Una serie di tre articoli pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society presenta recenti risultati interpretativi finalizzati alla comprensione dell’origine dell’emissione radio dalle magnetosfere dalle stelle calde e massicce. Uno degli autori dei tre lavori, Paolo Leto dell’Inaf di Catania, fa oggi il punto su questa linea di ricerca.
Tag: MNRAS
Giu 10 2022
Il ruolo della rotazione stellare nell’emissione radio
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- A ud-Doula, Australia Telescope Compact Array (Atca), B Das, bnda radio usate per misure di magnetometria indiretta, campione di circa 30 stelle magnetiche di tipo spettrale compreso fra B ed A, Campo magnetico di stelle massicce, Campo magnetico fra 2000 e 20000 vlte quello terrestre, Centrifugal BreakOut (Cbo), Centrifugal breakout reconnection as the electron acceleration mechanism powering the radio magnetospheres of early-type stars, distanza dalla superficie stellare in cui vengono accelerati gli elettroni responsabili della radiazione di giro-sincrotrone, distanza in cui la forza centrifuga che agisce sul plasma rompe le linee di forza del campo magnetico si origina il meccanismo di breakout centrifugo (Cbo), efficienza con cui la potenza del Cbo viene convertita in luminosità radio monocromatica, elettroni relativistici emessi a grande distanza dalla fotosfera, emissione radio da stelle calde e massicce molto distanti, emissione radio dalle magnetosfere dalle stelle calde e massicce, emissione radio dalle stelle calde e magnetiche, emissione radio di stelle massicce, Emissione radio stellare, Giganti blu, i dintorni del nostro Sole pullulano di stelle ultra-fredde, Il parametro fisico da cui dipende la luminosità radio è il rapporto fra il flusso magnetico ed il periodo di rotazione, Il plasma è quindi soggetto ad una forza centrifuga che cresce all’aumentare della distanza dalla stella, interazione fra il campo magnetico e il plasma circumstellare, L’intenso campo magnetico è infatti in grado di forzare il plasma a ruotare con la medesima velocità di rotazione della stella fino a grande distanza dalla superficie stellare, la loro luminosità radio dipende da una combinazione di parametri stellari in cui non compare la temperatura della stella, le stelle che hanno una grande flusso magnetico e un breve periodo di rotazione sono anche molto luminose nella banda radio, legge che esprime la luminosità radio in funzione della potenza rilasciata a causa del breakout centrifugo, Leto et al. 2021, luminosità radio in funzione della potenza di CBO per stelle ultrafredde e nane brune, luminosità radio monocromatica prodotta dal meccanismo di giro-sincrotrone in funzione della potenza generata dal breakout centrifugo, M E Shultz, Magnetosfera stellare, Matthew Shultz, MEDIA INAF, MeerKat+, misura emissione di molte stelle calde e magnetiche, MNRAS, modelli teorici capaci di simulare l’emissione radio dalle magnetosfere di stelle massicce, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, New light on magnetic massive stars, ngVla, OACt, origine della radiazione di giro-sincrotrone dalle stelle massicce, Owocki et al. 2022, P Chandra, P Leto, Paolo Leto, perdita di massa da parte delle stelle calde, pianeta Giove e le UCDs posseggono un campo magnetico di geometria semplice, Plasma emesso da stelle massicce, potenza dissipata durante questi breakout centrifughi, Quando la forza del campo magnetico non è più in grado di contrastare la forza centrifuga a cui è sottoposto il plasma in co-rotazione con la stella le linee di forza del campo magnetico si rompono, radiazione di giro-sincrotrone, radiazione