Il Cielo di Agosto 2020 | Coelum Astronomia

Di Redazione Coelum Astronomia
Cartina Luglio e Agosto

LE COSTELLAZIONI

Nel mese di Agosto, Andromeda e Pegaso saranno già molto alti verso sudest, mentre a ovest, sempre più basso, si preparerà a salutarci il Boote con Arturo. A fine agosto, già prima della mezzanotte, si potrà assistere al sorgere delle “sette sorelle”, le Pleiadi, le primissime avvisaglie della stagione più fredda – però ancora lontana – che porterà con sé le brillanti e fotogeniche stelle invernali.

COSA OFFRE IL CIELO

IL SOLE

Dopo aver raggiunto, il 20 giugno scorso, il suo punto più alto nel cielo, la nostra principale fonte di luce tornerà a ridurre sempre più la sua declinazione. Negli ultimi giorni di agosto, nel passare al meridiano, raggiungerà (alla latitudine di 42° N) un’altezza dall’orizzonte di poco superiore ai +56°, contro i +70° di metà luglio. Ciò si tradurrà in un sostanzioso aumento delle ore utili all’osservazione degli oggetti del cielo profondo, così che se a inizio luglio la notte astronomica avrà una durata di 4 ore e mezza soltanto, a fine agosto si arriverà invece alle 7 ore e mezza.

I PIANETI

Di seguito vengono fornite alcune indicazioni sulle condizioni di osservabilità dei pianeti per i mesi di luglio e agosto 2020. Gli orari sono espressi in TMEC, cioè all’ora indicata dai nostri orologi.

MERCURIO

Mag. da -1,0 a –0,3; diam. da 6,1″ a 4,9″
Osservabile con difficoltà dopo il tramonto
In Gemelli fino al 4, in Cancro dal 5 al 13, poi in Leone

Agosto si apre dunque con il pianeta già in buone condizioni osservative, al mattino prima dell’alba, ma comunque declinanti.
Il 1 agosto sarà al nodo ascendente, Il 6 agosto Mercurio si troverà al perielio, mentre il giorno 17 sarà in congiunzione superiore con il Sole, risultando pertanto inosservabile.
Potremo forse scorgerlo nuovamente, la sera immerso nelle colorate luci del tramonto, a fine agosto, quando però ci lascerà solo circa 30 minuti dopo che anche il Sole sarà sceso sotto l’orizzonte.

VENERE

Mag. da –4,7 a –4,4; diam. da 27,6″ a 19,7″; fase da 43% a 59%
Ottimamente osservabile la mattina prima dell’alba
In Toro

In agosto le condizioni osservative si faranno ancora migliori, con Venere che sorgerà alle 2:50 (quindi 3 ore 15 minuti prima del Sole).
Il pianeta è rapidamente diretto verso la massima elongazione occidentale dal Sole (45,8°), che raggiungerà il giorno 13 agosto.
Nel corso del mese Venere si sposterà tra le costellazioni del Toro, Orione e Gemelli, sfiorando alcune delle stelle principali di queste costellazioni (Zeta Tauri il 2 agosto, Chi1 e Chi2 Orionis tra il 6 e il 9 agosto, Ni Geminorum il 15 agosto e Zeta Geminorum il 23 agosto).
Potremo dunque godere della vista del pianeta in condizioni ottimali anche per il resto del mese, notando però un’inversione di tendenza già sul finire di agosto, quando Venere sorgerà alle 2:54, iniziando così a erodere il suo anticipo sulla levata del Sole.

