Nebulosa della Carena, nebulosa planetaria Ngc 3132, spettro dell’atmosfera dell’esopianeta Wasp-96b, il Quintetto di Stephan e un ammasso di galassie che, agendo da lente gravitazionale, spinge lo sguardo del telescopio a oltre 13 miliardi di anni luce. Sono le prime immagini full-color prodotte da Jwst, svelate oggi dalla Nasa. Marco Tavani (presidente Inaf): «La nostra comunità è orgogliosa di essere parte attiva in questa straordinaria missione»
Categoria: Astrofisica extragalattica
Lug 13 2022
Webb, cinque meraviglie dell’universo che verra
- Archiviato sotto Ammassi di galassie, Ammassi stellari primordiali, Astrochimica, Astrofisica extragalattica, Astronautica, Cosmologia, Esobiologia, Fisica stellare, JWST, Lenti gravitazionali, Nebulose, Origine dell'Universo, Scontri fra galassie, Telescopi spaziali
- 1150 anni luce, 13 miliardi di anni luce, 1500 ore di tempo osservativo, 7600 anni luce, Adriano Fontana, Ammassi di galassie, ammasso di galassie, Anello del sud, ASI, atmosfera del pianeta extrasolare Wasp-96b, come si formano le galassie più massicce dell’universo, diametro di quasi mezzo anno luce, duemila anni luce dalla Terra, ESA, Galassie, Hubble, il Quintetto di Stephan, il ruolo dei buchi neri supermassicci nell’evoluzione galattica, Inaf, Italia è presente in oltre 40 programmi scientifici, Joe Biden, JWST, l’origine dei potenti getti di materia durante la formazione stellare, Lente gravitazionale, livello di dettaglio mai visto prima, Marco Tavani, massa pari alla metà di quella di Giove, MEDIA INAF, Miri, Nane brune, NASA/HST, nascita di stelle in ambienti estremi, Nebulosa della Carena, Nebulosa della Carena Spettro dell’atmosfera dell’esopianeta Wasp-96b Nebulosa planetaria Ngc 3132 Quintetto di Stephan Smacs 0723, Nebulosa planetaria, nebulosa planetaria Ngc 3132, Nebulose, nel suo cielo c’è vapor d’acqua, Ngc 3132, NirCam, nuvola di gas in espansione che circonda una stella morente, orbita attorno alla sua stella ogni 3.4 giorni, prima elusiva generazione di stelle del cosmo, Prime immagini di JWST, primo gruppo compatto di galassie mai scoperto, Quintetto di Stephan, Smacs 0723, spettro dell’atmosfera dell’esopianeta Wasp-96b, telescopio spaziale James Webb, via alla missione scientifica
Mag 13 2022
Nuova tecnica per “vedere” l’ombra dei buchi neri
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Sembrava uno strano artefatto delle osservazioni, ma le simulazioni e la relatività generale hanno confermato: grazie a un effetto di lensing gravitazionale, è possibile misurare le variazioni di luminosità di una coppia di buchi neri supermassicci mentre passano l’uno di fronte all’altro, e ricavare da questo la dimensione del loro orizzonte degli eventi.
