La nuova legge regionale sull’inquinamento luminoso finalmente vede la luce…

Il 17 Gennaio 1994 gli abitanti di Los Angeles furono svegliati da una spaventosa scossa di terremoto: dalla città priva di illuminazione pubblica fu possibile, per alcuni di loro, forse per la prima volta, osservare la nostra galassia e allarmati, contattarono il numero pubblico delle emergenze, per segnalare alla polizia e ai vigili del fuoco la presenza della… Via Lattea!

Le città di tutto il mondo con un’illuminazione pubblica mal concepita, non permettono piu’ da oltre un secolo una soddisfacente visione del cielo notturno e l’inquinamento luminoso che è particolarmente evidente a Los Angeles, è la realtà anche di molti centri urbani piemontesi.

In città come Torino in una nottata serena e senza Luna si possono contare al massimo qualche decina di stelle e la situazione non migliora più di tanto fuoriuscendo dalla metropoli dove, con un po’ di fortuna, possiamo arrivare alpiu’ a un centinaio di stelle.

Migliora sensibilmente nelle valli montane, ma anche qui, lo dimostra la pubblicazione the new world atlas of artificial night sky brightness (Fabio Falchi, Pierantonio Cinzano et al),  possiamo contarne sull’ordine di qualche centinaio, visione che ci lascia estasiati, ma che è ben poca cosa contro le circa 3000 stelle contemplabili sulla volta celeste.

L’inquinamento luminoso nella capitale californiana con l’installazione di oltre 150.000 lampioni a LED negli ultimi anni è diventato ancora più un problema. L’innovazione tecnologica ha ridotto il consumo di energia del 60% e consentito qualche milione di dollari all’anno di risparmio energetico, tuttavia, i LED molto più efficienti delle normali lampadine… hanno portato un’ulteriore peggioramento.

La stessa cosa sta accadendo nei nostri comuni, il retrofit dei lampioni con i nuovi corpi illuminanti a LED sta aumentando l’inquinamento luminoso sul territorio.

E’ per questo che l’annuncio dell’approvazione delle modifiche alla Legge n.31 del 24/03/00 della Regione Piemonte è motivo di soddisfazione.

Infatti, la vecchia legge, pur portando il roboante titolo di “Disposizioni per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche” conteneva riferimenti alla normativa tecnica che ne sviliva la portata rendendola inefficace.

In attesa della pubblicazione delle modifiche, vi anticipiamo alcuni degli elementi salienti:

  1. 0 cd/klm a 90° ed oltre
  2. sorgenti e apparecchi efficienti (anche uso dei CAM)
  3. Luminanze e illuminamenti minimi previsti dalle norme
  4. Impianti efficienti (CAM e il famoso rapporto interdistanza altezza minima di 3.7)
  5. Regolazione entro le ore 24

Oltre a  due elementi che pongono la legge piemontese all’avanguardia delle normative regionali:

Temperatura di colore massima per impianti funzionali (non di tipo architettonico o altro) uguale o inferiore a 3500K e la promozione dell’illuminazione adattiva.

 

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