Purtroppo il 2021, contrariamente al 2020, sarà povero di codesti eventi, a parte qualche interessante passaggio cometario e qualche eclisse, in particolare una eclisse anulare di Sole visibile parzialmente dall’Italia, una imperdibile SuperLuna, e qualche spettacolare congiunzione (ma per niente paragonabile a quella di fine anno fra i due giganti del nostro sistema solare!).
tuttavia non mancheranno, ovviamente, i soliti eventi sistematici e ricorrenti, quali ad es. apparizione di costellazioni, le fasi lunari, gli sciami meteorici…, che comunque non saranno da meno rispetto ai precedenti…
Questi ultimi eventi, scanditi con regolarità dagli incessanti moti orbitali dei nostri pianeti principali, e soprattutto della nostra Terra, ci offrono occasioni per interessanti esperienze didattiche (ad es. nei giorni del solstizio), anche se si tratta di eventi apparentemente uguali e ripetitivi, in quanto che le piccole variazioni che si hanno di anno in anno sono legate alla complessità della configurazione del nostro Sistema Solare, con le inclinazioni e le eccenticità delle orbite, l’inclinazione degli assi di rotazione, la non perfetta sfericità dei pianeti, e molto altro…
Il Sole
Come abbiamo accennato poc’anzi, i consueti eventi di posizionamento del Sole sulla nostra volta celeste si verificheranno in orari e date leggermente diverse da quelle dello scorso anno.
Cominciamo dunque con il Perielio del nostro pianeta (il punto dell’orbita meno distante dalla nostra stella), che si verificherà il giorno 2 Gennaio alle 9:47 (D=0.983256 UA=147093052 Km)., ben 3 giorni prima dell’anno precedente!
Nel mese di Marzo, poi, ci sarà l’Equinozio di primavera, precisamente il 20 Marzo alle 10:37, quindi 6 ore dopo l’orario dell’anno precedente, e poco più distante.
Nel mese di giugno, ovvero il 21 Giugno alle 4:31, vedremo il consueto Solstizio d’Estate, il giorno dopo (ma quasi 6 ore dopo) di quello dell’anno scorso.
Poi, l’orbita del nostro pianeta raggiungerà il punto più distante dalla nostra stella, l’Afelio, il 6 Luglio alle 3:31 (D=1.016728 UA=152100376 Km), dunque 2 giorni dopo quello del 2020, e poco più distante.
A settembre, invece, si avrà l’Equinozio d’Autunno lo stesso giorno del 2020, ovvero il 22 Settembre alle 20:20, ma 6 ore dopo.
Infine, a dicembre avremo il consueto Solstizio d’Inverno, che avverrà anch’esso lo stesso giorno del 2020, ovvero il 21 Dicembre alle ore 16:59, ma circa 6 ore dopo quello dell’anno precedente.
La Luna: Superluna a Maggio
Per la scarsità di fenomeni astronomici singolari in questo anno, spicca, come non in altri anni, un fenomeno certo non tanto rarissimo, ma ugualmente affascinante e imperdile: stiamo parlando della cosiddetta Superluna, cosí comunemente detto quel fenomeno che, in ragione del ravvicinamento di due eventi orbitali lunari, il Perigeo e il Plenilunio, fa si che vedremo il nostro satellite di dimensioni piuttosto inusuali, certamente più grandi, delle ordinarie Lune piene.
Per la gioia di tutti gli astrofotografi, questo particolare evento si verificherà il 26 Maggio, per la particolare vicinanza, come abbiam detto sopra, dell’evento del Perigeo (alle 2:52, ad appena 357309 km di distanza), al quale seguirà, dopo poco meno di 17 ore, l’evento di Luna Piena, alle 19:40 dello stesso giorno.
Pianeti, meteore, eclissi e comete…
Questo é un anno un pò di transizione per i pianeti più vistosi, a parte Mercurio, che avrà un’ottima visibilità serale in maggio, e Venere, che ci offrirà per buona parte dell’anno una visibilità serale via via crescente. Per Marte sarà un’anno di transizione, in quanto si avvia verso la congiunzione eliaca ad ottobre. Giove e Saturno, invece, si presenteranno in opposizione, quindi nelle condizioni di migliore visibilità, nel mese di Agosto, con il secondo che precede il primo.
Per le eclissi, ci sarà ben poco da vedere, in quanto per le due eclissi lunari, una sarà invisibile, l’altra impercettibile, mentre per le due solari, quella di dicembre sarà totale in Antartide, mentre la prima, anulare però in Artide, sarà parzialmente visibile alle latitudini più settentrionali del nostro paese.