MARTE

Mag. da –1,0 a –1,8; diam. da 14,6″ a 18,7″
Osservabile quasi tutta la notte
In Pesci

In Agosto, il Pianeta Rosso anticiperà sempre di più la sua levata dall’orizzonte orientale, alle 23:40 del 1 Agosto (6:01 prima dell’alba) e alle ore 23:01 del 31 (1 ora dopo il tramonto), orari con riferimento alla località di Pino Torinese), divenendo quindi (già dalla metà di agosto) uno dei pianeti che ci faranno compagnia la sera.
Il 3 agosto Marte raggiungerà il perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole.
Non solo, essendo rapidamente diretto verso l’opposizione al Sole (che si verificherà però in ottobre), lo vedremo guadagnare, giorno dopo giorno, sia in luminosità (con la sua magnitudine che a fine agosto sarà pari a –1,8), sia in dimensione apparente (diametro di 18,7″ a fine agosto).
Lo troveremo tra le stelle del Cetus, fino a fine agosto, dove poi passerà successivamente nei Pesci.
Consideriamo i mesi che abbiamo davanti come una palestra per esercitarsi nell’osservazione e nella ripresa di Marte, in attesa della prossima opposizione: attendiamo le vostre immagini in PhotoCoelum!

GIOVE

Mag. da –2,7 a –2,6; diam. da 47,1″ a 44,5″
In Sagittario
Osservabile di sera

Ottime le condizioni di osservabilità di Giove in agosto: potremo osservare il grande pianeta in prima serata, fin dalle prime ore dopo il crepuscolo serale. Giove sarà facile da rintracciare in cielo, entro i confini della costellazione del Sagittario: ci apparirà come una stella brillante (mag. –2,8) visibile a occhio nudo.
Il gigante gassoso a inizio agosto si levera alle 19:42, orario che però sarà largamente anticipato nell’arco dell’ottavo mese dell’anno, mentre a fine agosto Giove sorge alle ore 17:35, rendendosi dunque visibile già a una buona altezza sull’orizzonte di sudest quando il cielo si sarà fatto sufficientemente scuro da permetterci di individuarlo.

Avremo così a disposizione numerose ore per osservare e riprendere Giove, dedicandoci a scrutare le sue numerose caratteristiche peculiari, tra cui le bande, i festoni e l’immancabile Grande Macchia Rossa. Sarà un piacere inoltre seguire, all’oculare di un telescopio o con un buon binocolo, il moto dei suoi satelliti principali, i Satelliti Medicei. Solo con un telescopio sarà possibile apprezzare anche il transito dell’ombra di questi satelliti sul disco del pianeta.

SATURNO

Mag. da +0,2a +0,3; diam. da 18,4″ a18,0″
In opposizione in luglio
Osservabile di sera

In Agosto, il signore degli anelli, subito dopo aver raggiunto l’opposizione lo scorso 20 Luglio, si troveràanel Sagittario e seguirà a breve distanza (poco meno di 7°) il più brillante Giove.
Sorgerà alle 20:11 a inizio agosto, fino alle 18:03 alla fine del mese(orari con riferimento alla località di Pino Torinese (TO) ).

Una grande attrattiva di questo pianeta è senza dubbio il suo sistema di anelli, in grado di rendere davvero unico questo corpo celeste, visibile già con un modesto telescopio: una delizia da osservare e da fotografare.

URANO

Mag. da +5,8 a +5,7; diam. da 3,5″ a 3,7″
Osservabile nella seconda parte della notte

In agosto, troveremo Urano nella costellazione dell’Ariete, verso il confine con il Cetus. Considerata la sua debole magnitudine (+5,8) per individuarlo avremo bisogno come minimo di un buon binocolo, sotto un cielo molto scuro e limpido, o, ancora meglio, di un buon telescopio.
Per localizzarlo potremo sfruttare la stella Mu Ceti (mag. +4,3): il pianeta si troverà (in un sistema equatoriale) a 5° 15’ a nordovest della stella.
Il pianeta sorgerà pochi minuti dopo la mezzanotte (00:14) il primo di agosto e, a fine agosto, alle 22:05.
Avremo dunque parecchie ore per osservare il pianeta, anche se, perché la sua elevazione sull’orizzonte sia sufficiente, dovremo necessariamente aspettare la tarda notte. Il giorno 15 agosto sarà stazionario, per iniziare poi il moto retrogrado.

