La Nasa contribuirà a due nuove missioni per il monitoraggio dello space weather, l’insieme di processi che nascono dall’interazione dell’ambiente spaziale con il nostro pianeta. Saranno due preziosi alleati per comprendere le connessioni tra il Sole, lo spazio e la Terra Euvst (Extreme UltraViolet high-throughput Spectroscopic Telescope epsilon mission) ed Ezie (Electrojet Zeeman Imaging Explorer) …
Tag: NASA
Mar 06 2021
Due sentinelle per il meteo spaziale
- Archiviato sotto Astronautica, Aurore polari, Corona solare, Cromosfera, EUvST, EZIE, Fisica Solare, Futuri, Metereologia spaziale, Spacecraft, Vento solare
- Alessandro Bemporad, analisi spettroscopiche dell’atmosfera solare all’ultravioletto, CNES, CNR, Connessioni Sole Spazio Terra, correnti elettriche nell’atmosfera terrestre, correnti elettriche site tra i cento e i centocinquanta chilometri di altitudine, CubeSat, divisione di eliofisica della Nasa, DLR, effetti dei venti solari sui pianeti, electrojet aurorali, Electrojet Zeeman Imaging Explorer, emissione spettroscopica della cromosfera e della corona solare, eruzioni di materiale verso lo spazio interplanetario, ESA, EUvST, Extreme UltraViolet high-throughput Spectroscopic Telescope epsilon mission, EZIE, INAF- OATo, interazione dell’ambiente spaziale con la Terra, interazione tra le particelle cariche provenienti dal Sole e la magnetosfera terrestre, JAXA, Lancio EZIE 2024, legame tra le aurore polari e il campo magnetico della Terra, Magnetosfera, MEDIA INAF, Meteorologia spaziale, missioni per lo studio dell’ambiente spaziale, modalità con cui l’atmosfera solare rilascia il vento solare e innesca eruzioni di materiale verso lo spazio interplanetario, monitoraggio solare, NASA, NASA/JAXA, Peg Luce, problema fondamentale del riscaldamento della corona solare, SEFRI, Solar-C, Solar-C_Euvst, Sole spazio e la Terra come un sistema interconnesso, Sonde di monitoraggio space weather, Space Weather, telescopio solare EUvST, UKSA, UniPd, venti solari, Vento solare
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Gen 11 2021
Hubble e la nebulosa sbiadita
- Archiviato sotto Astronautica, Evoluzione stellare, Fisica stellare, HST, Nane bianche, Nebulose, Telescopi spaziali
I dati di archivio del telescopio spaziale Hubble rivelano che la nebulosa Hen 3-1357, soprannominata nebulosa Razza, negli ultimi due decenni è sbiadita precipitosamente, stagliandosi con difficoltà dalle profondità dell’Universo. Assistere a un tasso di cambiamento così rapido in una nebulosa planetaria è senza precedenti L’universo è in continua evoluzione, si trasforma, crea nuove strutture che …
- B. Balick (Università di Washington), bordi ondulati praticamente scomparsi, breve e repentina fusione dell’elio, Bruce Balick, da Gigante blu a nana bianca, Durata dei processi nell'Universo, ESA, evoluzione della Nebulosa Razza, gas espulso dalla stella morente al centro della nebulosa, Hen 3-1357, HST, I gusci di gas blu brillante all’interno della nebulosa sono quasi completamente scomparsi, Instituto de Astrofísica de Andalucía di Granada, L’emissione di ossigeno ha diminuito la sua luminosità di quasi 1000 volte, le nebulose di solito diventano più grandi, le osservazioni effettuate dal 1971 al 2002 hanno mostrato come la sua temperatura sia aumentata fino a diventare quasi dieci volte più calda della superficie del Sole, Luce emessa dal gas incandescente composto da N H e O, M. Guerrero (Instituto de Astrofísica de Andalucía) e G. Ramos-Larios (Universidad de Guadalajara), Martin Guerrero, MEDIA INAF, NASA, nebulosa che cambia forma in 20 anni, nebulosa che ha ridotto drasticamente la sua luminosità, nebulosa Razza, Nebulosa Razza nel 1996 e 2016, nebulosa sbiadita in 20 anni, Nebulosa sbiadita in pochi decenni, Nebulose planetarie, Nicole Reindl, particolare processo di evoluzione della stella, Perdita di luminosità rapida in nebulose planetarie, proprietà della stella morente al centro della nebulosa Razza, SAO 244567, telescopio spaziale Hubble, Università di Leicester, Università di Washington