Il più classico degli sciami, le Perseidi, non risentirà, come l’anno scorso, del disturbo della Luna piena, presentandosi nel meglio del suo splendore.
Infine per le comete, benché passeranno numerose comete periodiche, tuttavia non brilleranno molto, arrivando alpiù all’ottava magnitudine. Dobbiamo sperare solo in qualche cometa a lungo periodo, come la recente cometa Neowise, che ci ha sorpreso nell’ultimo anno…
Pianeti
Mercurio
Mercurio è il più sfuggente dei pianeti da osservare, per la sua velocità con la quale si muove lungo la sua orbita (é il più veloce fra i pianeti), il che porta il più interno fra i pianeti a un veloce succedersi fra congiunzioni eliache (superiori e inferiori), dove il pianeta sarà invisibile perchè si pone dietro al Sole, e massime elongazioni, dove al contrario il pianeta si distanzia più dal Sole e dunque offre la sua massima visibilità.
Nell’anno 2021 si presenteranno ben 6 congiunzioni, di cui 3 superiori (pianeta dietro al Sole) e 3 inferiori (davanti al Sole), laddove il pianeta interno sarà comunque invisibile perchè abbagliato dalla luce solare, e analogamente 6 elongazioni, di cui tre orientali (pianeta visibile al tramonto) e tre occidentali (visibilità all’alba).
Si comincia dunque a gennaio, dove il 24 gennaio alle 2:47 si avrà una massima elongazione orientale, ma con una visibilità serale non molto soddisfacente per via dellla ridotta elongazione (18°.6): infatti il 26 Gennaio il pianeta tramonterà appena 1:47 dopo il Sole.
L’8 Febbraio alle 14:39 il pianeta sarà in congiunzione inferiore, per poi rendersi visibile all’alba, ma con una scarsa visibilità mattutina, giacché il 27 Febbraio sorgerà 1:07 prima dell’alba, per poiraggiungendo la max elongazione ovest il 6 Marzo alle 12:20.
Successivamente il pianeta si troverà dietro al Sole, dunque in congiunzione superiore il data 19 aprile alle 2:31, per poi passare al miglior periodo di visibilità serale del 2021: Infatti, il 15 Maggio il pianeta interno tramonterà all’incirca 2 ore dopo il Sole, per poi passare alla max elongazione est il 17 Maggio alle 6:46.
l’11 giugno alle 02:06 il pianeta interno entrerà in congiunzione inferiore, e dunque, ponendosi dinanzi al Sole, sarà inosservabile, per poi rendersi visibile all’alba, e raggiungere la sua massima elongazione occidentale il giorno 4 Luglio alle 20:43. La massima visibilità sarà raggiunta il 9 Luglio, quando sorgerà 1:22 prima del Sole.
Ad Agosto Mercurio si porrà dinanzi al Sole, dunque in congiunzione superiore l’1 Agosto alle 15:00, ma poi inizierà un nuovo periodo di visibilità serale, che culminerà il 2 settembre, con il pianeta che tramonterà solo 45′ dopo il Sole, quindi in condizioni di scarsa visibilità, per avviarsi verso la max elongazione est il 14 Settembre alle 5:11.
Il pianeta poi si porrà dietro al Sole, quindi in congiunzione inferiore il 9 ottobre alle 17:12, ma subito dopo inizierà il miglior periodo di visibilità mattutina, ove sarà raggiunta la sua massima elongazione orientale il 25 Ottobre alle 6:23, con Mercurio che tramonterà 1:40 dopo il Sole il 27 Ottobre.
A novembre, poi, il pianeta raggiungerà la sua congiunzione superiore in data 29 Novembre alle 5:35, per poi dar vita, ad inizio 2022, a un nuovo ciclo di osservabilità mattutina.
Venere
Venere aprirà l’anno presentandosi, come l’anno precedente, prima dell’alba, ma ritarderà sempre la sua levata, sempre più vicina al sorgere del Sole: a gennaio si presenterà molto basso, fra le luci del crepuscolo, anticipando la sua levata a inizio mese solo di 34′ rispetto al Sole, per poi divenire praticamente inosservabile a Febbraio (fine febbraio levata 5′ prima dell’alba), e poi avviarsi verso la Congiunzione superiore eliaca il 26 Marzo alle 07:17.
Da fine aprile (dove Venere tramonterà 27′ dopo il Sole), comincierà il periodo di osservazione serale, e dunque la lenta ascesa del pianeta interno sull’orizzonte crepuscolare, dove a fine maggio lo vedremo tramontare 1:25 dopo il Sole fra le luci del crepuscolo serale.
