A ponente scenderanno lentamente gli asterismi che qualche mese fa si trovavano allo zenit (Pegaso e Cigno su tutti), mentre a est si preannunciano già il Cancro e la caratteristica figura del Leone.
Più tardi, nel corso della notte, sorgerà anche il Boote, con la brillante Arturo, mentre staranno già scendendo verso l’orizzonte occidentale la Balena, i Pesci e Andromeda.
➜ Continua l’esplorazione del Cielo di Dicembre con la UAI che questo mese ci porta la “cometa di Natale”, la 46/p Wirtanen.
IL SOLE
All’inizio di dicembre il Sole si troverà nella costellazione zodiacale dell’Ofiuco e passerà in quella del Sagittario il giorno 18. Sempre più bassa e immersa nella foschia, la nostra stella raggiungerà in questo periodo, più precisamente il giorno 21, la minima altezza sull’orizzonte al momento del passaggio in meridiano (+24,6°).
Sarà questo il giorno del Solstizio invernale (dal latino “solstitium”, che significa “Sole immobile”, stazionario, per il fatto che la sua apparente caduta in altezza sembra progressivamente arrestarsi). Da questo momento in poi avrà inizio nel nostro emisfero l’inverno astronomico.
Il giorno del Solstizio invernale è ovviamente anche quello con meno ore di luce di tutto l’anno: per l’Italia la durata della notte (dal tramonto all’alba) varia secondo la latitudine da 15h 38m (+48°) a 14h 28m (+38°), mentre la durata della notte astronomica (l’intervallo di tempo in cui il Sole si trova al di sotto dell’orizzonte di almeno 18°) varierà in maniera quasi inapprezzabile fra le 11,3 e le 11,5 ore; i valori massimi si avranno
proprio nella seconda metà del mese, quando le osservazioni potranno iniziare già alle 18-18:30 e protrarsi fino alle 6-6:30.
Il Solstizio non cade sempre e solo il 21-22 dicembre, ma può verificarsi, sia pure molto raramente, anche il 20 e il 23. L’ultima volta in cui si verificò il giorno 23 accadde nel 1903, la prossima sarà nel 2303; nel 1697 avvenne il 20 dicembre, e la cosa si ripeterà soltanto nel 2080.
COSA OFFRE IL CIELO
Di seguito vengono fornite alcune indicazioni sulle condizioni di osservabilità dei pianeti per il mese di dicembre 2018. Gli orari sono espressi in TMEC, cioè all’ora indicata dai nostri orologi.
Mercurio
Mag. da +3,0 a –0,4; diam. da 9,6″ a 5,2″; fase 5,8% a 88,4%
Osservabile la mattina prima dell’alba
Lo sfuggente primo pianeta del Sistema Solare in dicembre sarà osservabile la mattina, prima dell’alba: Mercurio anticiperà il sorgere del Sole di circa 50 minuti (il primo di dicembre, alle ore 6:32) per arrivare a ben 1 ora e 48 minuti il 15 dicembre (Mercurio sorge alle 5:45), giorno in cui si troverà alla massima elongazione ovest (21,3°) dal Sole. Sarà un’ottima occasione per osservare e riprendere il piccolo pianeta e potremo valutare giorno per giorno la variazione della sua fase, che passa da 5,8% a 88,4% nel corso del mese.
Il giorno 6 dicembre Mercurio è stazionario: inizierà poi il suo moto progrado.
Per osservarlo dovremo rivolgerci verso est, la mattina: ci apparirà come un stella che si farà sempre più brillante con il passare dei giorni (la sua magnitudine diventa negativa il giorno 9 e raggiunge il valore massimo, mag. –0,5, il 20 dicembre). Fino al 15 dicembre si troverà entro i confini della costellazione della Bilancia, per passare poi allo Scorpione fino al 20 dicembre, giorno in cui si sposterà nell’Ofiuco.In dicembre Mercurio sarà protagonista di numerose congiunzioni interessanti (vedi Fenomeni e Congiunzioni).
Venere
Mag. da –4,9 a –4,6; diam. da 40,7″ a 26,6″; fase da 25,7% a 46,8%
Osservabile la mattina prima dell’alba
Come per Mercurio, anche Venere sarà un oggetto di spicco del cielo mattutino: ci apparirà come una stella molto brillante (mag. da –4,9 a –4,6), che si stacca nettamente dal fondo oscuro del cielo tipico della seconda parte della notte. Per osservarlo dovremo rivolgere il nostro sguardo verso est-sudest: Venere sorgerà alle ore 3:56 a inizio mese (3 ore e 25 minuti prima del Sole) e alle 3:52 a fine mese (3 ore 48 minuti prima del Sole). Il giorno 26 dicembre Venere raggiungerà il perielio, ossia il punto di minima distanza dal Sole (0,7185 UA). Nella prima parte del mese, fino al 13 dicembre, si troverà tra le stelle della Vergine, per varcare poi i confini della costellazione della Bilancia.
