Il cielo serale di settembre ci offre ancora la possibilità di ammirare il pianeta Saturno. E’ facile individuarlo ad occhio nudo, verso sud basso sul far della sera, per tramontare nelle prime ore della notte a sud ovest.
E lì ai confini del Sistema solare, a un miliardo e mezzo di chilometri da noi, il 15 settembre si concluderà una delle più spettacolari e prolifiche missioni spaziali di sempre. La sonda cassini di Nasa,Asi ed Esa, dopo venti anni nello spazio e 17 di onorato servizio, concluderà la sua instancabile attività dedicata allo studio di Saturno e del suo sistema di lune, un compito svolto anche grazie al contributo delo spettrometro italiano VIMS, uno degli strumenti scientifici della sonda, di cui l’Agenzia Spaziale Italiana ha fornito il canale VIS, mentre l’Istituto Nazionale di Astrofisica partecipa all’utilizzo scientifico dei dati prodotti. Lo farà gettandosi a capofitto nell’atmosfera del gigante gassoso, per carpirne, si spera, gli ultimi segreti. Seguiteci nei prossimi giorni su Media Inaf: racconteremo con interviste, video e approfondimenti la cronaca di quei momenti e gli strepitosi risultati scientifici di una lunga missione che ha ampliato a dismisura le nostre conoscenze su Saturno e le sue variegate lune.
E lì ai confini del Sistema solare, a un miliardo e mezzo di chilometri da noi, il 15 settembre si concluderà una delle più spettacolari e prolifiche missioni spaziali di sempre. La sonda cassini di Nasa,Asi ed Esa, dopo venti anni nello spazio e 17 di onorato servizio, concluderà la sua instancabile attività dedicata allo studio di Saturno e del suo sistema di lune, un compito svolto anche grazie al contributo delo spettrometro italiano VIMS, uno degli strumenti scientifici della sonda, di cui l’Agenzia Spaziale Italiana ha fornito il canale VIS, mentre l’Istituto Nazionale di Astrofisica partecipa all’utilizzo scientifico dei dati prodotti. Lo farà gettandosi a capofitto nell’atmosfera del gigante gassoso, per carpirne, si spera, gli ultimi segreti. Seguiteci nei prossimi giorni su Media Inaf: racconteremo con interviste, video e approfondimenti la cronaca di quei momenti e gli strepitosi risultati scientifici di una lunga missione che ha ampliato a dismisura le nostre conoscenze su Saturno e le sue variegate lune.
Torniamo adesso ad esplorare il cielo serale di settembre: troviamo, verso sud, il Pegaso, l’Acquario e il Capricorno. Più in alto il Cavallino, il Delfino e l’Aquila.
Verso lo Zenit troviamo il Cigno.
Spostandoci verso Ovest incontriamo la costellazione di Ercole, l’Ofiuco, il Serpente, la Lira, la Corona Boreale.
Verso lo Zenit troviamo il Cigno.
Spostandoci verso Ovest incontriamo la costellazione di Ercole, l’Ofiuco, il Serpente, la Lira, la Corona Boreale.
In direzione del nord, attorno all’orsa minore troviamo il Drago, Cefeo, Cassiopea, la Giraffa e bassa sull’orizzonte l’Orsa Maggiore.
Ad est infine salgono Perseo, l’Ariete, il Triangolo, Andromeda e i Pesci, mentre basse sull’orizzonte tornano a comparire le costellazioni dell’Auriga e, più avanti nella notte, del Toro.
Ad est infine salgono Perseo, l’Ariete, il Triangolo, Andromeda e i Pesci, mentre basse sull’orizzonte tornano a comparire le costellazioni dell’Auriga e, più avanti nella notte, del Toro.
Per quanto riguarda i pianeti, oltre a Saturno di cui abbiamo parlato in apertura, Mercurio dopo la congiunzione con il Sole del 26 agosto, se ne allontana e si può cercare di scorgerlo al mattino prima dell’alba. Il compito è più agevole nei giorni centrali del mese, poi il pianeta torna ad avvicinarsi progressivamente al Sole.
Venere è ancora visibile al mattino anche se lentamente il suo periodo d’osservabilità si riduce progressivamente. Possiamo ammirarlo sorgere nelle ultime ore della notte per dissolversi nelle luci dell’alba, verso est.
Marte ha un comportamento simile a Mercurio, con il quale è in congiunzione il 2 e il 16 del mese.
Essendo anch’esso vicino al Sole è inizialmente molto difficile da osservare. Le cose migliorano verso fine mese, quando si può cercarlo nel chiarore dell’alba, basso verso est.
Giove invece è sempre più basso sull’orizzonte occidentale sul far della sera e col trascorrere dei giorni il periodo per osservarlo è sempre più esiguo.
Venere è ancora visibile al mattino anche se lentamente il suo periodo d’osservabilità si riduce progressivamente. Possiamo ammirarlo sorgere nelle ultime ore della notte per dissolversi nelle luci dell’alba, verso est.
Marte ha un comportamento simile a Mercurio, con il quale è in congiunzione il 2 e il 16 del mese.
Essendo anch’esso vicino al Sole è inizialmente molto difficile da osservare. Le cose migliorano verso fine mese, quando si può cercarlo nel chiarore dell’alba, basso verso est.
Giove invece è sempre più basso sull’orizzonte occidentale sul far della sera e col trascorrere dei giorni il periodo per osservarlo è sempre più esiguo.
A settembre inoltre potremo assistere a delle splendide congiunzioni: il 16 Mercurio e Marte saranno davvero vicini e visibili poco prima dell’alba, bassi verso est. Non lontano dalla coppia c’è anche Venere a completare la visione.
Venere sarà poi protagonista il 18, sempre al mattino, di una congiunzione con una sottile falce di luna.
La sera del 22 settembre la Luna si avvicinerà invece a Giove. I due oggetti celesti saranno alquanto bassi sull’orizzonte occidentale.
Sempre la Luna, che sarà piena il 6 e nuova il 20, sarà in congiunzione con Saturno il 26.
Infine con l’equinozio d’autunno, il 22 si conclude, almeno dal punto di vista astronomico, l’estate: in quel giorno la durata del dì risulta uguale a quella della notte. A cura di Marco Galliani – Media Inaf
Venere sarà poi protagonista il 18, sempre al mattino, di una congiunzione con una sottile falce di luna.
La sera del 22 settembre la Luna si avvicinerà invece a Giove. I due oggetti celesti saranno alquanto bassi sull’orizzonte occidentale.
Sempre la Luna, che sarà piena il 6 e nuova il 20, sarà in congiunzione con Saturno il 26.
Infine con l’equinozio d’autunno, il 22 si conclude, almeno dal punto di vista astronomico, l’estate: in quel giorno la durata del dì risulta uguale a quella della notte. A cura di Marco Galliani – Media Inaf
l Sildenafil è quindi utile in tutti quei casi in cui vi è una comprovata incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione idonea per consentire un’attività sessuale soddisfacente quanto costa la pillola