Il pianeta poi inizierà via via a posticipare il suo tramonto, tramontando alle 23:00 a fine giugno (1:35 dopo il Sole), alle 22:26 a fine luglio (1:25 dopo il Sole), 21:33 a fine agosto (1:21 dopo il Sole), 20:49 a fine settembre (1:34 dopo il Sole), fino ad arrivare alla massima elongazione orientale (47°.1′), il 29 Ottobre alle ore 23:22.
Il successivo 2 dicembre raggiungerà il periodo di massima visibilità, dove il pianeta a noi vicino tramonterà ben 2:44 dopo il Sole, mentre il 7 dicembre Venere raggiungerà la sua magnitudine più brillante, ben -4.67!
Marte
Marte ci ha offerto nell’anno appena trascorso, complice la recente opposizione di ottobre scorso, delle osservazioni spettacolari. Purtroppo il 2021 sarà il suo “anno sabbatico”, o di transizione, in quantosi avvierà verso la congiunzione, mostrandosi sempre più basso all’orizzonte e continundo il suo moto apparente diretto sull’eclittica, spazzando via via tutte le costellazioni zodiacali, dai pesci alla bilancia, per poi avvicinarsi sempre più al Sole.
Lo vedremo come l’anno scorso sempre in orario serale, anche se con il trascorrere dei mesi anticiperà sempre più il suo tramonto: a fine Gennaio tramonterà alla 1:42, con magnitudine =+0.42, per poi anticipare a fine febbraio alla 1:16, con M=+0.89, a fine marzo tramonterà alla 1:48, brillando di M=+1.28, a fine aprile poi il tramonto avverrà alle 1:13, com M=+1.45, per poi anticipare a fine maggio alle 0:23, con M=+1.72, a fine giugno poi tramonterà prima di mezzanotte, alle 23:17, con M=+1.82, appena 2:04 dopo il Sole, in pieno crepuscolo serale.
A Luglio continuerà il suo allontanamento dal nostro pianeta, fino a raggiungere l’afelio il 13 luglio alle 1:33, alla max D= 1.665957 UA, per poi tramontare a fine luglio alle 22:02 (M=+1.84), appena 1h dopo il Sole. Da ora in poi il pianeta rosso vedrà via via crescere la sua luminosità, in quanto si avvicina sempre più al nostro pianeta. solo di 40′ la sua levata rispetto al Sole.
Ad agosto l’osservazione si farà più ardua, in quanto tramonterà a fine agosto alle 20:41 (M==1.78), appena 29′ dopo il Sole. A Settembre sarà praticamente inosservabile, giacchè a fine mese tramonterà alle 19:23 (M=+1.68), appena 8′ dopo il Sole.
A ottobre, finalmente il pianeta rosso entrerà in Congiunzione Eliaca l’8 Ottobre alle 4:50, e da questo momento in poi inizierà il suo periodo di osservabilità mattutina, non in questo mese, ove sarà inosservabile, in quanto a fine mese il pianeta rosso anticiperà solo di 40′ la sua levata rispetto al Sole, sorgendo alle 6:22 (M=+1.65).
Già a Novembre possiamo osservarlo con estrema difficoltà fra le luci del crepuscolo, in quanto sorgerà 1:29 prima del Sole, alle 6:12 con M=1.62, per poi mostrarsi a fine dicembre in piena notte astronomica, in quanto il pianeta rosso sorgerà il 31 alle 6:03 (M=+1.53), ben 13′ prima dell’inizio del crepuscolo mattutino, e circa 2H prima dell’alba.
Giove
Dopo averci regalato a fine anno una spettacolare, affascinante e rarissima congiunzione con l’altro gigante del Sistema Solare, Giove per l’intero mese di gennaio sarà praticamente inosservabile, in quanto a inizio anno tramonterà tra le luci del crepuscolo 1:44 dopo il Sole, dopodiché si avvierá nello stesso mese verso la Congiunzione Eliaca il 29 Gennaio alle 01:51, per poi apparire, anche con difficoltà, fra le luci dell’alba già a fine febbraio, in quanto il 28 anticiperà di 51′ la sua levata (6:13, M=-1.97) rispetto a quella del Sole.