NETTUNO

Mag. da +7,9 a +7,8; diam. 2,3″ a 2,4″
Agosto: osservabile praticamente tutta la notte

Nettuno non è mai un soggetto semplice da osservare e nemmeno nei mesi estivi le cose si faranno più semplici, nonostante il miglioramento costante delle condizioni osservative.
Tuttavia, nel mese di agosto le sue condizioni di osservabilità saranno migliori dei mesi precedenti: il grande pianeta ghiacciato: a inizio agosto sorgerà alle 22:26, a fine agosto alle 20:25.
La sua posizione in cielo sarà buona per ciò che concerne l’osservabilità, ma servirà pazienza e impegno per trovarlo, e sicuramente sarà necessario l’aiuto di un buon telescopio. Lo troveremo tra le stelle dell’Acquario, verso il confine con i Pesci.
Per localizzarlo potremo utilizzare la stella Psi1 Aqr (mag. +4,2) che, in un sistema di riferimento equatoriale, si troverà a sud-sudest di circa 4° 35’ dal pianeta.

PIANETI NANI

PLUTONE

Dopo aver raggiunto il 15 luglio l’opposizione e quindi le condizioni di migliore osservabilità, e il relativo picco massimo di magnitudine (+14,3), in agosto le sue condizioni di osservazione leggermente peggioreranno.
Assolutamente impossibile da scorgere a occhio nudo o con un semplice binocolo, dovremo dotarci necessariamente di un telescopio di diametro generoso per riuscire a percepire qualcosa. Plutone si troverà nella costellazione del Sagittario, proprio in compagnia di Giove e Saturno, a poca distanza da essi, che ci potranno aiutare a localizzarlo.

 

(1) CERERE

Alle numerose opposizioni celesti offerte da questa stagione estiva che, come abbiamo visto in queste pagine, riguardano pianeti, pianeti nani e asteroidi, si aggiunge anche quella del pianeta nano (1) Cerere che si troverà in opposizione al Sole il giorno 28 agosto. Pertanto, anche il grande asteroide si troverà nelle migliori condizioni osservative dell’anno e non potremo assolutamente mancare di osservarlo o di riprenderlo. Lo potremo rintracciare nella costellazione dell’Acquario a 4° 28’ a sudovest di c2 Aquarii (mag. +3,6) oppure a 5° 56’ a nord della ben più brillante Fomalhaut (Alfa Piscis Austrini, mag. +1,2). Quando il pianeta nano culminerà al meridiano, alle ore 1:50 circa, raggiungerà un’elevazione di 24° sull’orizzonte sud.
La magnitudine raggiunta sarà pari a +7,7 ponendosi a una distanza di 1,996 UA dalla Terra.

ASTEROIDI

Nel mese di agosto, potremo contare sull’opposizione di alcuni interessanti corpi asteroidali, che si metteranno quindi nelle migliori condizioni per essere osservarti e ripresi. Di sicuro sarà interessante seguire le opposizioni dei primo corpo catalogato come asteroidi, (1) Cerere (vedi box dedicato).

(20) MASSALIA

Chiudiamo la rassegna delle opposizioni asteroidali notevoli di questo periodo estivo citando rapidamente l’opposizione di (20) Massalia che avverrà il 28 agosto. Scoperto da Annibale De Gasparis a Napoli il 19 settembre 1852, il giorno della prossima opposizione l’asteroide si troverà nella costellazione dell’Acquario a una distanza di 1,576 UA dalla Terra. La magnitudine raggiunta sarà di +9,6, con un’altezza sull’orizzonte di circa 39° al culmine in meridiano.

 

 

CONGIUNZIONI

CONGIUNZIONE LUNA GIOVE SATURNO (1-2 AGOSTO 2020 22:00)

