La nebulosa Rosetta, situata a circa 5500 anni luce da noi in direzione della costellazione dell’Unicorno, ben visibile nei cieli serali di marzo a sud ovest, è un oggetto celeste tanto affascinante quanto complesso. Difficile da vedere con un binocolo, comincia a mostrarsi al meglio con un piccolo telescopio. In queste immagini che stanno scorrendo, riprese da telescopi a terra e nello spazio, osserviamo la tenue nebulosità dovuta a polveri e gas che tuttavia sarebbe sufficiente per formare ben diecimila stelle come il nostro Sole. Nella cavità centrale della nebulosa risiede un ammasso stellare aperto di astri giovani, brillanti e molto caldi. Nella nebulosa sono state anche individuate delle zone dove stanno formandosi nuove stelle: la loro luce fa capolino in questo zoom nell’infrarosso ottenuto dal telescopio spaziale Herschel dell’ESA.
Diamo ora uno sguardo a quello che potremo vedere la sera, nel cielo di marzo:, verso sud, è possibile individuare le costellazioni del Leone, del Cancro, del Cratere e dell’Idra. Più in basso, il Cane Minore, l’Unicorno, il Cane Maggiore.
Verso ovest spiccano le costellazioni dei Gemelli, come già ricordato, dell’Auriga, del Toro e Orione, sempre più basse.
Verso Nord le costellazioni del Drago, Cefeo, Cassiopea, Giraffa e Orsa Maggiore ruotano attorno alla stella polare.
Infine ad est salgono progressivamente le costellazioni di Ercole, Boote e della Vergine.
Per quanto riguarda i pianeti, Mercurio può essere osservato per gran parte del mese la sera verso ovest, subito dopo il tramonto dl sole. Solo a fine marzo si riavvicina alla nostra stella diventando inosservabile.
Venere torna protagonista del cielo già dopo il tramonto, salendo progressivamente di altezza con il passare dei giorni, in direzione ovest.
Marte invece fa parte del trio dei pianeti visibili in piena notte nel mese di marzo: è visibile verso sud est già da qualche ora prima dell’arrivo dell’alba.
Giove anticipa di un paio d’ore il sorgere di marte, superando l’orizzonte attorno a mezzanotte verso sud est. Saturno infine completa il terzetto, sorgendo sempre a sud est meno di tre ore prima dell’alba.
Per quanto riguarda le congiunzioni, Venere e Mercurio saranno piuttosto vicini la sera del 5, bassi sull’orizzonte occidentale e il 18. In questo caso a fargli compagnia ci sarà anche un sottilissimo falcetto di Luna crescente.
La Luna, che sarà piena il 2 e il 31 e nuova il 17, sarà in congiunzione con Giove nella notte tra il 6 e il 7 marzo verso sud est, con Marte la mattina del 10 e infine con Saturno l’11 marzo.
Concludiamo ricordando che il 20 marzo si verificherà l’equinozio di primavera. In questo giorno la durata del dì e della notte saranno uguali.
A cura di Marco Galliani – Media INAF
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