Nella costellazione del Lupo, a oltre 400 anni luce di distanza, la stella di classe III No Lup – con una massa di circa 0.7 volte la massa del Sole – è stata vista sbuffare gas di monossido di carbonio ad alta velocità. Sebbene non sia ancora chiaro il meccanismo che espelle il gas così …
Tag: Mark Wyatt
Dic 18 2020
No Lup, la stella che sbuffa al passaggio di comete
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- 400 al, abitante in regioni di formazione stellare, ALMA, assenza di polveri calde, Atacama Large Millimetre/submillimetre Array, C. F. Manara, cintura di Kuiper, CO componente delle atmosfere dei pianeti giganti., CO contenuto in dischi protoplanetari, Costellazione del Lupo, dischi di detriti, Dischi protoplanetari, disco di “seconda generazione”, disco di polveri debole e di piccola massa, dispersione del disco protoplanetario in 100 Ka, evoluzione del processo di sublimazione sulla superficie della cometa, Fascia di Kuiper, fase di evoluzione del sistema planetario della quale siamo per la prima volta testimoni, G. M. Kennedy, G. Rosotti, gas e polveri primordiali, Grant Kennedy, i corpi di recente formazione incorrano in continue reciproche collisioni, il disco protoplanetario della stella si è recentemente disperso o è in fase di dispersione, il gas doveva muoversi più velocemente, il gas può anche essere prodotto durante collisioni tra asteroidi, J. B. Lovell, J. P. Williams, Joshua Lovell, L. Matrà, L. Testi, Lo stesso evento che ha vaporizzato le comete nel Sistema solare miliardi di anni fa, M. Ansdell, M. C. Wyatt, M. Kama, M. Tazzari, Mark Wyatt, MEDIA INAF, MNRAS, Monossido di carbonio, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, Nana rossa, No Lup, No Lup troppo evoluta per avere ancora CO nel disco, osservato per la prima volta a oltre 400 anni luce di distanza, Perdita di CO dovuta al passaggio di comete, pianeti comete e corpi minori in formazione, polveri o gas freddi e deboli, polveri o gas secondari, quali processi fisici plasmano i sistemi planetari poco dopo la loro nascita, Rapid CO gas dispersal from NO Lup’s class III circumstellar disc, S. Marino, Stella che sbuffa CO, stella di classe III, Stella di classe M, Stella giovane, studio sul sistema di No Lup, sublimazione sulla superficie delle comete, Ultima Thule, unica stella di III classe in cui è stato rilevato gas monossido di carbonio, università di Cambridge, università di Warwick
Lug 24 2020
Pi Mensae, un sistema planetario formato Espresso | MEDIA INAF
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Una stella brillante di età paragonabile a quella del Sole, una superTerra in orbita interna e – a perturbare il sistema – una nana bruna in un’orbita esterna estremamente eccentrica e inclinata. È questo l’identikit del sistema planetario per cui è stata risolta per la prima volta l’architettura tridimensionale. Lo racconta a Media Inaf il …
- Alessandro Sozzetti, angolo di inclinazione di Pi Men b, angolo di inclinazione relativo tra i piani orbitali dei compagni b e c, architettura tridimensionale di un sistema planetario, Astronomy & Astrophysics, caratterizzazione completa di un sistema planetario, caratterizzazione di superterre simili a Pi Men c, deserto delle nane brune, e(Pimenb)=0.6, ESO VLT, Esopianeti, ESPRESSO, estrema precisione di Espresso sulle barre d’errore, evoluzione dinamica, fotometria e astrometria d’archivio combinate, i due corpi orbitanti attorno alla stella Pi Mensae sono molto disallineati, i=45 gradi, INAF- OATo, incertezza sulle misure di velocità radiale di 10 cm/s, Jerry Xuan, Kepler, M(Pmenb)=14MJ, Mario Damasso, Mark Wyatt, massa minima di Pi Men b, massa minima di un esopianeta dipendente da i, massa vera di Pi Men b, MEDIA INAF, Metodo dei transiti, migrazione di nane brune in vicinanza della stella, misura della massa di Pi Men c tramite spettroscopia, MNRAS, moti propri misurati con tecniche astrometriche dalle missioni spaziali Hypparcos e Gaia, Nana bruna, osservazioni spettrofotometriche volte a studiarne l’atmosfera, Pi Men b, Pi Men c, Pi Mensae, rilevamento del raggio di Pi Men c con lo studio del transito, Rispetto alle misure d’archivio c’è un guadagno di circa tre volte, scarsitá di nane brune in vicinanza di una stella, sistemi planetari, spettrografo ultra-stabile ad altissima risoluzione, Supergiganti caldi, Superterra, tecnica delle velocità radiali, TESS, un corpo esterno con orbita molto eccentrica e inclinata perturba il suo compagno interno, variazione nell’inclinazione dell’orbita della superterra interna, velocità radiali
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