Alberto Cora
INAF – OATo
SAIt – Società Astronomica Italiana
A spasso per le Alpi si entra in contatto con una forma primitiva di arte rupestre, poco compresa dagli archeologi e trascurata dal viandante che, durante le passeggiate in montagna, non le nota neppure. Ancora al giorno d’oggi sono oggetto di un acceso dibattito.
Si tratta dei “catini litici” più noti come “coppelle”: invasi scavati nella roccia di varie dimensioni, realizzate in epoche e da civiltà differenti, con finalità e funzioni diverse.
Probabilmente non riusciremo mai a comprendere appieno il loro significato e/o utilizzo che potrebbe essere legato alla divinazione a culti ormai scomparsi, ma potrebbe esserci una suggestiva interpretazione astronomica: dove le coppelle sono mappe celesti.
