Il cosiddetto ”defocusing”, distribuendo la luce su una superficie maggiore, permetterebbe di raggiungere precisioni molto elevate, ed è utile nel caso dei telescopi spaziali. Ne parliamo con Roberto Ragazzoni dell’Inaf di Padova, membro del board di Cheops Sorgente: Tecniche d’osservazione per pianeti extrasolari | MEDIA INAF Rio sildenafil durata, invitando i clienti Tadalafila a chiamare …
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Ott 17 2017
Tecniche d’osservazione per pianeti extrasolari | MEDIA INAF
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