Ambisce a diventare il “telescopio definitivo”. La proposta è quella di costruirlo all’interno di un cratere lunare, con uno specchio primario liquido da cento metri di diametro. L’obiettivo scientifico è ambizioso: osservare le stelle di Popolazione III, le prime che si siano mai accese nell’universo. Lo studio è in uscita su ApJ Il James Webb …
Categoria: Stelle primordiali
Dic 04 2020
Un telescopio liquido per vedere le prime stelle
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- 13 miliardi di anni fa, Anna T. P. Schauer, ApJ, cratere al polo nord o sud della Luna, Dati trasmessi a un satellite in orbita lunare, E-ELT (European Extremely Large Telescope), Epoca delle prime galassie, Era pregalattica, Era protostellare, Galassie primordiali, JWST, Lunar Liquid-Mirror Telescope, magitudine AB 39, MEDIA INAF, Niv Drory, Osservazione di stelle primordiali, Popolazione III, prima generazione di stelle nella storia dell’universo, raccoglimento di più fotoni possibile, redshift 15, Sacro Graal dell’astronomia, sorgenti primordiali, specchio “dinamico”, Specchio 100m di diametro, Specchio liquido, Stelle di idrogeno ed elio, Stelle di popolazione III, Stelle primordiali, telescopio alimentto ad energia solare, Telescopio definitivo, telescopio liquido, Telescopio liquido in un cratere lunare, Telescopio lunare, telescopio sensibile al NIR, The Astrophysical Journal, The Ultimately Large Telescope — what kind of facility do we need to detect Population III stars?, ULT, Ultimate Large Telescope, University of Texas di Austin, Volker Bromm
Lug 27 2020
Riempito il vuoto di 11 miliardi di anni | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Cosmologia, Energia oscura, Origine dell'Universo, Stelle primordiali
Domenica 19 luglio 2020 la Sloan Digital Sky Survey ha pubblicato un’analisi completa della più grande mappa tridimensionale del cosmo mai realizzata, colmando le lacune più significative nella nostra comprensione della storia dell’universo, e riempendo il vuoto di 11 miliardi di anni tra la storia antica dell’espansione dell’universo e quella recente Nella metropolitana di Londra, …
- 11 miliardi di anni fa, abbondanze relative di elementi creati subito dopo il Big Bang, Apache Point Observatory, Baryon Oscillation Spectroscopic Survey, Carnegie Institution for Science, CMB, Combinazoone dati Sdss CMB Supernove, Costante di Hubble, Costante di Hubble inferiore al 10% di quello aspettato, discrepanza nella costante di Hubble, discrepanza nella velocità di espansione misurata, discrepanza tra il tasso di espansione locale e quello dell’universo primordiale, due milioni di galassie e quasar che coprono 11 miliardi di anni di tempo cosmico, Eboss, Energia oscura, espansione accelerata, Eva-Maria Mueller, Fondazione Alfred P. Sloan, fondo cosmico a microonde, forma sconosciuta di materia o energia risalente all’universo primordiale, galassie blu giovani per mappe risalenti a 11 Gya, grandi galassie rosse per mappe risalenti a 6 Gya, Hardware SDSS, Haverford College, Karen Masters, l’universo ha iniziato ad accelerare circa sei miliardi di anni fa, mappa tridimensionale del cosmo, mappe della galassia, misurazione curvatura geometrica dell’universo, Osservatorio Las Campanas, quasar per mappe risalenti a >11 Gya, SDSS, Sloan Digital Sky Survey, storia antica dell’espansione dell'universo, storia di espansione negli ultimi miliardi di anni, storia recente dell’espansione dell'universo, telescopio du Pont, tre milioni di oggetti astronomici, un terzo del cielo, Università di Oxford, velocità di espansione locale con una precisione dell’uno per cento, vuoto di 11 miliardi di anni
Dic 02 2019
Scoperta la “talpa” dei cunicoli di reionizzazione | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Ammassi aperti, Ammassi stellari primordiali, Cosmologia, Fisica stellare, HST, Origine degli Ammassi e Superammassi galattici, Stelle primordiali
Porta la firma di un gruppo a guida italiana – guidato da Eros Vanzella dell’Inaf di Bologna – l’articolo che inchioda il “colpevole” delle cavità di gas ionizzate osservate, grazie all’effetto di lensing gravitazionale, nella galassia Sunburst, a 11 miliardi di anni luce da noi: a scavarli è stato un ammasso stellare. Il più antico …
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Ott 28 2019
Beccata l’abominevole galassia primordiale | MEDIA INAF
- Archiviato sotto ALMA, Astrofisica extragalattica, Cosmologia, Galassie primordiali, Origine delle Galassie, Polvere interstellare, Radioastronomia, Stelle primordiali
.entry-header Animazione illustrativa di come potrebbe apparire una galassia massiccia nell’universo primordiale, al cui interno si registra un enorme tasso di formazione stellare, che illumina il gas circostante. Spesse nubi di polvere oscurano la maggior parte della luce, facendo sembrare la galassia fioca e disorganizzata, molto diversa dalle galassie visibili all’epoca attuale. Crediti: James Josephides/Christina …
