Il Cielo Astronomico del 2022

Il cielo del 2022 regalerà uno spettacolo unico, che riguarderà da vicino anche l’Italia. Protagoniste assolute saranno due eclissi totali di Luna, ma soprattutto, per gli appassionati del genere vi saranno anche due eclissi parziali di Sole,
Inoltre vi saranno sempre i consueti stagionali sciami meteorici, ben più visibili degli anni precedenti, e una spettacolare parata di ben 5 pianeti! E in più altri affascinanti eventi, come spiegato dall’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del ‘Virtual Telescope Project’.

Primo appuntamento tra il 3 e il 4 gennaio, quando le Quadrantidi – sciame meteorico solitamente visibile il primo mese dell’anno – raggiungeranno il loro picco “senza il disturbo della Luna”.
Il 30 aprile sarà quindi la volta della prima eclissi parziale di Sole, che sarà visibile, tuttavia, solo nella parte più meridionale del Sud America e nell’area sud-est del Pacifico.
Il 16 maggio ci sarà una magnifica eclissi totale di Luna, che si potrà vedere, ma solo in parte, dall’Italia nelle prime ore della giornata.
Spettacolare sarà quindi l’allineamento dei cinque pianeti visibili a occhio nudo tra il 20 e il 27 giugno: si tratta di Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.
Le Perseidi di agosto, invece, saranno ‘rovinate’ dalla presenza della Luna.
La notte di Ferragosto vedrà Saturno all’opposizione rispetto al Sole, sarà quindi nelle migliori condizioni per essere osservato,
L’altro gigante, Giove, si prenderà la scena andando all’opposizione il 26 settembre.

In autunno ci sarà poi spazio per altre due eclissi: quella parziale di Sole il 25 ottobre, visibile dall’Italia “con una copertura del disco solare tra il 10 e il 25%“, e la seconda di Luna, totale, “ma che sarà purtroppo invisibile dal nostro Paese“, ha concluso Masi.
L’anno magico per gli appassionati di astronomia si chiuderà con la pioggia delle Geminidi a dicembre, sciame meteorico che solitamente si palesa tra i giorni 3 e 19 dell’ultimo mese, con picco tra il 13 e il 14.

Buone osservazioni e cieli sereni a tutti!

Il Sole: Due eclissi solari nel 2022!

Quest’anno avremo due eclissi parziali di Sole, una il 30 aprile e l’altra l 25 ottobre, ma di queste solo la seconda sarà parzialmente visibile dall’Italia.
La prima eclisse, quella del 30 Aprile, sarà visibile subito prima del tramonto (ora locale) in Cile (Santiago do Chile, Isola di Pasqua), Argentina (Buenos Aires), Uruguay (Montevideo), Bolivia (La Paz), Paraguay orientale, Estremo sud del Perù e del Brasile, Pacifico sud orientale, Falkland, Penisola antartica. Non sarà visibile né in Europa, né in Italia.
La seconda invece ci sarà il 25 Ottobre, ed interesserà gran parte del nostro continente, escluse le regioni più occidentali. Sarà parzialmente visibile anche nel nosro paese, ma con un oscuramento del disco non superiore al 35,5% (Tarvisio, UD), mentre a Torino, con entrata alle 11:19 (altezza Sole 27°), massimo alle 12:11 (H=31°) e uscita alle 13:06 (H=33°), con percentuale di copertura del disco non superiore a 24,8%.
Per i turisti astronomici, consigliamo di recarsi a  Baku, capitale dell’Azebergian, con copertura inferiore, del 69%, ma con il Sole abbastanza alto: entrata alle 13:59 (33°), massimo alle 15:17 (24°), uscita alle 16:30 (13°). La massima copertura si ha invece a Nižnevartovsk (Siberia centrale, circondario Chanty-Mansi-Jugra), dove, nonostante un oscuramento del disco al 86,2%, il fenomeno avverrà al tramonto, con altezze che vanno da 8° (entrata), 1° (massimo) e uscita a sole già tramontato.

I consueti eventi di posizionamento del Sole sulla nostra volta celeste,  si verificheranno in orari e date leggermente diverse da quelle dello scorso anno.
Cominciamo dunque con il Perielio del nostro pianeta (il punto dell’orbita meno distante dalla nostra stella), che si verificherà il giorno 4 Gennaio alle 6:28 (D=0,983334 in allontanamento rispetto al 2021, corrispondente a UA= 147104672 Km), ben 2 giorni dopo rispetto all’anno precedente!

Nel mese di Marzo, poi, ci sarà l’Equinozio di primavera, precisamente il 20 Marzo alle 15:32, quindi 4:55′ dopo l’orario dell’anno precedente, e poco più distante.
Nel mese di giugno, ovvero il 21 Giugno alle 9:13, vedremo il consueto Solstizio d’Estate, il giorno dopo (ma quasi 4:42′ ore dopo) di quello dell’anno scorso.
Poi, l’orbita del nostro pianeta raggiungerà il punto più distante dalla nostra stella, l’Afelio, il 4 Luglio alle 6:47′ (D=1.016715 UA=152098399 Km, in avvicinamento), dunque 2 giorni dopo quello del 2020, e poco più distante.
A settembre, invece, si avrà l’Equinozio d’Autunno lo stesso giorno del 2020, ovvero il 23 Settembre alle 01:03, ma 4:43′ ore dopo.
Infine, a dicembre avremo il consueto Solstizio d’Inverno, che avverrà anch’esso lo stesso giorno del 2020, ovvero il 21 Dicembre alle ore 21:43, ma circa 4:48′ ore dopo quello dell’anno precedente.

La Luna: 2 Eclissi, 2 Superlune, 2 occultazioni e tantissime congiunzioni e allineamenti…

Iniziamo anzitutto con gli eventi più spettacolari, di cui parleremo più dettagliatamente in seguito: il 16 maggio ci sarà una Eclisse totale di Luna, dall’Italia visibile solo parzialmente all’alba. Lo spettacolare fenomeno sarà totale in America e parziale nella parte occidentale dell’Europa e dell’Africa.
il giorno 8 novembre invece vi sarà una seconda eclisse totale di Luna, visibile nella sua interezza dall’oceano pacifico, Nordamerica e Siberia orientale ma invisibile dall’Italia.

Fra i fenomeni astronomici che vedono coinvolti il nostro satellite, spiccano le numerose congiunzioni e asterismi con pianeti, quest’anno abbondantissime.
l’anno inizierà con un allineamento al tramonto con Giove, Saturno e Mercurio il 5 gennaio, poi la sera con Aldebaran e le Pleiadi il 9 febbraio, e con Antares all’alba del 25 successivo: febbraio si concluderà il 27 con il trio Luna, Giove e Marte visibile prima dell’alba.
Seguirà il 28 marzo con la quadrupletta Luna, Giove, Marte e Venere sempre prima dell’alba, e ancora nel cielo mattutino del 5 aprile potremmo scorgere il trio Luna, Marte e Saturno, e sempre all’alba del 27 si potrà vedere una quasi congiunzione fra Luna e Venere.
La notte fra il 19 e il 20 giugno ci riserverà una splendida triangolazione Giove-Saturno-Luna seguita da Marte, mentre il mattino del 26 ci riserverà uno splendido allineamento fra Venere, Luna e Pleiadi. La notte fra il 16 e 17 luglio si vedrà l’asterismo Saturno-Luna, seguito a ruota nella notte  del 20 dalla coppia Luna-Giove. Il duetto Luna-Saturno farà nuovamente capolino la sera del 12 agosto, quasi in congiunzione. Agosto infine si concluderà con l’allineamento notturno del 20 fra Luna, Marte, M45 e Aldebaran, seguito dalla coppia mattutina Luna-Venere il 26.
Settembre si aprirá il 9 con il trio serale Giove-Luna-Saturno, mentre la successiva prima serata del 9 ottobre vedrà il consueto incontro Luna-Giove-Saturno.
La sera del 1 novembre vedremo una quasi congiunzione Luna-Saturno, seguita il 3 in prima serata da una triangolazione Giove-Saturno-Luna, e dall’incontro notturno tra 11 e 12 fra Luna e Marte.

