Si tratta di galassie molto compatte che trascorrono la loro esistenza in solitaria, come dei relitti. Di galassie “relic” ne sono note finora solo altre tre. I dati survey Kids, in via di pubblicazione su Astronomy & Astrophysics, sono stati raccolti con i telescopi Vst e Vlt dell’Eso in Cile e consentiranno di far luce …
Categoria: Galassie primordiali
Dic 23 2020
Trovati due relitti galattici rarissimi
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Cosmologia, Evoluzione galattica, Galassie primordiali, Origine delle Galassie, Scontri fra galassie
- 3 galassie relitte finora scoperte, 5 galassie finora confermate come relic, 52 candidate relic, Arnaboldi M., Astronomy & Astrophysics, blue nugget, C.Spiniello/C. Tortora/G. D’Ago, Chiara Spiniello, Coccato L., Crescenzo Tortora, D’Ago G., dati per altre 20 galassie, epoca compatibile con quella delle red nugget, ESO, ESO VLT, evoluzione delle galassie di grande massa, Ferré-Mateu A., Formazione delle galassie supermassicce, formazione di galassie supermassicce dalla fusione di red nugget, formazione stellare che si è interrotta poco dopo la loro nascita, funzione di massa iniziale, galassie estremamente rare nell’universo locale, galassie molto compatte, galassie non solo massive e piccole ma anche molto vecchie e con una formazione stellare avvenuta molto velocemente e interrottasi molto presto, Galassie primordiali di piccole dimensioni, galassie relic, Galassie relitte, galassie vagabonde, Gallazzi A., Giuseppe D’Ago, Hunt L., INSPIRE, Inspire: INvestigating Stellar Population In RElics – I. Survey presentation and pilot study, INvestigate Stellar Population In Relics, Kids J0224+3143, Kids J0847+0112, Kids@Vst, KIlo Degree Survey (Kids), La Barbera F., MEDIA INAF, Moehler S., Napolitano N. R., OAC, pochi miliardi di anni dalla nascita dell’universo, Pontificia Universidad Católica de Chile, progetto Inspire, Radovich M., red nugget, Red nugget mai fuse con altre galassie, red nugget relitte, red nugget solitarie, relic galaxies, relitti galattici, riconsiderazione dei modelli di formazione ed evoluzione delle strutture nell’universo, Scognamiglio D., Scoperte due galassie relitte, simulazioni cosmologiche, Spavone M., Spiniello C., storia di formazione stellare, survey Kids, TNG, Tortora C., un centinaio sono state sottoposte a osservazioni spettroscopiche preliminari, un migliaio di candidate a distanze di 2-3 miliardi di anni luce, Università di Oxford, VST, X-Shooter, X-Shooter analizza spettri da IR a UV, Zibetti S
- Lascia un commento
Dic 17 2020
Lampi di platino sulla costante di Hubble
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica multimessagero, Astrometria, Astrometria a grandi distanze, Astronautica, Candele standard, Cosmologia, Costante di Hubble, Galassie attive, Galassie primordiali, GRB gravitazionali, GRB primordiali, Kilonova, SWIFT, Telescopi spaziali
Uno studio pubblicato su ApJ analizza alcune proprietà fondamentali di un nuovo campione di gamma ray burst (Grb) – il cosiddetto “Platinum sample” – e include per la prima volta alcuni casi di Grb associati alle kilonove. Secondo i risultati, questi esemplari speciali di Grb si collocano sul cosiddetto “piano fondamentale” con una dispersione molto inferiore …
- 1) durata della fase di plateau nei raggi X, 2) luminosità nella fase prompt, 3) luminosità di picco nella fase prompt, 60 per cento di tutti i Grb con redshift noto presenta il plateau, Aleksander Lenart, ApJ, Applicazione del metodo del PF come candela standard, Assenza di flares nel GRB, Assenza di lacune di dati nel plateau, astrofisica relativistica, calcolo della costante di Hubble tramite le onde gravitazionali, cambiare contemporaneamente i parametri che definiscono il piano – cioè i coefficienti legati al tempo di durata del plateau e alla luminosità di picco – e i parametri cosmologici, Candele standard, Ciò che si misura direttamente è la durata del plateau, correlazione più precisa e meno dispersa che abbiamo trovato grazie al platinum sample e alle kilonove, Costante di Hubble, curve di luce