Già a marzo le cose dovrebbero migliorare, in quanto l’anticipo del suo sorgere rispetto al Sole sarà a fine mese di ben 1:38 (5:29, M=-2.06), e ancor meglio a fine aprile, dove il pianeta gigante apparirà già nella notte astronomica, prima del crepuscolo mattutino, alle 3:44 (M=-2.21), anticipando di ben 2:31 l’alba e di 33′ l’inizio del crepuscolo astronomico mattutino. A maggio, poi, dovrebbe mostrarsi a notte fonda in tutto il suo splendore, in quanto il 31 sorgerà alle 1:50 (M=-2.42), anticipando di 3:51 l’alba e 1:24 l’inizio del crepuscolo astronomico. A fine Giugno, poi, la sua levata sarà prima di mezzanotte (23:50, M=-2.64), e lo si vedrà culminare anche, a 33°, fra le luci del crepuscolo, ovvero alle 5:13, 27′ prima dell’alba. A fine Luglio, poi, si potrà vedere persino nelle ore serali più tarde, in quanto sorgerà alle 21:43 (M=-2.82), e culminerà in piena notte astronomica, alle 3:02, ben 3h:07 prima dell’alba!
E veniamo ora ad Agosto, mese della sua Opposizione eliaca, il 20 Agosto alle 00:05 (una delle sue rare opposizioni a mezzanotte!), raggiungendo anche la sua più brillante magnitudine dell’anno a M=-2.87, dove il gigante del nostro sistema solare si mostrerà per l’intera notte, sorgendo al tramonto e tramontando all’alba. Ma già a fine agosto inizierà la sua fase di osservazione serale, in quanto anticiperà il suo tramonto alle 5:54 (M=-2.85), circa 52′ prima dell’alba.
Ma già a fine Settembre l’anticipo sarà ancor maggiore, ovvero di ben 3:41 prima dell’alba (tramonterà alle 3:44 con M=-2.71), culminando di sera alle 22:32 a soli 29°, mentre a fine ottobre il pianeta gassoso calerà alle 1:38 (M=-2.50) 5:24 prima dell’alba, culminando alle 19:23 sempre a 29°, e ancor peggio a fine novembre, dove il gigante gassoso tramonterà alle 22:51 (M=-2.30), 5:28 dopo il tramonto, culminando tra le luci del tramonto alle 17:42 a 30°. Infine, a fine dicembre il tramonto avverrà alle 21:16 (M=-2.14, 4:14 dopo il tramonto solare), con il pianeta gigante che si avvierà inesorabilmente verso la congiunzione eliaca, che avverrà il 5 Marzo 2022.
Contrariamente a Marte, che spazzerà quasi l’intero zodiaco, Giove alternerà moti diretti e retrogradi, muovendosi avanti e indietro fra Capricorno e Acquario, invertendo il suo moto apparente rispettivamente il 20 Giugno e il 18 Ottobre: in questi giorni, si dice che il pianeta risulta essere Stazionario.
Saturno
Dopo l’affascinante congiunzione di fine dicembre, Saturno, al pari di Giove, per l’intero mese di gennaio sarà praticamente inosservabile, in quanto a inizio anno tramonterà tra le luci del crepuscolo 1:38 dopo il Sole, dopodiché si avvierá nello stesso mese verso la Congiunzione Eliaca il 24 Gennaio alle 03:26, per poi apparire, anche con difficoltà, fra le luci dell’alba: a fine gennaio sarà inosservabile (sorgerà alle 7:31, 14′ prima del Sole) ma già a fine febbraio si potrà intravedere, in quanto il 28 anticiperà di 1:12′ la sua levata (5:50, M=+1.30) rispetto a quella del Sole.
Già a marzo le cose dovrebbero migliorare, in quanto l’anticipo del suo sorgere rispetto al Sole sarà a fine mese di ben 2:10 (4:57, M=+1.26), e ancor meglio a fine aprile, dove il pianeta gigante apparirà già nella notte astronomica, prima del crepuscolo mattutino, alle 3:04 (M=M=+1.18), anticipando di ben 3:11 l’alba e di 1:13′ l’inizio del crepuscolo astronomico mattutino. A maggio, poi, dovrebbe mostrarsi a notte fonda in tutto il suo splendore, in quanto il 31 sorgerà alle 1:04 (M=+1.05), anticipando di 4:37 l’alba e 2:10 l’inizio del crepuscolo astronomico. A fine Giugno, poi, la sua levata sarà prima di mezzanotte (22:59, M=+0.92), e lo si vedrà culminare anche, a 27°, fra le luci del crepuscolo, ovvero alle 3:56, 1:45′ prima dell’alba. A fine Luglio, poi, si potrà vedere persino nelle ore serali più tarde, in quanto sorgerà alle 20:52 (M=+0.85), e culminerà in piena notte astronomica, alle 1:46, a 26°, ben 4h:24 prima dell’alba!