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Dic 18 2020
Il quasar che sopravvive al banchetto del buco nero
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Astronautica, Buchi neri supermassicci, Evoluzione galattica, Evoluzione stellare, Fisica stellare, Galassie attive, Quasars, SOFIA, Telescopi spaziali
Da un Boeing 747, Sofia della Nasa ha studiato un quasar freddo a 5.25 miliardi di anni luce di distanza, nel quale la nascita delle stelle sembra coesistere con il vorace banchetto del buco nero centrale. Si tratta della prima volta che i ricercatori esaminano in dettaglio un quasar freddo, misurando la crescita del buco …
- ’Università di Miami, 5.25 Gal, Alessandro Peca, Allison Kirkpatrick, Astrophysical Journal, breve finestra in cui coesistono sia il buco nero che la crescita delle stelle, buchi neri che divorano la galassia ospitante, Buco nero supermassiccio, C. Megan Urry, c’è un periodo relativamente breve in cui la nascita delle stelle nella galassia può coesistere con il banchetto del buco nero, Centro aerospaziale tedesco, concentrazione di gas freddo, Cq4479, Cq4479 fa nascere 100 stelle solari l'anno, Crescita del buco nero, DIR, Dying of the Light: An X-Ray Fading Cold Quasar at z ~ 0.40, Eilat Glikman, emissione della materia che cade nel buco nero centrale, Emissione di radiazione X rivela una forte attività di AGN, Evoluzione galattica, fase iniziale della morte di una galassia, fase peculiare di un quasar freddo, forte emissione stellare e una grande riserva di gas pronta a formare nuove stelle, Hawc+/SOFIA, High-resolution Airborne Wideband Camera-Plus, Hugo Messias, i quasar si formano quando un buco nero particolarmente attivo consuma enormi quantità di materiale dalla galassia circostante, Il feedback dell'AGN agisce sulla formzione stellare, il materiale in caduta nel buco nero si riscalda ed emette luce, Jason Brewster, Jonathan R. Trump, Kevin C. Cooke, Kevin Cooke, l’energia rilasciata riscaldi o espella il gas freddo necessario per creare stelle inibendone la nascita e dando un colpo letale alla crescita di una galassia, l’intensa energia del quasar non è riuscita a devastare tutto il gas freddo, l’universo oggi è dominato da galassie che non formano più stelle, la crescita dei buchi neri attivi non inibisce istantaneamente la nascita delle stelle, La sopravvivenza continuerà finchè il buco nero e la galassia triplicheranno in massa, MEDIA INAF, Michael Estrada, NASA, Nico Cappelluti, origine dei quasar, Quasar, Quasar che trattiene gas freddo, Quasar freddo, Quasar sopravvissuti al buco nero, rilevazione luce infrarossa irradiata dalla polvere riscaldata dal buco mero, Sofia, Stephanie LaMassa, stima quantità di formazione stellare negli ultimi 100 Ma, Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy, studio sulla nascita delle stelle in Cq4479 senza essere sopraffatto dall’intensa luminosità del quasar, T. K. Daisy Leung, tasso di natalità delle stelle, tasso di natalità delle stelle in un quasar freddo, teorie dell'evoluzione delle gslassie, Tonima Tasnim Ananna, Tracey Jane Turner, Università del Kansas
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Dic 15 2020
Mitocondri, tallone d’Achille degli astronauti
- Archiviato sotto Astronautica, Esobiologia, Mars direct, Missioni con equipaggio, Vita umana nello spazio
Uno studio pubblicato ieri nella rivista Cell utilizza e combina diverse analisi “omiche” raccolte in decenni di esplorazione spaziale per comprendere gli effetti di microgravità e raggi cosmici sulla salute degli astronauti. Per la prima volta gli scienziati hanno individuato una causa sistemica che spiegherebbe diverse disfunzioni dell’organismo – dalla perdita di tessuto osseo e …
