Il cielo di luglio 2020 | MEDIA INAF

Messier 80 o M80 in breve è uno dei più densi ammassi stellari globulari che conosciamo nella nostra galassia.
Distante da noi 28 mila anni luce, contiene alcune centinaia di migliaia di stelle. È possibile individuare M80 già con un buon binocolo, puntando lo sguardo in vicinanza della stella Antares, la più brillante della costellazione dello Scorpione, ben visibile nei cieli serali di luglio, verso sud.
Nonostante M80 sia uno dei più antichi oggetti celesti della galassia, con un’età stimata di dodici miliardi di anni, al suo interno è stata individuata una popolazione di stelle, chiamate vagabonde blu, che sembrano essere più giovani dell’ammasso stesso. Si pensa che queste stelle siano il risultato di collisioni di stelle singole o il prodotto della fusione di un sistema stellare binario. Questi processi darebbero origine a una singola stella con una massa più grande, rendendola più calda e luminosa delle altre stelle di età simile.
Ma oltre M80, il cielo serale di luglio ha altre meraviglie in serbo per noi. Continuiamo quindi nella nostra panoramica, per conoscere costellazioni, pianeti e fenomeni che caratterizzeranno questo mese.

Verso sud, domina la scena la costellazione dello Scorpione, bassa sull’orizzonte. Ad affiancarla, verso ovest, il Sagittario e verso est la Bilancia. Più in alto c’è l’Ofiuco.
Verso ovest tramontano la Vergine e il Leone, mentre alzando lo sguardo è facile individuare la costellazione di Boote con la brillante Arturo, la Chioma di Berenice e l’Orsa Maggiore.
Attorno alla stella polare, verso nord, ruotano le costellazioni della Giraffa, del Drago, Cefeo e Cassiopea.
Verso est invece sorgono il Pegaso, l’Acquario, il Capricorno.
Alte sull’orizzonte, quasi allo zenit, le tre costellazioni che dominano il cielo di questi mesi, ovvero il Cigno, la Lira e l’Aquila. Le loro stelle principali, rispettivamente Deneb, Vega e Altair, formano il cosiddetto triangolo estivo.

Per quanto riguarda i pianeti visibili ad occhio nudo, Mercurio proprio ad inizio mese è in congiunzione con il Sole. Verso fine mese il pianeta può essere scorto ad est poco prima dell’alba, comunque basso sull’orizzonte.
Venere può essere osservato nelle ore che precedono l’alba, brillante verso est. Il pianeta anticipa progressivamente l’orario del suo sorgere, aumentando quindi il suo periodo di visibilità.
Anche Marte è visibile nella seconda parte della notte, sorgendo verso est attorno a mezzanotte e svanendo tra le luci dell’alba a sud est.
Ma luglio è senz’altro il mese migliore per godersi la spettacolare coppia di pianeti Giove e Saturno, che si troveranno in opposizione a pochi giorni l’uno dall’altro: il 14 Giove, il 20 Saturno. I due pianeti raggiungeranno la massima luminosità dell’anno e saranno visibili praticamente per tutta la durata della notte. Il primo a sorgere, sul far della sera verso sud est è Giove, seguito a pochi minuti di distanza da Saturno. La coppia planetaria tramonterà a sud ovest proprio al sorgere del Sole.

La Luna, che sarà piena il 5 e nuova il 20, ci regalerà anche questo mese delle spettacolari congiunzioni.
Si parte dalla notte tra il 5 e il 6 luglio, quando con Giove e Saturno formerà uno splendido trio celeste, tra sud est e sud ovest.
La Luna si troverà poi in congiunzione con Marte nella notte tra l’11 e il 12 e in fine il 17 con Venere, prima dell’alba, verso est.

A cura di Marco Galliani, Media Inaf .
Ricordiamo che uno speciale su Marte nel cielo serale di luglio è disponibile su Edu Inaf: https://edu.inaf.it/speciale-marte-2020/

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