Il Cielo di Gennaio 2019 | INAF TV


Il 2019 si apre nel migliore dei modi dal punto di vista astronomico. Nelle prime ore del 21 ci sarà infatti una eclissi totale di Luna che sarà visibile dall’Italia quasi nella sua interezza. Certo, l’orario e la posizione piuttosto bassa sull’orizzonte della Luna non rendono l’evento tra i più agevoli da seguire.
Come sintetizzato nella simulazione che sta scorrendo, la Luna comincerà a velarsi alle 3 e 35, entrando nella zona di penombra. Alle 4:33 si comincia a fare sul serio. Il nostro satellite naturale inizierà ad entrare nel cono d’ombra della Terra, per finire alle 5:40, quando l’eclissi sarà totale, regalandoci, nuvole permettendo una Luna dal caratteristico colore rossastro. Il massimo del fenomeno è previsto alle 6 e 11. Poi alle 6:42 la Luna inizierà ad uscire dal cono d’ombra, pochi minuti prima di sprofondare sotto l’orizzonte, nascondando alla nostra vista le ultime fasi dell’eclissi, che comunque sarebbero state invisibili per il concomitante arrivo dell’alba.
A rendere ancora più spettacolare il fenomeno, ci sarà il fatto che la Luna si troverà in prossimità del perigeo, ovvero al punto della sua orbita più vicino alla Terra, a circa 357 mila chilometri da noi.
Rispetto a una luna piena “media” sarà quindi leggermente più brillante e grande, anche se apprezzare queste piccole variazioni di luminosità e dimensioni apparenti ad occhio nudo è difficilissimo.

Continuiamo ora a dare uno sguardo al cielo serale di questo inizio 2019.
Verso sud, è ben visibile la costellazione di Orione. Al suo fianco troviamo i Gemelli, l’Unicorno e il Cane Minore, mentre più in basso c’è la Lepre e il Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
A occidente troviamo il Toro, Perseo e più in alto l’Auriga, mentre tramontano l’Ariete, i Pesci e Andromeda. Verso nord sono visibili attorno all’Orsa Minore le costellazioni del Drago, Cefeo, Cassiopea, Giraffa, Lince e Orsa Maggiore.
Ad est, infine, è ben visibile ormai il Leone, l’Idra e il Cancro.

Per quanto riguarda i pianeti, Mercurio, data la sua vicinanza apparente al Sole, con il quale sarà in congiunzione il 30, è praticamente inosservabile.
Venere invece continua a splendere nelle ore che precedono l’alba.
Lo insegue Giove, che con il trascorrere dei giorni si fa sempre più vicino, fino alla congiunzione prevista il 22. Marte è invece ben visibile sul far della sera verso sud ovest, per tramontare poi a ovest in piena notte. Saturno, dopo la congiunzione con il sole avvenuta il 2 gennaio, rimane inosservabile. Possiamo tentare di scorgerlo a fine mese, appena sopra l’orizzonte a sud est, nel chiarore dell’alba.

Gennaio, oltre l’eclissi di Luna, ci riserverà anche delle spettacolari congiunzioni. Il nostro satellite naturale si troverà in prossimità di Marte la sera del 12 gennaio.
La mattina del 22, prima dell’alba potremo invece scorgere, verso est, la splendida congiunzione tra Giove e Venere.
I due pianeti continueranno ad essere piuttosto vicini e, il 31, sempre la mattina presto potremo trovare la Luna a frapporsi tra essi, regalandoci uno spettacolare terzetto celeste.

A cura di Marco Galliani – Media INAF

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