- Amplificazione ombra di un buco nero mediante lensing, Buchi neri, Buchi neri binari, buchi neri binari supermassicci sospetti, Buco nero di M87, Calo periodico di luminosità di un sistema binario di buchi neri, è che la misura non può essere effettuata su singoli buchi neri, fusione di buchi neri, Galassia spikey, Immagine diretta di un buco nero, Kepler, la misura non può essere effettuata su singoli buchi neri ma deve esserci una coppia di oggetti in orbita uno intorno all’altro, lensing gravitazionale, ma deve esserci una coppia di oggetti in orbita uno intorno all’altro</em>; il <strong>secondo</strong>, MEDIA INAF, Misura diretta dell'orizzonte degli eventi di un sistema binario di buchi neri, Modellizazione relativistica di un transito di un buco nero, Osservazione buchi neri con kepler, Relatività generale, Stima dimensione e orizzonte degli eventi di un buco nero, Transito di un buco nero davanti a un'altro, Variazione di luminosità di un buco nero
Feb 11 2021
L’anello fuso di Einstein
- Archiviato sotto Altro..., Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Astronautica, Fisica relativistica, Galassie ellittiche, HST, Lenti gravitazionali, Telescopi spaziali
Il telescopio Hubble ha catturato un altro sorprendente esempio dell’effetto lente gravitazionale. In questo caso la luce dalla galassia di fondo è stata distorta e curvata dalla gravità dell’ammasso di galassie che si trova di fronte. Gal-Clus-022058s è un oggetto unico nel suo genere perché sembra un anello in via di fusione Nell’immagine potete ammirare …
- allineamento esatto fra sorgente e lente, ammasso di galassie, amplificazione per effetto lente gravitazionale, Anello di Einstein, Anello di Einstein in via di fusione, Anello fuso di Einstein, curvata e amplificata da un ammasso galattico che é allineato e si trova più vicino, Fornace, Gal-Clus-022058s, galassia ellittica centrale dell’ammasso, ha deformato e ingrandito l’immagine della galassia di fondo, HST, Hubble Space Telescope, il più grande Anello di Einstein mai scoperto finora, la luce della galassia è stata distorta, lente d’ingrandimento formato galattico, Lente gravitazionale, Lontana galassia con lente gravitazionale, MEDIA INAF, teoria della relatività generale
Gen 11 2021
Viaggio all’origine del ferro
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Fisica stellare, Galassie attive, Ipergiganti rosse, Nucleosintesi stellare, Quasars, Stelle di Wolf-Rayet, Supernove Nove e Ipernove
Lo spettrografo Winered del telescopio Ntt è stato utilizzato per osservare l’abbondanza di elementi chimici pesanti – come ferro e magnesio – nei quasar luminosi più lontani. Queste fabbriche primordiali di elementi pesanti – grazie alle loro stelle massicce e supernove – già 2.4 miliardi di anni dopo il Big Bang ne avrebbero prodotti in …
- 2.4 Gy dopo il big bang, abbondanza di elementi chimici pesanti, abbondanza di Fe e Mg, abbondanze chimiche dei quasar lontani, Akira Arai, aumento della statistica osservativa dei quasar lontani, Blr, BLR dei quasar, Broad line region, Chikako Yasui, circolazione gas primordiali, elementi pesanti nei quasar luminosi nell’universo primitivo, energia termica e cinetica all’universo primitivo, ESO NNT, Esplosione di una stella massiccia, fabbriche universali e primordiali del ferro, Fe e Mg nei quasar, Fe originato da supernovae di tipo Ia, Giuseppe Bono, Hideyo Kawakita, Hiroaki Sameshima, il ferro sia prerogativa delle stelle più massicce, Il rapporto Mg/Fe é lo stesso da 11 Gya, impronte chimiche presenti nella luce emessa da corpi lontani, Ivo Saviane, Kei Fukue, La stella termina la sua vita con la produzion e del Fe, la storia associata alla formazione e all’evoluzione delle stelle massicce è destinata a guidare l’evoluzione chimica, MEDIA INAF, Metalli pesanti in quasar di piú di 10 Gya, Mg II and Fe II fluxes of luminous quasars at z ~ 2.7 and evaluation of the Baldwin effect in the flux-to-abundance conversion method for quasars, Misaki Mizumoto, modelli di evoluzione chimica dell’universo, Naoto Kobayashi, New