Tornano per il 2022 i rarissimi eventi delle occultazioni lunari di pianeti visibili, molto spettacolari e che in passato hanno contribuito molto alla conoscenza e comprensione  di taluni fenomeni astronomici, quali la determinazione precisa delle orbite, dei bordi lunari, lo studio delle atmosfere dei pianeti occultati, la determinazione dei loro diametri, etc…
Si inizia la notte del 14 settembre, quando  vi sarà un raro occultamento di Urano da parte della Luna, visibile ovviamente solo con strumentazione apposita, quale può essere un ottimo binocolo o un discreto telescopio, in un cielo molto limpido e pulito.
Molto più interessante, perché visibile a occhio nudo,, la mattina dell’8 dicembre alle 6:00 UTC+1, vi sarà una spettacolare occultazione di Marte da parte della Luna, per chiudere l’anno in bellezza.

Ma non è finita qui: il 2022 ci offrirà anche due visioni della cosiddetta Superluna, previste rispettivamente per il 14 giugno e il 13 luglio. Questo particolare evento visivo consiste in quel fenomeno che, in ragione del ravvicinamento di due eventi orbitali lunari, il Perigeo e il Plenilunio, fa si che vedremo il nostro satellite di dimensioni piuttosto inusuali, certamente più grandi, delle ordinarie Lune piene.

Pianeti, meteore e comete…

Questo é un anno spettacolare per i pianeti visibili ad occhio nudo, anche se le opposizioni dei pianeti più luminosi saranno visibilmente ritardate rispetto agli anni precedenti: infatti, inizierà Saturno con la sua opposizione il 14 agosto, seguito il mese successivo da Nettuno in opposizione il 16 settembre, Giove il 26 Settembre, Urano il 9 novembre e infine Marte l’8 dicembre.
Per quel che riguarda i pianeti interni, per Mercurio avremmo dei periodi di visibilità al tramonto a inizio gennaio (MEE 7 gennaio), a fine aprile (29 aprile MEE) , a fine agosto (MEE 27 agosto) e fine dicembre (21/12 MEE), all’alba invece saranno a metà febbraio (MEW 16/02) , metà giugno (16 giugno MEW) e inizio ottobre (8 ottobre MEW) .
Invece, per Venere avremo una buona visibilità mattutina da febbraio a fine settembre (CS 09/01, MEW 20/03, CS 22/10), pe poi iniziare a vedersi al tramonto da novembre inoltrato (MEE 4/06/23) .

Ma a livello planetario l’evento più spettacolare sarà il super allineamento fra tutti i pianeti visibili ad occhio nudo+ Urano + la Luna. Appuntamento nel cielo mattutino a fine giugno (dal 19 al 27 giugno), Vedremo nell’ordine, da est verso sud-est: Mercurio, Venere, (Urano), Marte, Giove e Saturno, e infine la Luna.

Per quanto riguarda le cd. pioggie meteoriche (meteor shower), sarà davvero un anno unico per tanti sciami poco conosciuti, ma questo anno molto ben visibili per via di fortunate coincidenze fra i rispettivi picchi meteorici e la fase di Luna nuova, mentre per il più classico degli sciami, le Perseidi di agosto (le cd. classiche “stelle cadenti” o “lacrime di San Lorenzo”), sfortunatamente il plenilunio avverrà il 12 agosto, molto vicino al picco, disturbando notevolmente la visione.
Ma per altri sciami, invece, la situazione non é cosí infelice: a inizio gennaio le Quadrantidi, con picco il 2 Gennaio, saranno avvantaggiate da un novilunio 2 giorni dopo, le Liridi, con picco il 22 Aprile, si manifesteranno in fase di Luna calante (ultimo quarto il 23), le η Acquaridi, con picco il 7 maggio, saranno visibili con una falce di luna crescente (primo quarto il 9), le δ Acquaridi, con picco il 28 luglio, saranno visibili in prossimità del novilunio (27 luglio), ma ad ottobre, mentre le Draconidi (picco 9 ottobre) saranno offuscate dal plenilunio del 10, le successive Orionidi, con picco il 22 ottobre, saranno favorite da una luna calante con novilunio il 25. A novembre, invece, mentre le deboli Tauridi sud (picco 4/11), (ma un pò meglio va per le Tauridi nord, con picco il 16/11, prossime all’ultimo quarto) saranno disturbate dal plenilunio del 9, lo stesso non può dirsi per le Leonidi, con picco il 18 novembre, e le α Monocerontidi (picco il 22), che saranno favorite dal novilunio del 23 novembre.
Infine, a Dicembre, le spettacolari Geminidi, con picco il 13 dicembre, in piena luna calante in ultimo quarto il 10, e infine le Ursidi (picco il 22 dicembre), appariranno accompagnate da una falce di luna crescente, quindi prossime al novilunio.

Infine per le comete, benché passerà qualche debole cometa periodica, queste arriveranno a stento alpiù alla nona magnitudine. Dobbiamo sperare solo in qualche cometa a lungo periodo, come la recente cometa Neowise…

Pianeti

Mercurio

Mercurio è il più veloce e il più sfuggente dei pianeti del sistema solare, molto difficile da osservare per via della sua vicinanza al Sole: infatti, in epoca scientifica, il primo astronomo ad osservare il pianeta fu Galileo, e nemmeno il grande Nicolò Copernico riusci ad osservarlo, nonostante appare di sovente visibile ad occhio nudo.
La sua elevata velocità orbitale (é il più vicino, dunque il più veloce fra i pianeti), comporta un veloce succedersi fra congiunzioni eliache (superiori e inferiori), dove il pianeta sarà invisibile perchè si pone dietro al Sole,  e massime elongazioni, dove al contrario il pianeta si distanzia più dal Sole e dunque offre la sua massima visibilità.
Nell’anno 2021 si presenteranno ben 7 elongazioni (4 orientali, quindi visibile al tramonto, e 3 occidentali, con visibilità mattutina) 6 congiunzioni, di cui 3 superiori (pianeta dietro al Sole) e 3 inferiori (davanti al Sole), laddove il pianeta interno sarà comunque invisibile perchè abbagliato dalla luce solare.