Marte
Mag. da 0,0 a +0,5; diam. da 9,3″ a 7,5″ Osservabile nella prima parte della notte
In costante allontanamento dalla Terra, il Pianeta Rosso si sta facendo sempre meno propenso a farsi osservare: la sua magnitudine è ormai positiva (mag. +0,5) e il suo diametro apparente scende da 9,3″ a 7,5″. Lo troveremo tra le stelle dell’Acquario fino al 21 dicembre, per poi passare nei Pesci, dove rimarrà per il resto del mese. Marte in dicembre sarà osservabile nella prima parte della notte tramontando, a metà mese, alle ore 23:41. Per rintracciarlo, dovremo rivolgerci verso sud, non appena il cielo si sarà fatto buio, con Marte che transita in meridiano poco prima del tramonto del Sole. Sarà ancora alto, dunque, già in prima serata e potremo seguirlo nel suo lento tuffarsi all’orizzonte ovest.
Giove
Mag. da –1,7 a –1,8; diam. da 31,1″ a 31,8’ Osservabile la mattina nella seconda metà del mese
In dicembre troviamo il re dei pianeti del Sistema Solare di ritorno dalla congiunzione con il Sole dello scorso 26 novembre. È appena passato dunque il momento in cui Giove era assolutamente inosservabile (per via della particolare condizione geometrica orbitale): ora, in dicembre, le sue condizioni osservative si fanno lentamente migliori e potremo tornare a vedere il grande pianeta al mattino, nella seconda metà del mese. Per trovarlo, dovremo dirigere il nostro sguardo verso est, la mattina, alle ore 6:21: vedremo sorgere il pianeta, brillante (mag. –1,7), circa un’ora prima del Sole, vantaggio che aumenterà a circa 2 ore a fine mese (Giove sorgerà alle 5:35, mentre il Sole alle 7:40). In dicembre, Giove si troverà tra le stelle dello Scorpione fino al 13 del mese, per poi passare nell’Ofiuco, a 5° 20’ circa dalla stella Antares (Alfa Scorpii, mag. +1,1).
Saturno
Mag. +0,5; diam. da 34,7″ a 34,3″ Osservabile la sera nella prima decade del mese.
Siamo agli sgoccioli del periodo di osservabilità serale del grande pianeta con l’anello: Saturno è ormai diretto verso la congiunzione con il Sole, che raggiungerà il 2 di gennaio del 2019.
Già in dicembre, tuttavia, il pianeta si renderà visibile con sempre maggiore difficoltà e sarà possibile vederlo solo nella prima parte del mese, la sera, per un periodo limitato di tempo.
Saturno, a inizio dicembre, tramonta infatti alle ore 18:40, appena 2 ore circa dopo il Sole; questo tempo cuscinetto si ridurrà via via con il passare dei giorni e già a metà dicembre si sarà dimezzato. Potremo tentare quindi alcune ultime osservazioni nella prima decade del mese: la sua magnitudine è positiva (+0,5) e lo troveremo nella costellazione del Sagittario, a poco meno di 3° a nord della stella Lambda Sagittarii.
Urano
Mag. da +5,7 a +5,8; diam. da 3,7″ a 3,7″ Osservabile nella prima parte della notte
Il remoto pianeta sarà già molto alto in cielo quando si farà buio, transitando al meridiano in prima serata. Urano è molto tenue (la sua magnitudine è pari a +5,7) e non è distinguibile a occhio nudo. Meglio utilizzare un binocolo o un telescopio. Avremo a disposizione numerose ore per l’osservazione: il gigante gassoso tramonterà infatti alle 4 del mattino a inizio dicembre, anticipando questo orario di due ore a fine mese. Lo vedremo superare i confini della costellazione dell’Ariete (dove si trova fino al 3 dicembre) per spostarsi nei Pesci, dove dimorerà per tutto il resto del mese. Urano si troverà a circa 1° 20’ a nord-nordest della stella Omicron Piscis (mag. +4,3).
Nettuno
Mag. +7,9; diam. 2,3″ Osservabile nella prima parte della notte
In dicembre le condizioni di osservabilità di Nettuno saranno buone e potremo disporre di numerose ore per la sua osservazione a orari comodi. Assolutamente non visibile a occhio nudo (mag. +7,9) sarànecessario utilizzare un binocolo.