Technology Telescope, Noriyuki Matsunaga, NTT, Origine del Fe 11.3 Gya, Origine del Ferro, origine di quelle stelle che per prime hanno cominciato a illuminare l’universo, quasar di 11.3 Gya, quasar lontani, rapporto Fe/Mg dei quasar, Satoshi Hamano, SDSS, Shogo Otsubo, sintesi di elementi ancora più pesanti, Sohei Kondo, stella necessita un contributo energetico esterno, Stelle massicce, stelle primordiali originatesi 13.3 Gya, Supernove, Supernove da stelle massicce responsabili della produzione di elementi transferrici, Telescopio TAO, Tokyo Atacama Observatory, università di Tokyo, Winered, Yuji Ikeda, Yuzuru Yoshii
Gen 07 2021
Ecco la foto più profonda di due sorelle galattiche
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Smash – la Survey of the Magellanic Stellar History – ci regala un nuovo grande ritratto delle Nubi di Magellano. I suoi dati sono davvero unici per studiare la storia della formazione stellare e hanno permesso ai ricercatori di capire che le due galassie, nel loro recente passato, si sono scontrate e come questo scontro …
- 50 notti di osservazioni dedicate, area 2400 volte maggiore della Luna piena, area di cielo molto vasta, Astro Data Lab, cielo australe, citizen science, Community Science and Data Center, comprensione delle stelle che compongono le Nubi di Magellano, CSDC, CTIO, Ctio / Noirlab / Nsf / Aura / Smash / D. Nidever, Dark Energy CAMera, David Nidever, DECam, Formazione delle nubi di Magellano, formazione e l’evoluzione delle piccole galassie, Galassie nane, Galassie nane satelliti, Galassie nane vicine, Galassie satelliti, Grande nube di Magellano, intensa formazione stellare nelle nubi di Magellano, Knut Olsen, le due galassie si sono scontrate tra loro nel recente passato, Le nubi di magellano stnno ancora formando stelle, MEDIA INAF, Montana State University, National Science Foundation, Noirlab, NSF, Nubi di Magellano, Osservatorio Cerro Tololo, Piccola nube di Magellano, regioni centrali e più complesse delle Nubi di Magellano, Scontri fra galassie, Scontro fra le nubi di magellano, seconda data release, set di dati astronomici più profondo ed esteso delle Nubi di Magellano, SMASH, stelle visibili nelle nubi di magellano, storia della formazione stellare, Survey of the MAgellanic Stellar History, Telescopio Víctor Blanco, vista grandangolare senza precedenti della Grande Nube di Magellano, vortici di stelle gas e polvere nelle nubi di Magellano
Dic 23 2020
Trovati due relitti galattici rarissimi
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Si tratta di galassie molto compatte che trascorrono la loro esistenza in solitaria, come dei relitti. Di galassie “relic” ne sono note finora solo altre tre. I dati survey Kids, in via di pubblicazione su Astronomy & Astrophysics, sono stati raccolti con i telescopi Vst e Vlt dell’Eso in Cile e consentiranno di far luce …
- 3 galassie relitte finora scoperte, 5 galassie finora confermate come relic, 52 candidate relic, Arnaboldi M., Astronomy & Astrophysics, blue nugget, C.Spiniello/C. Tortora/G. D’Ago, Chiara Spiniello, Coccato L., Crescenzo Tortora, D’Ago G., dati per altre 20 galassie, epoca compatibile con quella delle red nugget, ESO, ESO VLT, evoluzione delle galassie di grande massa, Ferré-Mateu A., Formazione delle galassie supermassicce, formazione di galassie supermassicce dalla fusione di red nugget, formazione stellare che si è interrotta poco dopo la loro nascita, funzione di massa iniziale, galassie estremamente rare nell’universo locale, galassie molto compatte, galassie non solo massive e piccole ma anche molto vecchie e con una formazione stellare avvenuta molto velocemente e interrottasi molto presto, Galassie primordiali di piccole dimensioni, galassie relic, Galassie relitte, galassie vagabonde, Gallazzi A., Giuseppe D’Ago, Hunt L., INSPIRE, Inspire: INvestigating Stellar Population In RElics – I. Survey presentation and pilot study, INvestigate Stellar Population In Relics, Kids J0224+3143, Kids J0847+0112, Kids@Vst, KIlo Degree Survey (Kids), La Barbera F., MEDIA