Il mese di febbraio è di solito quello che, nella stagione invernale, delude meno le aspettative degli osservatori. Le notti serene, infatti, sono discretamente numerose e si presentano tendenzialmente molto stabili anche sotto il profilo del seeing. Sarà così anche quest’anno?
Per quanto riguarda l’aspetto del cielo, nella prima parte della notte predomineranno ancora le costellazioni invernali: guardando il cielo verso le 20:30 sarà possibile osservare al meridiano la grande figura di Orione e il Cane Maggiore con Sirio, mentre
A ovest staranno invece tramontando Pegaso, la Balena, Perseo, Andromeda, il Triangolo e le deboli costellazioni dei Pesci e dell’Ariete, tipicamente autunnali.
A est il cielo sarà già occupato dagli asterismi tipici della primavera, tra cui saranno facilmente riconoscibili il Leone e le prime propaggini della Vergine. Più tardi sorgerà anche la brillante Arturo nel Boote.Piu’ in alto sono riconoscibili le ben note costellazioni del Toro e dei Gemelli, proseguendo fino allo zenit, dove si incontra l’Auriga con la bella Capella (non perdete l’approfondimento a pagina 150).
Molto più in alto, quasi immobile a nord, il l’Orsa Maggiore sembrerà in procinto di rovesciarsi, con il Drago, l’Orsa minore, Cefeo e Cassiopea un po’ piu’ in basso,
IL SOLE
Il 16 febbraio il Sole si sposterà dal Capricorno all’Acquario (ovviamente stiamo parlando di costellazioni, non di “segni astrologici”), proseguendo nel contempo la “risalita” dell’eclittica a una velocità media in declinazione di circa 20 primi al giorno: partendo dai –17,4° di inizio mese supererà i –8° alla fine. Da questo ne deriverà un corrispondente aumento dell’altezza sull’orizzonte al momento del passaggio in meridiano. Aumenteranno così anche le ore di luce, tanto che la sera, in media, si potrà iniziare a osservare con il massimo contrasto non prima delle 19:15, fino alle 5:30 del mattino dopo. La durata della notte astronomica, in continua diminuzione, in febbraio sarà in sostanza in media di poco superiore alle 10 ore.
Di seguito vengono fornite alcune indicazioni sulle condizioni di osservabilità dei pianeti per il mese di febbraio 2018. Gli orari sono espressi in TMEC, cioè all’ora indicata dai nostri orologi.
Mercurio
Mag. da –0,6 a –1,4; diam. da 4,9″ a 5,3″; fase da 95,2% a 94,4% Praticamente inosservabile
Se il mese scorso Mercurio si è mostrato facilmente nel cielo del mattino, o rendoci un bello spettacolo, in febbraio lo vedremo invece avviarsi velocemente verso la congiunzione eliaca superiore (che raggiungerà il 17 febbraio). Si tratta di una configurazione geometrica tale per cui, lungo il cammino della sua orbita, il pianeta, il Sole e la Terra sono allineati, con la nostra stella nel mezzo. Viene da sé che il primo pianeta del nostro Sistema Solare risulterà, per tale ragione, impossibile da osservare. Già a inizio mese sarà infatti troppo basso sull’orizzonte all’alba e, allo stesso modo, sarà basso anche a fine mese, sull’orizzonte ovest, immerso nelle luci del tramonto, dove potremo sperare di vederlo fugacemente solo negli ultimi giorni di febbraio.
Venere
Mag. –3,9; diam. da 9,8″ a 10″; fase da 99,6% a 97,9% Osservabile al tramonto
Dopo aver superato la congiunzione eliaca superiore lo scorso 8 gennaio, ora Venere si sta via via allontanando dal Sole, di modo che potremo finalmente tornare a osservarlo nelle luci del tramonto già nella prima decade di febbraio. Potremo quindi riconoscerlo guardando a ovest la sera appena dopo il tramonto: sarà brillante, ben visibile a occhio nudo, quando il cielo sarà ancora chiaro e potremo seguirlo per tutto il mese, via via che le sue condizioni di osservabilità miglioreranno con il passare dei giorni. A inizio mese si troverà nel Capricorno e tramonterà appena 25 minuti dopo il Sole, ma già alla ne di febbraio scenderà sotto l’orizzonte, tra le stelle dell’Acquario (dove si trova a partire dall’8 febbraio) circa un’ora dopo il Sole.
