Una serie di tre articoli pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society presenta recenti risultati interpretativi finalizzati alla comprensione dell’origine dell’emissione radio dalle magnetosfere dalle stelle calde e massicce. Uno degli autori dei tre lavori, Paolo Leto dell’Inaf di Catania, fa oggi il punto su questa linea di ricerca.
Tag: Monthly Notices of the Royal Astronomical Society
Giu 10 2022
Il ruolo della rotazione stellare nell’emissione radio
- Archiviato sotto Fisica stellare, Giganti blu
- A ud-Doula, Australia Telescope Compact Array (Atca), B Das, bnda radio usate per misure di magnetometria indiretta, campione di circa 30 stelle magnetiche di tipo spettrale compreso fra B ed A, Campo magnetico di stelle massicce, Campo magnetico fra 2000 e 20000 vlte quello terrestre, Centrifugal BreakOut (Cbo), Centrifugal breakout reconnection as the electron acceleration mechanism powering the radio magnetospheres of early-type stars, distanza dalla superficie stellare in cui vengono accelerati gli elettroni responsabili della radiazione di giro-sincrotrone, distanza in cui la forza centrifuga che agisce sul plasma rompe le linee di forza del campo magnetico si origina il meccanismo di breakout centrifugo (Cbo), efficienza con cui la potenza del Cbo viene convertita in luminosità radio monocromatica, elettroni relativistici emessi a grande distanza dalla fotosfera, emissione radio da stelle calde e massicce molto distanti, emissione radio dalle magnetosfere dalle stelle calde e massicce, emissione radio dalle stelle calde e magnetiche, emissione radio di stelle massicce, Emissione radio stellare, Giganti blu, i dintorni del nostro Sole pullulano di stelle ultra-fredde, Il parametro fisico da cui dipende la luminosità radio è il rapporto fra il flusso magnetico ed il periodo di rotazione, Il plasma è quindi soggetto ad una forza centrifuga che cresce all’aumentare della distanza dalla stella, interazione fra il campo magnetico e il plasma circumstellare, L’intenso campo magnetico è infatti in grado di forzare il plasma a ruotare con la medesima velocità di rotazione della stella fino a grande distanza dalla superficie stellare, la loro luminosità radio dipende da una combinazione di parametri stellari in cui non compare la temperatura della stella, le stelle che hanno una grande flusso magnetico e un breve periodo di rotazione sono anche molto luminose nella banda radio, legge che esprime la luminosità radio in funzione della potenza rilasciata a causa del breakout centrifugo, Leto et al. 2021, luminosità radio in funzione della potenza di CBO per stelle ultrafredde e nane brune, luminosità radio monocromatica prodotta dal meccanismo di giro-sincrotrone in funzione della potenza generata dal breakout centrifugo, M E Shultz, Magnetosfera stellare, Matthew Shultz, MEDIA INAF, MeerKat+, misura emissione di molte stelle calde e magnetiche, MNRAS, modelli teorici capaci di simulare l’emissione radio dalle magnetosfere di stelle massicce, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, New light on magnetic massive stars, ngVla, OACt, origine della radiazione di giro-sincrotrone dalle stelle massicce, Owocki et al. 2022, P Chandra, P Leto, Paolo Leto, perdita di massa da parte delle stelle calde, pianeta Giove e le UCDs posseggono un campo magnetico di geometria semplice, Plasma emesso da stelle massicce, potenza dissipata durante questi breakout centrifughi, Quando la forza del campo magnetico non è più in grado di contrastare la forza centrifuga a cui è sottoposto il plasma in co-rotazione con la stella le linee di forza del campo magnetico si rompono, radiazione di giro-sincrotrone, radiazione elettromagnetica emessa dagli elettroni relativistici che si muovono in presenza di un campo magnetico, relazione tra la velocità di rotazione delle stelle massicce e il campo magnetico, Rotazione stellare, ruolo del vento stellare sull’origine degli elettroni relativistici, S P Owocki, Shultz et al. 2022, Sia le stelle ultra-fredde che Giove emettono radiazione di giro-sincrotrone prodotta da elettroni relativistici, Ska, Stanley Owocki, Stelle classe A, Stelle classe B, Stelle massicce, stima indiretta del campo magnetico di stelle molto distanti, studio dei fenomeni fisici che governano le dinamiche dei plasmi in presenza di campi magnetici, studio dei pianeti ed esopianeti magnetici, studio dei pianeti ed esopianeti magnetici e delle stelle ultra-fredde e nane brune, studio delle stelle calde e magnetiche, temperature delle stelle calde e magnetiche da 9000 a 25000 K, Ultra Cool Dwarfs (Ucd), Università di Catania, validità della legge a tutte le magnetosfere dominate da un campo magnetico stabile e dalla geometria semplice, vento stellare radiativo, VLA
Gen 30 2021
Fosfina e Venere: non è ancora detta l’ultima parola
- Archiviato sotto Esobiologia, Planetologia, Venere, Vita su Venere