INAF, Moehler S., Napolitano N. R., OAC, pochi miliardi di anni dalla nascita dell’universo, Pontificia Universidad Católica de Chile, progetto Inspire, Radovich M., red nugget, Red nugget mai fuse con altre galassie, red nugget relitte, red nugget solitarie, relic galaxies, relitti galattici, riconsiderazione dei modelli di formazione ed evoluzione delle strutture nell’universo, Scognamiglio D., Scoperte due galassie relitte, simulazioni cosmologiche, Spavone M., Spiniello C., storia di formazione stellare, survey Kids, TNG, Tortora C., un centinaio sono state sottoposte a osservazioni spettroscopiche preliminari, un migliaio di candidate a distanze di 2-3 miliardi di anni luce, Università di Oxford, VST, X-Shooter, X-Shooter analizza spettri da IR a UV, Zibetti S
Dic 18 2020
Il quasar che sopravvive al banchetto del buco nero
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Astronautica, Buchi neri supermassicci, Evoluzione galattica, Evoluzione stellare, Fisica stellare, Galassie attive, Quasars, SOFIA, Telescopi spaziali
Da un Boeing 747, Sofia della Nasa ha studiato un quasar freddo a 5.25 miliardi di anni luce di distanza, nel quale la nascita delle stelle sembra coesistere con il vorace banchetto del buco nero centrale. Si tratta della prima volta che i ricercatori esaminano in dettaglio un quasar freddo, misurando la crescita del buco …
- ’Università di Miami, 5.25 Gal, Alessandro Peca, Allison Kirkpatrick, Astrophysical Journal, breve finestra in cui coesistono sia il buco nero che la crescita delle stelle, buchi neri che divorano la galassia ospitante, Buco nero supermassiccio, C. Megan Urry, c’è un periodo relativamente breve in cui la nascita delle stelle nella galassia può coesistere con il banchetto del buco nero, Centro aerospaziale tedesco, concentrazione di gas freddo, Cq4479, Cq4479 fa nascere 100 stelle solari l'anno, Crescita del buco nero, DIR, Dying of the Light: An X-Ray Fading Cold Quasar at z ~ 0.40, Eilat Glikman, emissione della materia che cade nel buco nero centrale, Emissione di radiazione X rivela una forte attività di AGN, Evoluzione galattica, fase iniziale della morte di una galassia, fase peculiare di un quasar freddo, forte emissione stellare e una grande riserva di gas pronta a formare nuove stelle, Hawc+/SOFIA, High-resolution Airborne Wideband Camera-Plus, Hugo Messias, i quasar si formano quando un buco nero particolarmente attivo consuma enormi quantità di materiale dalla galassia circostante, Il feedback dell'AGN agisce sulla formzione stellare, il materiale in caduta nel buco nero si riscalda ed emette luce, Jason Brewster, Jonathan R. Trump, Kevin C. Cooke, Kevin Cooke, l’energia rilasciata riscaldi o espella il gas freddo necessario per creare stelle inibendone la nascita e dando un colpo letale alla crescita di una galassia, l’intensa energia del quasar non è riuscita a devastare tutto il gas freddo, l’universo oggi è dominato da galassie che non formano più stelle, la crescita dei buchi neri attivi non inibisce istantaneamente la nascita delle stelle, La sopravvivenza continuerà finchè il buco nero e la galassia triplicheranno in massa, MEDIA INAF, Michael Estrada, NASA, Nico Cappelluti, origine dei quasar, Quasar, Quasar che trattiene gas freddo, Quasar freddo, Quasar sopravvissuti al buco nero, rilevazione luce infrarossa irradiata dalla polvere riscaldata dal buco mero, Sofia, Stephanie LaMassa, stima quantità di formazione stellare negli ultimi 100 Ma, Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy, studio sulla nascita delle stelle in Cq4479 senza essere sopraffatto dall’intensa luminosità del quasar, T. K. Daisy Leung, tasso di natalità delle stelle, tasso di natalità delle stelle in un quasar freddo, teorie dell'evoluzione delle gslassie, Tonima Tasnim Ananna, Tracey Jane Turner, Università del Kansas
Dic 18 2020
Svelato il mistero della materia oscura mancante
- Archiviato sotto Aloni di materia oscura, Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Cosmologia, Galassie a spirale, Galassie ellittiche, Materia oscura, Scontri fra galassie
