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Spazio made in Italy

Antonio Lo Campo

Giornalista scientifico freelance

L’Italia è protagonista della frontiera spaziale dal 15 dicembre 1964, quando diventò la terza nazione al mondo, dopo Urss e Usa, a lanciare un satellite in orbita. Costruito in Italia e gestito da squadre di nostri tecnici e ricercatori, il San Marco 1 fu lanciato in quell’occasione dalla base di Wallops, in Virgina. Ma i successivi lanci avverranno tutti da una base interamente italiana, ancorata al larga di Malindi in Kenia. Da allora, da quel progetto fortemente voluto dal professor Luigi Broglio, la partnership tra pubblico e privato si è allargata e ha prodotto successi. Che si tratti di un rover marziano o di una sonda diretta a Mercurio, che missione sia europea oppure statunitense c’è sempre in gioco, o quasi, un pezzetto di made in Italy. Non è retorica. E’ un impasto di scienza e tecnologia che fa dell’Italia un protagonista dello spazio. E non da oggi.