elettromagnetica emessa dagli elettroni relativistici che si muovono in presenza di un campo magnetico, relazione tra la velocità di rotazione delle stelle massicce e il campo magnetico, Rotazione stellare, ruolo del vento stellare sull’origine degli elettroni relativistici, S P Owocki, Shultz et al. 2022, Sia le stelle ultra-fredde che Giove emettono radiazione di giro-sincrotrone prodotta da elettroni relativistici, Ska, Stanley Owocki, Stelle classe A, Stelle classe B, Stelle massicce, stima indiretta del campo magnetico di stelle molto distanti, studio dei fenomeni fisici che governano le dinamiche dei plasmi in presenza di campi magnetici, studio dei pianeti ed esopianeti magnetici, studio dei pianeti ed esopianeti magnetici e delle stelle ultra-fredde e nane brune, studio delle stelle calde e magnetiche, temperature delle stelle calde e magnetiche da 9000 a 25000 K, Ultra Cool Dwarfs (Ucd), Università di Catania, validità della legge a tutte le magnetosfere dominate da un campo magnetico stabile e dalla geometria semplice, vento stellare radiativo, VLA
Dic 18 2020
No Lup, la stella che sbuffa al passaggio di comete
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Nella costellazione del Lupo, a oltre 400 anni luce di distanza, la stella di classe III No Lup – con una massa di circa 0.7 volte la massa del Sole – è stata vista sbuffare gas di monossido di carbonio ad alta velocità. Sebbene non sia ancora chiaro il meccanismo che espelle il gas così …
- 400 al, abitante in regioni di formazione stellare, ALMA, assenza di polveri calde, Atacama Large Millimetre/submillimetre Array, C. F. Manara, cintura di Kuiper, CO componente delle atmosfere dei pianeti giganti., CO contenuto in dischi protoplanetari, Costellazione del Lupo, dischi di detriti, Dischi protoplanetari, disco di “seconda generazione”, disco di polveri debole e di piccola massa, dispersione del disco protoplanetario in 100 Ka, evoluzione del processo di sublimazione sulla superficie della cometa, Fascia di Kuiper, fase di evoluzione del sistema planetario della quale siamo per la prima volta testimoni, G. M. Kennedy, G. Rosotti, gas e polveri primordiali, Grant Kennedy, i corpi di recente formazione incorrano in continue reciproche collisioni, il disco protoplanetario della stella si è recentemente disperso o è in fase di dispersione, il gas doveva muoversi più velocemente, il gas può anche essere prodotto durante collisioni tra asteroidi, J. B. Lovell, J. P. Williams, Joshua Lovell, L. Matrà, L. Testi, Lo stesso evento che ha vaporizzato le comete nel Sistema solare miliardi di anni fa, M. Ansdell, M. C. Wyatt, M. Kama, M. Tazzari, Mark Wyatt, MEDIA INAF, MNRAS, Monossido di carbonio, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, Nana rossa, No Lup, No Lup troppo evoluta per avere ancora CO nel disco, osservato per la prima volta a oltre 400 anni luce di distanza, Perdita di CO dovuta al passaggio di comete, pianeti comete e corpi minori in formazione, polveri o gas freddi e deboli, polveri o gas secondari, quali processi fisici plasmano i sistemi planetari poco dopo la loro nascita, Rapid CO gas dispersal from NO Lup’s class III circumstellar disc, S. Marino, Stella che sbuffa CO, stella di classe III, Stella di classe M, Stella giovane, studio sul sistema di No Lup, sublimazione sulla superficie delle comete, Ultima Thule, unica stella di III classe in cui è stato rilevato gas monossido di carbonio, università di Cambridge, università di Warwick
Dic 11 2020
Una galassia fossile nel cuore della Via Lattea
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Astrometria, Evoluzione galattica, Scontri fra galassie, SDSS, Storia della Via Lattea