Si comincia dunque a gennaio, dove il 7 gennaio 11;59, si avrà una massima elongazione orientale, ma con una visibilità serale non molto soddisfacente per via dellla ridotta elongazione (19°): il pianeta tramonterà 1:34 dopo il Sole.
Il 23 gennaio 11:29 il pianeta sarà in congiunzione inferiore, per poi rendersi visibile all’alba, ma con una scarsa visibilità mattutina, giacché il 31 Gennaio sorgerà 1:05′ prima dell’alba, per poi raggiungere la max elongazione ovest (26°) il 16 febbraio 22:06, sorgendo appena 1:11′ prima del Sole: a fine febbraio anticiperà la levata del sole di appena 49′, e a fine marzo sarà pressoché invisibile, giacché il pianeta si troverà dietro al Sole, dunque in congiunzione superiore in data 2 aprile 00:11, per poi rendersi visibile in serata, tramontando a fine aprile ben 2:07 dopo il Sole, ma nonostante questo, sarà ben poco visibile, per via della sua scarsa magnitudine (appena +0,4) e della bassa altezza : Infatti, il pianeta sarà alla max elongazione est il 29 Aprile 09:08. Sarà comunque una visibilità migliore di gennaio, giacchè l’elongazione sarà superiore (circa 21°)
Il 21 maggio 20:19 il pianeta interno entrerà in congiunzione inferiore, e dunque, ponendosi dinanzi al Sole, sarà inosservabile, anche a fine mese quando sorgerà 21′ prima del Sole, per poi rendersi visibile all’alba, e raggiungere la sua massima elongazione occidentale il giorno 16 giugno: nonostante l’elevata elongazione (23°), il pianeta sarà troppo vicino al Sole. Infatti sorgerà appena 1:01 prima del Sole, e a fine mese solo 1:08 prima dell’alba.
Ad Luglio Mercurio si porrà dinanzi al Sole, giungendo in congiunzione superiore il 16 Luglio alle 20:38, per poi iniziare un nuovo periodo di visibilità serale.  Già a fine luglio tramonterà 46′ dopo il Sole, per raggiungere in data 27 Agosto, alle 17:12, la max elongazione est (27°),  ma nonostante l’elevata elongazione, tramonterà solo 44′ dopo il Sole, quindi in condizioni di scarsa visibilità, per avviarsi verso la congiunzione inferiore il 23 Settembre alle 7:50. Inizierà poi un periodo di visibilità mattutina, con il pianeta che sorgerà 1:02′ prima dell’alba, per poi raggiungere l’8 Ottobre alle 22:11 la max elongazione ovest (18°) (sorge ben 1:35′ prima dell’alba), per poi avviarsi al declino, in quanto a fine mese l’intervallo fra la levata del pianeta e del Sole é di appena 30′.
Il pianeta poi si porrà dietro al Sole, quindi in congiunzione superiore il giorno 8 novembre alle 17:43, in concomitanza con un raro fenomeno di occultazione solare, naturalmente per chi può osservarlo con appositi filtri.
Subito dopo inizierà un buon periodo di visibilità serale, con il pianeta che a fine mese tramonterà 32′ dopo il Sole, ma le cose miglioreranno decisamente il mese successivo, ove sarà raggiunta la sua massima elongazione occidentale il 21 Dicembre alle 16:31, con Mercurio che tramonterà 1:25 dopo il Sole. A fine anno, dunque, possiamo vedere il piccolo pianeta tramontare 1:10 dopo il Sole, anche se l magnitudine sarà alquanto debole, appena +0,89.

Venere

Venere, dopo un proficuo e lungo periodo di visibilità serale nel 2021,  aprirà l’anno presentandosi il giorno 9 Gennaio alle 1:43 in Congiunzione superiore con il Sole, dopodiché inizierà un buon periodo di visibilità mattutina: a fine gennaio, infatti, sorgerà ben 1:13 prima dell’alba, peraltro con una ragguardevole magnitudine a -4°.60,  (32′ prima del crepuscolo).
A febbraio anticiperà sempre più la sua levata rispetto alla nostra stella, raggiungendo la max magnitudine, l’11 febbraio, a -4°.64, e sorgendo il  28 ben 2:21 prima del Sole (43′ prima del crepuscolo).
Marzo sarà il mese della sua Massima elogazione occidentale, che verrà raggiunta il giorno 20 Marzo alle 11:03, a ben 46°.6 a ovest del Sole, anticipando la levata di 1:56 (solo 17′ prima del crepuscolo) a -4°.39 di magnitudine, ma a fine mese sarà anche peggio: il pianeta anticiperà la levata di soli 1:44′ (2′ prima del crepuscolo.
Aprile vedrà il pianeta interno disperdersi fra le luci crepuscolari, levandosi a fine mese solo 1:26 prima del Sole (32′ dopo inizio crepuscolo).
A Maggio il pianeta calerà ulteriormente: si leverà il 31, 1:32 prima dell’alba (1:55 dopo il crepuscolo), mentre a Giugno le cose andranno decisamente peggio: levata 51′ prima dell’alba (46′ dopo il crepuscolo).
………………, per poi divenire praticamente inosservabile a Febbraio (fine febbraio levata 5′ prima dell’alba), e poi avviarsi verso la Congiunzione inferiore eliaca  il 26 Marzo alle 07:17.
Da fine aprile (dove Venere tramonterà 27′ dopo il Sole), comincierà il periodo di osservazione serale, e dunque la lenta ascesa del pianeta interno sull’orizzonte crepuscolare, dove a fine maggio lo vedremo tramontare 1:25 dopo il Sole fra le luci del crepuscolo serale.
Il pianeta poi inizierà via via a posticipare il suo tramonto, tramontando alle 23:00 a fine giugno (1:35 dopo il Sole), alle 22:26 a fine luglio (1:25 dopo il Sole), 21:33 a fine agosto (1:21 dopo il Sole), 20:49 a fine settembre (1:34 dopo il Sole), fino ad arrivare alla massima elongazione orientale (47°.1′), il 29 Ottobre alle ore 23:22.
Il successivo 2 dicembre raggiungerà il periodo di massima visibilità, dove il pianeta a noi vicino tramonterà ben 2:44 dopo il Sole, mentre il 7 dicembre Venere raggiungerà la sua magnitudine più brillante, ben -4.67!

Marte

Contrariamente al 2021, “anno di transizione” per il pianeta rosso, in quanto privo di opposizioni, nel 2022 Marte si avvierà, seppure nel mese di dicembre, verso l’Opposizione Eliaca (8 Dicembre), mostrandosi durante l’intero corso dell’anno, peró, in orari alquanto scomodi, giacché, almeno relativamente alla prima metà dell’anno, sarà bem visibile in prossimità dell’alba o a notte fonda.
Lo vedremo dunque, successivamente alla Congiunzione Eliaca dell’8 Ottobre 2021, in orario mattutino o notturno, anche se con il trascorrere dei mesi ovviamente anticiperà sempre più il suo sorgere: vediamo dunque nel dettaglio.

A fine  Gennaio sarà in Ofiuco fino al 20 per poi passare in Sagittario, e sorgerà alla 5:45, (6′ prima dell’inizio del crepuscolo mattutino e 1:44′ prima dell’alba) con magnitudine =+1.40, dopo aver raggiunto la minima declinazione il giorno 27 (-23°9′).
Poi anticiperà la sua levata a fine febbraio, sempre in Sagittario per l’intero mese, alle 5:14 (1′ prima dell’inizio del crepuscolo e 1:36′ prima dell’alba), con M=+1.26.
A Marzo passerà in Capricorno il giorno 6, mentre a fine marzo,  sorgerà alla 5:21 (5′ dopo del crepuscolo e 1:34′ prima dell’alba) , brillando di M=+1.07.
In Aprile passerà in Acquario il giorno 11, e a fine aprile la levata avverrà alle 4:18 (7′ dopo del crepuscolo e 1:47′ prima dell’alba) con M=+0.88
In Maggio passerà in Pesci il 19, per poi anticipare a fine Maggio, finalmente prima dell’inizio del crepuscolo mattutino, alle 3:06 (8′ prima del crepuscolo e 2:26′ prima dell’alba), con M=+0,67, dopo aver superato il giorno 30 l’Equatore celeste e aver cominciato dunque la sua fase ascendente.
Il mese successivo sarà sempre in Pesci, mentre a fine Giugno poi sorgerà alle 1:55, con M=+0,46 (ben 3:15′ prima del crepuscolo e 3:37′ prima dell’alba), dopo aver raggiunto il proprio perielio, ovvero la minima distanza dal Sole (206.640.204 Km = 1.381 UA), il giorno 21.
A Luglio il 9 transiterà in Ariete,  per sorgere a fine mese alle 0:44 (M=+0.21), 1:19′ prima del crepuscolo e 5:24′ prima dell’alba.
Ad Agosto il pianeta passerà il 9 in Toro, e l’osservazione sarà ben più agevole, in quanto sorgerà a fine agosto finalmente in serata, prima della mezzanotte, con magnitudini negative (cosí apparirà più brillante delle stelle di sottofondo), alle 23:33 (M=-0.11), 5:25′ prima del crepuscolo e 7:12′ prima dell’alba, dopo aver raggiunto la quadratura con il Sole il giorno 27.
A Settembre permarrà fra le stelle del Toro, ea fine mese sorgerà alle 22:21 (M=-0.56), e finalmente culminerà al crepuscolo mattutino alle 6:09‘ alla ragguardevole altezza di 67°, con levata che anticipa di ben 9 ore l’alba e di 6:22′ l’inizio del crepuscolo.
In Ottobre sarà sempre in Toro, mentre a fine mese il pianeta rosso sorgerà alle 19:35 (M=-1.20, 2:23 dopo il tramonto, 33′ dopo fine crepuscolo serale) e culminerà a notte fonda alle 3:32‘ alla  altezza di 66°. Il giorno 30 invertirà il suo moto apparente da diretto a retrogrado, apparendo in cielo stazionario.
Già a Novembre, sempre in Toro, possiamo osservarlo nelle migliori condizioni ad orari serali, in quanto sorgerà 8′ dopo il tramonto del Sole e 1:36′ prima di fine crepuscolo, alle 17:02 con M=1.80, culminando alle 1:06 all’altezza di  69°.
Il mese di Dicembre, sempre in Toro, é quello dell’Opposizione: il 6 dicembre raggiungerà la max declinazione (+25°.0) per poi cominciare la sua discesa, e finalmente l’8 Dicembre alle 6:42 sarà in opposizione eliaca. Questo sarà dunque il miglior periodo di osservazione del pianeta rosso, il quale tramonterà il 31 alle 06:17 (M=-1.25), ben 1:24′ prima dell’alba e 21′ prima dell’inizio del crepuscolo mattutino, inaugurando un nuovo periodo di osservazione serale per tutto il 2023, fino alla prossima congiunzione eliaca che avverrà il 18 novembre del prossimo anno.

