Sembrava uno strano artefatto delle osservazioni, ma le simulazioni e la relatività generale hanno confermato: grazie a un effetto di lensing gravitazionale, è possibile misurare le variazioni di luminosità di una coppia di buchi neri supermassicci mentre passano l’uno di fronte all’altro, e ricavare da questo la dimensione del loro orizzonte degli eventi.
Tag: Buco nero di M87
Apr 09 2018
Il cielo di Aprile 2018 | INAF TV
Di nomi ne ha molti: NGC 4486, M87 o più semplicemente Virgo A. Ma questa galassia ellittica, a circa 50 milioni di anni luce da noi, in direzione della costellazione della Vergine, possiede qualcosa che la rende davvero speciale, ovvero il suo buco nero ospitato nelle sue regioni centrali. La sua massa è quasi inimmaginabile: …
















