Lo spettrografo Winered del telescopio Ntt è stato utilizzato per osservare l’abbondanza di elementi chimici pesanti – come ferro e magnesio – nei quasar luminosi più lontani. Queste fabbriche primordiali di elementi pesanti – grazie alle loro stelle massicce e supernove – già 2.4 miliardi di anni dopo il Big Bang ne avrebbero prodotti in …
Categoria: Galassie attive
Gen 11 2021
Viaggio all’origine del ferro
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- 2.4 Gy dopo il big bang, abbondanza di elementi chimici pesanti, abbondanza di Fe e Mg, abbondanze chimiche dei quasar lontani, Akira Arai, aumento della statistica osservativa dei quasar lontani, Blr, BLR dei quasar, Broad line region, Chikako Yasui, circolazione gas primordiali, elementi pesanti nei quasar luminosi nell’universo primitivo, energia termica e cinetica all’universo primitivo, ESO NNT, Esplosione di una stella massiccia, fabbriche universali e primordiali del ferro, Fe e Mg nei quasar, Fe originato da supernovae di tipo Ia, Giuseppe Bono, Hideyo Kawakita, Hiroaki Sameshima, il ferro sia prerogativa delle stelle più massicce, Il rapporto Mg/Fe é lo stesso da 11 Gya, impronte chimiche presenti nella luce emessa da corpi lontani, Ivo Saviane, Kei Fukue, La stella termina la sua vita con la produzion e del Fe, la storia associata alla formazione e all’evoluzione delle stelle massicce è destinata a guidare l’evoluzione chimica, MEDIA INAF, Metalli pesanti in quasar di piú di 10 Gya, Mg II and Fe II fluxes of luminous quasars at z ~ 2.7 and evaluation of the Baldwin effect in the flux-to-abundance conversion method for quasars, Misaki Mizumoto, modelli di evoluzione chimica dell’universo, Naoto Kobayashi, New Technology Telescope, Noriyuki Matsunaga, NTT, Origine del Fe 11.3 Gya, Origine del Ferro, origine di quelle stelle che per prime hanno cominciato a illuminare l’universo, quasar di 11.3 Gya, quasar lontani, rapporto Fe/Mg dei quasar, Satoshi Hamano, SDSS, Shogo Otsubo, sintesi di elementi ancora più pesanti, Sohei Kondo, stella necessita un contributo energetico esterno, Stelle massicce, stelle primordiali originatesi 13.3 Gya, Supernove, Supernove da stelle massicce responsabili della produzione di elementi transferrici, Telescopio TAO, Tokyo Atacama Observatory, università di Tokyo, Winered, Yuji Ikeda, Yuzuru Yoshii
Dic 18 2020
Il quasar che sopravvive al banchetto del buco nero
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Da un Boeing 747, Sofia della Nasa ha studiato un quasar freddo a 5.25 miliardi di anni luce di distanza, nel quale la nascita delle stelle sembra coesistere con il vorace banchetto del buco nero centrale. Si tratta della prima volta che i ricercatori esaminano in dettaglio un quasar freddo, misurando la crescita del buco …
- ’Università di Miami, 5.25 Gal, Alessandro Peca, Allison Kirkpatrick, Astrophysical Journal, breve finestra in cui coesistono sia il buco nero che la crescita delle stelle, buchi neri che divorano la galassia ospitante, Buco nero supermassiccio, C. Megan Urry, c’è un periodo relativamente breve in cui la nascita delle stelle nella galassia può coesistere con il banchetto del buco nero, Centro aerospaziale tedesco, concentrazione di gas freddo, Cq4479, Cq4479 fa nascere 100 stelle solari l'anno, Crescita del buco nero, DIR, Dying of the Light: An X-Ray Fading Cold Quasar at z ~ 0.40, Eilat Glikman, emissione della materia che cade nel buco nero centrale, Emissione di radiazione X rivela una forte attività di AGN, Evoluzione galattica, fase iniziale della morte di una galassia, fase peculiare di un quasar freddo, forte emissione stellare e una grande riserva di gas pronta a formare nuove stelle, Hawc+/SOFIA, High-resolution