Giove

Il Gigante dei cieli nel 2022 posticiperà, rispetto agli anni trascorsi, sempre la sua congiunzione eliaca e la conseguente opposizione, presentandosi dopo l’altro gigante del Sistema Solare, Saturno, dopo che a fine 2020 i due pianeti si incontrarono in una strettissima congiunzione.

Dunque,nel mese di gennaio il gigante gassoso, visibile in Acquario, sarà ancora osservabile di sera, seppur a malapena fra le luci del crepuscolo serale: infatti il 31 tramonterà alle 19:50 (2:11′ dopo il tramonto solare e 30′ dopo fine crepuscolo, M=-2.04).
A Febbraio, sempre in Acquario, la situazione peggiorerà visibilmente, in quanto il gigante dei cieli tramonterà a fine mese alle 18:35 (appena 16′ dopo il tramonto del Sole, quindi, pressochè invisibile!)
A Marzo, mese della Congiunzione eliaca, che avverrà il giorno 5 alle 15:06, il pianeta sarà praticamente inosservabile fra le stelle dell’Acquario, e inizierà dunque un nuovo periodo di visibilità mattutina: infatti già il 31 il gigante sorgerà alle 6:34 in pieno crepuscolo, ben 34′ prima dell’alba (M=-2.03).
Ancor meglio andrà a fine aprile, dove il giorno 14 entrerà nella costellazione dei Pesci, il pianeta gigante sorgerà  alle 4:51 (M=-2.10), anticipando di ben 2:15′ l’alba e appena dopo 33′ dall’inizio del crepuscolo astronomico mattutino.
A maggio, poi, sempre in Pesci, dovrebbe mostrarsi ancora al crepuscolo mattutino, in quanto il 31 sorgerà alle 3:01 (M=-2.24), anticipando di 2:40 l’alba e 13′ l’inizio del crepuscolo astronomico. In questo periodo il pianeta raggiungerà l’equatore celeste il giorno 25 alle 9:19 ascendendo l’emisfero celeste boreale.
A fine Giugno, poi, il 25 transiterà fra le stelle della Balena, e la sua levata sarà alle 1:12 (M=-2.43), 4:38′ prima dell’alba e 1:51′ prima del crepuscolo. Qualche giorno prima, il 29 alle 1:49, sarà in quadratura con il Sole.
In Luglio, sempre fra le stelle della Balena, a fine mese sorgerà prima della mezzanotte, ovvero alle 23:09 (M=-2.66), 6:31′ prima dell’alba e 3:54′ prima del crepuscolo, e lo si vedrà culminare anche, a 47°, fra le luci del crepuscolo mattutino, ovvero alle 5:28, 12′ prima dell’alba! Il 25 raggiungerà la sua max declinazione di +2,2° dell’anno.
A fine Agosto, invece, sempre in Balena, sorgerà in orario serale, alle 21:05, (M=-2.85), 9:40′ prima dell’alba e 7:53′ prima del crepuscolo, e lo si vedrà culminare anche, a 46°,in piena notte ovvero alle 3:20, 1:38 prima di inizio crepuscolo.
E veniamo ora a Settembre (passerà in Pesci il giorno 1), mese della sua Opposizione eliaca, il 26 Settembre alle 20:33. Questa non sarà una opposizione qualsiasi, bensí una grande opposizione. Tale tipo di opposizione avviene per una serie di coincidenze che accadono nel giro di qualche ora, come ad es. la massima vicinanza alla Terra il 26 alle 3:17 (591.295.060 km=3,953 UA), e il raggiungimento dell’equatore celeste alle 11:57, raggiungendo anche la sua più brillante magnitudine dell’anno a M=-2.93, mostrandosi brillante quasi quanto Venere.
Il gigante del nostro sistema solare si mostrerà per l’intera notte, sorgendo al tramonto e tramontando all’alba. Ma già a fine settembre inizierà la sua fase di osservazione serale, in quanto anticiperà il suo tramonto alle 7:14 (M=-2.93), circa 7′ prima dell’alba, con culmine a 44° alle 1:09.
Ma già a fine Ottobre (in Pesci tutto il mese) l’anticipo sarà ancor maggiore, ovvero di ben 3:08′ prima dell’alba (tramonterà alle 3:54 con M=-2.81), culminando di sera alle 21:50 a 43°.
A fine novembre (sempre in Pesci) il pianeta gassoso calerà alle 1:52 (M=-2.60), 5:24 prima dell’alba e 8:58 dopo il tramonto, culminando alle 19:49 sempre a 43°. In questo mese, inoltre, Giove raggiunge la Minima Declinazione dell’anno corrente (-1,8°) il giorno 21 alle 0:11,  e invertirà il suo moto apparente sulla sfera celeste da retrogrado a diretto, apparendo Stazionario il giorno 23 alle 23:51.,
Ancor peggio andrà a fine dicembre (ancora in Pesci), dove il gigante gassoso tramonterà alle 0:02 (M=-2.37), 8 ore prima dell’alba e 7:01′ dopo il tramonto, culminando tra le luci del tramonto alle 17:55 a 40°, con il pianeta gigante che si avvierà inesorabilmente verso la congiunzione eliaca, che avverrà il 11 Aprile 2023.
Durante questo mese, il giorno 22 alle 01:50, Giove sarà in quadratura con il Sole.