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Ott 25 2018
Ecco Hyperion, l’antico titano cosmico | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Cosmologia, Galassie primordiali, Materia oscura, Origine degli Ammassi e Superammassi galattici, Origine dell'Universo, Stelle primordiali, Superammassi di Galassie
Un team internazionale di ricercatori guidato da Olga Cucciati dell’Inaf di Bologna ha scoperto uno sterminato superammasso di galassie primordiali ribattezzato Hyperion, nome antico di Iperione, il titano della mitologia greca. Lo studio è pubblicato su Astronomy & Astrophysics .entry-header È la più grande e massiccia struttura cosmica mai scoperta nell’Universo remoto: a poco più …
- 10E+15 M☉, 10mila galassie nell’universo remoto, 11.7 Gal, Aix-Marseille Université, Astronomy & Astrophysics, Brian Lemaux, campo Cosmos, CNES, CNRS, distribuzione della massa molto più concentrata nei superammassi vicini, ESO, ESO VLT, Evoluzione di Hyperion, Hyperion, i superammassi vicini hanno avuto a disposizione miliardi di anni per permettere alla gravità di riunire la materia in regioni più dense, IASF MI, INAF - OAS, L. Calçada, Masse concentrate disomogenee in superammassi vicini, Masse uniformi in superammassi lontani, MEDIA INAF, modelli di formazione dei superammassi, OAB, OABo, OARm, Olga Cucciati, Olivier Le Fèvre, più grande struttura cosmica primordiale, proto-superammasso di galassie, Sestante, sette regioni ad alta densità collegate da filamenti di galassie, spettrografo Vimos, Superammassi vicini, Superammasso della Vergine, Superammasso di Galassie, superammasso di galassie primordiali, UC Davis, ue miliardi di anni dopo il Big Bang, Universo locale, Universo remoto, Vimos Ultra-Deep Survey, VUDS
Feb 27 2018
Spettro d’ipernova a distanza record | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astrometria, Astrometria a grandi distanze, Cosmologia, Energia oscura, Fisica stellare, Stelle primordiali, Supernove Nove e Ipernove
Scoperta nell’agosto del 2016, la supernova superluminosa Des16C2nm (la più lontana a oggi conosciuta) è stata ora oggetto d’analisi spettrale in ultravioletto. «Questi oggetti potrebbero diventare candele cosmologiche standardizzabili ben oltre il limite consentito dalle supernove Ia», dice a Media Inaf Andrea Pastorello dell’Inaf di Padova .entry-header Prima (in alto) e dopo (in basso) l’esplosione. …
- analisi dello spettro ultravioletto, Andrea Pastorello, Astrometria a grandi distanze, caduta di materia su una stella di neutroni, candela cosmologica, Confronto spettro Des16C2nm e Gaia 16apd, Dark Energy Survey, Des16C2nm, Energia oscura, Gaia16apd, Ipernova, Limite astrometrico Supernove Ia, Mathew Smith, OAPd, quantità di metalli prodotti durante l’esplosione, slsn, Supernova piu' lontana conosciuta, Supernova superluminosa, Supernove, telescopio Magellan, temperatura dell’esplosione stessa, The Astrophysical Journal, Università di Southampton, Very Large Telescope, W. M. Keck Observatory, z=2, z=3.5
Dic 12 2017
Buchi neri primordiali e onde gravitazionali | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Altro..., Astrofisica extragalattica, Astrofisica multimessagero, Buchi neri binari, Buchi neri primordiali, Buchi neri supermassicci, Cosmologia, Fisica relativistica, Onde gravitazionali, Onde gravitazionali galattiche, Origine dell'Universo, Stelle primordiali
L’astronomia gravitazionale e multimessenger è già realtà e i nuovi studi in corso possono fare luce su alcuni misteri ancora irrisolti sulla natura dei buchi neri. Esistono i buchi neri primordiali? Come si sono formati? Qual è stato il ruolo delle prime stelle? .entry-header La teoria di Einstein prevede che due buchi neri in collisione …
- 14 settembre 2015, 65 Milioni di anni dopo il big bang, Abraham Loeb, Astrofisica gravitazionale, Astrofisica multimessaggero, astronomia gravitazionale e multimessagger, Big bang, Brown University, buchi neri barionici, Buchi neri binari, buchi neri prima che le stelle si formassero, Buchi neri primordiali, Coalescenza fra buchi neri, esistenza di buchi neri primordiali, fluttuazioni di densità, fluttuazioni quantistiche, Formazione dei primi buchi neri, fusione di due stelle di neutroni, Harvard University, Increspature dello spaziotempo, LIGO, Materia oscura, MEDIA INAF, NASA, Onde gravitazionali, Origine dei buchi neri dalla coalescenza di due stelle di neutroni, Origine dei buchi neri dalle fluttuazioni primordiali, Origine dei buchi neri dalle supernove, Origine dei buchi neri primordiali, Origine di un buco nero, Physical Review Letters, redshift, redshift >40, redshift prestellare, Savvas Koushiappas, Stephen Hawking, Supernove, Universo in espansione, Universo non-gaussiano, VIRGO