Nuovi dati del telescopio spaziale Hubble della Nasa/Esa hanno fornito le prove di una distruzione mareale nella galassia Ngc 1052-Df4. Studiando la distribuzione della luce e degli ammassi globulari della galassia, gli astronomi hanno concluso che la forza di gravità esercitata dalla galassia vicina Ngc 1035 ha strappato via la materia oscura da Ngc 1052-Df4. …
- ’Instituto de Astrofísica de Canarias, 45 Mal, a materia oscura è un costituente fondamentale negli attuali modelli di formazione ed evoluzione delle galassie, code mareali formate da materiale che si allontana da Ngc 1052-Df4, distribuzione della luce e degli ammassi globulari della galassia NGC 1052, distribuzione spaziale degli ammassi in Ngc 1052-Df4, Distruzione mareale, distruzione mareale nella galassia Ngc 1052-Df4, effetti di tidal disruption, forza di gravità esercitata dalla galassia vicina Ngc 1035, galassia con una componente di materia oscura molto bassa, galassia trasparente, gli ammassi globulari si formino negli episodi di intensa formazione stellare che modellano le galassie, Gran Telescopio Canarias, HST, Iac80, Ignacio Trujillo, imaging ottico profondo, L’allineamento di questi ammassi suggerisce che siano stati strappati dalla galassia ospite, la componente stellare esterna sta iniziando ad andarsene, la materia oscura è stata rimossa dalla galassia precedentemente, la prima a essere strappata via è stata proprio la materia oscura, M. Montes et al., Materia oscura mancante, MEDIA INAF, Mireia Montes, Ngc 1035, NGC 1052, Ngc 1052-Df2, Ngc 1052-Df4, Ngc 1052-DF4 verrà cannibalizzata dal grande sistema attorno a Ngc 1035, Osservatorio del Teide, popolazione di ammassi globulari della galassia NGC 1052-DF4, proprietà fisiche attraverso la fotometria, Questa scoperta concilia le attuali conoscenze su come si formano ed evolvono le galassie con il modello cosmologico più favorevole, Raúl Infante-Sainz, regione attorno alla galassia Ngc 1052-Df4, solo il 7 per cento circa della massa stellare della galassia è ospitato in queste code, Università del New South Wales
Dic 17 2020
Lampi di platino sulla costante di Hubble
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica multimessagero, Astrometria, Astrometria a grandi distanze, Astronautica, Candele standard, Cosmologia, Costante di Hubble, Galassie attive, Galassie primordiali, GRB gravitazionali, GRB primordiali, Kilonova, SWIFT, Telescopi spaziali
Uno studio pubblicato su ApJ analizza alcune proprietà fondamentali di un nuovo campione di gamma ray burst (Grb) – il cosiddetto “Platinum sample” – e include per la prima volta alcuni casi di Grb associati alle kilonove. Secondo i risultati, questi esemplari speciali di Grb si collocano sul cosiddetto “piano fondamentale” con una dispersione molto inferiore …
- 1) durata della fase di plateau nei raggi X, 2) luminosità nella fase prompt, 3) luminosità di picco nella fase prompt, 60 per cento di tutti i Grb con redshift noto presenta il plateau, Aleksander Lenart, ApJ, Applicazione del metodo del PF come candela standard, Assenza di flares nel GRB, Assenza di lacune di dati nel plateau, astrofisica relativistica, calcolo della costante di Hubble tramite le onde gravitazionali, cambiare contemporaneamente i parametri che definiscono il piano – cioè i coefficienti legati al tempo di durata del plateau e alla luminosità di picco – e i parametri cosmologici, Candele standard, Ciò che si misura direttamente è la durata del plateau, correlazione più precisa e meno dispersa che abbiamo trovato grazie al platinum sample e alle kilonove, Costante di Hubble, curve di luce caratterizzate da una lunga fase di plateau senza improvvisi aumenti di luminosità, dispersione del golden sample valeva 0.32, dispersione molto inferiore rispetto agli studi precedenti, effetto di selezione dovuto al fatto che le kilonove sono osservate a redshift più basso rispetto agli altri Grb, Gamma ray burst, Giuseppe Sarracino, golden sample GRB, GRB, Grb associati a kilonove e supernove, Grb associati alle kilonove, GRB