E veniamo ora ad Agosto, mese della sua Opposizione eliaca, il 2 Agosto alle 06:24, raggiungendo anche la sua più brillante magnitudine dell’anno a M=+0.83, dove il gigante con gli anelli si mostrerà per l’intera notte, sorgendo al tramonto e tramontando all’alba. Ma già a fine agosto inizierà la sua fase di osservazione serale, in quanto anticiperà il suo tramonto alle 4:22 (M=+0.89), circa 37′ prima dell’alba.
Ma già a fine Settembre l’anticipo sarà ancor maggiore, ovvero di ben 5:05 prima dell’alba (tramonterà alle 2:17 con M=+1.00), culminando di sera alle 22:32 a soli 25°, mentre a fine ottobre il pianeta con gli anelli calerà alle 0:17 (M=+1.13) 6:54 dopo il tramonto, culminando alle 18:27 sempre a 25° (44′ dopo il tramonto, fra le luci del crepuscolo serale), e ancor peggio a fine novembre, dove il gigante gassoso tramonterà alle 21:24 (M=+1.22), 4:30 dopo il tramonto.
Infine, a fine dicembre il tramonto avverrà alle 19:38 (M=+1.22, 2:36 dopo il tramonto solare), con il “Signore degli anelli” che si avvierà inesorabilmente verso la congiunzione eliaca, che avverrà il 4 Febbraio 2022.
Contrariamente a Marte, che spazzerà quasi l’intero zodiaco, Saturno alternerà moti diretti e retrogradi, muovendosi avanti e indietro nella sola costellazione del Capricorno(giacché é più lento di Giove), invertendo il suo moto apparente rispettivamente il 23 Maggio e il 11 Ottobre: in questi giorni, si dice che il pianeta risulta essere Stazionario.
Urano
Il mese di gennaio permetterà ancora una proficua osservazione serale di Urano, giacchè per tutto il mese il gigante ghiacciato culminerà prima del tramonto, e tramonterà fra le 3:03 e 1:03. In Febbraio le cose peggioreranno, giacchè il pianeta si abbasserà, tramontando fra le 0:59 e 23:15, quindi si osserverà con estrema difficoltà.
In Marzo, invece, potrà essere osservato solo con potentissimi telescopi, giacchè tramonterà fra le 23:15 e le 22:24.
Ad Aprile sarà praticamente inosservabile, in quanto si troverà il giorno 30 Aprile alle 22:15 in Congiunzione eliaca.
In Maggio ancora sarà inosservabile, giacchè sorge fra le 6:17 e le 4:23, troppo vicino all’alba (a fine mese solo 1:18 prima del sorgere del Sole). In Giugno, con estrema difficoltà e ottimi telescopi sarà osservabile al crepuscolo mattutino, sorgendo fra le 4:19 e le 2:29 (3:11 prima dell’alba). A Luglio, con buoni telescopi sarà osservabile a notte fonda, sorgendo fra le 2:25 e le 00:29, ma ancora troppo basso. Ad Agosto, la sua levata si anticipa fra le 00:25 e 22:25, con un culmine a 60° alle 5:40 a fine mese, in pieno crepuscolo. A Settembre le condizioni miglioreranno ulteriormente, sorgendo il pianeta fra le 22:20 e le 20:24, ma con un culmine a fine mese alle 3:40, in piena notte astronomica.
Ottobre é un mese ancor migliore per l’osservazione, in quanto il pianeta sorge fra le 20:20 e le 17:19, ma culmina a fine mese a 60° alle 1:34, permettendoci una osservazione notturna davvero notevole.
Veniamo ora a Novembre, il mese migliore, in quanto il gigante ghiacciato si troverà il 5 Novembre alle 1:13 in Opposizione eliaca, e culminerà fra la 1:00 e le 22:27, permettendoci una proficua osservazione serale.
Infine in dicembre continuerà la sua osservabilità serale, giacchè il gigante ghiacciato culmina fra le 22:23 e le 20:22. Successivamente si avvierà verso la sua congiunzione nel 2022, che avverrà il 5 Maggio.
Il pianeta, come gli anni precedenti, potrà esser trovato fra le stelle dell’Ariete, dove permarrà fino al 2024.
Nettuno
Dopo l’opposizione del 11 Marzo scorso, il pianeta più esterno si avvia verso un rapido declino. Infatti a gennaio culmina sempre durante il giorno, e tramonta il 31 in prima serata, alle 20:52, 1:29 dopo la fine del crepuscolo serale: sarà l’ultimo mese di proficua osservabilità. Ma già il 28 febbraio tramonta in pieno crepuscolo serale (che finisce alle 19:52), alle 19:07, e sarà quindi praticamente inosservabile.
