Il cielo di febbraio 2017 – INAF TV

A scoprirlo è stato a metà del diciassettesimo secolo Giovan Battista Hodierna ma è oggi noto con la sigla Messier 36 o M36, dal nome dell’astronomo Francese Charles Messier che ha inserito questo oggetto nel suo celebre catalogo.
M36 è un ammasso stellare aperto che si trova in direzione della costellazione dell’Auriga, ben visibile in queste sere di febbraio. Difficile scorgerlo ad occhio nudo, ma già con un piccolo binocolo si riescono a individuare alcune delle stelle che lo compongono.
Messier 36 è a poco più di 4000 anni luce dalla Terra, nel Braccio di Perseo della nostra Galassia e ha un diametro stimato di circa 15 anni luce. Ma M36 è anche uno degli ammassi più giovani a noi noti: si sarebbe infatti formato non più di 25 milioni di anni fa.

Lasciamo M36 e diamo ora uno sguardo al cielo serale di questo mese. Volgendo lo sguardo a sud troviamo il Cane Maggiore con la scintillante stella Sirio, l’Unicorno, il Cane Minore con la luminosa Procione, il Cancro e l’Idra. Verso ovest spicca il Toro con le Pleiadi. In quella direzione si possono ammirare anche Orione, l’Auriga, Perseo e i Gemelli.
Verso nord, ruotano attorno alla Stella polare il Drago, l’Orsa Maggiore, la Giraffa, Cassiopea e Cefeo.
Verso est, Il Leone è alto in cielo, mentre più in basso sorgono la Vergine affiancata dalla Chioma di Berenice e Boote con la sua brillante stella Arturo.

Per quanto riguarda i pianeti, Mercurio può essere scorto all’alba con difficoltà ad inizio mese, basso sull’orizzonte orientale. Poi con il trascorrere dei giorni il suo avvicinamento progressivo al Sole lo rende praticamente inosservabile.
Anche Venere, pur tendendo anch’esso ad avvicinarsi progressivamente al Sole, rimane ben visibile nelle prime ore della sera, verso ovest.
Marte insegue da vicino Venere, col quale condivide per tutto il mese analoghe condizioni di visibilità.
Giove è invece osservabile per buona parte della notte, sorgendo ad est e transitando oltre il sud alle prime luci dell’alba.
L’intervallo di visibilità per Saturno si va ampliando: lo si può vedere sorgere a sud est nelle prime ore del giorno per sparire verso sud nel chiarore dell’alba.

Ad impreziosire i cieli di questo mese ci sarà come sempre anche la Luna, che sarà piena l’11 e nuova il 26 e che ci regalerà delle spettacolari congiunzioni con diversi pianeti.
Con Giove nella notte fra il 14 e il 15 febbraio e quella seguente, con Saturno prima dell’alba del 20 e con Venere il 28, dove la sera una sottilissima falce lunare accompagnerà il pianeta al tramonto.

E proprio l’11 febbraio si verificherà un’eclissi lunare di penombra interamente visibile su tutto il territorio italiano: inizierà alle 23:30 circa e si concluderà alle 3:55 circa del 12.
Poiché la Luna attraverserà solo il cono di penombra prodotto dalla Terra, la diminuzione di luminosità del nostro satellite sarà bassa e difficilmente percettibile all’occhio umano

A cura di Marco Galliani


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