
Il rover lunare cinese, Yutu, fotografato dal suo lander Chang’e-3 dopo l’atterraggio nel Mare Imbrium, un bacino da impatto gigante nel quale si riversarono, successivamente, colate laviche. Crediti: CNAS / CLEP
Quarant’anni dopo le missioni lunari USA e URSS, il rover cinese Yutu ha individuato nel Mare Imbrium una roccia basaltica dalla composizione inedita, diversa da quella dei campioni raccolti e analizzati negli anni Settanta nel corso dei programmi Apollo e Luna. I risultati su Nature Communications
Sorgente: Luna made in China « MEDIA INAF