Nelle serate dei giorni 1 e 2 agosto, in prima serata e dunque in orario comodo, alle ore 22:00, guardando verso sud-sudest, potremo ammirare una congiunzione che coinvolge la Luna e i brillanti pianeti Giove e Saturno. Si tratta di una di quelle occasioni in cui potremo osservare l’evoluzione del fenomeno su due giornate: il teatro dell’incontro è quello della costellazione del Sagittario, ricchissima di stelle che però, considerata la luminosità della Luna, non emergerà bene dal fondo del cielo.
Si inizia la sera del primo di agosto, con la Luna quasi piena (fase del 97%) situata a circa 2° e mezzo a sud di Giove (mag. –2,7). Giove è molto brillante e appariscente, facilmente individuabile a occhio nudo, e non teme il bagliore lunare.
Il giorno dopo, 2 agosto, sempre alla stessa ora, i due pianeti si saranno spostati impercettibilmente sulla volta stellata mentre la Luna avrà compiuto un balzo consistente, andando ad avvicinarsi maggiormente a Saturno (mag. +0,1): si sarà posizionata a 4° 50’ a sudovest del pianeta, la cui luminosità, ben più tenue di quella di Giove, soffre un po’ della presenza della Luna, ormai quasi Piena.
Se decideremo di realizzare qualche scatto fotografico di questa congiunzione, forse sarà utile tenere a mente che agosto si chiuderà con una congiunzione analoga, e potrebbe essere interessante realizzare una composizione che metta in risalto lo spostamento dei soggetti primari nell’arco di un mese. In tal caso consigliamo di fotografare la congiunzione almeno dopo le 23, in modo da facilitare il confronto con la congiunzione di fine mese se osservata alle ore 22.

CONGIUNZIONE LUNA MARTE (9 AGOSTO 2020 00:00)

Alla mezzanotte del 9 agosto, quindi nella notte tra i giorni 8 e 9, potremo seguire una bella congiunzione tra la Luna (fase del 74%) e il pianeta Marte (mag. –1,3). Si tratta di una congiunzione analoga, almeno per i soggetti coinvolti, a quella dello scorso 12 luglio. Se però nella scorsa occasione i due astri formavano un allineamento verticale, questa volta Luna e Marte si presentano allineati in orizzontale, con la Luna posta a circa 4° 50’ a sudovest del pianeta e alta circa 10° sull’orizzonte est. All’orario consigliato, quindi, i due soggetti saranno ancora non troppo alti sull’orizzonte, consentendo di realizzare immagini che comprendano anche gli elementi del paesaggio, come sempre consigliamo per arricchire i propri scatti fotografici.
Se però vogliamo dedicarci all’osservazione della congiunzione nel momento di minimo avvicinamento, dovremo attendere le ore 4:00 dello stesso giorno, quando la Luna si troverà a poco meno di 3° a sudovest di Marte. In questo momento l’altezza dei due soggetti sarà di circa 50° sull’orizzonte sud e, volendo fotografarli in questa configurazione, per evitare di ottenere uno scatto in cui siano presenti solo i due astri, annegati in un “mare buio”, dovremo andare alla ricerca dei dettagli più alti di strutture architettoniche o le cime degli alberi per aggiungere dettaglio alla nostra fotografia.

CONGIUNZIONE LUNA VENERE (15 AGOSTO 2020 05:00)

La mattina del 15 agosto, senza dover affrontare una levataccia (parliamo delle 5:00 circa), potremo osservare, guardando a est, una classica ma sempre affascinante congiunzione tra una falce di Luna (fase del 18%) e il brillante pianeta Venere (mag. –4,4). La Luna si troverà a nord del pianeta, alto 30°, separato da esso di circa 5° 25’. Sarà una di quelle occasioni in cui il cielo ci apparirà decisamente tridimensionale. Sullo sfondo di un blu tenuemente rischiarato, potremo ammirare le stelle dei Gemelli, teatro dell’incontro, con le brillanti Castore (Alfa Geminorum, mag. +1,9) e Polluce (Beta Geminorum, mag. +1,2), più a est, sfondo su cui Venere ci apparirà decisamente staccato, per via della sua forte brillantezza. Anche la Luna contribuirà all’effetto, poiché, oltre alla sottile falce luminosa, ci apparirà delicatamente luminosa a causa della luce riflessa dalla Terra, un fenomeno detto “luce cinerea”. Sarà davvero un bel momento da immortalare in fotografia. Se preferite affrontare la sveglia presto la mattina, per vedere i due soggetti più bassi sull’orizzonte, considerate che Venere sorge poco prima delle ore 3:00.

