Sono stati battezzati “Frammenti fossili del Bulge” e appartengono a una classe stellare fino a oggi sconosciuta: rappresentano i resti di strutture massive primordiali da cui circa 12 miliardi di anni fa nacque il centro della nostra galassia. Queste strutture sono protagoniste di uno studio pubblicato oggi su Nature Astronomy guidato da Francesco Ferraro dell’Università …
Tag: OAS Bologna
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Feb 01 2021
Fossili nel cuore della Via Lattea
- Archiviato sotto Astrofisica galattica, Astronautica, Bulge, Evoluzione galattica, HST, Storia della Via Lattea, Telescopi spaziali
- 12 Gya, A new class of fossil fragments from the hierarchical assembly of the Galactic bulge, Alessio Mucciarelli, Ammasso globulare, Astrofisica galattica, Barbara Lanzoni, Bulge galattico, capire se tutte le stelle presenti nelle immagini facessero effettivamente parte di Liller 1, Chiara Crociati, classe di sistemi stellari che fino ad oggi non era stata individuata, combinazione immagini gemini 9 e HST, correzione delle distorsioni atmosferiche sulla radiazione IR, Cristian Moni Bidin, Cristina Pallanca, Dipartimento di fisica e astronomia “Augusto Righi”, Douglas Geisler, Due popolazioni diverse all'interno dei sistemi stellari primordiali, Elena Valenti, Emanuele D'alessandro, European Southern Observatory, formazione del bulge della via lattea, Frammenti fossili del bulge, Francesco Ferraro, Francesco Mauro, Francesco R. Ferraro, Gemini South, Giacomo Beccari, giganteschi agglomerati di stelle dalla cui fusione si è formato il cuore della nostra galassia, Hubble ha rlevato le effettive stelle di Liller 1 scartando quelle che si trovano sulla linea di vista, i telescopi IR guardano attraverso la polvere del bulge, le stelle più giovani si formano da gas espulso dalla popolazione precedente, Liller 1, Liller 1 non è un ammasso globulare ma qualcosa di molto più complesso, Liller 1 ospita due popolazioni stellari di rispettiva età 12 Gya e 1-2 Gya, Liverpool John Moores University, Livia Origlia, MEDIA INAF, Nature astronomy, nube di polvere che avvolge il centro della Via Lattea, nuova classe di sistemi stellari, OAS Bologna, prima analisi dettagliata di Liller 1, questi sistemi siano nati nella primissima fase di formazione della Via Lattea e dall’altro indica la capacità di innescare al loro interno eventi multipli di formazione stellare, R. Michael Rich, regioni più opache della nostra galassia, relitto stellare, Sandro Villanova, Sara Saracino, spesse nubi di polvere oscurano fortemente la luce stellare fino a renderla 10.000 volte più debole di quanto sia in realtà, storia della formazione della nostra galassia, strutture massive primordiali della via lattea, Terzan 5, Terzan 5 ospita 2 popolazioni stellari di rispettiva età di 12 Gya e 4.5 Gya, UCLA, Universidad Católica del Norte (Cile), Universidad de Concepción, Università di Bologna, Via Lattea
Dic 03 2020
A volte ritornano: avremo per luna un razzo anni ’60
- Archiviato sotto Astronautica, Esplorazioni lunari, Launcher, Luna, Missioni con equipaggio, Planetologia, Spazzatura spaziale, Storia dell'astronautica, Storia delle esplorazioni spaziali, Surveyor 2, Varie
Nel settembre 1966 la Nasa lanciò la sonda Surveyor 2 verso la Luna, una delle tante sonde che avevano lo scopo di esplorare la superficie lunare in preparazione delle missioni Apollo. Ora il secondo stadio del razzo Atlas-Centaur usato in quell’occasione probabilmente sta ritornando verso la Terra, e ne diventerà un satellite temporaneo per un …
- 2020 SO, 2020 SO a 1.3 Km dalla Terra, 2020 SO M==14.3, 2020 SO osservabile con un telescopio da almeno 20-25 cm di apertura, 2020 SO sensibile alla pressione di radiazione solare, A. Carbognani/Inaf-Oas Bologna, Alberto Buzzoni, Apollo, Apollo 10, Apollo 12, Atlas-Centaur, Cneos, dimensioni stimate 4-12 m di diametro, enter for Near-Earth Object Studies, falso asteroide, Falso NEO di classe Apollo, Giovanna Stirpe, J002E3, Jet Propulsion Laboratory, lo stadio superiore del vettore dovette raggiungere una velocità quasi pari a quella di fuga dal campo gravitazionale terrestre, luce inviata da 2020 SO per vedere se è compatibile con la riflessione da una superficie metallica ricoperta di vernice, MEDIA INAF, Minor Planet Center, Modulo lunare snoopy, NASA, NASA/JPL, Nasa/Jpl-Caltech, natura space-junk di 2020 SO, OAS Bologna, orbita eliocentrica poco più larga di quella terrestre, orbita terrestre del falso asteroide J002E3 nel 2002-2003, Origine artificiale di 2020 SO, Pan-Starrs 1, pressione di radiazione agente su oggetti leggeri e cavi, Primo FlyBy di 2020 SO il 1 dicembre 2020 a 55mila km, Prossimo FlyBy di 2020 SO a gennaio 2036, relitti lunari in orbita eliocentrica, relitti lunari tornanti, relitto delle missioni lunari, Relitto lunare orbitante intorno alla terra, rivoluzione di 2020 SO ridotta da 386 g a 342 g, satellite temporaneo fino a 2021, satellite temporaneo terrestre, satellite temporaneo terrestre per 3 mesi a 1.3 M di Km dalla Terra, Saturn V, Secondo FlyBy di 2020 SO a 220mila Km, Secondo stadio Atlas Centaur, semiasse maggiore di 2020 SO da 1.04 a 0.96 UA, Settembre 1966, snoopy, Snoopy perso in orbita lunare nel 1969, sonda lunare Surveyor 2 nel settembre 1966, Space Surveillance and Tracking, stazione astronomica di Loiano, Surveyor 2, Surveyor 2 si schiantò sulla Luna, telescopio di 152 cm “G. D. Cassini”, terzo stadio del razzo Saturn V, traiettoria geocentrica di 2020 SO, velocità relativa alla terra 0.5 Km/s, WT1190F, WT1190F impattò nel 2015