Saturno

Dopo l’affascinante congiunzione di fine dicembre 2020, Saturno ha superato Giove nel cielo, anticipando rispetto a questo le sue opposizioni.
Durante il mese di Gennaio il pianeta, visibile in Capricorno, ci riserverà un residuo di osservazione serale, in quanto a inizio mese tramonterà in prima serata, alle 19:34 (2:31′ dopo il tramonto solare e 42′ dopo fine crepuscolo, M=1.27), mentre a fine mese il tramonto avverrà alle 17:55 (16′ dopo il tramonto solare, in pieno crepuscolo, M=1.25).
In  Febbraio (fra le stelle del Capricorno)   il pianeta sarà praticamente inosservabile, in quanto raggiungerà la Congiunzione Eliaca il 4 Febbraio alle 20:05, iniziando poi un nuovo periodo di osservazione mattutina: già a fine mese sorgerà fra le luci dell’alba alle 6:22, (43′ prima del Sole, M=1.27).
Già a Marzo (sempre in Capricorno) le cose dovrebbero migliorare, in quanto l’anticipo del suo sorgere rispetto al Sole sarà a fine mese di ben 1:40 e 2′ dopo l’inizio del crepuscolo (5:28, M=+1.27).
Ancor meglio andrà nel mese di Aprile (ancora in Capricorno), dove il gigante con gli anelli apparirà già nella notte astronomica, prima del crepuscolo mattutino, alle 3:36 (M=+1.21), anticipando di ben 2:40 l’alba e di 42′ l’inizio del crepuscolo astronomico mattutino.
A Maggio (sempre in Capricorno), poi, dovrebbe mostrarsi a notte fonda in tutto il suo splendore, in quanto il 31 sorgerà alle 1:37 (M=+1.10), anticipando di 4:39 l’alba e 2:41 l’inizio del crepuscolo astronomico.  Inoltre, il 15 alle 19:49 sarà in Quadratura con il Sole, e il 30 alle 17:44 raggiunge la Massima Declinazione dell’anno corrente (-14,2°).
A Giugno, (ancora in Capricorno), la sua levata avverra prima di mezzanotte (23:25, 6:41 prima dell’alba e 4:43 prima del crepuscolo, M=+0.95), e lo si vedrà culminare anche, a ben 30°, fra le luci del crepuscolo, ovvero alle 4:46, 1:30′ prima dell’alba. Il 4 Giugno alle 22:51 poi sarà stazionario, invertendo il suo moto apparente da diretto a retrogrado.
A Luglio, in Capricorno, poi, si potrà vedere persino nelle ore serali più tarde, in quanto sorgerà il 31 alle 21:29, (9:39′ prima dell’alba, 27′ dopo il tramonto e  6:30 prima di inizio crepuscolo mattutino, M=+0.81), e culminerà in piena notte astronomica, alle 2:37, a 29°, ben 1:22 prima dell’inizio del crepuscolo mattutino.
E veniamo ora ad Agosto, in Capricorno, mese della sua Opposizione eliaca, il 14 Agosto alle 18:11, raggiungendo anche la sua più brillante magnitudine dell’anno a M=+0.77, e la sua massima vicinanza alla terra alle ore 22:49 (D=1.324.962.778 km=8,857 UA), dove il gigante con gli anelli si mostrerà per l’intera notte, sorgendo al tramonto e tramontando all’alba. Ma già a fine agosto inizierà la sua fase di osservazione serale, in quanto anticiperà il suo tramonto alle 5:28 (M=+0.81), circa 1:17′ prima dell’alba.
Ma già a fine Settembre, sempre in Capricorno, l’anticipo sarà ancor maggiore, ovvero di ben 4 ore prima dell’alba (tramonterà alle 3:21 con M=+0.93), culminando di sera alle 22:18 (3:02 dopo il tramonto e 1;24 da fine crepuscolo, a 28°.
A fine ottobre (in Capricorno) il pianeta con gli anelli calerà alle 0:17 (M=+1.06) 6:54 dopo il tramonto, culminando alle 19:15 a 28° (1:42′ dopo il tramonto e 13′ dopo fine crepuscolo).
Il giorno 21 alle 12:47 Saturno raggiunge la Minima Declinazione dell’anno corrente (-16,5°),  mentre il 23 alle 05:09 il pianeta sarà stazionario, invertendo il suo moto da retrogrado a diretto.
Ancor peggio andrà a fine novembre, (Capricorno) dove il gigante gassoso tramonterà alle 22:22 (M=+1.17), 5:28 dopo il tramonto e 3:54′ dopo fine crepuscolo, mentre il culmine avverrà fra le luci del tramonto, alle 17:21, appena 27′ dopo il calar del Sole. l’11 Novembre alle 9:04 il pianeta sarà in quadratura con il Sole.
Infine, a fine dicembre (Capricorno), il tramonto avverrà alle 20:33 (M=+1.23, 3:32 dopo il tramonto solare), con il “Signore degli anelli” che si avvierà inesorabilmente verso la congiunzione eliaca, che avverrà il 16 Febbraio 2022.

Urano

Il mese di gennaio permetterà ancora una proficua osservazione serale di Urano, giacchè per tutto il mese il gigante ghiacciato culminerà prima del tramonto (fra le 20:18 e le 18:20), e tramonterà fra le 3:29 e 1:31. Il giorno 17 alle 2:10 Urano raggiunge la Minima Declinazione dell’anno corrente (14,7°), il 18 (ore 15:02) sarà stazionario e poi invertirà il suo moto in diretto.
In Febbraio le cose peggioreranno, giacchè il pianeta si abbasserà, tramontando fra le 1:27 e 23:41, quindi si osserverà con estrema difficoltà.
In Marzo, invece, potrà essere osservato solo con potentissimi telescopi, giacchè tramonterà fra le 22:42 e le 20:57.
Ad Aprile sarà osservabile con difficoltá, in quanto tramonterà fra le 23:37 e le 22:46.
In Maggio ancora sarà inosservabile, in quanto si troverà il giorno 5 Maggio alle 8:21 in Congiunzione eliaca. Inizierà dunque un periodo di oservazione mattutina, ma sorge fra le 6:27 e le 4:34, troppo vicino all’alba (a fine mese solo 1:07′ prima del sorgere del Sole, in pieno crepuscolo).
In Giugno, con estrema difficoltà e ottimi telescopi sarà osservabile al crepuscolo mattutino, sorgendo fra le 4:30 e le 2:40 (3 h prima dell’alba e 23′ prima di inizio crepuscolo).
A Luglio, con buoni telescopi sarà osservabile a notte fonda, sorgendo fra le 2:36 e le 00:41 (5:27′ prima dell’alba e 1″18′ prima del crepuscolo), ma ancora troppo basso.
Ad Agosto, la sua levata si anticipa fra le 00:37 e 22:35, con un culmine a 62° alle 5:58 a fine mese, in pieno crepuscolo (10′ prim dell’alba). Il giorno 23 alle 20:22 inoltre raggiunge la Massima Declinazione dell’anno corrente (+17,1°), e inoltre il 24 alle 14:03 si presenta Stazionario, invertendo il suo moto in retrogrado., mentre il giorno 11 alle 13:52 sarà in quadratura eliaca.
A Settembre le condizioni miglioreranno ulteriormente, sorgendo il pianeta fra le 22:31 e le 20:36, ma con un culmine di 61° a fine mese alle 3:58, in piena notte astronomica (1:45 prima di inizio crepuscolo).
Ottobre é un mese ancor migliore per l’osservazione, in quanto il pianeta sorge fra le 20:32 e le 17:31, ma culmina a fine mese a 61° alle 0:52, permettendoci una osservazione notturna davvero notevole.
Veniamo ora a Novembre, il mese migliore, in quanto il gigante ghiacciato si troverà il 9 Novembre alle 9:26 in Opposizione eliaca, e culminerà fra la 0:47 e le 22:45, permettendoci una proficua osservazione serale.
Inoltre il gigante ghiacciato si troverà alla massima vicinanza dalla Terra il 9 Novembre alle 2:12 (2.795.559.055 km=18,687 UA).
Infine in Dicembre continuerà la sua osservabilità serale, giacchè il gigante ghiacciato culmina fra le 22:41 e le 20:39. Successivamente si avvierà verso la sua congiunzione nel 2023, che avverrà il 9 Maggio.
Il pianeta, come gli anni precedenti, potrà esser trovato fra le stelle dell’Ariete, dove permarrà fino al 2024.

