Ecco la foto più profonda di due sorelle galattiche

Smash – la Survey of the Magellanic Stellar History – ci regala un nuovo grande ritratto delle Nubi di Magellano. I suoi dati sono davvero unici per studiare la storia della formazione stellare e hanno permesso ai ricercatori di capire che le due galassie, nel loro recente passato, si sono scontrate e come questo scontro abbia scatenato l’intensa formazione stellare osservata

Parte del set di dati Smash che mostra una vista grandangolare senza precedenti della Grande Nube di Magellano. La Grande e Piccola Nube di Magellano sono le più grandi galassie satelliti della Via Lattea e, a differenza del resto delle galassie satelliti, stanno ancora formando attivamente stelle, a un ritmo rapido. La profondità di questi dati può essere apprezzata dal numero di stelle visibili nelle regioni esterne della galassia, come si vede nella parte inferiore dell’immagine. Crediti: Ctio / Noirlab / Nsf / Aura / Smash / D. Nidever (Montana State University)

Un nuovo grande ritratto delle nostre due vicine di casa galattiche ci regala una prospettiva mai vista sui vortici di stelle, gas e polvere che le compongono. Stiamo parlando delle due galassie nane note come Piccola e Grande Nube di Magellano – una coppia di galassie satelliti della Via Lattea, visibili nei cieli dell’emisfero meridionale. Sebbene questa non sia la prima survey a mappare le due sorelline cosmiche, la Survey of the Magellanic Stellar History (Smash) è, a oggi, la più ampia.

Il team internazionale di astronomi responsabili delle osservazioni ha utilizzato la Dark Energy Camera (Decam) ad alte prestazioni da 520 megapixel, sul telescopio da 4 metri Víctor M. Blanco presso l’Osservatorio Cerro Tololo (Ctio), in Cile. Questi dati sono ora disponibili per gli astronomi di tutto il mondo attraverso Astro Data Lab, presso il Community Science and Data Center (Csdc) del Noirlab, della National Science Foundation (Nsf).

«A oggi, questo è il set di dati astronomici più profondo ed esteso delle Nubi di Magellano, che sono le grandi galassie più vicine a noi», spiega David Nidever del dipartimento di fisica della Montana State University e principal investigator della survey Smash. «Queste galassie satellite sono state studiate per decenni, ma Smash è stata utilizzata per mappare la loro struttura nella loro piena, enorme estensione e aiutare a risolvere il mistero della loro formazione».

La survey Smash completa, che include la vista mostrata nelle immagini riportate in questo articolo, copre un’area 2400 volte maggiore della Luna piena e ha richiesto circa 50 notti di osservazioni dedicate. Questa seconda data release contiene nuovi dati dalla Decam sulle regioni centrali e più complesse delle Nubi di Magellano. La Grande e Piccola Nube di Magellano sono le più grandi galassie satellite della Via Lattea e, a differenza del resto delle galassie satellite, stanno ancora formando attivamente stelle, a un ritmo piuttosto rapido.

Sebbene un gran numero di galassie nane come le Nubi di Magellano popolino l’universo, la stragrande maggioranza è troppo debole e distante per essere studiata dagli astronomi. Avere le Nubi di Magellano come “vicine di casa” offre agli astronomi un’opportunità unica per studiare la formazione e l’evoluzione delle piccole galassie. Tuttavia, rappresenta anche una sfida. Poiché le Nubi di Magellano sono così vicine alla Via Lattea, si estendono su un’area di cielo molto vasta, rendendo difficile la loro mappatura completa. L’enorme campo visivo di Decam ha permesso di catturare dettagli all’interno di alcune delle regioni più interessanti di queste galassie nane.

Parte del set di dati Smash che mostra quella che, a oggi, è probabilmente la migliore vista grandangolare della Piccola Nube di Magellano. Le Grande e Piccola Nube di Magellano sono le più grandi galassie satelliti della Via Lattea e, a differenza del resto delle galassie satelliti, stanno ancora formando attivamente stelle, a un ritmo rapido. Crediti: Ctio / Noirlab / Nsf / Aura / Smash / D. Nidever (Montana State University)

Il team di Smash sta utilizzando il proprio set di dati per studiare la storia della formazione stellare in entrambe queste galassie. I ricercatori hanno scoperto le prove che le due galassie si sono scontrate tra loro nel recente passato, e che questo ha scatenato il recente episodio di intensa formazione stellare.

Uno degli obiettivi a lungo termine del team è utilizzare le informazioni ottenute sulla storia della formazione stellare per creare un film di come queste galassie si sono evolute nel tempo.

Altri argomenti che il team di Smash spera che gli astronomi esploreranno includono la ricerca di ammassi stellari con l’aiuto della citizen science e la misura del contenuto metallico delle stelle nelle Nubi di Magellano.

«Questi ultimi dati di Smash delle regioni centrali delle Nubi di Magellano, dove si trova la maggior parte delle stelle, sono unici per profondità, ampiezza e uniformità», spiega Knut Olsen, scienziato di Noirlab e co-leader della survey. «Oltre a produrre immagini sorprendenti, questi dati ci consentono di guardare nel passato e di ricostruire come le Nubi di Magellano, nel tempo, hanno formato le loro stelle; con questi “film” di formazione stellare possiamo cercare di capire come e perché si sono evolute queste galassie».

«Siamo solo all’inizio», conclude David Nidever. «I dati della survey Smash hanno il potenziale per rivoluzionare la nostra comprensione delle stelle che compongono le Nubi di Magellano».

Leggi l’articolo originale su MEDIA INAF.

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