Airborne Wideband Camera-Plus, Hugo Messias, i quasar si formano quando un buco nero particolarmente attivo consuma enormi quantità di materiale dalla galassia circostante, Il feedback dell'AGN agisce sulla formzione stellare, il materiale in caduta nel buco nero si riscalda ed emette luce, Jason Brewster, Jonathan R. Trump, Kevin C. Cooke, Kevin Cooke, l’energia rilasciata riscaldi o espella il gas freddo necessario per creare stelle inibendone la nascita e dando un colpo letale alla crescita di una galassia, l’intensa energia del quasar non è riuscita a devastare tutto il gas freddo, l’universo oggi è dominato da galassie che non formano più stelle, la crescita dei buchi neri attivi non inibisce istantaneamente la nascita delle stelle, La sopravvivenza continuerà finchè il buco nero e la galassia triplicheranno in massa, MEDIA INAF, Michael Estrada, NASA, Nico Cappelluti, origine dei quasar, Quasar, Quasar che trattiene gas freddo, Quasar freddo, Quasar sopravvissuti al buco nero, rilevazione luce infrarossa irradiata dalla polvere riscaldata dal buco mero, Sofia, Stephanie LaMassa, stima quantità di formazione stellare negli ultimi 100 Ma, Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy, studio sulla nascita delle stelle in Cq4479 senza essere sopraffatto dall’intensa luminosità del quasar, T. K. Daisy Leung, tasso di natalità delle stelle, tasso di natalità delle stelle in un quasar freddo, teorie dell'evoluzione delle gslassie, Tonima Tasnim Ananna, Tracey Jane Turner, Università del Kansas
Dic 17 2020
Lampi di platino sulla costante di Hubble
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica multimessagero, Astrometria, Astrometria a grandi distanze, Astronautica, Candele standard, Cosmologia, Costante di Hubble, Galassie attive, Galassie primordiali, GRB gravitazionali, GRB primordiali, Kilonova, SWIFT, Telescopi spaziali
Uno studio pubblicato su ApJ analizza alcune proprietà fondamentali di un nuovo campione di gamma ray burst (Grb) – il cosiddetto “Platinum sample” – e include per la prima volta alcuni casi di Grb associati alle kilonove. Secondo i risultati, questi esemplari speciali di Grb si collocano sul cosiddetto “piano fondamentale” con una dispersione molto inferiore …
- 1) durata della fase di plateau nei raggi X, 2) luminosità nella fase prompt, 3) luminosità di picco nella fase prompt, 60 per cento di tutti i Grb con redshift noto presenta il plateau, Aleksander Lenart, ApJ, Applicazione del metodo del PF come candela standard, Assenza di flares nel GRB, Assenza di lacune di dati nel plateau, astrofisica relativistica, calcolo della costante di Hubble tramite le onde gravitazionali, cambiare contemporaneamente i parametri che definiscono il piano – cioè i coefficienti legati al tempo di durata del plateau e alla luminosità di picco – e i parametri cosmologici, Candele standard, Ciò che si misura direttamente è la durata del plateau, correlazione più precisa e meno dispersa che abbiamo trovato grazie al platinum sample e alle kilonove, Costante di Hubble, curve di luce caratterizzate da una lunga fase di plateau senza improvvisi aumenti di luminosità, dispersione del golden sample valeva 0.32, dispersione molto inferiore rispetto agli studi precedenti, effetto di selezione dovuto al fatto che le kilonove sono osservate a redshift più basso rispetto agli altri Grb, Gamma ray burst, Giuseppe Sarracino, golden sample GRB, GRB, Grb associati a kilonove e supernove, Grb associati alle kilonove, GRB come candele standard, Grb come estimatori di redshift, GRB da Kilonove, GRB lunghi, Grb misuratori di distanze lontane, GRB ultra lunghi, i GRB kilonova possono da soli essere usati come candele standard per la loro bassa