Marzo sarà il mese della Congiunzione eliaca, che avverrà sempre l’11 Marzo alle 00:36, anticipata dunque di 20 ore rispetto all’anno scorso, e sarà dunque inosservabile.
Da Aprile in poi, con telescopi potentissimi, lo si potrà scorgere prima dell’alba, al crepuscolo mattutino, giacché il 30 sorgerà alle 4:38, ancora al crepuscolo. Da Maggio in poi sarà osservabile con difficoltà, sorgerà il 31 di notte alle 2:38, ma sarà ancora troppo basso. A Giugno poi, il pianeta sorgerà alle 00:41, rendendosi visibile a notte fonda, ma ancora basso. A Luglio invece sorgerà alle 22:34, ma culmina a 41° alle 4:29, 12′ dopo l’inizio del crepuscolo. Ad Agosto invece sorge alle 20:31, 7′ prima del tramonto, e culmina a 40° alle 2:24, in piena notte astronomica. Questo é un ottimo mese per l’osservazione (M=+7.39).
Ma il mese migliore è Settembre, quello dell’Opposizione eliaca, l’11 Settembre alle 20:15 (3:09 dopo rispetto all’anno precedente), laddove il pianeta più esterno sarà visibile tutta la notte, dunque comincerà il periodo di osservazione serale, laddove culminerà a 40° il 30 alle 00:23. Infatti, nel mese di ottobre il gigante ghiacciato tramonterà alle 3:06 (9:04 dopo fine crepuscolo) e culminerà alle 21:12 (2:13 da fine crepuscolo), quindi ancora un ottimo mese per poter tentare l’osservazione. A Novembre, invece, il pianeta ghiacciato tramonterà a fine mese alle 1:07 (6:29 dopo fine crepuscolo) e culminerà a 40° il 30 alle 19:16 (38′ dopo fine crepuscolo), quindi ancora osservabile proficuamente giacchè culmina ancora nella notte astronomica. Ma a Dicembre le cose cominceranno a cambiare, in quanto il pianeta tramonta il 31 alle 23:02 (6h dopo il tramonto, 4:14 dopo il crepuscolo), ma culmina alle 17:15, in pieno crepuscolo civile, 13′ dopo il tramonto.
Dopodichè si avvierà anche lui verso la congiunzione eliaca, che avverrà il 13 Marzo 2022 alle 12:07 (2 giorni dopo quello del 2021).
Come al solito, il gigante ghiacciato sarà individuabile fra le stelle dell’Acquario.
Eclissi
Il 2021 è un anno piuttosto povero e deludente per le eclissi visibili nel nostro paese, anche se per certe latitudini possiamo osservare parzialmente una eclisse di Sole, seppur anulare. Una eclisse lunare e una solare saranno completamente invisibili alle nostre latitudini, un’altra lunare avverrà in orari diurni, e infine solo una solare anulare sarà visibile, parzialmente, quanto più possibile al settentrione.
Nello schema, gli orari sono riportati in Tempo Universale (o di greenwitch, o UTC, “l’ora di Londra”, per intenderci), mentre nel testo, riportiamo le nostre ore locali (CET o CEST, a seconda della stagione).
La prima Eclisse Lunare Totale, cade il 26 maggio, ma sarà invisibile dall’Italia. Sarà visibile all’alba in Perù, Cile, Argentina, durante il giorno in tutto il pacifico, e al tramonto in Nuova Zelanda, Asustralia, Indonesia, Indocina, Cina, Giappone e Siberia orientale. il fenomeno inizia alle 10:47, vede la Luna transitare nell’ombra della Terra dalle 11:45 alle 14:52, e si conclude alle 15:49.
Il successivo 10 giugno, vi sarà una bellissima Eclisse anulare di Sole, il cui massimo, però, é invisibile dall’Italia. Dalle nostre latitudini più settentrionali saranno visibili solo le fasi iniziali, mentre la totalitàa sarà visibile dalle regioni artiche, ovvero da Canada (Nunavut, Terra di Baffin, Ellesmere), Groenlandia nord occidentale e Siberia nord orientale (Isole Nuova Siberia, foce della Lena, Jakuzia), dalle ore 10:11 alle 15:11 CEST.
L’eclissi sarà anulare poiché in quel giorno il plenilunio avverrà 11 giorni prima del perigeo, e quindi la Luna sarà molto lontana (circa 399.000 km), e di conseguenza, apparendo più piccola del disco solare, non riuscirà completamente ad oscurarlo, ma oscurerà solo l’interno del disco, lasciando intravedere un “anello” di luce, da cui il nome.
La durata di codesto, seppur parziale oscuramento, sarà di 3’54”.