CONGIUNZIONE LUNA GIOVE SATURNO (28/29 AGOSTO 2020 21:00)

Agosto si conclude come era iniziato, con una bella congiunzione su due giorni che vede coinvolti la Luna, Giove e Saturno. Valgono ovviamente gli stessi consigli dati per l’osservazione della congiunzione di inizio mese, anche se, inevitabilmente, variano le posizioni reciproche degli astri, così come la posizione rispetto all’orizzonte delle stelle di sfondo. In particolare, guardando verso sud, la sera del 28 agosto alle ore 21:00, vedremo la Luna (fase dell’82%) posizionarsi a 3°50’ a sudovest di Giove (mag. –2,6). I due astri saranno alti più di 22° sull’orizzonte.
Il giorno seguente, il 29 agosto alla medesima ora, la Luna (fase dell’88%) si sarà spostata per raggiungere e superare Saturno (mag. +0,3), ponendosi a circa 3° a sud del pianeta. Si tratta di una classica congiunzione tra Luna e pianeti, sempre interessante da osservare.
Se a inizio mese vi siete dedicati alla fotografia della prima congiunzione, riprendendo quell’immagine potrete ora apprezzare la netta variazione di posizione dei due pianeti, ovviamente con riferimento alle stelle dello sfondo. Da notare che, in particolare, non sarà ancora evidente l’appropinquarsi di Saturno a Giove, visto che dovremo attendere l’inversione del loro moto (in settembre) per vedere i due pianeti avvicinarsi reciprocamente, un avvicinamento che si farà via via più marcato nei prossimi mesi e sfocerà nella “grande congiunzione” di fine anno, in dicembre.

SCIAMI METEORICI

PERSEIDI (12/13 AGOSTO 2020)

Quando si pensa al cielo di agosto vengono subito in mente le stelle cadenti, anche se non è solo questo il periodo dell’anno in cui se ne vedono in gran quantità. Lo sciame che si presenta verso la metà di agosto e che sovrasta di gran lunga, almeno per notorietà, tutti gli altri è quello delle Perseidi, note anche come le “Lacrime di San Lorenzo“. Ogni anno c’è sempre grande attesa per questo sciame meteorico, soprattutto per chi non segue assiduamente i fenomeni del cielo. E così, per qualche giorno, lo spettacolo offerto dalle Perseidi riesce a focalizzare l’attenzione anche dei media generalisti, con il risultato che in migliaia, nella notte di San Lorenzo, rimangono con il naso all’insù, nella speranza di vedere qualche brillante meteora (e magari, come da tradizione popolare, esprimere un desiderio). Ma come si presenterà quest’anno lo sciame? Saranno lacrime o sorrisi?
L’origine apparente di questo sciame si trova nella costellazione del Perseo (da cui le meteore prendono il nome): il punto da cui apparentemente sembrano arrivare, chiamato radiante, si trova infatti nei pressi della stella Eta Persei (mag. +3,8) e vicino a Kappa Persei (mag. +4,8). Si veda la cartina per ottenere i riferimenti nel giorno del massimo.
Lo sciame sarà attivo, come sempre, per un periodo piuttosto lungo, dal 17 luglio al 24 agosto, ma il picco di attività si presenterà, come è noto, attorno alla notte intitolata a San Lorenzo. Nello specifico, per quest’anno il massimo è atteso nella giornata del 12 agosto, in orario diurno, tra le 15 e le 18 (orario locale), cosa che ci indurrà a compiere le nostre osservazioni nella notte tra il 12 e il 13 agosto.
Il periodo orbitale della cometa progenitrice dello sciame e che lo alimenta, la 109P/Swift-Tuttle, è di circa 130 anni (l’ultimo passaggio al perielio risale al 1992 ed è attesa nuovamente per il 2126) ma le Perseidi hanno prodotto una forte attività dal massimo primario avvenuto negli anni ’90. Attività intensa è stata osservata l’ultima volta nel 2016 con numerosi picchi dovuti a passaggi attraverso scie separate di polveri della cometa, con un passaggio rilevato anche nei dati del 2018. Un incontro con un filamento simile è previsto anche per il 2020 (Jenniskens, 2006), la cui posizione calcolata è vicina proprio al momento del massimo (12 agosto alle ore 12). Come gli anni scorsi, il rateo orario di meteore (ZHR) previsto è pari a 100: non potremo purtroppo aspettarci valori di ZHR di 400 come è avvenuto nel ’91 e nel ’92, ma ci sarà sicuramente di che gioire, visto che questo sciame difficilmente delude le aspettative.

