Sembrava uno strano artefatto delle osservazioni, ma le simulazioni e la relatività generale hanno confermato: grazie a un effetto di lensing gravitazionale, è possibile misurare le variazioni di luminosità di una coppia di buchi neri supermassicci mentre passano l’uno di fronte all’altro, e ricavare da questo la dimensione del loro orizzonte degli eventi.
Tag: Buchi neri
Mar 14 2018
Addio a Stephen Hawking | MEDIA INAF
Se ne è andato all’età di 76 anni uno dei cosmologi più celebri degli ultimi decenni per le sue teorie sui buchi neri e l’origine dell’universo. La passione per la ricerca più forte della malattia .entry-header Stephen Hawking nel 2006 a Padova. Crediti: Media Inaf Grazie a lui i buchi neri hanno smesso di essere …
Set 05 2017
Con la “Z Machine” a un passo dal buco nero | MEDIA INAF
Riproducendo per la prima volta qui sulla Terra le condizioni fisiche presenti nei dischi di accrescimento, un team di fisici dei Sandia Labs ha dimostrato sperimentalmente che i modelli attuali sui processi di alimentazione dei buchi neri vanno rivisti. Con un commento di Luigi Piro del progetto Ahead Sorgente: Con la “Z Machine” a un …
Dic 14 2016
L’astronomia nella top ten Altmetric | MEDIA INAF
Altmetric Top 100 è una classifica annuale che misura gli articoli scientifici più popolari, a seconda di quanta diffusione hanno avuto e quanta attenzione e dibattito hanno generato sui social media e media online. Quest’anno, l’astrofisica è l’argomento di ben tre articoli tra i primi dieci della classifica. Le relative news sono state assai apprezzate …
Ago 15 2016
Studio: i buchi neri non sono senza fondo: verso la conferma l’ipotesi di Hawking – Repubblica.it
Esperimento della Technion University in Israele: “L’energia può fuggire”, risvolti anche in campo quantistico Sorgente: Studio: i buchi neri non sono senza fondo: verso la conferma l’ipotesi di Hawking – Repubblica.it Il fatto avvenuto alle 20 di questa sera Levitra, una riduzione di 10 crediti per il periodo formativo 2017-2019 dosaggio viagra.
Giu 28 2016
NOVA NEWSLETTER AAS 1002 29052016 – RAPIDA FORMAZIONE DI BUCHI NERI SUPERMASSICCI NELL’UNIVERSO PRIMORDIALE
Utilizzando dati provenienti da tre telescopi spaziali (Hubble Space Telescope, Chandra X-ray Observatory e Spitzer Space Telescope), è stato ipotizzato il fenomeno che ha potuto produrre buchi neri supermassicci nell’universo primordiale…. Sorgente: NOVA NEWSLETTER AAS 1002 29052016 – RAPIDA FORMAZIONE DI BUCHI NERI SUPERMASSICCI NELL’UNIVERSO PRIMORDIALE Il 2 febbraio abbiamo avanzato questa richiesta all’Ats …
Mag 24 2016
Il «cacciatore di stelle» che cattura i raggi cosmici – La Stampa
A Occhieppo il rivoluzionario strumento per studiare le galassie. Il suo nome è Amd5 ed è in grado di rilevare i raggi cosmici al di fuori della Via Lattea, per individuare supernove e buchi neri fino ad oggi sconosciuti. Si tratta dell’ultimo strumento di cui si è arricchito l’Osservatorio astronomico biellese, grazie al quale il …