Spazzatura spaziale: l’Europa fa il punto a Darmstadt – INAF TV

L’orbita bassa attorno alla Terra e quella geostazionaria sono sempre più affollate da satelliti, razzi e vecchia ferraglia. E la questione rifiuti spaziali sta diventando un’emergenza. Ne parlano gli esperti di tutto il mondo a Darmstadt, nello European Space Operations Centre ESA in occasione della settima conferenza europea sul tema space debris in calendario il prossimo 18 aprile.
Sono circa un migliaio i satelliti attivi attualmente in orbita attorno alla Terra. Vengono utilizzati da telefonia, centri meteo, sistemi di localizzazione GPS, connessioni TV, per non parlare di quelli impiegati a scopo scientifico o militare. L’Agenzia Spaziale Europea da anni sta cercando nuove soluzioni per spostare la tecnologia dismessa su orbite cimiteriali stabili, o per riportare a terra gli strumenti ancora in buono stato.
Conservare liberi gli slot orbitali per nuove missioni è cosa buona e giusta, soprattutto per ridurre rischi di collisioni e danni alle nuove apparecchiature. Gli scontri accidentali avvenuti nel tempo hanno già generato decine di migliaia di frammenti (ma se contiamo quelli sotto i 10 centimetri la stima sale a centinaia di migliaia). Ogni scheggia, anche se misura appena qualche centimetro, può diventare un pericoloso proiettile.
Collisioni ed esplosioni costituiscono un pericolo anche per gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (i detriti orbitano attorno alla Terra fino a una velocità massima di 28.000 km all’ora e gli incidenti non sono stati pochi).

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Categoria: Scienze e tecnologie

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