Dic 03 2020
Nel cuore rovente della fornace cosmica
- Archiviato sotto Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Astronautica, Telescopi spaziali, XMM-Newton
Tre telescopi per un ammasso. Lui è Hsc J023336-053022, e per tracciarne tutte le proprietà è stato osservato in ottico, X e radio da Subaru, Xmm-Newton e dal radiotelescopio del Green Bank. I risultati combinati mostrano processi estremi che portano i gas al centro dell’ammasso a temperature di centinaia di milioni di gradi. Fra gli …
- 4 Gal, 40 milioni di gradi, Active gas features in three HSC-SSP CAMIRA clusters revealed by high angular resolution analysis of MUSTANG-2 SZE and XXL X-ray observations, agglomerati di materia oscura, Ammassi di galassie, ammasso di galassie, arancione rappresenta le singole galassie, Astrofisica ai raggi X, Astrofisica delle alte energie, astrofisica radio, Atsushi J Nishizawa, Atsushi Yoshida, Ayaka Honda, Brian S Mason, Cathy Horellou, Charles E Romero, Chong Yang, Craig Sarazin, distribuzione della materia oscura, Dominique Eckert, Elinor Medezinski, ESA/XMM-Newton, Fabio Gastaldello, Florian Pacaud, Fornace cosmica, gas al centro dell’ammasso, Gbt Green Bank Observatory / National Science Foundation (Nsf); Optical: Subaru Telescope, green bank telescope, Hiroki Akamatsu, Hsc J023336-053022, I-Non Chiu, IASF MI, Ikuyuki Mitsuishi, John A ZuHone, Jonathan Sievers, Kai-Yang Lin, Keigo Tanaka, Keiichi Umetsu, Kotaro Kohno, lensing debole, Marguerite Pierre, Mark Birkinshaw, Mark Devlin, Masamune Oguri, Mauro Sereno, MEDIA INAF, MNRAS, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Naomi Ota, National Astronomical Observatory of Japan / Hsc-Ssp collaboration; X-ray: European Space Agency (Esa) / Xmm-Newton/Xxl survey consortium, Nobuhiro Okabe, OAS Bologna, onde d’urto di due sub-ammassi, Radiotelescopio green bank, regioni centrali negli ammassi di galassie, riscaldamento da shock, rosso gas rarefatto in banda radio, Ryoichi Yamamoto, Sara Stanchfield, Satoshi Miyazaki, Simon Dicker, sub-ammassi di galassie, Subaru, survey Hsc, survey XXL, telescopio ottico giapponese Subaru, temperatura 25 volte più elevata di quella del nucleo del Sole., temperature di centinaia di milioni di gradi, Tetsu Kitayama, Tony Mroczkowski, Università di Hiroshima, verde gas caldo più denso osservato ai raggi X, Vernesa Smolčić, Xlssc 105, XMM-Newton, Xxl: censimento cosmico ancora più smisurato, Yen-Ting Lin
Dic 02 2019
Scoperta la “talpa” dei cunicoli di reionizzazione | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Ammassi aperti, Ammassi stellari primordiali, Cosmologia, Fisica stellare, HST, Origine degli Ammassi e Superammassi galattici, Stelle primordiali
Porta la firma di un gruppo a guida italiana – guidato da Eros Vanzella dell’Inaf di Bologna – l’articolo che inchioda il “colpevole” delle cavità di gas ionizzate osservate, grazie all’effetto di lensing gravitazionale, nella galassia Sunburst, a 11 miliardi di anni luce da noi: a scavarli è stato un ammasso stellare. Il più antico …
- 11 miliardi di anni luce, ammaso stellare responsabile di cunicoli di reionizzazione, ammassi stellari, ammassi stellari a redshift elevato, ammassi stellari primordiali, ammasso di galassie sulla linea di vista, ammasso stellare a distanza cosmologica, ammasso stellare di 1 milione di masse solari, ammasso stellare di 60 anni luce, ammasso stellare più distante, ammasso stellare piu' lontano, canali nel gas neutro, canali reionizzanti, cunicoli di reionizzazione, cunicoli ionizzati, dettagli di galassie lontane per effetto delle lenti gravitazionali, E. Vanzella, E>13.6 eV, effetto amplificante della lente gravitazionale, Epoca della reionizzazione, Eros Vanzella, ESO VLT, fine delle dark ages, fotoni ionizzanti, fuoriuscita di fotoni ad alta energia, HST, Hubble, Inaf, insieme di qualche milione di stelle, ionizzazione dovuta ad ammassi stellari primordiali, Ipoenk Graphic/Flickr, Lontana galassia con lente gravitazionale, M. Malaspina/Media Inaf, MEDIA INAF, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, MUSE, OABo, OAS Bologna, reionizzazione, replica di una galassia 12 volte con lente gravitazionale, Science, stelle giovani e massicce, Sunburst Arc, Very Large Telescope, X-Shooter