Per quanto riguarda il disturbo lunare, bisogna segnalare che la fase di Ultimo Quarto sarà raggiunto l’11 agosto. Nella notte del massimo, la Luna (fase del 37%) sorgerà alle ore 1:00 circa (13 agosto) e si troverà nella costellazione del Toro, non a grande distanza dalla posizione del radiante nel Perseo, comportando quindi un certo disturbo. Dovremo quindi tentare le osservazioni nelle ore che precedono il sorgere della Luna che con il passare dei giorni sarà sempre più ritardato (così come la fase si farà più ridotta). Il disturbo si farà via via più ridotto ma anche la distanza temporale dal picco massimo sarà maggiore.

Le meteore iniziano a rendersi visibili ad altezze di 120-110 km e si spengono generalmente 20 km più in basso, attraversando gli strati della mesosfera a velocità decisamente elevate (60 km/ s). In gran parte sono di colore bianco-giallo, ma esiste una piccola fetta di meteore rosse, blu e verdi, di quest’ultimo colore specialmente se sono molto brillanti: quelle con luminosità superiore alla mag. 0 sono circa il 15%, e a cavallo del massimo più del 30% lascia una scia persistente.

Un’altra particolarità di questo sciame è il comportamento “a impulsi”: le meteore scendono molto spesso a gruppi per alcuni minuti, poi per un tempo maggiore l’attività sembra quasi arrestarsi. Probabilmente ciò è dovuto alla distribuzione delle polveri che le originano a “sacche” o “filamenti”.

Dove puntare lo sguardo

Per osservare o fotografare lo sciame, il consiglio è quello di puntare lo sguardo o la reflex a 35 gradi dal radiante, verso lo zenit, questo perché se inquadriamo direttamente la costellazione del Perseo la notte tra il 12 e il 13 agosto, la maggior parte delle meteore quasi sicuramente usciranno dalla nostra inquadratura. Forse riusciremmo comunque a riprendere le meteore più piccole o quelle che vengono direttamente verso di noi, ma quelle più persistenti, che sfioreranno maggiormente l’atmosfera, esploderanno in tutta la loro luminosità solo dopo aver fatto un tratto di cielo che quasi sicuramente uscirà dall’inquadratura se utilizziamo un obiettivo da 18 mm. Per riuscire a farle rientrare tutte, e ottenere magari quelle immagini a raggiera, tanto affascinanti, dovremmo disporre di un fisheye che può riprendere tutto il cielo in un unico scatto. Con questo tipo di obiettivo tuttavia avremmo delle distorsioni molto evidenti che a non tutti possono piacere…

Inquadrando quindi verso sud, ma quasi allo zenit, sarà più probabile riprendere le stelle cadenti più luminose. Ovviamente si deve essere fortunati e avere una notte senza Luna, che purtroppo come ben sappiamo rischiara molto il cielo e rende invisibili le meteore più deboli. È consigliabile impostare i tempi di posa di 20/25 secondi, sensibilità a ISO 4.000, con il diaframma alla massima apertura (f/3,5 o meglio f/2,8, f/1,8). In questo modo avremo la possibilità di avere un cielo abbastanza ricco di stelle e, se abbiamo la fortuna di assistere a una pioggia meteoritica sufficientemente importante, riusciremo a riprendere anche più di una meteora su ogni fotogramma. Ovviamente se ci sarà la Luna a disturbare la nostra ripresa dovremo avere l’accortezza di accorciare i tempi di posa a 8-10 secondi e diminuire gli ISO (mantenendo però valori almeno attorno a 800-1.000).

• Per tanti consigli di osservazione e ripresa, ma anche di sola lettura, si rimanda a una raccolta di risorse all’indirizzo http://bit.ly/coelum_perseidi

L’articolo completo è pubblicato su Coelum n.246 – 2020 alla pagina 162: Leggilo Online!

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