Nel 2020 gli astronomi hanno scoperto la magnetar più veloce e forse la più giovane conosciuta. Questo oggetto – noto come J1818.0-1607 – si trova a circa 21mila anni luce di distanza dalla Terra, vicino al piano della Via Lattea. I ricercatori hanno utilizzato Chandra e altri telescopi (infrarossi e radio) per conoscere le proprietà …
Categoria: Supernove Nove e Ipernove
Mar 21 2021
Questa è una magnetar fuori dal comune
- Archiviato sotto Astronautica, Chandra, Fisica stellare, Magnetar, Pulsar, Spitzer, Stelle di neutroni, Supernove Nove e Ipernove, SWIFT, Telescopi spaziali
- 21 Kal, 3000 stelle di neutroni conosciute, 31esima magnetar, campi magnetici più potenti conosciuti nell’universo, Chandra, Chandra telescope, Efficienza di conversione energia eotazionale in Radiazione X, emissione X diffusa, età stimata intorno ai 500 anni, G. Karl Jansky Very Large Array, gira più velocemente di qualsiasi magnetar, H=10^15 Gauss, Harsha Blumer, impulsi radio periodici, J1818.0-1607, magnetar, magnetar che emette radioonde, Magnetar fuori dal comune, Magnetar più giovane conosciuta, Magnetar più veloce conosciuta, MEDIA INAF, Neil Gehrels Swift Telescope, NSF, oggetti esotici, Osservatorio a raggi X Chandra della Nasa, pulsar, pulsar a rotazione, Pulsar-Magnetar<0.2% StelleDiNeutroni, raggi X che si riflettono sulla polvere, Residuo a grande distnza della magnetar, Residuo di Supernova della magnetar, Samar Safi-Harb, Solo 5 magnetar sono anche Pulsar, Spitzer, Stella di neutroni, Supernova, The Astrophysical Journal Letters, Una volta ogni 1.4 secondi, Università di Manitoba, velocità di gran lunga superiori a quelle delle stelle di neutroni più veloci conosciute, venti che soffiano lontano dalla stella di neutron, vista a raggi X, VLA, West Virginia University
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Mar 19 2021
Da Atacama al Big Bang
- Archiviato sotto Astrometria, Astrometria a grandi distanze, Astronautica, Candele standard, CMB, Cosmologia, Costante di Hubble, Destino dell'Universo, Energia oscura, Fisica stellare, Materia oscura, Origine dell'Universo, Planck, Spacecraft, Supernove Nove e Ipernove, Telescopi spaziali
L’ultima stima in ordine di tempo della costante di Hubble, fornita dalle osservazioni sul fondo cosmico a microonde condotte con l’Atacama Cosmology Telescope, corrisponde a quella indicata dal modello standard dell’universo e dalle misure compiute dal satellite Planck. Ne parliamo con il primo autore di uno degli articoli pubblicati la settimana scorsa su Jcap, il …
- 0.6 gradi per le fluttuazioni di temperatura e la 0.3 per quelle di polarizzazione, 13.77±0.04 Gy, 6 parametri liberi nel modello lambda-CDM, ACT, Ampiezza angolare delle fluttuazioni θ, ampiezza delle fluttuazioni scalari As, analisi di mappe del fondo cosmico a microonde (Cmb) in temperatura e polarizzazion, Atacama Cosmology Telescope, BAO, Benjamin L. Schmit, Big bang, Cefeidi, CMB, CMB-S4, cosmological probes, Costante di Hubble, Costante di Hubble H0, Densità dei barioni Ωb, densità della materia totale -barioni + materia oscura- Ωm, Densità di energia oscura ΩΛ, Erminia Calabrese, errori sistematici e statistici, Esa/Planck Collaboration, Età dell'Universo t0, Flatiron Institute NY USA, fluttuazioni di temperatura e polarizzazione utilizzati come unità standard, geometria cosmica, H0 Ωb Ωm τ As ns, H0=67.6 Km/(sMpar), indice spettrale ns, JCAP, Journal of Cosmology and Astroparticle Physics, Loïc Maurin, MEDIA INAF, misura del cielo indipendente da Planck e misure migliori in polarizzazione, misure di Cmb sono misure di angoli sulla sfera celeste, misure di Riess sbagliate?, Misure indipendenti dalla CMB trovano valori di H0 in fascia bassa., Modello Lambda-CDM, modello standard dell’universo, Nobel per la fisica del 2011, nuovi modelli cosmologici, nuovo modello cosmologico?, oscillazioni acustiche barioniche, Osservazione del CMB, Planck, profondità ottica alla reionizzazione τ, Sigurd Naess, Simone Aiola, Simons Observatory, superficie di ultimo scattering che governa il plasma di fotoni (Cmb) e particelle, Supernov-isti vs. Cmb-isti, Supernove, t0 è proporzionale all’inverso di H0, The Atacama Cosmology Telescope: DR4 Maps and Cosmological Parameters
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Gen 11 2021
Viaggio all’origine del ferro
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Fisica stellare, Galassie attive, Ipergiganti rosse, Nucleosintesi stellare, Quasars, Stelle di Wolf-Rayet, Supernove Nove e Ipernove