Nettuno

Dopo l’opposizione del 13 Settembre 2021, il pianeta più esterno si avvia verso un rapido declino.
Infatti a gennaio culmina sempre durante il giorno (fra le 12:32 e 12:42), e tramonta il 31 in prima serata, alle 21:05, 1:43′ dopo la fine del crepuscolo serale: sarà l’ultimo mese di proficua osservabilità.
Ma già il 28 febbraio tramonta alle 19:20 in pieno crepuscolo serale (che finisce alle 19:56), e sarà quindi praticamente inosservabile.
Marzo sarà il mese della Congiunzione eliaca, che avverrà il 13 Marzo alle 12:43, posticipata rispetto all’anno scorso, e sarà dunque inosservabile.
Da Aprile in poi, con telescopi potentissimi, lo si potrà scorgere prima dell’alba, al crepuscolo mattutino, giacché il 30 sorgerà alle 4:44, 22′ dopo inizio crepuscolo.
Da Maggio in poi sarà osservabile con difficoltà, sorgerà il 31 di notte alle 2:38, ma sarà ancora troppo basso (culmina alle 8:38 di mattina).
A Giugno poi, il pianeta sorgerà il 30 alle 00:46, rendendosi visibile a notte fonda, ma ancora basso (culmina alle 6:41, 1h dopo l’alba). Il giorno 16 alle 14:41 il pianeta sarà in Quadratura con il Sole. Il giorno 24 alle 20:56 invece raggiungerà la Massima Declinazione dell’anno (-2°.9′), mentre il 28 alle 05:39 il pianeta sarà Stazionario, invertendo il suo moto in retrogrado.
A Luglio invece sorgerà il 31 alle 22:40, ma culmina a 41° alle 4:38, 39′ dopo l’inizio del crepuscolo.
Ad Agosto invece sorge il 31 alle 20:37, 25′ dopo del tramonto, e culmina a 41° alle 2:34, in piena notte astronomica (2:24 prima del crepuscolo). Questo é un ottimo mese per l’osservazione (M=+7.39).
Ma il mese migliore è Settembre, quello dell’Opposizione eliaca,il 16 Settembre alle 03:35 (5 giorni dopo rispetto all’anno precedente), laddove il pianeta più esterno sarà visibile tutta la notte, dunque comincerà il periodo di osservazione serale, in quanto culminerà a 41° il 30 alle 00:33. Come sempre, l’ottavo pianeta si troverà alla massima vicinanza dalla Terra il 16 Settembre alle 3:35 (4.324.834.629 km=28,910 UA).
Inoltre nel mese di Ottobre il gigante ghiacciato tramonterà alle 3:19 (8:41 dopo fine crepuscolo) e culminerà a 41° alle 21:24 (3:03 da fine crepuscolo), quindi ancora un ottimo mese per poter tentare l’osservazione.
A Novembre, invece, il pianeta ghiacciato tramonterà a fine mese alle 1:20 (6:42 dopo fine crepuscolo) e culminerà a 41° il 30 alle 19:25 (47′ dopo fine crepuscolo), quindi ancora osservabile proficuamente giacchè culmina ancora nella notte astronomica.
Ma a Dicembre le cose cominceranno a cambiare, in quanto il pianeta tramonta il 31 alle 23:15 (6:14′ dopo il tramonto, 4:28 dopo il crepuscolo), ma culmina alle 17:24, in pieno crepuscolo civile, 23′ dopo il tramonto.
Infine Nettuno raggiunge la Minima Declinazione dell’anno corrente (-4,0°) il giorno 1 Dicembre alle 20:38.
Dopodichè si avvierà anche lui verso la congiunzione eliaca, che avverrà il 15 Marzo 2023 (2 giorni dopo quello del 2021).
Come al solito, il gigante ghiacciato sarà individuabile fra le stelle dell’Acquario.

Eclissi di Sole

Finalmente nel 2022 vi sarà una eclisse che interessa il continente Europeo, e molto parzialmente, l’Italia, anche se sarà anzitutto una eclisse parziale, e inoltre sarà visibile il 25 ottobre limitatamente alle regioni più orientali del nostro paese.

La prima Eclisse Solare Parziale, cade il 30 Aprile 2022, ma sarà invisibile dall’Italia e dall’Europa. Sarà visibile al tramonto nel cono sud dell’America latina, a partire da sud, ovvero in ordine temporale nella Penisola Antartica, Sandwich Australi, Georgia del Sud, Falkland, Cile, Isola di Pasqua, Pitcairn, Argentina, parte del Paraguay, Uruguay, parte della Bolivia, Sud Brasile e sud del Perù.
il fenomeno inizia alle 18:45 GMT (9:45 ora locale), punto P1 della mappa in alto posizionato poco a nord dell’Antartide a circa 140° di longitudine, e terminerà alle  dalle 22:37 GMT (17:37 ora locale) nel punto P4 della mappa, situato al largo delle coste del Cile settentrionale.  Il punto di Grande Eclisse, indicato sulla mappa con *, sarà raggiunto alle ore 20:42 GMT (15:42 ora locale), alle coordinate62.1°S 71.5°W, posizionato circa a metà fra la costa a estremo sud del Cile e la parte occidentale della penisola antartica, in pieno oceano, a sud di Capo Horn. Per chi si voglia avventurare ad assistere l’eclisse in queste terre estreme (in quel giorno é giá autunno inoltrato), consigliamo ovviamente la parte meridionale del Cile e dell’Argentina, dove sarà visibile a pomeriggio inoltrato, mentre nelle capitali (Santiago, Buenos Aires, Montevideo), sarà solo parziamente visibile, in quano inizierà in prossimità del tramonto.

E veniamo ora alla più interessante Eclisse solare parziale, del 25 Ottobre 2022, seppur parziale, che interesserà invece la parte orientale del nostro continente,  il nordest dell’Africa, il Medio oriente  e la parte occidentale dell’Asia.
il fenomeno inizia alle 8:58 GMT (5:58 ora locale), punto P1 della mappa in alto posizionato sulla costa orientale della Groenlandia a circa 20° di longitudine, e terminerà alle  dalle 13:02 GMT (19:02 ora locale) nel punto P4 della mappa, situato al largo delle coste dell’India occidentale, a circa 70° di longitudine. 
Il punto di Grande Eclisse, indicato sulla mappa con *, sarà raggiunto alle ore 11:01 GMT (15:42 ora locale), alle coordinate61.6N 77.4E, posizionato in Siberia occidentali, a nordest degli Urali, e più precisamente nellla  Nižnevartovskij rajon, Circondario autonomo degli Chanty-Mansi-Jugra, Russia, ovvero a NE della città diNižnevartovskij e a SO di Radužnyj: tuttavia, nonostante un oscuramento del disco al 86,2%, il fenomeno avverrà al locale tramonto, con altezze che vanno da 8° (entrata), 1° (massimo) e uscita a sole già tramontato.
La percentuale di oscuramento del disco solare da parte della Luna sarà maggiore nell’Europa dell‘est e nei Paesi Scandinavi. Ad Helsinki l’oscuramento supererà il 50%, a Kiev sarà del51%, a Stoccolmadel46%, a Bucarest del 40%.
Per i turisti astronomici, consigliamo di recarsi a  Baku, capitale dell’Azebergian, con copertura inferiore, del 69%, ma con il Sole abbastanza alto: entrata alle 13:59 (33°), massimo alle 15:17 (24°), uscita alle 16:30 (13°).
Per chi invece vuole rimanere in Italia? Anticipiamo con il dire che l’oscuramento del disco sarà assai modesto. Infatti, il massimo oscuramento raggiunto nel nostro paese non sarà superiore al 23,5% (Tarvisio, UD).
Per chi invece rimane a Torino, la percentuale di copertura del disco sarà non superiore a 14,1%, con entrata alle 11:19 (altezza Sole 27°), massimo alle 12:11 (H=31°) e uscita alle 13:06 (H=33°), con percentuale di copertura del disco non superiore a 24,8%.
Di seguito si riportano gli orari di osservabilità della sola fase parziale per alcune città italiane:

Città Entrata

Massimo

Uscita Oscuramento
Torino 11:19 12:11 13:06 14.1%
Milano 11:18 12:13 13:10 16.6 %
Genova 11:20 12:14 13:09 14.7 %
Venezia 11:18 12:17 13:18 20.6%
Trieste 11:18 12:19 13:21 22.8%
Bologna 11:20 12:17 13:16 17.9%
Firenze 11:21 12:17 13:15 16.7%
Teramo 11:23 12;22 13:22 18.5%
Roma 11:25 12:21 13:18 15.7%
Cagliari 11:33 12:19 13:06 7.8%
Napoli 11:27 12:25 13:24 16.5%
Bari 11:27 12:29 13:31 20.6%
Lecce 11:29 12:31 13:35 21.4%
Crotone 11:32 12:32 13:32 18.1%
Palermo 11:34 12:27 13:21 11.6%
Catania 11:36 12:31 13:26 13.1%

