Cambio gomme per il rover Nasa: ultimi test agli “pneumatici” in vista del lancio. Progettate per percorrere una media di 200 metri al giorno, le ruote di Perseverance sono una versione evoluta di quelle in dotazione a Curiosity. Per ora l’agenda della missione non ha subito rallentamenti a causa della pandemia in corso
Completato il trasferimento dal Jpl al Kennedy Space Center, in Florida, la Nasa sta preparando il lancio di un nuovo rover marziano, previsto per in estate: Perseverance. Questo il nome suggerito dallo studente di seconda media Alexander Mather e che l’agenzia spaziale statunitense ha scelto per la missione Mars 2020.
Per ora l’agenda della missione non ha subito rallentamenti a causa della pandemia in corso. E il lancio del rover a bordo del razzo Atlas V è ancora previsto tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto.
Nel frattempo si procede all’assemblaggio degli ultimi componenti e relativi test di corretto funzionamento della macchina. Lo scorso 30 marzo è arrivato al Kennedy Space Center il cambio gomme: i sei “pneumatici” di volo su cui il rover ha fatto un giro di prova nel dicembre 2019, disegnate sul modello di quelli consumati da Curiosity nella traversata sul Monte Sharp.
Progettate per percorrere una media di 200 metri al giorno, giorno marziano si intende, le ruote di Perseverance sono composte da un blocco centrale di alluminio e da raggi in titanio, con un diametro di qualche millimetro superiore rispetto a quelle montate su Curiosity. I numerosi test ripetuti al Mars Yard del Jpl hanno dimostrato che la trama dentellata della ruota resiste meglio alla pressione di rocce affilate e aderisce meglio sulla sabbia.
Si è conclusa il 26 marzo anche l’installazione del paracadute nel guscio posteriore del modulo di lancio. Avrà il compito di rallentare la caduta su Marte del pesante gioiellino tecnologico: da Mach 1,7 alla “ridotta” velocità di 320 km/h. Il 18 febbraio 2021, data presunta di ammartaggio della missione, tutto sarà affidato a quegli 88 kilogrammi di nylon, fibre di Kevlar e Technora impacchettati in un cilindro di alluminio del diametro di 50 centimetri. Quando raggiungerà la quota 11 kilometri sulla superficie marziana, impiegherà circa mezzo secondo per dispiegarsi nei suoi 21,5 metri di diametro.
Pesante come un’utilitaria, Perseverance si basa dunque sulla configurazione del precedente rover Nasa Curiosity, ma con diverse migliorie. Cercherà segni della vita microbica nel passato di Marte, studierà il clima e la geologia marziana, raccoglierà campioni per una missione di rientro a Terra.
Perseverance fa parte di un più ampio programma di esplorazione spaziale che punta a Marte passando dalla Luna. Il programma si chiama Artemis e riporterà gli astronauti sul nostro satellite entro il 2024. L’obiettivo è stabilire una presenza umana sostenibile al suolo e nell’orbita lunare (2028).
Source: Perseverance al pit stop | MEDIA INAF