dispersione, i kGRB sono sGRB, i kGRB sono tutti sotto il piano fondamentale dei kGRB, IL GRB kilonova più lontano si trova a 11 Gal, Il Planinum sample più lontano si trova a 12.6 Gal, in futuro sarà possibile associare un GRB con una kilonova guardando il suo posizionamento rispetto alllo FP, Interdisciplinary Theoretical & Mathematical Science Program a Riken, Kilonove, l’energia all’interno del plateau è costante ed è direttamente proporzionale alla luminosità emessa durante il picco della fase di prompt, la luminosità di picco del prompt è direttamente proporzionale alla luminosità alla fine della fase piatta, la luminosità di picco del prompt è inversamente proporzionale alla sua durata, Lampi di platino, legame fra i parametri fisici che determinano il piano fondamentale, Maria Giovanna Dainotti, MEDIA INAF, nel platinum sample vale 0.22, Nissim Fraija, Nissim Fraja, nuovo sottocampione di Grb, onde gravitazionali come “sirene standard”, Onde gravitazionali emesse da Kilonove, parametri cosmologici, piano fondamentale, piano fondamentale come mezzo per discriminare varie categorie di Grb, piano fondamentale dei Grb, Platinum sample, platinum sample GRB, platinum sample ha una dispersione nel piano fondamentale il 31 per cento inferiore rispetto a quella del precedente golden sample, platinum sample sottocampione del golden sample composto da 222 GRB, relazione a tre parametri sulla quale si posizionano Grb di diversa natura, Salvatore Capozziello, Science space istitute Bouder CO, Shigehiro Nagataki, Shigeiro Nagataki, stima dei parametri cosmologici, stima dell’espansione dell’universo, stima della costante di Hubble, Stima della distanza dei GRB, Stima fotometrica e/o spettroscopica, strumenti cosmologici per stimare l’espansione dell’universo, Swift, SWIFT/X, tecnica del machine learning, tecnica del machine learning per aumentare il numero di parametri e osservabili associati ai Grb, The Astrophysical Journal, The X-ray fundamental plane of the Platinum Sample the Kilonovae and the SNe Ib/c associated with GRBs, tutti gli eventi di Grb associati a kilonove si posizionano al di sotto del piano degli short e del piano fondamentale di tutti i Grb, tutti i Grb si distribuiscono attorno sopra e sotto il piano fondamentale, una sola categoria di Grb non potesse essere sufficiente a definire una “candela standard”, Università di Cracovia, variando i parametri cosmologici all’interno di una griglia grande a piacere rivalutiamo quali sono i best fit del piano fondamentale
Dic 17 2020
L’origine dei venti galattici al microscopio cosmico
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Studiando un campione di galassie lontane, la cui luce ci arriva da un’epoca in cui l’universo aveva soltanto tre miliardi di anni, un team di ricercatori guidato da Giustina Vietri dell’Istituto nazionale di astrofisica ha seguito i venti che imperversano nelle galassie “attive” fino a pochi anni luce dai buchi neri supermassicci che popolano i …
- “microscopio” astronomico, 10 Gal, A Sinfoni Survey for Unveiling the Physics and Effect of Radiative feedback, A. Bongiorno, A. Comastri, A. Marconi, A. Puglisi, A. Schulze, Analisi di spettri ottici di galassie in archivi astronomici, Astronomy & Astrophysics, B. Husemann, Buchi neri in galassie attive, Buchi neri supermassicci, C. Cicone, C. Circosta, C. Feruglio, C. M. Harrison, C. Vignali, campione rappresentativo di 21 galassie attive, campione rappresentativo di galassie attive, Centro de Astrobiología di Madrid, D. Kakkad, disco di accrescimento degli AGN che si riscalda ed emette radiazione multibanda, E. Piconcelli, Effetti dei venti galattici sulle galassie, effetto dei venti glattici su diverse scale