Il cielo di febbraio 2018 | INAF TV


È il novantatreesimo oggetto che compare nel celebre catalogo dell’astronomo Charles Messier e, per individuarlo, nelle prime ore della notte verso sud nei cieli di febbraio, è necessario almeno un binocolo. Messier 93 o M93 in breve è un ammasso stellare aperto distante circa 3400 anni luce da noi, in direzione della costellazione della Poppa.
L’ammasso, che si trova nel braccio di Orione della nostra Galassia, ha una dimensione stimata di poco più di dieci anni luce e ci appare piuttosto piccolo e concentrato.

Lasciamo M93 e diamo ora uno sguardo al cielo serale di questo mese. Volgendo lo sguardo a sud troviamo il Cane Maggiore con la scintillante stella Sirio, l’Unicorno, il Cane Minore con la luminosa Procione, il Cancro e l’Idra.
Verso ovest spicca il Toro con le Pleiadi. In quella direzione si possono ammirare anche Orione, l’Auriga, Perseo e i Gemelli.
Verso nord, ruotano attorno alla Stella polare il Drago, l’Orsa Maggiore, la Giraffa, Cassiopea e Cefeo.
Verso est, Il Leone è alto in cielo, mentre più in basso sorgono la Vergine affiancata dalla Chioma di Berenice e Boote con la sua brillante stella Arturo.

Per quanto riguarda i pianeti, Mercurio per tutto il mese è praticamente inosservabile. Il 17 infatti sarà in congiunzione con il Sole e, comunque, sempre piuttosto vicino alla nostra stella nel cielo di febbraio.
Venere torna pian piano a far capolino nei cieli serali, ma per provare a scorgerlo bisognerà attendere gli ultimi giorni del mese, sull’orizzonte occidentale subito dopo il tramonto del sole.
Marte, Giove e Saturno in questo mese caratterizzeranno invece il cielo che precede l’alba e saranno tutti facilmente osservabili, ben allineati e quasi equidistanti l’uno dall’altro, tra sud e sud est. Il più alto è Giove, seguito alla sua sinistra da Marte e quindi, più ad est e basso, Saturno.

Anche a febbraio la Luna ci regalerà delle interessanti congiunzioni, proprio con il trio planetario Giove Marte Saturno, passando di volta in volta vicino ad ognuno di essi. Si parte con Giove nella notte tra il 7 e l’8, per passare a Marte la notte del 9 e infine osservare la congiunzione con Saturno, l’11 nelle ultime ore di buio che precedono l’alba.

E parlando di Luna, segnaliamo una curiosità sul nostro satellite naturale: febbraio vedrà solo tre fasi lunari, mancando proprio quella di totalità. Un mese senza Luna piena quindi: una pura coincidenza legata al nostro calendario, che è già capitata nel 2014 e che si ripeterà tra un bel po’ di anni, ovvero nel 2031.

A cura di Marco Galliani – Media INAF

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