come candele standard, Grb come estimatori di redshift, GRB da Kilonove, GRB lunghi, Grb misuratori di distanze lontane, GRB ultra lunghi, i GRB kilonova possono da soli essere usati come candele standard per la loro bassa dispersione, i kGRB sono sGRB, i kGRB sono tutti sotto il piano fondamentale dei kGRB, IL GRB kilonova più lontano si trova a 11 Gal, Il Planinum sample più lontano si trova a 12.6 Gal, in futuro sarà possibile associare un GRB con una kilonova guardando il suo posizionamento rispetto alllo FP, Interdisciplinary Theoretical & Mathematical Science Program a Riken, Kilonove, l’energia all’interno del plateau è costante ed è direttamente proporzionale alla luminosità emessa durante il picco della fase di prompt, la luminosità di picco del prompt è direttamente proporzionale alla luminosità alla fine della fase piatta, la luminosità di picco del prompt è inversamente proporzionale alla sua durata, Lampi di platino, legame fra i parametri fisici che determinano il piano fondamentale, Maria Giovanna Dainotti, MEDIA INAF, nel platinum sample vale 0.22, Nissim Fraija, Nissim Fraja, nuovo sottocampione di Grb, onde gravitazionali come “sirene standard”, Onde gravitazionali emesse da Kilonove, parametri cosmologici, piano fondamentale, piano fondamentale come mezzo per discriminare varie categorie di Grb, piano fondamentale dei Grb, Platinum sample, platinum sample GRB, platinum sample ha una dispersione nel piano fondamentale il 31 per cento inferiore rispetto a quella del precedente golden sample, platinum sample sottocampione del golden sample composto da 222 GRB, relazione a tre parametri sulla quale si posizionano Grb di diversa natura, Salvatore Capozziello, Science space istitute Bouder CO, Shigehiro Nagataki, Shigeiro Nagataki, stima dei parametri cosmologici, stima dell’espansione dell’universo, stima della costante di Hubble, Stima della distanza dei GRB, Stima fotometrica e/o spettroscopica, strumenti cosmologici per stimare l’espansione dell’universo, Swift, SWIFT/X, tecnica del machine learning, tecnica del machine learning per aumentare il numero di parametri e osservabili associati ai Grb, The Astrophysical Journal, The X-ray fundamental plane of the Platinum Sample the Kilonovae and the SNe Ib/c associated with GRBs, tutti gli eventi di Grb associati a kilonove si posizionano al di sotto del piano degli short e del piano fondamentale di tutti i Grb, tutti i Grb si distribuiscono attorno sopra e sotto il piano fondamentale, una sola categoria di Grb non potesse essere sufficiente a definire una “candela standard”, Università di Cracovia, variando i parametri cosmologici all’interno di una griglia grande a piacere rivalutiamo quali sono i best fit del piano fondamentale
Dic 17 2020
L’origine dei venti galattici al microscopio cosmico
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrometria, Buchi neri supermassicci, Evoluzione galattica, Galassie attive, Galassie primordiali, SDSS
Studiando un campione di galassie lontane, la cui luce ci arriva da un’epoca in cui l’universo aveva soltanto tre miliardi di anni, un team di ricercatori guidato da Giustina Vietri dell’Istituto nazionale di astrofisica ha seguito i venti che imperversano nelle galassie “attive” fino a pochi anni luce dai buchi neri supermassicci che popolano i …
- “microscopio” astronomico, 10 Gal, A Sinfoni Survey for Unveiling the Physics and Effect of Radiative feedback, A. Bongiorno, A. Comastri, A. Marconi, A. Puglisi, A. Schulze, Analisi di spettri ottici di galassie in archivi astronomici, Astronomy & Astrophysics, B. Husemann, Buchi neri in galassie attive, Buchi neri supermassicci, C. Cicone, C. Circosta, C. Feruglio, C. M. Harrison, C. Vignali, campione rappresentativo di 21 galassie attive, campione rappresentativo di galassie attive, Centro de Astrobiología di Madrid, D. Kakkad, disco di accrescimento degli AGN che si riscalda ed emette radiazione multibanda, E. Piconcelli, Effetti dei venti galattici sulle galassie, effetto dei venti glattici su diverse scale all’interno delle