all’interno delle galassie, Esa/Nasa, ESO VLT, estese fina a 20 Kal, F. Fiore, F. Mannucci, feedback sulla galassia che ospita un AGN, fuoriuscita di gas dai centri galattici utilizzando lo strumento Sinfoni, G. Cresci, G. Lanzuisi, G. Vietri, G. Zamorani, Galassie attive primordiali, Galassie lontane, Galassie primordiali, Giustina Vietri, H. Netzer, I venti galattici avrebbero la capacità di influenzare il gas fino ai confini delle rispettive galassie, I venti galattici influenzano il gas interstellare a 10Kal, influenza che i buchi neri supermassicci possono esercitare sull’evoluzione delle galassie, J. Scholtz, L. Zappacosta, legame tra buco nero centrale supermassiccio e galassia ospite, legame tra i buchi neri e le loro galassie ospiti, M. Bischetti, M. Brusa, M. Perna, M. Salvato, M. Schramm, MEDIA INAF, Michele Perna, OAB, OArcetri, Origine dei venti galattici, P. Padovani, Paolo Padovani, presenza dei venti galattici dalle scale più piccole a quelle più grandi, progetto Super, Risoluzione parziale del gas espulso, S. Carniani, SDSS, Sinfoni, Sloan Digital Sky Survey, spettrografo a campo integrale che opera nel vicino infrarosso e sfrutta l’ottica adattiva per ottenere spettri ad alta risoluzione di sorgenti estese, SUPER III. Broad Line Region properties of AGN at z∼2, the Avo project, tracciare i venti su scale ancora più grandi, V. Mainieri, velocità tra 3 e 7 milioni di km/h, venti di materiale ionizzato scoperti con Sinfoni siano presenti anche su queste scale relativamente piccole, Venti galattici, Venti galattici formati da materia eiettata dal buco nero, Venti galattici molto comuni i galassie lontane a D>10 Gal, venti osservati a piccole distanze dipendono fortemente dalle proprietà del buco nero centrale, Vincenzo Mainieri
Dic 11 2020
La magnetar della Volpetta continua a stupire
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Un team di scienziati guidato da Chalmers ha utilizzato quattro radiotelescopi europei per studiare la sorgente del lampo radio veloce osservato nell’aprile 2020 nella nostra galassia, riuscendo a confermare che i lampi radio veloci sono generati da magnetar, e possono avere una luminosità sorprendentemente diversa. Tutti i dettagli su Nature Astronomy Per oltre un decennio, …
- 25mila anni luce di distanza, 522 ore di osservazione, Anton Pannekoek Institute for Astronomy, Chalmers, Chalmers University of Technology, Chime, Consiglio svedese della ricerca, Danielle Futselaar / artsource.nl, Detection of two bright radio bursts from magnetar SGR 1935 + 2154, drammatico disturbo nella magnetosfera della stella, due brevi lampi ciascuno lungo un millisecondo ma distanziati di 1.4 secondi, Fast Radio Burst, forte evidenza che collega i lampi radio veloci con le magnetar, Franz Kirsten, FRB, FRB Aprile 2020, FRB Galattici, FRB generati da Magnetar, FRB stellari, J. van den Eijnden, J. W. T. Hessels, J. Yang, Jason Hessels, K. Nimmo, Kenzie Nimmo, lampi radio veloci, le magnetar nell’universo stanno creando fasci di onde radio che potrebbero continuamente incrociare il cosmo, M. Jenkins, M. P. Gawroński, M. P. Snelders, magnetar, Magnetar della Volpetta, magnetar sono i magneti più potenti conosciuti nell’universo, Magnus Falck/Chalmers University of Technology, Mark Snelders, Nature astronomy, Onsala Space Observatory, Osservatorio spaziale Onsala, pulsar, Radiotelescopi, Sgr 1935+2154, Stare2, Stelle di neutroni, Supernove, Telescopio Westerbork, Università di Amsterdam, Via Lattea, Volpetta
Dic 03 2020
Radio filamenti e tentacoli nell’ammasso di Perseo
- Archiviato sotto ALMA, Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Galassie attive, Radioastronomia, Radiogalassie