Grazie ai dati di Apogee della Sloan Digital Sky Surveys, gli scienziati hanno scoperto una galassia fossile nascosta nel cuore della Via Lattea, chiamata Ercole, le cui stelle rappresentano oggi circa un terzo della massa dell’intero alone della Via Lattea. Le due potrebbero essersi scontrate dieci miliardi di anni fa, quando la nostra galassia era …
- Andrew C Mason, Apache Point Observatory Galactic Evolution Experiment, Apogee, Apogee ha misurato spettri nel NIR di 500mila stelle, Apogee vede attraverso la polvere interstellare del centro della Via Lattea, Carlos Allende Prieto, Collisione Ercole Via lattea primordiale e molto massiccia, composizione chimica e i movimenti di decine di migliaia di stelle, composizioni chimiche e velocità delle stelle misurate dallo strumento Apogee, Danny Horta, Danny Horta-Darrington (Liverpool John Moores University), David Nataf, dieci anni di missione SDSS, difficoltà a caratterizzare le stelle al centro della Galassia perchè nascoste dalla polvere interstellare, Esa / Gaia e Sdss, Evidence from APOGEE for the presence of a major building block of the halo buried in the inner Galaxy, Evoluzione della via lattea, Francesca Fragkoudi, Galassia Ercole, Galassia Ercole un terzo dell’alone sferico della Via Lattea., Galassia fossile, Galassia fossile al centro della Via Lattea, Galassia fossile Ercole 1/3 dell'alone della Via Lattea, J Ted Mackereth, Joel Pfeffer, Jon Holtzman, Karen Masters, Katia Cunha, la nostra galassia si è formata dall’interno verso l’esterno, le galassie si formano attraverso fusioni di galassie più piccole, le prime fusioni sono al centro della via lattea, Liverpool John Moores University, LJMU, luce del vicino infrarosso, luce visibile, Mathias Schultheis, MEDIA INAF, Milky Way Mapper, MNRAS, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Nasa / Jpl-Caltech e Sdss, posizione di Ercole nel profondo della Via Lattea, posizione e storia della galassia Ercole, quarta fase della Sdss, quinta fase dell’Sdss, Ricardo P Schiavon, Ricardo Schiavon, Robert W O’Connell, Scontri fra galassie, Scontro fra Ercole e Via Lattea 10 miliardi di anni fa, SDSS, Sdss-IV, Separazione stelle di Ercole da quelle della Via Lattea, Shobhit Kisku, Sloan Digital Sky Surveys, spettri di stelle nel vicino infrarosso, stelle insolite nel cuore densamente popolato della Via Lattea, Sten Hasselquist, Steven R Majewski, Su 10mila stelle poche centinaia avevano composizioni chimiche e velocità sorprendentemente diverse, Verne V Smith, Via Lattea vista dall’alto
Dic 09 2020
Coincidenze cosmiche: dal cervello all’universo
- Archiviato sotto Altro..., Astrofisica extragalattica, Cosmologia, Filamenti di Galassie, Fisica dei sistemi caotici, Scienze comparate, Struttura a grande scala dell'Universo
Un nuovo studio, nato dalla collaborazione tra un astrofisico e un neurochirurgo italiani e pubblicato sulla rivista Frontiers in Physics, mette a confronto due tra i più enigmatici e complessi sistemi che esistano in natura – la rete delle galassie che compongono l’universo e la rete dei neuroni all’interno del cervello umano – analizzandone somiglianze …