galassie, Esa/Nasa, ESO VLT, estese fina a 20 Kal, F. Fiore, F. Mannucci, feedback sulla galassia che ospita un AGN, fuoriuscita di gas dai centri galattici utilizzando lo strumento Sinfoni, G. Cresci, G. Lanzuisi, G. Vietri, G. Zamorani, Galassie attive primordiali, Galassie lontane, Galassie primordiali, Giustina Vietri, H. Netzer, I venti galattici avrebbero la capacità di influenzare il gas fino ai confini delle rispettive galassie, I venti galattici influenzano il gas interstellare a 10Kal, influenza che i buchi neri supermassicci possono esercitare sull’evoluzione delle galassie, J. Scholtz, L. Zappacosta, legame tra buco nero centrale supermassiccio e galassia ospite, legame tra i buchi neri e le loro galassie ospiti, M. Bischetti, M. Brusa, M. Perna, M. Salvato, M. Schramm, MEDIA INAF, Michele Perna, OAB, OArcetri, Origine dei venti galattici, P. Padovani, Paolo Padovani, presenza dei venti galattici dalle scale più piccole a quelle più grandi, progetto Super, Risoluzione parziale del gas espulso, S. Carniani, SDSS, Sinfoni, Sloan Digital Sky Survey, spettrografo a campo integrale che opera nel vicino infrarosso e sfrutta l’ottica adattiva per ottenere spettri ad alta risoluzione di sorgenti estese, SUPER III. Broad Line Region properties of AGN at z∼2, the Avo project, tracciare i venti su scale ancora più grandi, V. Mainieri, velocità tra 3 e 7 milioni di km/h, venti di materiale ionizzato scoperti con Sinfoni siano presenti anche su queste scale relativamente piccole, Venti galattici, Venti galattici formati da materia eiettata dal buco nero, Venti galattici molto comuni i galassie lontane a D>10 Gal, venti osservati a piccole distanze dipendono fortemente dalle proprietà del buco nero centrale, Vincenzo Mainieri
Dic 12 2020
Costante di Hubble sotto la lente gravitazionale
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OTTENUTA UNA STIMA DI H0 PARI A 67 KM/S/MPC PIÙ O MENO 5 PER CENTO. Un nuovo metodo per stimare la costante di Hubble chiamato “time-delay cosmography” e basato sul fenomeno fisico delle lenti gravitazionali forti è stato messo a punto dal team internazionale TdCosmo. La nuova tecnica di misura ha dimostrato la sua potenzialità …
- 33 lenti aggiuntive, 7 lenti gravitazionali di quasar variabili, 7 lenti TdCosmo e le 33 lenti Slacs, 73 km/s/Mpc±2%, A. Agnello, A. Galan, A. J. Shajib, A. S. Bolton, A&A, artin Millon/Swiss Federal Institute of Technology Lausanne. Galaxy and quasar image: Hubble Space Telescope/Nasa, Astronomy & Astrophysics, aumentare la precisione e stabilizzare le ipotesi, C. D. Fassnacht, C. E. Rusu, C. Spiniello, Calcolo del tempo di ritardo dovuto a LGF proveniente da sorgenti variabili, Chiara Spiniello, Conversione time delay in stima di H0, Cosmograil, Costante di Hubble, D. Sluse, D=H0*Vr, Dipendenza ritardo temporale dalla trama dello spaziotempo quindi da H0, Edwin Hubble, effetto dell ambiente lungo la linea di vista, F. Courbin, Fenomeno dello strong gravitational lensing, fino a un livello di precisione dell’1%, G. C.-F. Chen, H0=67 Km/s/Mpc ± 5%, H0licow, Hierarchical time-delay cosmography — joint inference of the Hubble constant and galaxy density profiles, in accordo con le stime provenienti dalla distanza delle supernove, J. A. Frieman, J.-W. Park, K. C. Wong, L. Christensen, L. V. E. Koopmans, L. Van de Vyvere, L’attrazione gravitazionale di una galassia massiccia piega la luce da un quasar distante lungo quattro percorsi, La misura dei ritardi dei cammini ottici si ricava la distanza della galassia che fa da lente e della sorgente retrostant, legge di Hubble, Lente gravitazionale, lenti gravitazionali forti, lontani quasar o supernove visualizzate da terra come immagini multiple, M. Auger, M. Barnabè, M. Millon, M. Millon and F. Courbin/Swiss Federal Institute of Technology Lausanne, ma in tensione con le misure del fondo cosmico a microonde del modello cosmologico standard., Martin Millon/Swiss Federal Institute of Technology Lausanne. Galaxy and quasar image: Hubble Space Telescope/Nasa, MEDIA INAF, Metodi per il calcolo