Potrebbe essere la trama di un romanzo giallo astrofisico. Nell’Universo le galassie diventano vecchie e muoiono e il mistero è: chi le sta uccidendo?
Una nuova ricerca pubblicata da un team di ricercatori dell’International Centre for Radio Astronomy Research (ICRAR) intende risolvere il mistero.
Lo studio rivela che un fenomeno chiamato ram-pressure stripping è più prevalente di quanto si pensasse in precedenza e riesce a privare le galassie del gas necessario, causando la loro morte precoce e impedendo loro di formare nuove stelle.
Lo studio è stato pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
L’analisi di 11.000 galassie dimostra che il gas essenziale per la nascita di nuove stelle viene violentemente strappato via su scala diffusa.
Toby Brown, a guida dello studio, afferma che si può immaginare le galassie come avvolte in aloni di materia oscura: “Durante la loro vita le galassie possono risiedere in aloni di materia oscura di diversa dimensione, a partire da masse tipiche della nostra Via Lattea fino ad aloni migliaia di volte più massicci”, afferma Brown.
“Quando le galassie vanno a capitare in questi aloni più vasti il plasma intergalattico surriscaldato rimuove il gas in base ad un rapido processo chiamato ram pressure stripping.
Si potrebbe pensare a questo fenomeno come ad una scopa cosmica che spazza via fisicamente il gas dalle galassie”.
Questa rimozione lascia le galassie tristemente nell’incapacità di formare nuove stelle.
Le stelle già presenti si raffreddano e diventano vecchie nel corso del tempo, ma non saranno sostituite da nuove stelle.
“Se si rimuove il carburante per la formazione stellare, allora effettivamente si uccide la galassia e la si trasforma in un oggetto inattivo”.
Barbara Catinella, coautrice dello studio, ha affermato che gli astronomi conoscono già il ram pressure stripping come fenomeno che influisce sulle galassie negli ammassi galattici: quando le nubi gassose di una galassia che si muove ad alta velocità nel mezzo intergalattico si mescolano con il gas ad elevata temperatura presente negli ammassi, la pressione aumenta e il risultato è che il gas viene strappato via.
Ma “Lo studio dimostra che lo stesso processo è in opera in gruppi molto più piccoli di poche galassie, con una quantità inferiore di materia oscura.
La maggior parte delle galassie nell’Universo vive in questi gruppi che comprendono da due a un centinaio di galassie”, ha dichiarato Brown.
La rimozione del gas attraverso questo processo è il motivo principale per cui le galassie si spengono, mentre il loro gas viene rimosso e la formazione stellare si esaurisce.
Brown aggiunge che è in azione anche un altro processo fondamentale in base al quale le galassie perdono il gas e vanno a morire: lo strangolamento.
Accade quando il gas per formare stelle viene consumato più rapidamente rispetto a quanto venga reintegrato, cosicchè la galassia “muore di fame”.
Si tratta di un processo ad azione lenta, al contrario del ram pressure stripping che rimuove il gas molto più velocemente, astronomicamente parlando, nell’ordine di decine di milioni di anni.
[ Barbara Bubbi ]
https://www.icrar.org/galaxy-murder-mystery/
Sorgente: Delitti Galattici – Universo Astronomia