- Alberto Feletti, altre reti che esistono in natura, analisi delle reti, assoni, Brüggen M., Campo magnetico intergalattico, Capacitá di memoria e flusso di info fra le due reti, centinaio di milioni di anni luce a qualche milione di anni luce, componenti passive nelle due reti: energia oscura e acqua, connessioni ha in media ogni neurone o ogni galassia, corteccia cerebrale e cerebellare, Cosmic Web, Cosmic web e rete neurale reti non random, Cosmologia, Dal cervello all’universo, dendriti, Differenze fra reti cosmiche e neuronali, differenze nelle funzioni delle reti di cosmic web e rete neurale, Dinamica dei sistemi caotici, Dipartimento di fisica e astronomia, distribuzione su grande scala della materia nell’universo, Dr. E. Zunarelli, effetto del metodo di analisi, fenomeni cosmologici con un linguaggio nuovo, Filamenti di galassie, Fisica del caos, forti somiglianze strutturali nonostante l’enorme differenza tra le scale coinvolte di oltre 27 ordini di grandezza, Franco Vazza, Frattali, Frontiers in Physics, Geometria frattale, Gheller C., gravità e l’espansione dello spazio-tempo sulle scale considerate, i segnali nel cervello umano si propagano alla velocità con cui i segnali elettrici possono percorrere gli assoni e i dendriti, il cervello umano potrebbe memorizzare tutte le posizioni di tutte le galassie dell’universo osservabile, il cervello umano può processare tutta questa informazione in tempi molto brevi, infrastruttura cosmica, IRA-INAF, Kolmogorov, la distribuzione tridimensionale dell’universo resta sempre la stessa, la rete cosmic web organizza il flusso di materia ed energia, le reti naturali sembrano evolversi con logiche di scala molto simili, le stelle, logica di base simile nelle reti neuronali e nel cosmic web, Memoria cervello umano = 2 PB, MNRAS, modo in cui i nodi della rete si interfacciano tra di loro, Nautilus, nel caso del cervello è sotto i millimetri, neurochirurgia, neuroscienze, Notte Europea dei ricercatori, organizzazione macroscopica del cosmo e quella microscopica delle reti neuronali appaiono sorprendentemente simili, Ospedale di Modena, Ospedale Universitario di Modena, peso che ha ogni nodo nella rete, processi biologici mediati da forze elettriche e chimiche, progetto Magcow, quanto spesso queste reti hanno degli hub, rapporto tra pieni e vuoti, rete cosmica, rete dei neuroni all’interno del cervello umano, rete delle galassie che compongono l’universo, rete neuronale, Rete neuronale organizza il flusso di energia, reti di interazione sociale, reti di telecomunicazioni, reti filamentose di neuroni, Scienze comparate, SDSS, simulazioni cosmologiche, simulazioni cosmologiche per lo studio di turbolenza e campi magnetici, somiglianze e differenze fra reti neuronali e reti galattiche, studio della turbolenza, Università di Bologna, Università di Verona, Vazza & Feletti, Vazza et al. 2019 A&A, Vazza F., vetrini istologici, Wang P.
Dic 03 2020
Radio filamenti e tentacoli nell’ammasso di Perseo
- Archiviato sotto ALMA, Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Galassie attive, Radioastronomia, Radiogalassie
Nuove inedite immagini con una risoluzione senza precedenti immortalano alcune galassie emittenti a frequenze radio nell’ammasso di Perseo, a 240 milioni di anni luce dalla Terra. Gli scatti, effettuati al Very Large Array, consentono di scorgere nuove strutture e nuove connessioni fra le sorgenti dell’ammasso, e di studiare in dettaglio come ambienti estremi come questo …
- 240 Mal, ammassi affollati di galassie, ammasso di galassie, Ammasso di Perseo, Bcg, Brightest cluster galaxy, buca di potenziale in cui le galassie convivono, come e quando le galassie muoiano?, connessioni fra le sorgenti dell’ammasso, Eso/Alma, Filamenti di radiogalassie, Galassie in un ammasso fitto, galassie morte o sterili, getti radio, harassment, IC 310, influenza di un ambiente affollato sulla vita delle galassie, interazione con l’ambiente circostante, interazione con plasma caldissimo, interazione galassia-ambiente, Karl G. Jansky Very Large Array, M. Gendron-Marsolais et