Il cielo di marzo 2017 – INAF TV

M101, situata in direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore, è senza dubbio una tra le galassie più immortalate ed iconiche. A spiegare il perché di questa celebrità, basta questa spettacolare animazione, che ci mostra la bellezza e i dettagli di questo oggetto celeste che si trova a oltre 20 milioni di anni luce da noi e che ci appare quasi perfettamente di faccia, rivelando le strutture dei suoi bracci a spirale.
Scoperta nel 1781 dall’astronomo francese Charles Messier, M101 ha una estensione e una massa complessiva decisamente maggiore della nostra galassia, la Via Lattea.
Seppure considerata una dei più classici esempi di galassia spirale, M101 mostra una evidente asimmetria nella sua struttura: gli astronomi ritengono che sia la conseguenza di una passata fase di interazione gravitazionale con un’altra galassia di passaggio.

Diamo ora uno sguardo a quello che potremo vedere la sera, nel cielo di marzo:, verso sud, è possibile individuare le costellazioni del Leone, del Cancro, del Cratere e dell’Idra. Più in basso, il Cane Minore, l’Unicorno, il Cane Maggiore.
Verso ovest spiccano le costellazioni dei Gemelli, come già ricordato, dell’Auriga, del Toro e Orione, sempre più basse.
Verso Nord le costellazioni del Drago, Cefeo, Cassiopea, Giraffa e Orsa Maggiore ruotano attorno alla Stella polare.
Infine ad est salgono progressivamente le costellazioni di Ercole, Boote e della Vergine.

Riguardo ai pianeti, Mercurio nella prima parte del mese sarà inosservabile: il 7 si troverà in congiunzione con Sole. Nella seconda metà ricomparirà alla sera e sarà sempre meglio osservabile, tramontando a fine marzo oltre un’ora e mezza dopo il Sole.
Venere vedrà esaurire il suo periodo di visibilità serale. Dopo metà mese tenderà rapidamente ad avvicinarsi al Sole, col quale sarà in congiunzione il 25. Potremo cominciare a scorgerlo di nuovo al mattino a fine mese, basso ad est prima dell’alba.
Nel corso del mese le condizioni di osservabilità di Marte sono pressappoco stazionarie. E’ possibile scorgerlo sul far della sera, basso sull’orizzonte occidentale.
Giove continua a migliorare le sue condizioni di osservabilità, anticipando sempre più il suo sorgere. Sorge nelle prime ore della notte verso Est per culminare dopo la mezzanotte a sud.
Saturno infine è visibile a tarda notte e alle prime ore del giorno, culminando a sud poco prima dell’alba.

Ricordiamo infine alcune interessanti congiunzioni della Luna, che a marzo sarà piena il 12 e nuova il 28: partiamo dal doppio appuntamento mensile con Marte: la sera del primo insieme a Venere, e quella del 30 con Mercurio a completare i quadretto celeste.
La Luna si avvicinerà invece a Giove la notte del 14 marzo e a Saturno prima dell’alba del 20. E proprio il 20 marzo si verificherà l’equinozio di primavera. In questo giorno la durata del dì e della notte saranno uguali.

A cura di Marco Galliani

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