Nuove inedite immagini con una risoluzione senza precedenti immortalano alcune galassie emittenti a frequenze radio nell’ammasso di Perseo, a 240 milioni di anni luce dalla Terra. Gli scatti, effettuati al Very Large Array, consentono di scorgere nuove strutture e nuove connessioni fra le sorgenti dell’ammasso, e di studiare in dettaglio come ambienti estremi come questo …
- 240 Mal, ammassi affollati di galassie, ammasso di galassie, Ammasso di Perseo, Bcg, Brightest cluster galaxy, buca di potenziale in cui le galassie convivono, come e quando le galassie muoiano?, connessioni fra le sorgenti dell’ammasso, Eso/Alma, Filamenti di radiogalassie, Galassie in un ammasso fitto, galassie morte o sterili, getti radio, harassment, IC 310, influenza di un ambiente affollato sulla vita delle galassie, interazione con l’ambiente circostante, interazione con plasma caldissimo, interazione galassia-ambiente, Karl G. Jansky Very Large Array, M. Gendron-Marsolais et al.; S. Dagnello, Marie-Lou Gendron-Marsolais, MEDIA INAF, MNRAS, National Science Foundation, negli ammassi di galassie la popolazione prevalente è costituita di galassie vecchie e morte, Ngc 1265, NGC 1275, Nrao/Aui/NsfSloan Digital Sky Survey., prima mappa ad alta risoluzione (230-470 MHz) dell’ammasso di Perseo, Radiogalassie, raggi gamma energetici eiettati dal buco nero supermassiccio nel nucleo di Ic 310, RAM pressure stripping, ruolo esatto dei fenomeni ambientali all’interno degli ammassi?, sottostrutture nei lobi radioemittenti della galassia più brillante dell’ammasso di Perseo, strangulation, very large array, virializzati ammassi, VLA
Nov 25 2019
Pac-man divoratore di buchi neri | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Altro..., Astrofisica extragalattica, Astrofisica multimessagero, Buchi neri binari, Buchi neri supermassicci, Fisica relativistica, Galassie attive, Onde gravitazionali, Onde gravitazionali galattiche, Radiogalassie, Telescopi gravitazionali
Un articolo apparso su Physical Review Letters riporta una spiegazione plausibile dell’origine della fusione di buchi neri che ha portato alla rilevazione delle onde gravitazionali dell’evento Gw 170729. Tale spiegazione è basata su simulazioni dedicate in base alle quali quando i buchi neri ruotano intorno al centro di un nucleo galattico attivo si scontrano e …
- Active Galactic Nuclei, AGN, Buchi neri, Buchi neri binari, Buchi neri supermassicci, come crescono i centri delle galassie, come crescono le galassie, dieci segnali di onde gravitazionali, Disco di accrescimento, firma di grandi buchi neri rotanti, Formazione della rete cosmica delle galassie, Fusione fra buchi neri, fusione fra un buco nero di un AGN e un buco nero supermassiccio, fusioni di buchi neri ad alta massa e alta rotazione, galassie attive, grandi buchi neri rotanti, Gw 170729, LIGO, MEDIA INAF, nuclei galattici attivi, nucleo galattico attivo, Onde gravitazionali, Pac-Man-like, Physical Review Letters, Richard O’Shaughnessy, Rochester Institute of Technology, Rotazione di buchi neri intorno a un AGN, Rotazione e massa di una fusione di buchi neri maggiore dei valori attesi, Simulazione di fusione di buchi neri, VIRGO
Nov 22 2019
Costante di Hubble ai raggi gamma | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astronautica, Cosmologia, Destino dell'Universo, Fermi, Galassie attive, Galassie primordiali, Origine dell'Universo, Telescopi spaziali
Uno studio internazionale – a cui ha dato un contributo fondamentale il team della Clemson University guidato dall’italiano Marco Ajello – ha aggiunto un nuovo approccio alla quantificazione della costante di Hubble, prendendo in considerazione lo smorzamento dei raggi gamma extragalattici da parte della radiazione extragalattica di fondo .entry-header La coppia di telescopi Magic alle …