al.; S. Dagnello, Marie-Lou Gendron-Marsolais, MEDIA INAF, MNRAS, National Science Foundation, negli ammassi di galassie la popolazione prevalente è costituita di galassie vecchie e morte, Ngc 1265, NGC 1275, Nrao/Aui/NsfSloan Digital Sky Survey., prima mappa ad alta risoluzione (230-470 MHz) dell’ammasso di Perseo, Radiogalassie, raggi gamma energetici eiettati dal buco nero supermassiccio nel nucleo di Ic 310, RAM pressure stripping, ruolo esatto dei fenomeni ambientali all’interno degli ammassi?, sottostrutture nei lobi radioemittenti della galassia più brillante dell’ammasso di Perseo, strangulation, very large array, virializzati ammassi, VLA
Dic 03 2020
Nel cuore rovente della fornace cosmica
- Archiviato sotto Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Astronautica, Telescopi spaziali, XMM-Newton
Tre telescopi per un ammasso. Lui è Hsc J023336-053022, e per tracciarne tutte le proprietà è stato osservato in ottico, X e radio da Subaru, Xmm-Newton e dal radiotelescopio del Green Bank. I risultati combinati mostrano processi estremi che portano i gas al centro dell’ammasso a temperature di centinaia di milioni di gradi. Fra gli …
- 4 Gal, 40 milioni di gradi, Active gas features in three HSC-SSP CAMIRA clusters revealed by high angular resolution analysis of MUSTANG-2 SZE and XXL X-ray observations, agglomerati di materia oscura, Ammassi di galassie, ammasso di galassie, arancione rappresenta le singole galassie, Astrofisica ai raggi X, Astrofisica delle alte energie, astrofisica radio, Atsushi J Nishizawa, Atsushi Yoshida, Ayaka Honda, Brian S Mason, Cathy Horellou, Charles E Romero, Chong Yang, Craig Sarazin, distribuzione della materia oscura, Dominique Eckert, Elinor Medezinski, ESA/XMM-Newton, Fabio Gastaldello, Florian Pacaud, Fornace cosmica, gas al centro dell’ammasso, Gbt Green Bank Observatory / National Science Foundation (Nsf); Optical: Subaru Telescope, green bank telescope, Hiroki Akamatsu, Hsc J023336-053022, I-Non Chiu, IASF MI, Ikuyuki Mitsuishi, John A ZuHone, Jonathan Sievers, Kai-Yang Lin, Keigo Tanaka, Keiichi Umetsu, Kotaro Kohno, lensing debole, Marguerite Pierre, Mark Birkinshaw, Mark Devlin, Masamune Oguri, Mauro Sereno, MEDIA INAF, MNRAS, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Naomi Ota, National Astronomical Observatory of Japan / Hsc-Ssp collaboration; X-ray: European Space Agency (Esa) / Xmm-Newton/Xxl survey consortium, Nobuhiro Okabe, OAS Bologna, onde d’urto di due sub-ammassi, Radiotelescopio green bank, regioni centrali negli ammassi di galassie, riscaldamento da shock, rosso gas rarefatto in banda radio, Ryoichi Yamamoto, Sara Stanchfield, Satoshi Miyazaki, Simon Dicker, sub-ammassi di galassie, Subaru, survey Hsc, survey XXL, telescopio ottico giapponese Subaru, temperatura 25 volte più elevata di quella del nucleo del Sole., temperature di centinaia di milioni di gradi, Tetsu Kitayama, Tony Mroczkowski, Università di Hiroshima, verde gas caldo più denso osservato ai raggi X, Vernesa Smolčić, Xlssc 105, XMM-Newton, Xxl: censimento cosmico ancora più smisurato, Yen-Ting Lin
Lug 24 2020
Pi Mensae, un sistema planetario formato Espresso | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Fisica stellare, Gioviani caldi, Nane brune, Nane gialle, Pianeti abitabili, Pianeti extrasolari, Stelle doppie, Superterre
Una stella brillante di età paragonabile a quella del Sole, una superTerra in orbita interna e – a perturbare il sistema – una nana bruna in un’orbita esterna estremamente eccentrica e inclinata. È questo l’identikit del sistema planetario per cui è stata risolta per la prima volta l’architettura tridimensionale. Lo racconta a Media Inaf il …
