Due esopianeti caldi, grandi all’incirca come Nettuno e con un’età tra i 30 e gli 80 milioni di anni. È l’identikit di Toi-942, il sistema planetario più giovane scoperto dal satellite Tess della Nasa, scovato da un team a guida Inaf e caratterizzato grazie anche a dati raccolti con il Telescopio nazionale Galileo. Con la …
Tag: INAF-OApd
Mar 16 2021
È doppio il sistema più giovane scoperto da Tess
- Archiviato sotto Astronautica, CHEOPS, Fisica stellare, Nane arancioni, Nettuniani caldi, Operativi, Pianeti extrasolari, Spacecraft, TESS
- 2 Nettuniani caldi, 3 modelli principali per la formazione di pianeti, 30-80 My, 500 al, analisi dettagliata dei dati di Tess, Astronomy & Astrophysics, CHEOPS, come nascono e si evolvono i pianeti nell’universo, età del sistema tra i 30 e gli 80 milioni di anni., fasi differenti durante la loro formazione ed evoluzione, formazione ed evoluzione degli esopianeti, Francia, Gaps2, Germania, GIANO-B, Giappone, Global Architecture of Planetary Systems 2, HARPS-N, Ilaria Carleo, INAF-OApd, infanzia del sistema planetario, MEDIA INAF, Metodo dei transiti, Metodo delle velocità radiali, Misura del raggio dei pianeti di TOI942, Modello di formazione in situ, modello di migrazione all’interno del disco protoplanetario, modello di migrazione mareale ad alta eccentricità, nana arancione, NASA/TESS, Nettuniani caldi, Nettuniano caldo, pianeta che completa un’orbita intorno alla stella ogni 4 giorni, pianeta con periodo orbitale di 10 giorni, pianeti nettuniani con periodi inferiori ai 5 giorni, Planetologia comparativa, raggio circa 4 volte maggiore di quello della Terra, Rapid Eye Mount, Silvano Desidera, sistema multi-planetario, Sistema planetario giovane di 50 Mya, Sistema stellare TOI-942, Spagna, Stima della densità e composizione dei pianeti di TOI-492, Stima della massa dei pianeti di TOI-942, Svizzera, Target Of Interest, Telescopio Nazionale Galileo, Teorie sulla formazione dei sistemi planetari, TESS, TNG, TOI-942, Toi-942 è il sistema multi-planetario più giovane, TOI-942b, TOI-942b con orbita più eccentrica, TOI-942c, Transiting Exoplanet Survey Satellite, Van Vleck Observatory, Wesleyan University, Wesleyan University CT USA
Mar 15 2021
Fratture nel ghiaccio sull’oceano di Ganimede
- Archiviato sotto Astronautica, Futuri, Ganimede, Giove, JUICE, Planetologia, Spacecraft
Un’analisi della distribuzione delle faglie presenti sulla superficie della grande luna gioviana ha permesso di stimarne la penetrazione all’interno della crosta ghiacciata, determinandone lo spessore: tra i 105 e i 130 km. Lo studio, guidato da Alice Lucchetti dell’Inaf di Padova, ha importanti risvolti per la missione spaziale dell’Esa Juice. “Get into the groove”, esortava …
- A. Lucchetti, Alice Lucchetti, ASI, Attività tettonica su Ganimede, Babylon Sulci, C. Rossi, Dati di JANUS su Oceano liquido su Ganimede, differente stratificazione reologica/meccanica della crosta di Ganimede, Distribuzione delle faglie di Ganimede, due popolazioni di grooves: short e long, Equatorial grooves distribution on Ganymede: Length and self-similar clustering analysis, ESA/JUICE, Esplorazione futura di Ganimede, Eventuale acqua liquida su Ganimede, Eventuale vita su Ganimede, F. Mazzarini, Fratture nel ghiaccio di Ganimede, G. Cremonese, Galileo, Ganimede, Ganimede