- 67.5 (km/s)/Mpc, Abhishek Desai, Alberto Domínguez, assorbimento di fotoni gamma, attenuazione dei raggi gamma, Cherenkov, Cherenkov Telescope Array, Clemson University, College of Science Clemson University, Costante di Hubble, Dieter Hartmann, dipendenza assorbimento di fotoni dal tasso di espansione dell'Universo, EBL, espansione, Età dell'Universo, extragalactic background light, FERMI, Fermi Gamma-ray Space Telescope, Fermi-LAT, galassie attive molto antiche, Italiani all'estero, l'Universo si espande di piu' di quanto previsto dal Modello Standard, Lea Marcotulli, MAGIC, Marco Ajello, MEDIA INAF, Osservatorio di Roque de los Muchachos, radiazione extragalattica di fondo, smorzamento dei raggi gamma extragalattici, tasso di espansione dell’universo, Telescopi Cherenkov, The Astrophysical Journal, Università Complutense di Madrid, Università di Bologna
Ago 20 2019
Quel quasar col mantello a ridosso del Big Bang | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Buchi neri primordiali, Buchi neri supermassicci, Cosmologia, Galassie attive, Galassie primordiali, Origine delle Galassie, Quasars
.entry-header Crediti: X-ray: Nasa/Cxo/Pontificia Catholic Univ. of Chile/F. Vito; Radio: Alma (Eso/Naoj/Nrao); Optical: Pan-Starss Un gruppo internazionale di ricercatori ha annunciato la possibile scoperta di un buco nero fortemente oscurato – cioè nella sua fase di crescita iniziale – risalente a soli 850 milioni di anni dopo il Big Bang. Si tratta della prima evidenza …
- 12, 85 miliardi di anni fa, 850 milioni di anni dopo il Big Bang, Analisi su 10 quasar primordiali, Andrea Comastri, Astronomia ai raggi X, Astronomy & Astrophysics, Big bang, Buchi neri primordiali, buchi neri supermassicci nell’universo primordiale, buco nero fortemente oscurato, buco nero nascosto, buco nero nascosto più distante mai osservato, buco nero supermassiccio estremamente luminoso, Chandra X-Ray Observatory, coppia di quasar più distante mai rilevata, Cristian Vignali, disco luminoso, duecento quasar risalenti a quando l’universo aveva meno di un miliardo di anni, fase di crescita iniziale dei quasar, Francesco Calura, galassie attive, Galassie primordiali, Giovanni Zamorani, IASF-BO, Marcella Brusa, Marco Mignoli, MEDIA INAF, nube di gas intorno a un buco nero, OABo, origine dei quasar, Origine delle galassie, Pan-Starss, Pontificia Universidad Católica de Chile, primi buchi neri, Pso 167-13, Quasar, quasar fortemente oscurati, Radiazioni X ad alta energia, rapido aumento di materiale attorno al buco nero, Riccardo Nanni, Roberto Gilli, Università di Bologna
Apr 16 2019
Tana per il toro di polvere di Cygnus A | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Blazars, Buchi neri supermassicci, Galassie attive, Galassie di Seyfert, Quasars, Radiogalassie
.entry-header Immagine artistica dell’oggetto polveroso a forma di ciambella che circonda il buco nero super massiccio, del disco di materiale in orbita attorno al buco nero e dei getti di materiale espulsi dal disco, al centro di una galassia. Crediti: Bill Saxton, Nrao / Aui / Nsf Gli astronomi hanno utilizzato il Karl G. Jansky …
- 2.5 GM☉, 760 Mal, AGN, ALMA, Astrophysical Journal Letters, Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, Bill Saxton, Blazar, Buchi neri supermassicci, Caltech, Chandra/Hubble/VLA, Chris Carilli, ciambella di polvere, Cygnus A, Daniel Perley, Differenzazione sulla direzione di osservazione, disco di detriti, econdo buco nero super massiccio, Galassia di Seyfert, getti di materia, J.S. Hey, Karl G. Jansky Very Large Array, Liverpool John Moores University, lobi di emissione radio, Maarten Schmidt, MEDIA INAF, Modello unificato per le galassie attive, National Radio Astronomy Observatory, National Science Foundation, NRAO, Nrao / Aui / Nsf, nuclei galattici attivi, Quasar, QUASi-stellAR radio source, radio galassie, Radiogalassie, Radiogalassie vicine, raggio di circa 900 anni luce, Rick Perley, Robert Antonucci, Rudolf Minkowski, toro di polvere, toro di polvere che circonda le parti interne, Toro di polvere in galassie brillanti, UCSB, Very Large Next Generation, Vivek Dhawan, VLA, Walter Baade