- Alessandro Sozzetti, angolo di inclinazione di Pi Men b, angolo di inclinazione relativo tra i piani orbitali dei compagni b e c, architettura tridimensionale di un sistema planetario, Astronomy & Astrophysics, caratterizzazione completa di un sistema planetario, caratterizzazione di superterre simili a Pi Men c, deserto delle nane brune, e(Pimenb)=0.6, ESO VLT, Esopianeti, ESPRESSO, estrema precisione di Espresso sulle barre d’errore, evoluzione dinamica, fotometria e astrometria d’archivio combinate, i due corpi orbitanti attorno alla stella Pi Mensae sono molto disallineati, i=45 gradi, INAF- OATo, incertezza sulle misure di velocità radiale di 10 cm/s, Jerry Xuan, Kepler, M(Pmenb)=14MJ, Mario Damasso, Mark Wyatt, massa minima di Pi Men b, massa minima di un esopianeta dipendente da i, massa vera di Pi Men b, MEDIA INAF, Metodo dei transiti, migrazione di nane brune in vicinanza della stella, misura della massa di Pi Men c tramite spettroscopia, MNRAS, moti propri misurati con tecniche astrometriche dalle missioni spaziali Hypparcos e Gaia, Nana bruna, osservazioni spettrofotometriche volte a studiarne l’atmosfera, Pi Men b, Pi Men c, Pi Mensae, rilevamento del raggio di Pi Men c con lo studio del transito, Rispetto alle misure d’archivio c’è un guadagno di circa tre volte, scarsitá di nane brune in vicinanza di una stella, sistemi planetari, spettrografo ultra-stabile ad altissima risoluzione, Supergiganti caldi, Superterra, tecnica delle velocità radiali, TESS, un corpo esterno con orbita molto eccentrica e inclinata perturba il suo compagno interno, variazione nell’inclinazione dell’orbita della superterra interna, velocità radiali
Lug 11 2020
Indagine sulla curva di rotazione della Via Lattea
- Archiviato sotto Altro..., Astrofisica galattica, Astrometria, Astrometria relativistica, Cosmologia, Divulgazione, Fisica relativistica, GAIA, Materia oscura, Operativi, Spacecraft
Un modello della nostra galassia basato sulla relatività generale, senza necessità di ricorrere alla materia oscura, è in grado di rappresentare i dati sperimentali con una qualità del tutto simile a quella di un modello tradizionale basato sulla dinamica newtoniana con un alone di materia oscura. Lo illustra oggi su Media Inaf la prima autrice …
- 325 cefeidi classiche di tipo I, 5 a 16 kpc, 5277 stelle upper-MS, alone galattico, Anomalia della curva di rotazione stellare, ansatz della relatività speciale, Astrometria di precisione, astrometria relativistica, Barycentric celestial reference system, cinematica relativistica, componente relativistica nel disco, Curva di rotazione delle galassie, Curva di rotazione stellare, densità di materia barionica, dimensione radiale (esterna) del rigonfiamento (bulge) galattico e lo spessore del disco a distanze radiali R > 4 kpc., dinamica newtoniana, due profili di curva di rotazione, equazione di Poisson, equazioni di campo di Einstein, ESA, fotometria 2Mass, Frame dragging rotazionale, Fritz Zwiky, GAIA, GAIA DR2, geometria dello spazio-tempo, geometria di “polvere relativistica”, geometria spazio-temporale mutevole del Sistema solare, insieme completo dei moti propri e delle velocità lungo la linea di vista, la materia dice allo spazio come curvare, la piattezza osservata della curva di rotazione della Via Lattea si origina come effetto della relatività generale, lo spazio dice alla materia come muoversi, mappatura su larga scala delle distanze e delle velocità stellari, Marco Giammaria, Mariateresa Crosta, Mario Lattanzi, Materia oscura, MEDIA INAF, Misura della precessione del perielio di Mercurio, misura della