- 13 diversi tessuti, 2 diversi ceppi di topo, Adrienne Nugent, Afshin Beheshti, alterazione nella funzionalità mitocondriale, alterazioni nella distribuzione delle cellule immunitarie che si sono verificate in Scott, analisi omiche, Benjamin Stear, Brian Crucian, campioni di sangue e metaboliti dell’urina raccolti da 59 astronauti, causa fisiologica che accumunasse i sintomi registrati, Cell, Cem Meydan, Christopher E. Mason, coenzima Q10, Comprehensive Multi-omics Analysis Reveals Mitochondrial Stress as a Central Biological Hub for Spaceflight Impact, condizioni di salute e i rischi connessi alla permanenza nello spazio, consumo dell’apporto energetico consigliato, Contromisure per contrastare gli effetti negativi del volo spaziale, CoQ10, danni cardiovascolari, database completo che include informazioni provenienti da studi su animali, dati “omici”, dati metabolici di urine e sangue dei 59 astronauti, Deanne Taylor, disfunsioni mitocondriali, disfunzioni del sistema nervoso centrale, disfunzioni immunitarie, Dong Wang, Douglas C. Wallace, effetti di microgravità, effetti di raggi cosmici, epigenomici, esercizio fisico, esplorazione umana dello spazio, Evagelia C. Laiakis, farmacoterapia, fenomeni di immunità innata, Gary Hardiman, gemelli identici Scott e Mark Kelly, GeneLab, gli effetti del volo spaziale sono più evidenti nelle cellule isolate che negli organi interi, Helio A. Costa, Hossein Fazelinia, i muscoli perdono di tono, il fegato subisce cambiamenti maggiori e diversi a livello genetico e nella conseguente espressione proteica rispetto ad altri organi, il sistema muscolo-scheletrico non è più in grado di sostenere il peso inferto dalla ritrovata gravità, infiammazione cronica, interventi nutrizionali, intervista al primo autore dello studio, J. Tyson McDonald, Jeffrey S. Willey, Jonathan C. Schisler, Jonathan Foox, Kathleen M. Fisch, Komal S. Rathi, Larry N. Singh, lesioni alla retina, malattie degli astronauti, Man S. Kim, Matthew MacKay, MEDIA INAF., metabolomici, Missioni umane di lunga durata, Mitocondri, mutazioni nel ciclo cellulare, mutazioni nel ritmo circadiano, mutazioni nel sistema immunitario, mutazioni nelle funzioni olfattive, Nandan S. Gokhale, NASA, Nasa Twin Study, Nicolae Sapoval, nterventi nutrizionali e farmaceutici, omeostasi, patologie del fegato e abbiamo visto che erano causate da meccanismi legati ai mitocondri, pazienti con patologie mitocondriali primarie, perdita della vista, perdita di massa ossea, perdita di tessuto osseo, perturbazione dei ritmi circadiani, prima missione umana su Marte, problemi agli occhi, problemi cardiovascolari ed epatici, procedure o interventi nutrizionali e terapeutici volti a mantenere la salute ridurre i rischi e migliorare la sicurezza, proteomici, quantitativi relativi ai cambiamenti nei tessuti e nelle cellule, quattro modelli di cellule umane, R.A. Leo Elworth, regolazione mitocondriale, ritorno dell’uomo sulla Luna, Robert Meller, Sara Brin Rosenthal, Sara R. Zwart, Scott M. Smith, significativa alterazione nei processi mitocondriali, Sonja Schrepfer, soppressione mitocondriale, sovracompensazione, Space Biosciences Division, Stacy M. Horner, Stazione Spaziale Internazionale, Susana Zanello, Sylvain V. Costes, terapeutica nutrizionale mitocondriale, tessuti differenti di topi che hanno volato nello spazio in due diverse missioni, Todd Treangen, trascrittomici, un aumento del rischio di contrarre tumori, vita umana nello spazio, volo spaziale influisca sulla funzione mitocondriale a livello genetico proteico e metabolico della biologia cellulare tissutale e organica, Willian A. da Silveira, Yared Kidane, Yuanchao Zhang, Yue Ying
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