Eclissi di Luna

Per l eclissi di Luna andrà un pò peggio, in quanto saranno entrambe invisibili dal nostro paese, a part ela prima, che sarà visibile solo al tramonto lunare, e come se non bastasse, anche fra le luci dell’alba.

il 16 maggio ci sarà una Eclisse totale di Luna, dall’Italia visibile solo parzialmente all’alba. Lo spettacolare fenomeno sarà totale in America e parziale nella parte occidentale dell’Europa e dell’Africa.
Come si può vedere dalla figura soprastante, il fenomeno interesserà prevalentemente il continente americano, in particolare, per quanto riguarda la sua completa visibilità, l’intero Centro e Sud america, una buona metà degli Stati Uniti (approssimativamente fino al Texas, Kansas e regione dei grandi laghi, a partire dalla costa orientale), e il Canada orientale (Quebec e parte dell’Alberta).
Per quanto riguarda le nostre regioni, il fenomeno sarà visibile solo all’alba, parzialmente e solo in fase penumbrale, soprattutto nella parte occidentale della nostra penisola, con il nostro satellite peraltro molto basso in quanto in via del suo tramonto.
Per Torino, alle ore 3:32 entrerà nel cono di penombra ad appena 18 di altitudine, per poi entrare in fase parziale alle 4:28, raggiungerà il cono d’ombra alle 5:29, mentre sarà al suo massimo alle 6:11, con la Luna già tramontata ed il sole già sorto alle ore 5:56. Quindi sarà visibile solo la prima fase di penombra.

La seconda Eclisse totale di Luna, invisibile dall’Italia,  risulterà visibile, nella sua fase totale, solo dalla parte occidentale del Canada e degli USA (Alaska, Hawaii, Washington, Oregon, California, Nevada, Idaho, Montana, Utah, gran parte del Wyoming e Arizona, metà Colorado, parte Nord Dakota), Siberia orientale, Giappone, Manciuria, Nuova zelanda e restante Oceano pacifico.
In fase penumbrale e parziale sarà invece visibile in gran parte dell’Asia, nell’intera Australia, Russia, Finlandia, Svezia, Islanda, Ucraina, Bielorussia, Caucaso e Asia centrale .
In tutta l’Africa, in gran parte dell’Europa e nel medio oriente l’eclisse non sarà visibile.
Il fenomeno inizierà, con l’entrata nel cono di penombra (curva P1 nella mappa) alle 08:02 UTC per concludersi, con l’uscita dall’ultima penombra (curva P4 nella mappa), alle ore 13:56 UTC.
Il punto di Grande eclisse sarà nell’Oceano pacifico settentrionale, nei pressi dell’Atollo di Johnston (SW delle Hawaii), e sarà ragginto alle ore 11:00 UTC (0:00 ora locale).

Comete

Per quanto riguarda le comete periodiche, le più prevedibili, il 2022 sarà un anno assai deludente, non dal punto di vista del numero di comete che transiteranno, ma dalla loro massima magnitudine: infatti nessuna di esse sarà visibile ad occhio nudo.

Il 2022 inizierà con il passaggio al perielio, il 3 Gennaio, della Cometa Leonard, una cometa di lungo periodo (80055 anni) scoperta nel 2021. Visto il passaggio assai ravvicinato, probabilmente tale cometa si disintegrerà.
Nei mesi di Febbraio e Marzo saranno visibili, con buoni telescopi, lerispettive  comete 19P/BORRELLY, la C/2019 L3 ATLAS, la 67P/CHURYMOV-GARASIMENKO e la C/2017 K2 PANSTARRS, ma con magnitudini assai scarse: le prime tre saranno fra la 9 e 10 Magnitudine, mentre l’ultima potrebbe addirittura sgfiorare magnitudine +5.
Nel mese di Aprile, oltre che le già citate 19P/BORRELLY (M=10, H=42), la C/2019 L3 ATLAS (M=10, H=61), la 67P/CHURYMOV-GARASIMENKO (M=13, H=68) e la C/2017 K2 PANSTARRS (M=9, H=25), sarà visibile anche la C/2019 T4 ATLAS  (M=11, H=40) e la C/2019 U5 PanSTARSS (M=13, H=35). Inoltre la cometa C/2021 O3 PanSTARRS raggiungerà il perielio il 21 aprile e molto probabilmente non sopravviverà.
Nel mese di maggio, invece, oltre che le precedenti 19P/BORRELLY (M=12, H=3) di notte, molto bassa, la C/2019 L3 ATLAS (M=10, H=34) e la C/2019 T4 ATLAS  (M=10, H=34), C/2017 K2 PanSTARSS (M=8 H=18), la C/2019 U5 PanSTARSS (M=13, H=83) e la C/2020 K1 PanSTARSS (M=13 H=20), potremmo godere della visione di un oggetto addirittura proveniente dalla nube di Oort, ai limiti estremi del sistema solare, circa a 1 anno luce da noi: si tratta di C/2017 K2 PanSTARSS, che in questo mese arriverà fino alla magnitudine 8, seppur a una altezza bassa, fra le stelle dell’Aquila. Altra cometa che si presenterà anche nei prossimi mesi sarà la C/2020 K1 PanSTARSS (M=13 H=20)
Nei mesi di giugno e luglio, oltre che la già citata C/2017 K2 PanSTARSS (M=7 H=48-54), la C/2019 U5 PanSTARSS (M=13, H=84-55) e la C/2020 K1 PanSTARSS (M=13 H=51-66), potremo vedere solo comete molto deboli e molto basse, come la C/2021 P4 ATLAS (M=11-12, H=19-2) e la C/2022 E3 ZTF (M=13, H=47), visibili solo in prima serata a giugno, e la 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (2022), (M=11 H=23), in prima serata a luglio.
Ad agosto continuerà a farsi ammirare la C/2017 K2 PanSTARSS (M=7 H=42),  la C/2020 K1 PanSTARSS (M=12 H=66) e la 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (2022), (M=11 H=12), la C/2022 E3 ZTF (M=12, H=89), la  C/2019 T4 ATLAS (M=12 H=12), e la C/2019 U5 PanSTARSS (M=13, H=40), seppur tutte in prima serata.
Sempre di sera, in settembre continueranno a farsi ammirare la C/2017 K2 PanSTARSS (M=7 H=21), la C/2020 K1 PanSTARSS (M=12 H=50), la 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (2022), (M=11 H=9), la C/2022 E3 ZTF (M=11 H=63), la C/2022 E3 ZTF (M=11, H=63) e la C/2019 T4 ATLAS (M=12 H=3), e la C/2019 U5 PanSTARSS (M=13, H=22), alle quali si aggiungerà la C/2020 V2 ZTF (M=12 H=11).
A ottobre di sera potremo ammirare le solite C/2017 K2 PanSTARSS (M=7 H=3) molto bassa, per l’ultima volta, la C/2022 E3 ZTF (M=9 H=20), e C/2020 V2 ZTF (M=10 H=18), la  C/2020 K1 PanSTARSS (M=12 H=16), la 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (2022), (M=12 H=18) e la C/2019 U5 PanSTARSS (M=13, H=6),   molto bassa, per l’ultima volta.
Nel mese di novembre continueranno a farsi vedere  C/2022 E3 ZTF (M=10 H=41), e C/2020 V2 ZTF (M=11 H=8), la  C/2020 K1 PanSTARSS (M=12 H=16), la 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (2022), (M=13 H=19). Per la prima volta di sera compariranno C/2021 Y1 ATLAS (M=12, H=14) e C/2020 R7 ATLAS (M=13, H=7).
Infine in dicembre, povero di passaggi significativi, e privo della consueta “cometa natalizia”, vedrà il passaggio, in fase calante, delle già citate C/2022 E3 ZTF (M=9 H=1), e C/2020 V2 ZTF (M=9 H=43), la   C/2021 Y1 ATLAS (M=12, H=56) , la 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (2022), (M=13 H=21)

