Tag: Hubble

Nuovi scenari per deviare gli asteroidi

This series of images, taken with the MUSE instrument on ESO’s Very Large Telescope, shows the evolution of the cloud of debris that was ejected when NASA’s DART spacecraft collided with the asteroid Dimorphos. The first image was taken on 26 September 2022, just before the impact, and the last one was taken almost one month later on 25 October. Over this period several structures developed: clumps, spirals, and a long tail of dust pushed away by the Sun’s radiation. The white arrow in each panel marks the direction of the Sun. Dimorphos orbits a larger asteroid called Didymos. The white horizontal bar corresponds to 500 kilometres, but the asteroids are only 1 kilometre apart, so they can’t be discerned in these images. The background streaks seen here are due to the apparent movement of the background stars during the observations while the telescope was tracking the asteroid pair.

Due articoli pubblicati la scorsa settimana su Nature Communications, guidati rispettivamente dal Politecnico di Milano e dal Georgia Institute of Technology, partendo dall’analisi del risultato della missione di difesa planetaria Dart suggeriscono che, per deviare un asteroide, più impattatori di piccole dimensioni possano essere più efficaci di un unico grande oggetto Quanto siamo pronti a …

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Webb, cinque meraviglie dell’universo che verra

Nebulosa della Carena, nebulosa planetaria Ngc 3132, spettro dell’atmosfera dell’esopianeta Wasp-96b, il Quintetto di Stephan e un ammasso di galassie che, agendo da lente gravitazionale, spinge lo sguardo del telescopio a oltre 13 miliardi di anni luce. Sono le prime immagini full-color prodotte da Jwst, svelate oggi dalla Nasa. Marco Tavani (presidente Inaf): «La nostra comunità è orgogliosa di essere parte attiva in questa straordinaria missione»

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La kilonova di maggio fu il vagito di una magnetar

Un articolo in uscita oggi su ApJ riporta le osservazioni della kilonova più luminosa di sempre. L’analisi dei dati nell’infrarosso indica che potrebbe trattarsi dell’esplosione associata alla formazione di una magnetar, sfidando le teorie correnti su ciò che accade negli istanti successivi all’emissione di un lampo di raggi gamma corto prodotto dalla coalescenza di due …

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Scoperta la “talpa” dei cunicoli di reionizzazione | MEDIA INAF

Porta la firma di un gruppo a guida italiana – guidato da Eros Vanzella dell’Inaf di Bologna – l’articolo che inchioda il “colpevole” delle cavità di gas ionizzate osservate, grazie all’effetto di lensing gravitazionale, nella galassia Sunburst, a 11 miliardi di anni luce da noi: a scavarli è stato un ammasso stellare. Il più antico …

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Cosmologia in crisi, serve una visione alternativa – La Stampa

C’è un problema grande come l’universo: la nostra concezione del cosmo è completamente da rivedere, forse da abbattere e ricostruire. I conti non tornano. La materia oscura “deve” esserci ma non si trova, da trent’anni i fisici la cercano invano con gli esperimenti più vari, alcuni che sondano lo spazio in profondità, altri che scendono …

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Il cielo di maggio 2018 – INAF TV

I suoi nomi ufficiali sono M82 o NGC 3034, ma è più nota come Galassia sigaro, e a guardarla in queste immagini dettagliate prodotte dai più avanzati telescopi spaziali come Hubble, Spitzer e Chandra, è facile capire perché. M82 è una galassia a spirale barrata che si trova a circa 12 milioni di anni luce …

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Una nuova era per l’osservazione dell’universo | MEDIA INAF

La fusione di due stelle di neutroni è stata osservata per la prima volta sia con le onde gravitazionali dagli interferometri, sia con la radiazione elettromagnetica dai telescopi a terra e nello spazio scoprendo, tra l’altro, che in quegli eventi si formano elementi chimici pesanti, come oro e platino. Determinante per l’identificazione del segnale gravitazionale …

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Energia oscura: qualcosa è cambiato | MEDIA INAF

L’espansione dell’universo, nel corso di miliardi di anni, potrebbe aver modificato andamento: partita a passo lento, ora corre veloce. Un fenomeno che potrebbe essere imputabile all’azione di una dark energy “dinamica”, spiega a Media Inaf Marco Raveri, coautore d’uno studio pubblicato su Nature Astronomy Sorgente: Energia oscura: qualcosa è cambiato | MEDIA INAF Rispetto al …

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Da Encelado a Europa, tutti gli oceani del Sistema solare – INAF TV

  Menu   Da un oceano all’altro. Coast-to-coast, metà dal Jpl californiano e metà dagli headquarters Nasa di Washington. E planet-to-planet. O meglio, planet-to-moons, perché è agli oceani presenti nel sottosuolo delle lune Encelado ed Europa, satellite naturale di Saturno la prima e di Giove la seconda, che l’Agenzia spaziale Usa ha dedicato la sua …

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Sette pianeti per Trappist-1

Grazie a un’intensa campagna osservativa, condotta con telescopi terrestri e spaziali, un team internazionale di ricercatori ha scoperto che la stella Trappist-1 ospita almeno sette pianeti, tutti di dimensioni simili alla Terra. I dati mostrano che, potenzialmente, sono tutti e sette in grado di ospitare acqua allo stato liquido Sorgente: Sette pianeti per Trappist-1 Salva …

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Classifica dei 5 articoli che quest’anno avete letto di più su MediaINAF – (Facebook) INAF

La classifica dei 5 articoli che quest’anno avete letto di più su MediaINAF: Duemila miliardi di galassie per Hubble –> http://bit.ly/2igLwKO Proximab, la “Terra gemella” più vicina possibile–> http://bit.ly/2igUwQ7 Una quinta forza fondamentale –> http://bit.ly/2igFCtb #Marte: così vicino, così luminoso –> http://bit.ly/2igLfaJ Superluna in arrivo –> http://bit.ly/2igMgzA Sorgente: (Facebook) INAF Gli effetti del Viagra cialis …

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Groviglio galattico nell’ammasso del Centauro | MEDIA INAF

La galassia osservata dal telescopio di NASA/ESA si trova a circa 150 milioni di anni luce dalla Terra, in un superammasso di galassie nella costellazione del Centauro. Ha una forma a spirale, ed è circondata da una miriade di filamenti scuri di gas e polvere che la rendono unica nel suo genere Sorgente: Groviglio galattico …

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