velocità effettuata dall’osservatore solidale con il Sistema solare (Bcrs) rispetto a quello al centro della galassia, MNRAS, modello di relatività generale semplificato che tratta le stelle della nostra galassia come sorgenti isolate e stazionarie non interagenti tra loro distribuite con simmetria assiale, OaTO, Osservatorio Astrofisico di Torino, parallasse più precise del 20 per cento, parallassi, parte assi-simmetrica del potenziale galattico, profilo della velocità relativistica, profilo della velocità relativistica risulta statisticamente indistinguibile dal suo analogo basato su modelli di materia oscura, proprietà gravitazionali della materia oscura, Relatività generale, Relativita', soluzione analitica per il profilo di velocità proposto negli ultimi anni da Balasin e Grummiller, Sorgenti gravitazionali, sviluppare “geometrie” galattiche più complesse, tensori, trascinamento gravitazionale, UAI, uno relativistico e un analogo classico basato sulla materia oscura, velocità risulta essere proporzionale al termine non-diagonale della metrica legato al trascinamento gravitazionale, Vera Rubin
Nov 28 2019
Oltre il ferro: nucleosintesi di isotopi pesanti | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Altro..., Astrofisica multimessagero, Fisica delle particelle, Fisica nucleare e subnucleare, Fisica stellare, Kilonova, Magnetar, Onde gravitazionali stellari, Pulsar, Stelle di neutroni, Struttura della materia, Supernove Nove e Ipernove
Un team di astrofisici del quale fa parte anche Sergio Cristallo dell’Osservatorio astronomico Inaf dell’Abruzzo ha ricalcolato le percentuali relative agli isotopi presenti nel Sistema solare prodotti dal cosiddetto “processo s” utilizzando un modello fisico-numerico che simula l’evoluzione chimica della materia nella Via Lattea .entry-header Mai come negli ultimi due anni la ricerca sulla nucleosintesi …
- 76Ge, 82Se, abbondanze degli elementi al momento della formazione del Sole, AGB, Alessandro Chieffi, asymptotic giant branch, cattura neutronica lenta, cattura neutronica veloce, componente debole del processo s, contributo “s” ed “r” nella distribuzione solare, Contributo dei processi s, evoluzione chimica della materia, evoluzione chimica della materia nella via lattea, fase di ramo asintotico, Formazione di elementi piu pesanti del Ferro, Gw 170717, IAPS Roma, Inaf, isotopi più pesanti del ferro, isotopi rari ricchi di protoni, Jennifer Johnson, Kilonova, Marco Limongi, MEDIA INAF, MNRAS, modelli teorici che riproducono il processo r, Monthly Notices of Royal Astronomical Society, N. Prantzos et. al., Nucleosintesi, Nucleosintesi di elementi pesanti, OA Abruzzo, OA Roma, OATe, Onde gravitazionali stellari, Oro e Platino nella fusione di due stelle di neutroni, percentuali isotopiche per gli elementi dal gallio al bismuto, processi di cattura neutronica, Processo p, processo r, processo r nel Sole, processo r nelle kilonove o nell'esplosione di una magnetar, Processo s, processo s nelle stelle AGB o nelle stelle massicce, r e p alla composizione pre-solare, Ramo asintotico delle giganti, Righe spettrali di Sr in una kilonova, Ru Rh I Xe Eu Gd Tb prodotti dal processo r, Science, Sergio Cristallo, simulazione delle fasi dell'esplosione di una supernova, Sr Y Zr Ba La Ce Nd Pb prodotti dal processo s, Stelle massicce, valle di stabilità β, yields stellari
Set 22 2017
E.T. in poltrona con vista sulla Terra | MEDIA INAF
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Un team di scienziati della Queen’s University di Belfast e del Max Planck Institute ha capovolto i termini della caccia agli esopianeti. Lo studio, pubblicato su Mnras, individua i mondi alieni che potrebbero osservarci transitare davanti al Sole Sorgente: E.T. in poltrona con vista sulla Terra | MEDIA INAF Sant’Emidio, non possono infatti rifiutarsi viagra …