caratterizzate da una lunga fase di plateau senza improvvisi aumenti di luminosità, dispersione del golden sample valeva 0.32, dispersione molto inferiore rispetto agli studi precedenti, effetto di selezione dovuto al fatto che le kilonove sono osservate a redshift più basso rispetto agli altri Grb, Gamma ray burst, Giuseppe Sarracino, golden sample GRB, GRB, Grb associati a kilonove e supernove, Grb associati alle kilonove, GRB come candele standard, Grb come estimatori di redshift, GRB da Kilonove, GRB lunghi, Grb misuratori di distanze lontane, GRB ultra lunghi, i GRB kilonova possono da soli essere usati come candele standard per la loro bassa dispersione, i kGRB sono sGRB, i kGRB sono tutti sotto il piano fondamentale dei kGRB, IL GRB kilonova più lontano si trova a 11 Gal, Il Planinum sample più lontano si trova a 12.6 Gal, in futuro sarà possibile associare un GRB con una kilonova guardando il suo posizionamento rispetto alllo FP, Interdisciplinary Theoretical & Mathematical Science Program a Riken, Kilonove, l’energia all’interno del plateau è costante ed è direttamente proporzionale alla luminosità emessa durante il picco della fase di prompt, la luminosità di picco del prompt è direttamente proporzionale alla luminosità alla fine della fase piatta, la luminosità di picco del prompt è inversamente proporzionale alla sua durata, Lampi di platino, legame fra i parametri fisici che determinano il piano fondamentale, Maria Giovanna Dainotti, MEDIA INAF, nel platinum sample vale 0.22, Nissim Fraija, Nissim Fraja, nuovo sottocampione di Grb, onde gravitazionali come “sirene standard”, Onde gravitazionali emesse da Kilonove, parametri cosmologici, piano fondamentale, piano fondamentale come mezzo per discriminare varie categorie di Grb, piano fondamentale dei Grb, Platinum sample, platinum sample GRB, platinum sample ha una dispersione nel piano fondamentale il 31 per cento inferiore rispetto a quella del precedente golden sample, platinum sample sottocampione del golden sample composto da 222 GRB, relazione a tre parametri sulla quale si posizionano Grb di diversa natura, Salvatore Capozziello, Science space istitute Bouder CO, Shigehiro Nagataki, Shigeiro Nagataki, stima dei parametri cosmologici, stima dell’espansione dell’universo, stima della costante di Hubble, Stima della distanza dei GRB, Stima fotometrica e/o spettroscopica, strumenti cosmologici per stimare l’espansione dell’universo, Swift, SWIFT/X, tecnica del machine learning, tecnica del machine learning per aumentare il numero di parametri e osservabili associati ai Grb, The Astrophysical Journal, The X-ray fundamental plane of the Platinum Sample the Kilonovae and the SNe Ib/c associated with GRBs, tutti gli eventi di Grb associati a kilonove si posizionano al di sotto del piano degli short e del piano fondamentale di tutti i Grb, tutti i Grb si distribuiscono attorno sopra e sotto il piano fondamentale, una sola categoria di Grb non potesse essere sufficiente a definire una “candela standard”, Università di Cracovia, variando i parametri cosmologici all’interno di una griglia grande a piacere rivalutiamo quali sono i best fit del piano fondamentale
- Lascia un commento
Dic 17 2020
L’origine dei venti galattici al microscopio cosmico
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrometria, Buchi neri supermassicci, Evoluzione galattica, Galassie attive, Galassie primordiali, SDSS
Studiando un campione di galassie lontane, la cui luce ci arriva da un’epoca in cui l’universo aveva soltanto tre miliardi di anni, un team di ricercatori guidato da Giustina Vietri dell’Istituto nazionale di astrofisica ha seguito i venti che imperversano nelle galassie “attive” fino a pochi anni luce dai buchi neri supermassicci che popolano i …