In Italia, sarà ovviamente osservabile parzialmente, e solo nelle ore iniziali (dalle 11:30 alle 12:30 all’incirca…) a partire da latitudini superiori a 43°, ovvero da Orbetello (GR) e Porto San Giorgio (FM) in su.
Di seguito si riportano gli orari di osservabilità della sola fase parziale per alcune città italiane:
Torino: da 11:21 a 12:59
Milano: da 11:35 a 13:04
Venezia: da 11:48 a 13:05
Firenze: da 11:52 a 12:49
Una curiosità: nelle stesse ore anche Mercurio si troverà tra la Terra e il Sole, partecipando in questo “allineamento a quattro” con il Sole, la Luna e la Terra, ma non sarà visibile.
Il 19 novembre ci sarà una seconda eclissi di Luna parziale, anche se nelle sue fasi centrali, la Luna sarà ricoperta quasi interamente dall’ombra terrestre. Sarà interamente visibile nel pacifico,
Nel Nord Italia si vedranno i primi minuti della fase di penombra prima che la Luna tramonti. Tenendo presente che la fase di penombra è praticamente indistinguibile a occhio nudo, si può dire che anche questa eclissi non sarà visibile dall’Italia. L’evento inizierà alle 7:02 e si concluderà alle 13:03 CET, e sarà visibile nelle Americhe, in Nord Europa, Asia, Australia e Oceano Pacifico, almeno in alcune fasi.
Il 4 dicembre, avremo un’eclissi di Sole totale. Infatti, questa volta la Luna si troverà a “soli” 354.000 km e riuscirà a occultare completamente il disco solare. L’evento non sarà visibile dall’Italia, la totalità si osserverà in Antartide, mentre la fase parziale in Oceano atlantico meridionale (Georgia del sud), Sud Africa, Oceano Indiano (Isole di Amsterdam e St. Paul), e infine in Tasmania. Il punto centrale sarà raggiunto alle 8:33.
L’eclisse stessa, come del resto si vede dalla figura a sinistra, sarà visibile dalle 5:29 alle 9:37 UTC (6:29 – 10:37 CET), e avrà una durata dell fase di totalità, ovvero di completo oscuramento del disco solare, di 1’54, in pieno giorno antartico.
Comete
Per quanto riguarda le comete periodiche, le più prevedibili, il 2021 sarà un anno assai deludente, non dal punto di vista del numero di comete che transiteranno, ma dalla loro massima magnitudine: infatti nessuna di esse sarà visibile ad occhio nudo, e solo la 67/P Churymov-Gerasimenko arriverà alpiù alla Ottava magnitudine.
Tuttavia, transiteranno nell’ordine la 15P/Finley, la 4P/Faye, la 6P/D’Arrest, la 67/P Churymov-Gerasimenko, la 19P/Bourrelly e infine la 104P/Kowal 2, visibili da metà giugno in poi, sperando sempre che le loro orbite siano più ravvicinate al nostro pianeta.
Quelle che ci potranno (forse…) sorprendere saranno le comete aperiodiche o di lungo periodo, spesso molto sfuggenti, e che all’improvviso possono avvicinarsi al nostro pianeta o al Sole stesso, regalandoci visioni spettacolari.
Sciami meteorici
Nel 2021 numerosi sciami meteorici impreziosiranno il cielo.
Da gennaio a dicembre, le stelle cadenti – nome comunemente usato per indicare le meteore – solcheranno il cielo e regaleranno agli astrofili grandi emozioni. Ricordiamo che le stelle cadenti sono le scie luminose prodotte dall’ingresso nell’atmosfera terrestre a grande velocità (alcune decine di km/s) di corpuscoli, detti meteoroidi, che il nostro pianeta incontra lungo la sua orbita intorno al Sole. I meteoroidi, quasi tutti residui della disintegrazione di comete, si surriscaldano per attrito con l’atmosfera e ne ionizzano i gas, che si illuminano fino a diventare meteore luminose (non “prendono fuoco” come erroneamente si crede).
Gli sciami meteorici prendono il loro nome dalla costellazione da cui sembrano provenire (tale regione dello spazio è chiamata radiante) e la loro attività viene misurata in termini di numero di meteore rilevate nell’arco di un’ora.
Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi. Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso il 3 gennaio, ma la loro osservazione sarà in parte disturbata dal chiarore lunare.
Nel mese di febbraio non ci sono invece grossi sciami: l’attività è dovuta soltanto ad alcune correnti minori e alle meteore sporadiche. Possiamo osservare le interessanti xi Bootidi (radiante poco a est di Arturo), soprattutto il 5 febbraio, quando ne è atteso il maggior numero, e le lambda Erculidi, il cui picco è invece previsto il 6 febbraio.