- 68 esopianeti con potenziale vista su un transito, 9 esopianeti dai quali puo' essere osservata la Terra, diminuzione di luminosità della curva di luce di una stella, Esopianeti, Esopianeti dai quali si puo' osservare la Terra, Giganti gassosi non visibili nel sistema Solare con i transiti, Max Planck Institute, MEDIA INAF, Mercurio Venere Terra e Marte visibili con i transiti, Metodo dei transiti, missione K2 di Kepler, MNRAS, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Osservatore alieno del sistema solare, Osservazioni aliene della Terra, Queen’s University di Belfast, Regioni dell'Universo dalle quali la Terra e' osservbile, Sistema solare, Superwasp, TESS, Transiting Exoplanet Survey Satellite, Transito della Terra sul disco solare, Un osservatore alieno come vedrebbe il Sistema solare?
Set 12 2017
Dal radio al gamma, la Crab senza più segreti | Media Inaf
- Archiviato sotto Fisica stellare, Radioastronomia, Stelle di neutroni, Supernove Nove e Ipernove
Un nuovo modello descrive il comportamento delle particelle ad alta energia emesse dalle vestigia delle esplosioni di supernova e spiega le osservazioni astronomiche su un intervallo di energia sorprendentemente largo. Il modello suggerisce che gli scienziati ancora non comprendono i processi all’origine dei raggi cosmici Sorgente: Dal radio al gamma, la Crab senza più segreti …
- 10 milioni di volte superiore a LHC, 6500 anni luce, accelerazione della particelle nelle onde d’urto, accelerazione di particelle alle onde d’urt, Astronomia dei raggi gamma, Astronomia dei raggi X, Astronomia dell'infrarosso, Astronomia dell'ultravioletto, astroparticelle di alte energie, Crab, Crab Nebula, Crab nebula in larga banda, Esplosioni di supernova, Federico Fraschetti, fotoni emessi da particelle accelerate, Italiani all'estero, LHC, M1, MEDIA INAF, MNRAS, Modello radiativo di M1, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Nebulosa del granchio, Particelle ad alta energia, Pulsar del granchio, Radiazioni cosmiche da supernove, Radioastronomia, raggi cosmici, shock dalle fluttuazioni del campo magnetico, SN 1054, Spettro della radiazione della nebulosa del gramnchio, Stella di neutroni, University of Arizona, Venti di supernova
Lug 31 2017
E luce fu sulla Via Lattea | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astrofisica galattica, Astrofotografia, Astronautica, Evoluzione galattica, Planck, Telescopi spaziali
Difficile fare una bella foto di qualcosa in cui sei completamente immerso, ma un risultato del genere lo ha ottenuto il gruppo di ricerca che, per la prima volta, è riuscito a ricavare una panoramica completa della luce stellare nella Via Lattea, a partire dalle mappe nell’infrarosso del satellite Esa Planck Sorgente: E luce fu …
- distribuzione dell’energia luminosa nella galassia, Distribuzione di energia luminosa nella Galassia, ESA, ESA PLANCK, Evoluzione galattica, fotografia completa della luce stellare, fotoni stellari, Immagine all'infrarosso della via lattea, Immagine della Via lattea, Mappe all'infrarosso, MNRAS, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Osservatorio spaziale Planck, Polvere interstellare, produzione di fotoni ad alta energia, raggi cosmici, Raggi gamma, stelle nelle galassie a spirale, stime sul contenuto di polvere stellare e interstellare della Via Lattea, University of Central Lancashire, Via Lattea
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