Sciami meteorici

Nel 2022numerosi sciami meteorici impreziosiranno il cielo.
Da gennaio a dicembre, le stelle cadenti – nome comunemente usato per indicare le meteore – solcheranno il cielo e regaleranno agli astrofili grandi emozioni. Ricordiamo che le stelle cadenti sono le scie luminose prodotte dall’ingresso nell’atmosfera terrestre a grande velocità (alcune decine di km/s) di corpuscoli, detti meteoroidi, che il nostro pianeta incontra lungo la sua orbita intorno al Sole. I meteoroidi, quasi tutti residui della disintegrazione di comete, si surriscaldano per attrito con l’atmosfera e ne ionizzano i gas, che si illuminano fino a diventare meteore luminose (non “prendono fuoco” come erroneamente si crede).
Gli sciami meteorici prendono il loro nome dalla costellazione da cui sembrano provenire (tale regione dello spazio è chiamata radiante) e la loro attività viene misurata in termini di numero di meteore rilevate nell’arco di un’ora.

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Bootidi. Quest’anno il maggior numero di Bootidi è atteso nella notte fra il 3 e il 4 gennaio, in assenza di luna con ZHR=110.

Nel mese di febbraio non ci sono invece grossi sciami: degno di interesse è solo lo sciame delle δ-Leonidi, il cui massimo, in fase di luna calante, è atteso per il 23 febbraio, con ZHR=1, dunque molto basso. 

A marzo non vi saranno “piogge meteoriche” significative, mentre il mese di Aprile potremo ammirare, però nel chiarore lunare, lo sciame delle Liridi, il cui massimo é atteso il 24 aprile, con ZHR=13. Da segnalare anche il massimo delle μ-Virginidi, atteso il giorno 30 in fase di luna nuova, nonostante un modesto ZHR=2

A maggio daranno spettacolo le η-Aquaridi, con massimo il giorno 7, buon ZHR=37 e bassa illuminazione lunare, in fase di falce crescente. con difficoltà vedremo, in fase di plenilunio, le α-Scorpidi, che raggiungeranno il picco il giorno 17, peraltro con un basso ZHR=3.

A giugno avremo addirittura 6 sciami: 3 giorni dopo la luna nuova, il 3 giugno, vi sarà il massimo delle ω-Scorpidi, con ZHR=5, successivamente toccherà il giorno 7 con la luna in primo quarto, alle Arietidi (ZHR=54), poi il giorno 20, in luna calante, toccherà alle γ-Sagittaridi (ZHR=2),  il 27, quasi in novilunio alle τ-Cetidi (ZHR=4), il 29 giugno alle θ-Ophiuchidi (ZHR=2), ma in fase di novilunio, e infine il mese si conclude il 30 con il massimo delle τ-Acquaridi, on ZHR=7.

Anche luglio sarà un mese ricco di meteor shower: si inizierà il 19 con le ψ-Cignidi (ZHR=2), in luna calante, si proseguirà il 25 con le Capricornidi (ZHR=2), a seguire il 27 con le nord-δ-Acquaridi (ZHR=1), successivamente lo stesso giorno avranno il loro picco le Piscis Australidi (ZHR=2),per finire poi, in fase di luna nuova, con le  sud-δ-Acquaridi (ZHR=11), senza dubbio il miglior sciame del mese.

Veniamo ora ad Agosto, il mese delle classiche “stelle cadenti” per antonomasia, ovvero le Perseidi, note a tutti come “lacrime di San Lorenzo”.
Gli sciami tuttavia esordiranno il 4, in luna crescente con le sud-ι-Acquaridi (ZHR=2), mentre il 13 sarà finalmente il massimo delle Perseidi (ZHR=70). Purtroppo l’osservazione sarà assai deludente, in quanto il giorno prima, il 12, cadrà il plenilunio con la sua luce abbagliante. A seguire vi saranno le κ-Cignidi (ZHR=2), ma in ultimo quarto, purtuttavia verremmo riscattati dalle ottime Aurigidi (ZHR=11), originate dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che avranno il picco il 31, due giorni dopo il novilunio.

Il 6 settembre si verifica il picco delle epsilon Perseidi, sciame tornato di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza delle meteore.

Dal 6 al 16 ottobre avremo l’opportunità di seguire l’apparizione delle Draconidi. A novembre le piogge di meteore più conosciute sono quelle delle Tauridi e delle Leonidi. Le prime sono note per la loro lunga durata, che si protrae da metà settembre a dicembre, le seconde perché legate a spettacolari apparizioni con considerevoli tempeste saltuarie di stelle cadenti. Quest’anno il massimo dello sciame delle Leonidi è previsto il 18 novembre.

Nel mese di dicembre darà invece spettacolo lo sciame delle Geminidi, il cui picco si verificherà il 13 dicembre, sciame simile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quello delle Perseidi di agosto. I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame mostra un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti.

Congiunzioni

Nel corso dell’anno sono innumerevoli gli incontri tra Luna e pianeti: congiunzioni, allineamenti, concentrazioni nella medesima costellazione di più corpi celesti.

Anche se non sono attesi incontri rari come la recente congiunzione strettissima tra Giove e Saturno dello scorso 21 dicembre 2020, non mancheranno alcune configurazioni suggestive che varrà la pena osservare. Segnaliamo allora alcune delle più significative congiunzioni tra pianeti e alcuni incontri tra questi e la Luna.

Il 26 gennaio troviamo in congiunzione Marte e Urano.

Purtroppo in alcuni casi le osservazioni non saranno molto agevoli, con i pianeti vicini al Sole, bassi sull’orizzonte, e talora visibili solo al mattino presto tra le luci dell’alba. È il caso della congiunzione tra Mercurio e Giove del 5 marzo, e anche della Luna che il 10 marzo si avvicina al trio di pianeti Saturno, Giove e Mercurio.

Al crepuscolo serale del 13 maggio potremo invece osservare comodamente un bel triangolo tra la Luna, Mercurio e Venere. I due pianeti nelle serate successive si avvicinano ulteriormente: la sera del 29 maggio Mercurio e Venere avranno la stessa A.R. (ascensione retta) e la distanza tra loro sarà di soli 27’.

Il 12 luglio la Luna tramonta vicina a Venere e Marte: i due pianeti saranno in congiunzione la sera successiva, il 13 luglio.

Nel corso del 2021, continueranno a ripetersi più volte i suggestivi raggruppamenti tra Luna, Giove e Saturno, complice sempre la minima distanza raggiunta il 21 dicembre scorso, che nella seconda parte dell’anno potremo osservare in confortevoli orari serali: segnaliamo in particolare

le date del 17 settembre, 14 ottobre, 10 e 11 novembre, 8 dicembre.

Il 29 dicembre si verifica l’ultima congiunzione dell’anno, protagonisti nuovamente Mercurio e Venere.

L’articolo completo è pubblicato su Coelum n.251 – 2021 alla pagina 32: Leggilo Online!

Source: Il Cielo Astronomico del 2021 « Coelum Astronomia

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Già a Novembre possiamo osservarlo nelle migliori condizioni ad orali serali, in quanto sorgerà 8′ dopo il tramonto del Sole e 1:36′ prima di fine crepuscolo, alle 17:02 con M=1.80, culminando alle 1:06 all’altezza di per poi mostrarsi a fine dicembre in piena notte astronomica, in quanto il pianeta rosso sorgerà il 31 alle 6:03 (M=+1.53), ben 13′ prima dell’inizio del crepuscolo mattutino, e circa 2H prima dell’alba.

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