Il cielo di Agosto 2022 | MEDIA INAF

Le chiamiamo stelle cadenti o lacrime di San Lorenzo. Sono piccoli granelli di polveri dispersi lungo un orbita ellittica attorno al Sole. Minuscoli frammenti abbandonati dalla cometa 109P/Swift-Tuttle. Cometa il cui ultimo passaggio è avvenuto nel 1992 ed il prossimo avverrà nel 2126.
Questi Insignificanti corpuscoli celesti, quando entrano nell’atmosfera terrestre, creano un incredibile spettacolo di scie luminose che a volte sono colorate e solcano il cielo per parecchi gradi. Ancora oggi quando ne vediamo una ci piace esprimere un desiderio per dimostrare che anche le piccole cose possono darci una speranza e donarci un’immenso piacere .
Il picco dello sciame è previsto nella notte tra l11 e il 12 Agosto. A mettersi contro è davvero la luna ma non in senso astrologico ovviamente. Proprio il 12 agosto la luna è piena e la sua luce sovrasterà irrimediabilmente la luce fievole delle meteore ed illuminando il cielo ci toglierà la possibilità di vedere quelle più deboli che sono anche le più frequenti. Per quest’anno va così. Tuttavia non bisogna essere pessimisti.
La Terra ci mette un po’ di tempo a passare attraverso la nube di detriti della cometa. E quindi le Perseidi saranno visibili per quasi tutto il mese ovviamente non con la frequenza aspettata al picco dello sciame di circa 70 – 100 meteore all’ora. Perciò per esprimere qualche desiderio bisogna abituarsi già dai primi giorni del mese a guardare spesso il cielo, soprattutto quando la luna non c’e’. Insomma, Con un po’ di pazienza e perseveranza possiamo ammirarle ugualmente anche quest’anno!

All’avanzare dei giorni del mese verso nord l’Orsa Maggiore si abbasserà sull’orizzonte ma non tramonterà mai perché costellazione circumpolare. Al contrario la doppia W di Cassiopea sarà sempre più alta nel cielo. Così pure Perseo che con l’avanzare delle ore e dei giorni si alzerà sempre più dall’orizzonte. Perseo da il nome alle Perseidi in quanto le meteore sembrano originarsi dal proprio radiante sito in questa costellazione,
Ad ovest sarà ben alta la costellazione di Ercole, mentre la stella gigante rossa Arturo, che si incontra con il prolungamento del timone del grande carro, sarà visibile luminosa già al calar del Sole e poi tramonterà intorno alla mezzanotte. In questo mese le costellazioni dello Scorpione e Sagittario volgeranno sempre più al tramonto. Quindi il consiglio e’ di sfruttare i primi giorni del mese senza luna e dopo le 22 con un cielo buio per puntare il Sagittario con un binocolo e vedere la miriade di nebulose e ammassi stellari che sono presenti in direzione del centro galattico.
Sempre verso sud dominerà in cielo ancora il triangolo estivo e quindi le costellazioni del Cigno della Lira e dell’Aquila. Nella costellazione della lira c’è una nebulosa planetaria, M57, che ci ricorda come finirà il nostro Sole, mentre sarà visibile anche con un binocolo l’ammasso stellare aperto M11 nella costellazione dello Scudo appena sotto quella dell’Aquila.
A sud-est, già dalla prima parte della notta inizieranno ad essere ben visibili il quadrato di Pegaso ed Andromeda, tipiche dei cieli di fine estate.

la Luna è al primo quarto il 5, Luna piena il 12, ultimo quarto il 19 e luna nuova il 27 agosto.
La congiunzione apparente tra Marte ed Urano sarà visibile, vicino alle Pleiadi, da dopo la mezzanotte del primo di agosto fino al mattino del 2. Saranno a poco più di un grado di distanza, Il primo visibile ad occhio nudo, il secondo con un binocolo od un piccolo telescopio.

Saturno sarà visibile per tutta la notte e per tutto il mese. Il 14 agosto il pianeta sarà al perigeo in opposizione e quindi nella condizione migliore di osservabilità.
Anche Giove e Marte con il passare dei giorni di agosto miglioreranno la loro condizione di osservabilità anticipando sempre più l’ora del sorgere. Giove intorno alle 23 e Marte intorno all’ una del mattino.
Sia La notte del 19 che quella del 20 ci sarà un bell’assembramento con Marte, la Luna e le Pleiadi ma sarà visibile a partire dalle 2 del mattino circa.

Per agosto è tutto e mi raccomando occhi in su per riabituarci a vedere il cielo stellato.
A cura di Fabrizio Villa

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