Prosegue, a colpi di paper, il dibattito sulla presenza o meno della fosfina – rara molecola che sulla Terra viene prodotta da fenomeni industriali ma anche da alcuni batteri – nelle nubi della nostra vicina planetaria, Venere. Diversi team scientifici hanno contestato alcune delle procedure usate, mettendo in dubbio la solidità del risultato e riscontrando …
- 5 sigma, A. P. S. Hygate, Akatsuki, alcuni tipi di batteri che prosperano in ambienti privi di ossigeno, Alessandra Migliorini, Alexander Thelen, ALMA, ample return atmosferico da Venere, anche se l’assenza di alcuni segnali nei dati tenderebbe a escludere questa seconda ipotesi, anche se si trattasse solo di tracce della molecola queste avrebbero un’importanza fondamentale, Anita M. S. Richards, Anita Richards, Ann Vandaele, Annabel Cartwright, Arielle Moullet, arXiv, Astronomy & Astrophysics, Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, Avi Mandell, Bryan Butler, circa 1–4 parti per miliardo, Clara Sousa-Silva, Colin Wilson, Conor Nixon, costituzione geologica del suolo di Venere è ancora un po’ incerta, David L. Clements, discesa su Venere nel 1978, e-analysis of Phosphine in Venus’ Clouds, E’lisa Lee, Edward Molter, effetto sistematico causato da un errore nel fit, Emily Drabek-Maunder, F. F. S. van der Tak, Fosfina su Venere, Geronimo Villanueva, Giada Arney, Giuliano Liuzzi, Giuseppe Piccioni, Helen J. Fraser, I. A. G. Snellen, Iain Coulson, identificare modelli che ne possano spiegare la formazione in un’atmosfera con poco idrogeno, il punto fondamentale resta la conferma dell’osservazione, Imke de Pater, in abbondanze compatibili con quelle ricavate inizialmente dai dati di Alma e Jcmt., in orbita intorno a Venere c’è solo la missione Akatsuki, Ingo Mueller-Wodarg, Is Phosphine in the Mass Spectra from Venus’ Clouds?, James Clerk Maxwell Telescope, Jamie A. Cordova Jr, Jane Greaves, Jane S. Greaves, Janusz J. Petkowski, JAXA, Jim Hoge, Katherine de Kleer, L. Guzman-Ramirez, La presenza della fosfina è nota nei giganti gassosi del Sistema solare, la presenza di fosfina su Venere è un’ipotesi a priori che è stata testata applicando una serie di criteri ai dati, Large Probe Neutral Mass Spectrometer (Lnms), livello di significatività di soli 2.5 sigma, livello di significatività molto più basso, M. A. Thompson, M. J. Way, M. R. Hogerheijde, Malcolm J. Currie, Manuela Lippi, Mark Gurwell, Mark Thompson, Martin Cordiner, Matters Arising, MEDIA INAF., Metano su Marte, mini-nettuni, missione che combini osservazioni dell’atmosfera e del suolo, missione spaziale?, molto difficile fare queste osservazioni da remoto, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, Nasa Goddard Space Flight Center, Nasa/ Paul Hudson, Nature astronomy, Nicolas Biver, No phosphine in the atmosphere of Venus, non puoi mai dimostrare che non c’è alcuna fosfina, oco dissimile dalla massa dell’acido solfidrico (H2S), On the Robustness of Phosphine Signatures in Venus’ Clouds, ottenere una nuova osservazione di fosfina con una strategia che utilizzi tutti i miglioramenti nella calibrazione, Patrick Irwin, Paul B. Rimmer, Paul Hartogh, Per Friberg, Phosphine gas in the cloud decks of Venus, Pioneer Venus 2, Pioneer Venus Multiprobe, polinomio di dodicesimo ordine in ampiezza e di quinto ordine in fase funzionava bene come ulteriore auto-calibrazione della banda passante, polinomio di terzo grado (non dodicesimo) per modellare il rumore, possibile variabilità spaziale o temporale, possibili implicazioni che una eventuale osservazione di fosfina nelle loro atmosfere potrebbe avere un giorno, primissimi dati ottenuti dal team di Greaves nessuna evidenza significativa di fosfina, Qa3, Quality assurance, Rakesh Mogul, Ravi Kopparapu, Re-analysis of the 267 GHz ALMA observations of Venus: No statistically significant detection of phosphine, Richard Cosentino, Riprodurre i risultati sperimentali in maniera indipendente, Sanjay S. Limaye, Sara Faggi, Sara Seager, Snellen et al., Snellen et al. non hanno controllato se le “righe” che hanno trovato erano al centro della sezione di test, solo dopo aver realizzato un nuovo ciclo di osservazioni di Venere con Alma, speciali condizioni di pressione e temperatura locali insieme alla presenza di idrogeno, Statia Luszcz-Cook, Stefanie Milam, Steve Charnley, Steve Mairs, studi futuri di esopianeti di tipo terrestre, Sukrit Ranjan, super-terre, The statistical reliability of 267 GHz JCMT observations of Venus: No significant evidence for phosphine absorption, Thomas Fauchez, Trovare anche solo tracce di fosfina indica una produzione forte, università Cal Poly Pomon, Università di Manchester, University of Hertfordshire, vecchia versione dei dati indicava oltre 7 parti per miliardo di fosfina, Venus Express, Vincent Kofman, VIRTIS, Virtis di Venus Express, William Bains, Zhuchang Zhan
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