Lo spettrografo Winered del telescopio Ntt è stato utilizzato per osservare l’abbondanza di elementi chimici pesanti – come ferro e magnesio – nei quasar luminosi più lontani. Queste fabbriche primordiali di elementi pesanti – grazie alle loro stelle massicce e supernove – già 2.4 miliardi di anni dopo il Big Bang ne avrebbero prodotti in …
- 2.4 Gy dopo il big bang, abbondanza di elementi chimici pesanti, abbondanza di Fe e Mg, abbondanze chimiche dei quasar lontani, Akira Arai, aumento della statistica osservativa dei quasar lontani, Blr, BLR dei quasar, Broad line region, Chikako Yasui, circolazione gas primordiali, elementi pesanti nei quasar luminosi nell’universo primitivo, energia termica e cinetica all’universo primitivo, ESO NNT, Esplosione di una stella massiccia, fabbriche universali e primordiali del ferro, Fe e Mg nei quasar, Fe originato da supernovae di tipo Ia, Giuseppe Bono, Hideyo Kawakita, Hiroaki Sameshima, il ferro sia prerogativa delle stelle più massicce, Il rapporto Mg/Fe é lo stesso da 11 Gya, impronte chimiche presenti nella luce emessa da corpi lontani, Ivo Saviane, Kei Fukue, La stella termina la sua vita con la produzion e del Fe, la storia associata alla formazione e all’evoluzione delle stelle massicce è destinata a guidare l’evoluzione chimica, MEDIA INAF, Metalli pesanti in quasar di piú di 10 Gya, Mg II and Fe II fluxes of luminous quasars at z ~ 2.7 and evaluation of the Baldwin effect in the flux-to-abundance conversion method for quasars, Misaki Mizumoto, modelli di evoluzione chimica dell’universo, Naoto Kobayashi, New Technology Telescope, Noriyuki Matsunaga, NTT, Origine del Fe 11.3 Gya, Origine del Ferro, origine di quelle stelle che per prime hanno cominciato a illuminare l’universo, quasar di 11.3 Gya, quasar lontani, rapporto Fe/Mg dei quasar, Satoshi Hamano, SDSS, Shogo Otsubo, sintesi di elementi ancora più pesanti, Sohei Kondo, stella necessita un contributo energetico esterno, Stelle massicce, stelle primordiali originatesi 13.3 Gya, Supernove, Supernove da stelle massicce responsabili della produzione di elementi transferrici, Telescopio TAO, Tokyo Atacama Observatory, università di Tokyo, Winered, Yuji Ikeda, Yuzuru Yoshii
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Gen 09 2021
Nucleosintesi, la ricetta segreta delle supernove
- Archiviato sotto Altro..., Astrochimica, Esobiologia, Fisica nucleare e subnucleare, Fisica stellare, Nucleosintesi stellare, Supernove Nove e Ipernove
Un nuovo studio sul processo “tre-alfa”, guidato da ricercatori della Michigan State University, potrebbe rivoluzionare le conoscenze che stanno alla base dei processi di nucleosintesi che governano le supernove durante la loro drammatica esplosione. I risultati sono stati pubblicati su Nature Una delle citazioni più famose del noto scienziato e scrittore Carl Sagan era “The …
- Abbondanza del C12 98.6%, abbondanza sulla Terra di alcuni isotopi di rutenio e molibdeno, accelerare la reazione del processo tre-alfa mette un freno alla capacità della supernova di creare elementi più pesanti sulla tavola periodica, accelerazione delle reazioni 3-alfa con protoni in eccesso, Carl Sagan, Contaminazione mezzo interstellare con elementi pesanti, effetti accelerati causati dal processo tre-alfa, Enhanced triple-α reaction reduces proton-rich nucleosynthesis in supernovae, Facility for Rare Isotope Beams, Fondere insieme tre particelle-alfa di solito è un processo inefficiente, formazione di alcuni degli elementi pesanti presenti sulla Terra, FRIB, He4+He4+He4=C12+γ, Hendrik Schatz, Joint Institute for Nuclear Astrophysics – Center for the Evolution of the Elements, L’universo è dentro di noi. Siamo fatti della stessa materia delle stelle, Luke Roberts, MEDIA INAF, Michigan State University, modellare l’ambiente all’interno di una supernova, Nature, Nucleosintesi, Nucleosintesi nelle supernove, Nucleosintesi stellare, Processo tre-alfa, Produzione di isotopi di Ru e Mo, quantità insolitamente elevate di alcuni isotopi del rutenio e molibdeno, questo risultato contraddica le nozioni che sono alla base della creazione degli elementi chimici nell’universo, regioni più interne delle supernove possono essere ricche di protoni in eccesso, regioni più interne delle supernove possono forgiare atomi di carbonio almeno dieci volte più velocemente di quanto si pensasse in precedenza, Sam Austin, Supernove, team Spartan, the triple-α reaction
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