di H0, Metodo della stima della distanza delle supernove vicine, metodo della time-delay cosmography, Metodo delle increspature ella radiazione cosmica di fondo, Metodo delle lenti gravitazionali forti, metodo più diretto rispetto a quello basato sulla distanza delle supernove, miglioramento della precisione di misura, Misura del ritardo temporale nei diversi percorsi, Misura di distribuzione di massa nella Galassia-Lente, Noto il ritardo e la distribuzione di massa della lente si ricava la distanza della lente, O. Czoske, OAC, P. J. Marshall, ritardi nei 4 percorsi delle 4 immagini della sorgente deformata dalla lente, Rubin Observatory Legacy Survey of Space and Time, S. Birrer, S. H. Suyu, S. Wagner-Carena, serie di lenti gravitazionali aggiuntive, Simon Birrer, stima di H0 con una incertezza minore rispetto ad altri metodi, Stima di H0 tramite lenti gravitazionali, stimare con più accuratezza la massa e la struttura delle galassie Lente, Stime basate sulla CMB in disaccordo con il metodo delle supernove, Strides, Sub-Department of Astrophysics, T. Collett, T. Treu, tasso di espansione dell’universo, team internazionale TdCosmo, time-delay cosmography, Una galassia di grandi dimensione deforma i raggi luminosi, Università di Oxford, università di Stanford, X. Ding
Dic 11 2020
Una galassia fossile nel cuore della Via Lattea
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Grazie ai dati di Apogee della Sloan Digital Sky Surveys, gli scienziati hanno scoperto una galassia fossile nascosta nel cuore della Via Lattea, chiamata Ercole, le cui stelle rappresentano oggi circa un terzo della massa dell’intero alone della Via Lattea. Le due potrebbero essersi scontrate dieci miliardi di anni fa, quando la nostra galassia era …
- Andrew C Mason, Apache Point Observatory Galactic Evolution Experiment, Apogee, Apogee ha misurato spettri nel NIR di 500mila stelle, Apogee vede attraverso la polvere interstellare del centro della Via Lattea, Carlos Allende Prieto, Collisione Ercole Via lattea primordiale e molto massiccia, composizione chimica e i movimenti di decine di migliaia di stelle, composizioni chimiche e velocità delle stelle misurate dallo strumento Apogee, Danny Horta, Danny Horta-Darrington (Liverpool John Moores University), David Nataf, dieci anni di missione SDSS, difficoltà a caratterizzare le stelle al centro della Galassia perchè nascoste dalla polvere interstellare, Esa / Gaia e Sdss, Evidence from APOGEE for the presence of a major building block of the halo buried in the inner Galaxy, Evoluzione della via lattea, Francesca Fragkoudi, Galassia Ercole, Galassia Ercole un terzo dell’alone sferico della Via Lattea., Galassia fossile, Galassia fossile al centro della Via Lattea, Galassia fossile Ercole 1/3 dell'alone della Via Lattea, J Ted Mackereth, Joel Pfeffer, Jon Holtzman, Karen Masters, Katia Cunha, la nostra galassia si è formata dall’interno verso l’esterno, le galassie si formano attraverso fusioni di galassie più piccole, le prime fusioni sono al centro della via lattea, Liverpool John Moores University, LJMU, luce del vicino infrarosso, luce visibile, Mathias Schultheis, MEDIA INAF, Milky Way Mapper, MNRAS, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Nasa / Jpl-Caltech e Sdss, posizione di Ercole nel profondo della Via Lattea, posizione e storia della galassia Ercole, quarta fase della Sdss, quinta fase dell’Sdss, Ricardo P Schiavon, Ricardo Schiavon, Robert W O’Connell, Scontri fra galassie, Scontro fra Ercole e Via Lattea 10 miliardi di anni fa, SDSS, Sdss-IV, Separazione stelle di Ercole da quelle della Via Lattea, Shobhit Kisku, Sloan Digital Sky Surveys, spettri di stelle nel vicino infrarosso, stelle insolite nel cuore densamente popolato della Via Lattea, Sten Hasselquist, Steven R Majewski, Su 10mila stelle poche centinaia avevano composizioni chimiche e velocità sorprendentemente diverse, Verne V Smith, Via Lattea vista dall’alto
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- 31/05/2025
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