Pianeti Nani principali
In dicembre, Plutone si troverà tra le stelle del Sagittario, a 35’ circa a sudovest della stella 50 Sgr di magnitudine +5,6. Il lontano pianeta nano costituisce sicuramente una sfida per chi desideri osservarlo: la sua luminosità è molto bassa (mag. +14,4). Inoltre, le sue condizioni di osservabilità saranno decisamente sfavorevoli: tramonta alle 18:30 a inizio mese, per anticipare alle ore 16:36 a fine dicembre. Quando il cielo sarà sufficientemente scuro per tentarne l’osservazione, Plutone sarà quindi già molto basso sull’orizzonte occidentale.
Il pianeta nano a noi più vicino, (1) Cerere, in dicembre sarà osservabile al mattino: si troverà tra le stelle della Vergine fino al 4 dicembre, giorno che segna il passaggio alla Bilancia. La sua magnitudine passa da +8,8 a +8,9: per scorgerlo ci servirà uno strumento ottico. Potremo seguirlo fino a quando il cielo non si sarà fatto troppo chiaro, con Cerere che svanirà nel chiarore del crepuscolo mattutino. Il pianeta nano sorgerà alle ore 3:35 a inizio mese, per anticipare alle 2:38 a fine mese. Il giorno 4 dicembre, Cerere sarà in congiunzione con una falce di Luna in fase 10%: il nostro satellite naturale si troverà a 4° 20’ a ovest del pianeta nano. Nei giorni 27 e 28 dicembre Cerere formerà un bell’allineamento con la stella Zubeneschamali (Beta Librae, mag. +2,6) che si troverà a poco più di 2° a nord del pianeta nano e con il brillante pianeta Venere (mag. –4,6) posto a 3° 8’ a sud di Cerere.
Asteroidi in dicembre: (6) Hebe incontra la Rosetta
Per gli appassionati dei “sassi volanti”, l’ultimo mese dell’anno porterà tre belle opposizioni, sotto la decima magnitudine. Iniziamo con la più timida del terzetto, quella che vede come protagonista l’asteroide (433) Eros, il 7 dicembre. Osservato per la prima volta il 13 agosto 1898 da G. Witt presso l’Osservatorio di Berlino, Eros è un pianetino relativamente grande (33x13x13 km) appartenente alla classe degli “Amor”, ovvero a quella famiglia di asteroidi che hanno un perielio compreso tra 1 e 1,3 UA, e che quindi si trovano a “sfiorare” l’orbita terrestre senza tuttavia intersecarla. Il giorno dell’opposizione l’asteroide si troverà a 0,271 UA dalla Terra, nella costellazione della Giraffa e raggiungerà la magnitudine +9,7. Se ne consiglia l’osservazione alle ore 23:00, quando sarà alto oltre 69° sull’orizzonte nord.
Proseguiamo l’8 dicembre con l’opposizione di (40) Harmonia, asteroide di discrete dimensioni (107 km) della fascia principale, scoperto il 31 marzo 1856 a Parigi da Hermann Goldschmidt. L’asteroide si troverà nella costellazione del Toro a 1,246 UA dalla Terra e raggiungerà la magnitudine +9,4. Per osservarlo, basterà orientarsi verso sudest alle ore 23:00: l’asteroide si troverà a circa 64° di altezza sull’orizzonte.
Concludiamo il mese con il meglio: non solo l’opposizione dell’asteroide (6) Hebe è la migliore del mese, ma anche questo oggetto ci regalerà un incontro davvero imperdibile, con una delle nebulose più fotogeniche e fotografate della volta celeste: la Nebulosa Rosetta (NGC 2237). La mappa sotto riportata mostra il percorso dell’asteroide durante il mese di dicembre: come si può vedere, i giorni 21 e 22 dicembre l’asteroide sarà in congiunzione con la nebulosa, offrendo uno spunto davvero affascinante per delle riprese fotografiche particolari. Il giorno 28 dicembre, infine, (6) Hebe si troverà in opposizione. Per rintracciare l’asteroide dovremo guardare tra le stelle dell’Unicorno: questo oggetto, alle ore 23:00 sarà alto circa 37° sull’orizzonte di sudest. La magnitudine raggiunta sarà pari a +8,4 e la sua distanza dalla Terra sarà di 1,265 UA: niente male! Hebe non è un grande asteroide “qualsiasi”, ma – come è stato definito in passato, seppure con qualche forzatura – è la principale sorgente delle meteore che vediamo ogni notte cadere dal cielo. Fu scoperto la notte del 1 luglio 1847 dall’amatore tedesco Karl Ludwig Hencke (1793-1866).
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