A marzo la maggior parte delle meteore si origina dalle regioni prossime all’eclittica, tra le costellazioni della Vergine e del Leone.
Ad aprile gli occhi potranno essere puntati – complice l’assenza del disturbo lunare – sulle alfa Virginidi, che raggiungeranno la massima frequenza oraria il 10 aprile, sulle gamma Virginidi, con massima attività il 13 aprile e sulle sigma Virginidi, con picco delle meteore il 17 aprile. Ma lo sciame meteorico più attivo del mese è quello delle Liridi (picco il 22 aprile).
A maggio daranno spettacolo le eta Aquaridi, legate ad antichi residui della cometa Halley. Lo sciame, uno dei più cospicui dell’anno, raggiungerà il picco il 6 maggio. Alle nostre latitudini però la sua osservabilità è un po’ difficoltosa, perché il radiante permane per pochissimo tempo sopra l’orizzonte.
Il 22 giugno si apre il periodo di maggiore attività dello sciame meteorico delle Bootidi, con picco il 27 giugno.
A luglio sarà invece interessante seguire l’attività della gamma Draconidi, in particolare il 7 luglio.
Per le Perseidi, note a tutti come “stelle cadenti di San Lorenzo”, si prevede un’apparizione molto favorevole, data l’assenza del disturbo della Luna. Il picco del famoso sciame meteorico è previsto il 12 agosto.
Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva l’interessante corrente meteorica delle Aurigidi, originata dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore veloci simili a quelle delle Perseidi e frequenze orarie di una decina di meteore circa. Il 6 settembre si verifica il picco delle epsilon Perseidi, sciame tornato di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza delle meteore.
Dal 6 al 16 ottobre avremo l’opportunità di seguire l’apparizione delle Draconidi. A novembre le piogge di meteore più conosciute sono quelle delle Tauridi e delle Leonidi. Le prime sono note per la loro lunga durata, che si protrae da metà settembre a dicembre, le seconde perché legate a spettacolari apparizioni con considerevoli tempeste saltuarie di stelle cadenti. Quest’anno il massimo dello sciame delle Leonidi è previsto il 18 novembre.
Nel mese di dicembre darà invece spettacolo lo sciame delle Geminidi, il cui picco si verificherà il 13 dicembre, sciame simile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quello delle Perseidi di agosto. I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame mostra un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti.
Congiunzioni
Nel corso dell’anno sono innumerevoli gli incontri tra Luna e pianeti: congiunzioni, allineamenti, concentrazioni nella medesima costellazione di più corpi celesti.
Anche se non sono attesi incontri rari come la recente congiunzione strettissima tra Giove e Saturno dello scorso 21 dicembre 2020, non mancheranno alcune configurazioni suggestive che varrà la pena osservare. Segnaliamo allora alcune delle più significative congiunzioni tra pianeti e alcuni incontri tra questi e la Luna.
Il 26 gennaio troviamo in congiunzione Marte e Urano.
Purtroppo in alcuni casi le osservazioni non saranno molto agevoli, con i pianeti vicini al Sole, bassi sull’orizzonte, e talora visibili solo al mattino presto tra le luci dell’alba. È il caso della congiunzione tra Mercurio e Giove del 5 marzo, e anche della Luna che il 10 marzo si avvicina al trio di pianeti Saturno, Giove e Mercurio.
Al crepuscolo serale del 13 maggio potremo invece osservare comodamente un bel triangolo tra la Luna, Mercurio e Venere. I due pianeti nelle serate successive si avvicinano ulteriormente: la sera del 29 maggio Mercurio e Venere avranno la stessa A.R. (ascensione retta) e la distanza tra loro sarà di soli 27’.
Il 12 luglio la Luna tramonta vicina a Venere e Marte: i due pianeti saranno in congiunzione la sera successiva, il 13 luglio.
Nel corso del 2021, continueranno a ripetersi più volte i suggestivi raggruppamenti tra Luna, Giove e Saturno, complice sempre la minima distanza raggiunta il 21 dicembre scorso, che nella seconda parte dell’anno potremo osservare in confortevoli orari serali: segnaliamo in particolare
le date del 17 settembre, 14 ottobre, 10 e 11 novembre, 8 dicembre.
Il 29 dicembre si verifica l’ultima congiunzione dell’anno, protagonisti nuovamente Mercurio e Venere.
L’articolo completo è pubblicato su Coelum n.251 – 2021 alla pagina 32: Leggilo Online!
Source: Il Cielo Astronomico del 2021 « Coelum Astronomia