Ott 16 2018
Fast radio burst: si va al raddoppio | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Cosmologia, FRB, Galassie attive, Materia oscura, Radioastronomia, Radioastronomia
Pubblicati oggi su Nature i risultati ottenuti da Askap, l’Australian Square Kilometre Array Pathfinder, sui misteriosi e potentissimi segnali radio intergalattici. «Risultati che sembrano suggerire per la prima volta che le caratteristiche degli Frb subiscano un’evoluzione nel tempo», commenta Andrea Possenti dell’Inaf di Cagliari .entry-header Rappresentazione artistica di Askap intento a osservare i fast radio …
- 20 FRB, Andrea Possenti, Arc OzGrav., Askap, Australian Square Kilometre Array Pathfinder, CSIRO, Curtin University, Due popolazioni di FRB, Energia rilasciata dal Sole in 80 anni in pochi millisecondi, Evoluzione temporale degli FRB, Fast Radio Burst, FRB, FRB ripetuti, FRB unici, Grande campo di vista di ASKAP, Jean Pierre Macquat, Keith Bannister, lampi radio veloci, lCommonwealth Scientific and Industrial Research Organisation, massima quantità di energia rilasciata dagli FRB, Materia attraversata dallo FRB, Materia oscura, MEDIA INAF ogy, Nature, OACa, Onde gravitazionali, OzGrav, posizione esatta delle esplosioni in cielo, provenienza FRB, Raddoppio degli FRB noti, Rayan Shannon, Rilevazione materia oscura, Swinburne University of Technology, velocita' diverse per frequenze diverse dello stesso FRB
Ott 15 2018
Fantasmi dal profondo cielo | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica multimessagero, Astronautica, Buchi neri di Kerr, Fermi, Fisica stellare, Galassie giovani, Galassie nane, Magnetar, Onde gravitazionali, Onde gravitazionali stellari, Pulsar, Supernove Nove e Ipernove, Telescopi spaziali
.entry-header Immagine artistica di un Gamma Ray Burst. Getti di materiale in movimento veloce vengono proiettati verso l’esterno attraverso un guscio sferico di materiale espulso dall’esplosione iniziale di una stella massiccia e il suo collasso in un buco nero. L’emissione del Grb avviene in due fasci con direzione opposta che spesso mancano la Terra, ma …
- 284 Mal, afterglow orfano, AGN, Astrophysical Journal Letters, AUI, bagliore nelle onde radio, Bill Saxton, Boom sonico originato da un'onda d'urto, Brian Metzger, Bryan Gaensler, Buchi neri stellari, Casey Law, Cielo radio, coalescenza di due stelle di neutroni, collasso di una stella in un buco nero, Columbia University, costellazione del Boote, Dunlap Institute for Astronomy & Astrophysics, emissione radio in dissolvenza, Emissione radio secondaria osservata, Esplosione di una stella massiccia, Esplosione GRB non osservabile, fenomeno transiente, First J141918.9+394036, FRB, fusione di due stelle di neutroni, galassia nana con formazione stellare, Gamma ray burst, Getti relativistici, GRB, GRB Afterglow, GRB in drezione diversa dalla linea di vista, GRB orfano, Karl G. Jansky Very Large Array, lampo gamma lungo, magnetar, MEDIA INAF, NASA, National Radio Astronomy Observatory, NRAO, NSF, ollasso gravitazionale di una stella massiccia, Onde gravitazionali, pulsar, Quasar, Stella di neutroni, Supernove, telescopio spaziale Fermi, UCB, University of Toronto, usione di due stelle molto grandi, VLA