A sinistra, la posizione esatta del cratere da impatto nel lago Summanen in Finlandia, rispetto agli altri undici rilevati nell’area nel paese scandinavo. Nella figura di destra, invece, la linea tratteggiata identifica il litorale del lago scandinavo. Crediti: Jüri Plado

Anche se non si è qualificata per i mondiali di Russia 2018 che si stanno giocando in questi giorni, l’ultimo ritrovamento negli abissi del lago Summanen, nella Finlandia centrale, pone il paese scandinavo in cima alla classifica di quelli in cui sono stati scoperti crateri da impatto. Una cooperazione scientifica finlandese-estone fra i ricercatori delle università di Tartu e di Helsinki, lavorando su dati della Geological Survey of Finland, ha infatti portato nel 2017 alla scoperta di un antico cratere da impatto meteoritico nelle profondità del lago Summanen, nel centro della Finlandia.

Il cratere ha un diametro di 2.6 chilometri e si trova a circa 9 chilometri a sud-est della più vicina città di Saarijärvi, 275 chilometri a nord di Helsinki. L’età dell’evento e la tipologia di meteorite da cui è derivato il cratere sono ancora sconosciute. Ciò che i ricercatori hanno riscontrato, nell’area del lago Summanen, sono rocce fratturate e brecciate e fratture a cuneo: strutture che si creano dalla propagazione attraverso il suolo di onde sistemiche a seguito di un impatto. Dunque un indicatore sicuro di impatto meteoritico, dato che nessun altro fenomeno conosciuto sulla Terra provoca tale conseguenza.

Nello studio pubblicato questa settimana su Meteoritics and Planetary Science viene spiegato come la struttura da impatto sia stata rilevata grazie alla misurazione di dati elettromagnetici a bassa quota, dati che mostrano notevoli anomalie elettromagnetiche di forma circolare in corrispondenza alla parte centrale del lago. Questa caratteristica geofisica era stata identificata per la prima volta nei primi anni 2000 da Jouko Vanne, anch’egli geologo della Geological Survey of Finland.

Gli studi fatti al microscopio di piccole sezioni di rocce confermano la validità dell’interpretazione che vede un impatto meteoritico all’origine del fenomeno. Al tempo della sua formazione, si presume che il cratere avesse un diametro maggiore degli attuali 2.6 chilometri. In seguito, l’erosione derivante dai processi geologici, amplificata dalla glaciazione, avrebbe poi ridotto la dimensione del cratere.

A seguito di questo ritrovamento, salgono a 191 strutture da impatto da meteorite scoperte sul nostro pianeta, e a 12 quelle presenti in Finlandia: una cifra  record, che pone il paese scandinavo fra quelli con il maggior numero di ritrovamenti al mondo. E sebbene, su scala globale, il cratere scoperto nel lago finlandese faccia parte di quelli di piccole dimensioni, gli scienziati ritengono che abbia comunque prodotto danni di notevole portata.

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