Marte
Mag. da +1,2 a +0,8; diam. da 5,6″ a 6,6″ Osservabile nella seconda parte della notte
In febbraio sarà possibile osservare Marte facilmente nella seconda parte della notte, sorgendo sempre circa 4 ore e mezza prima del Sole. Di certo per osservarlo nelle condizioni migliori sarà necessario alzarsi presto la mattina: alle 5 del mattino, il Pianeta Rosso sarà alto più di 18° sull’orizzonte sud-sudest. All’inizio del mese lo potremo rintracciare tra le stelle dello Scorpione (dove è approdato proprio il 1° febbraio), nei pressi della stella Acrab, (beta Scorpii, mag. +2,6) con cui sarà in congiunzione. Il 9 febbraio Marte entrerà entro i confini dell’Ofiuco, dove soggiornerà per il resto del mese. Il moto diretto del pianeta lo porterà velocemente attraverso la costellazione dello Scorpione, avvicinando Antares (alfa Scorpii,
mag. +1,05) il 10 febbraio e poi la stella Sabik (eta Ophiuchi, mag. +2,45) a fine mese. La sua luminosità non sarà eccezionale con una magnitudine media di +1,0, in miglioramento, ma sarà comunque possibile scorgerlo ad occhio nudo, come una stella di colore arrossato.
Giove
Mag. da –2,0 a –2,2; diam. da 9,8″ a 10″ Osservabile nella seconda parte della notte
Il re dei pianeti del Sistema Solare sarà ben osservabile nella seconda metà della notte in febbraio: lo troveremo tra le stelle della Bilancia, splendente di magnitudine –2,1. Sarà facile quindi individuarlo in cielo a occhio nudo e, già con un binocolo, offrirà un grande spettacolo. Sorgerà all’1:45 a inizio mese, per anticipare ancora, a poco dopo la mezzanotte a ne mese: avremo quindi numerose ore per osservarlo. Complessivamente le condizioni osservative di Giove miglioreranno sempre più, essendosi già avviato verso l’opposizione che raggiungerà a maggio.
Saturno
Mag. +1,5; diam. da 35″ a 36,1″ (anelli inclusi) Osservabile prima dell’alba
Avevamo lasciato Saturno, il mese scorso, in condizioni di non ottima visibilità mattutina ma in deciso miglioramento, un miglioramento che ci permetterà di goderne questo mese, con il pianeta che sarà osservabile nella magnifica costellazione del Sagittario. Saturno anticiperà il sorgere del Sole di poco più di due ore (a inizio mese) per superare le tre ore a fine mese, dandoci quindi modo di organizzarci per l’osservazione. Anche se sarà visibile a occhio nudo – guardando a sudest, a metà mese, alto circa 10° (apparirà come una stella brillante di mag. +1,5) – è con un telescopio, anche di piccolo diametro, che sarà possibile vederne l’anello. Transiterà a poca distanza dalle stelle mu Sagittarii (mag. +3,8) e lambda Sagittarii (mag. +2,8).
Urano
Mag. da +5,8 a +5,9; diam. da 3,5″ a 3,4″ Osservabile la sera dopo il tramonto
Lo troveremo nella costellazione dei Pesci e potremo cercarlo già subito dopo il tramonto, quando sarà alto più di 50° sull’orizzonte di ovest- sudovest. Purtroppo sono finiti i tempi in cui era possibile osservare Urano tutta la notte: il pianeta infatti tramonterà circa 4 ore dopo il Sole a fine mese. Potremo rintracciarlo grazie alle stella omicron Piscium da cui sarà distante circa 2° 15’ a ne mese.
Nettuno
Mag. da +8; diam. 2,2″
Osservabile dopo il tramonto nella prima decade del mese
Difficile (e in peggioramento) l’osservabilità di Nettuno, il remoto pianeta gassoso del Sistema Solare, che all’inizio di febbraio ci darà, probabilmente, le ultime possibilità di vederlo. Già alle 18:30, dopo il tramonto a inizio mese, sarà piuttosto basso, circa 15°, tra le stelle della costellazione dell’Acquario. Dopo la prima decade, con il tramonto sempre più ritardato, Nettuno scomparirà nelle luce del crepuscolo serale risultando quindi impossibile da osservare: si è ormai avviato verso la congiunzione con il Sole, che raggiungerà il 4 di marzo.
FENOMENI E CONGIUNZIONI DI FEBBRAIO
1 febbraio, dalle 19:15: Congiunzione Luna e Regolo
Iniziamo subito la prima sera del mese con una bella congiunzione stretta tra Luna praticamente Piena (fase 98%) e vicina al Perigeo, e la brillante Regolo (mag. +1,4) stella alfa del Leone. I due astri saranno a soli 30’ di distanza e sorgeranno dall’orizzonte est-nordest attorno alle 18:45 con il cielo già buio. Converrà ovviamente attendere che abbiano una buona altezza sull’orizzonte (alle 19:30 saranno alti circa 7°) per osservare i due astri al binocolo o al telescopio ma, per chi avesse l’orizzonte libero e il cielo limpido, anche una ripresa fotogra ca, comunque non facile, con i due oggetti bassi a lo dell’orizzonte potrebbe dare risultati suggestivi…
Potranno comunque essere seguiti per tutta la notte no al mattino successivo. La massima altezza al meridiano la raggiungeranno poco prima delle due di notte.
Source: Il Cielo di Gennaio 2018 « Coelum Astronomia