Il cielo di Settembre 2022 | MEDIA INAF

A settembre le giornate iniziano ad accorciarsi e in questo mese, e precisamente il 23, l’estate astronomica finirà. È l’equinozio di autunno, quando il giorno e la notte avranno la stessa durata di 12 ore e il Sole sorgerà esattamente a est e tramonterà a ovest.
Direi un ottimo momento da non farsi scappare per definire i punti cardinali senza l’uso di una bussola!

Per iniziare ad abituarci ai colori autunnali, nella notte tra il 7 e l’8 settembre Marte si troverà a circa 4 gradi da Aldebaran, la stella principale della costellazione del Toro. Potremmo perciò ammirare l’incontro dei due astri di un bel colore arancio: Marte per la presenza di ruggine nelle sue rocce, Aldebaran per la sua temperatura superficiale di circa 4000 gradi. Occhi puntati verso est a partire dal sorgere dei due astri poco prima della mezzanotte del 7, che poi si alzeranno in cielo verso sud fino all’alba.
L’8 settembre la Luna passerà vicino a Saturno. La congiunzione sarà visibile per tutta la notte già al calar del Sole. Seguite i due astri all’ora che preferite. Passeranno comunque al meridiano e quindi saranno alla massima altezza sull’orizzonte tra le 11 e mezza di sera e mezzanotte.

Il 14 ci sarà l’occultazione di Urano. Potrà essere vista anche con un piccolo telescopio o al limite si può provare a seguirla con un binocolo. Per un osservatore a Roma il fenomeno inizierà alle ore 23:07, quando Urano verrà occultato dal lembo luminoso della Luna. L’occultazione terminerà nella parte buia 9 secondi dopo la mezzanotte. Per osservatori in altre zone il fenomeno inizierà e finirà a orari leggermente diversi. Preparatevi quindi con almeno una manciata di minuti in anticipo. Da sottolineare che la fase iniziale, ossia quando Urano inizierà a essere occultato, è piuttosto difficile da osservare, a causa della vicinanza dei due astri all’orizzonte.
Urano, con il suo diametro 4 volte più grande di quello terrestre, è l’unico pianeta del Sistema solare a rotolare lungo la sua orbita essendo l’asse di rotazione inclinato di soli 0,77 gradi dal piano dell’eclittica. Ha 13 anelli conosciuti e 27 lune ed è principalmente formato da acqua, metano ed ammoniaca.

Per tutto il mese Saturno sarà ben visibile per tutta la prima parte della notte mentre Giove inizierà a dominare tutto il cielo con la sua incredibile luminosità e sarà osservabile per tutte le notti del mese.

Giove in particolare sarà in opposizione e quindi alla sua massima luminosità il 26 settembre. Non perdetevi l’occasione di osservarlo.
In questo periodo è possibile vedere – ma con un telescopio di almeno 15-20 cm di diametro – i satelliti insieme alla propria ombra attraversare il disco del pianeta. Succederà il 24 settembre per Io, dalle 4 del mattino, e il 28 per Ganimede a partire dalle 6.

La luna sarà al primo quarto il 3 settembre, piena il 10, all’ultimo quarto il 17 e luna nuova il 25 settembre.
In particolare, la Luna piena vicino all’equinozio di autunno, per le tradizioni dei nativi americani, è la “luna del raccolto” e come canta Neil Young nella canzone del 1992 “Harvest Moon”: Ma sta sorgendo la luna piena Andiamo a ballare nella luce Sappiamo dov’è che si fa musica Andiamo fuori a vivere la notte

E per vivere la notte diamo ora uno sguardo alle costellazioni settembrine.
A nord il Grande Carro sarà basso sull’orizzonte, al contrario di Cefeo, Cassiopea e Perseo, che si vedranno alte in cielo. Tra le due Orse c’è una costellazione quasi sempre trascurata: il Drago. E proprio lì, in quella costellazione, c’è una stella a 100 anni luce da noi chiamata TOI-1452 con un pianeta oceanico ossia interamente ricoperto da uno spesso oceano d’acqua.
Il Cigno e la Lira saranno sempre alte in prossimità dello zenith.
Ercole con lo scorrere dei giorni volgerà al tramonto, mentre si accinge a fare da padrone il quadrato di Pegaso e la costellazione di Andromeda con la bellissima galassia a spirale M31. Trovatela con un binocolo, o anche ad occhio nudo per chi ha una vista acuta e cieli bui, soprattutto a fine mese quando la luna è prossima a essere nuova. A parte le Nubi di Magellano, non visibili dai nostri cieli boreali, M31 è la galassia più vicina a noi e se la vedete a occhio nudo potete dire di avere una vista che arriva fino a 2,5 milioni di anni luce! Appare come una piccola stella sfuocata appena visibile, ma con il binocolo o un piccolo telescopio è facile riconoscerla, con la sua forma allungata. In realtà è la bellissima galassia a spirale che ha ispirato la forma delle galassie nell’immaginario collettivo e nei film di fantascienza.
Per finire in bellezza, con il binocolo puntate il doppio ammasso di Perseo, che da settembre inizia a essere visibile appena il cielo si fa buio.

Per questo mese è tutto, e mi raccomando… sentite la notte!!!
A cura di Fabrizio Villa.

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