- “microscopio” astronomico, 10 Gal, A Sinfoni Survey for Unveiling the Physics and Effect of Radiative feedback, A. Bongiorno, A. Comastri, A. Marconi, A. Puglisi, A. Schulze, Analisi di spettri ottici di galassie in archivi astronomici, Astronomy & Astrophysics, B. Husemann, Buchi neri in galassie attive, Buchi neri supermassicci, C. Cicone, C. Circosta, C. Feruglio, C. M. Harrison, C. Vignali, campione rappresentativo di 21 galassie attive, campione rappresentativo di galassie attive, Centro de Astrobiología di Madrid, D. Kakkad, disco di accrescimento degli AGN che si riscalda ed emette radiazione multibanda, E. Piconcelli, Effetti dei venti galattici sulle galassie, effetto dei venti glattici su diverse scale all’interno delle galassie, Esa/Nasa, ESO VLT, estese fina a 20 Kal, F. Fiore, F. Mannucci, feedback sulla galassia che ospita un AGN, fuoriuscita di gas dai centri galattici utilizzando lo strumento Sinfoni, G. Cresci, G. Lanzuisi, G. Vietri, G. Zamorani, Galassie attive primordiali, Galassie lontane, Galassie primordiali, Giustina Vietri, H. Netzer, I venti galattici avrebbero la capacità di influenzare il gas fino ai confini delle rispettive galassie, I venti galattici influenzano il gas interstellare a 10Kal, influenza che i buchi neri supermassicci possono esercitare sull’evoluzione delle galassie, J. Scholtz, L. Zappacosta, legame tra buco nero centrale supermassiccio e galassia ospite, legame tra i buchi neri e le loro galassie ospiti, M. Bischetti, M. Brusa, M. Perna, M. Salvato, M. Schramm, MEDIA INAF, Michele Perna, OAB, OArcetri, Origine dei venti galattici, P. Padovani, Paolo Padovani, presenza dei venti galattici dalle scale più piccole a quelle più grandi, progetto Super, Risoluzione parziale del gas espulso, S. Carniani, SDSS, Sinfoni, Sloan Digital Sky Survey, spettrografo a campo integrale che opera nel vicino infrarosso e sfrutta l’ottica adattiva per ottenere spettri ad alta risoluzione di sorgenti estese, SUPER III. Broad Line Region properties of AGN at z∼2, the Avo project, tracciare i venti su scale ancora più grandi, V. Mainieri, velocità tra 3 e 7 milioni di km/h, venti di materiale ionizzato scoperti con Sinfoni siano presenti anche su queste scale relativamente piccole, Venti galattici, Venti galattici formati da materia eiettata dal buco nero, Venti galattici molto comuni i galassie lontane a D>10 Gal, venti osservati a piccole distanze dipendono fortemente dalle proprietà del buco nero centrale, Vincenzo Mainieri
- Lascia un commento
Dic 04 2020
Un telescopio liquido per vedere le prime stelle
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astronautica, Cosmologia, Galassie primordiali, Luna, Planetologia, Stelle primordiali, Telescopi Lunari, Telescopi spaziali, ULT
Ambisce a diventare il “telescopio definitivo”. La proposta è quella di costruirlo all’interno di un cratere lunare, con uno specchio primario liquido da cento metri di diametro. L’obiettivo scientifico è ambizioso: osservare le stelle di Popolazione III, le prime che si siano mai accese nell’universo. Lo studio è in uscita su ApJ Il James Webb …
- 13 miliardi di anni fa, Anna T. P. Schauer, ApJ, cratere al polo nord o sud della Luna, Dati trasmessi a un satellite in orbita lunare, E-ELT (European Extremely Large Telescope), Epoca delle prime galassie, Era pregalattica, Era protostellare, Galassie primordiali, JWST, Lunar Liquid-Mirror Telescope, magitudine AB 39, MEDIA INAF, Niv Drory, Osservazione di stelle primordiali, Popolazione III, prima generazione di stelle nella storia dell’universo, raccoglimento di più fotoni possibile, redshift 15, Sacro Graal dell’astronomia, sorgenti primordiali, specchio “dinamico”, Specchio 100m di diametro, Specchio liquido, Stelle di idrogeno ed elio, Stelle di popolazione III, Stelle primordiali, telescopio alimentto ad energia solare, Telescopio definitivo, telescopio liquido, Telescopio liquido in un cratere lunare, Telescopio lunare, telescopio sensibile al NIR, The Astrophysical Journal, The Ultimately Large Telescope — what kind of facility do we need to detect Population III stars?, ULT, Ultimate Large Telescope, University of Texas di Austin, Volker Bromm
- Lascia un commento
Meteo a Pino Torinese
Eventi
Calendario Eventi
Cielo Buio
THE COSMOBSERVER
Current Moon Phase

Distance: 63 earth radii
Ecliptic latitude: 4 degrees
Ecliptic longitude: 109 degrees