)
➜ La Luna di gennaio e la guida all’osservazione del margine orientale del Mare Serenitatis
➜ Il Club dei 100 asteroidi: Iniziamo l’anno con (1) Ceres!
➜ Leggi la rubrica di Giuseppe Petricca sui principali passaggi della ISS
➜ Le comete del mese: La modesta Heinenz e la “grande” Wirtanen.
➜ Supernovae: Una nuova scoperta italiana
➜ Astrofotografia: Riprendiamo la cintura di Venere

e il Calendario degli eventi giorno per giorno


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