D=5262, Ganimede Luna più grande del Sistema Solare, Ghiaccio di Ganimede, Grooves di Ganimede, Grooves in 4 regioni equatoriali, Grooves strutture morfotettoniche, INAF-OApd, INFN, INGV, JUICE, JUICE/JANUS, Lancio JUICE 2022, le fratture che raggiungono l’oceano liquido sono quelle che geograficamente si trovano lungo le zone di confine tra i terreni dark e bright, long grooves L>200Km più profonde, M. Massironi, M. Pajola, Massima profondità delle grooves, Maurizio Pajola, Max profondità grooves 105<P<130, MEDIA INAF, Mysia Sulci, Oceano di Ganimede, Oceano di Ganimede a profondità max 130 km, Oceano liquido sotto Ganimede, Penetrazione delle faglie all'interno di Ganimede, Phrygia Sulcus, Planetary and Space Science, propagazione ed evoluzione delle grooves sulla crosta ghiacciata di Ganimede, R. Pozzobon, Risoluzione di 100-150 m per pixel, Spessore crosta di Ganimede 105-130 Km, Telecamera di bordo JANUS su JUICE, Terreni bright di Ganimede, Terreni bright più recenti, Terreni bright solcati da grooves, Terreni dark di Ganimede, Università di Padova, Università Parthenope di Napoli, Uruk Sulcus, Voyager 1, Voyager 2
Gen 22 2021
Pelle incandescente, cuore di ghiaccio
- Archiviato sotto Esobiologia, Fisica stellare, Nane gialle, Pianeti extrasolari, Spacecraft, Subnettuniani, Superterre, Telescopi spaziali, TESS, Vita su esopianeti
Nel cuore dell’esopianeta Toi-561 b – una super-Terra con temperatura in superficie superiore ai duemila gradi – pare ci sia acqua ghiacciata ad alta pressione. Lo suggerisce uno studio guidato da Gaia Lacedelli, dottoranda all’Università di Padova, condotto con lo spettrometro Harps-N del Telescopio nazionale Galileo dell’Inaf Diversità è l’aggettivo che meglio riassume quanto abbiamo …
- 1 superterra calda, 3 subnettuniani, 82 misure di velocità radiale di Toi-561, 88 sistemi esoplanetari che ospitano almeno quattro pianeti, A. Collier Cameron, A. F. Martinez Fiorenzano, A. Ghedina, A. Harutyunyan, A. Mortier, A. S. Bonomo, A. Sozzetti, acqua “ghiacciata” sono verosimilmente attesi anche all’interno dei tre rimanenti pianeti, al suo interno una non trascurabile quantità di acqua sotto forma di ghiaccio ad alta pressione, An unusually low density ultra-short period super-Earth and three mini-Neptunes around the old star TOI-561, C. A. Watson, C. Lovis, CHEOPS, D. Charbonneau, D. F. Phillips, D. Nardiello, D. Sasselov, D. W. Latham, DFA UniPd, E. Molinari, E. Poretti, età 10 miliardi di anni, F. Lienhard, F. Pepe, flusso di energia pari a più di cinquemila volte quello che la Terra riceve dal Sole, G. Andreuzzi, G. Lacedelli, G. Micela, G. Piotto, G. Ricker, G. Scandariato, Gaia Lacedelli, ghiaccio ad alta pressione nel nucleo, HARPS-N, I. Pagano, il pianeta più interno secondo i nostri modelli in pratica non dovrebbe nemmeno esistere, INAF-OApd, indizi di una possibile labile atmosfera, J. M. Jenkins, J. N. Winn, K. Rice, L. A. Buchhave, L. Borsato, L. Di Fabrizio, L. Malavolta, L’unico modo per essere sicuri della presenza di un pianeta è quello di misurare la sua massa, Luca Borsato, Luca Malavolta, M. Damasso, M. López-Morales, M. Pinamonti, M. Stalport, mappare con più precisione la loro struttura interna, MEDIA INAF, Metodo dei transiti, Metodo delle velocità radiali, migliorare la stima del raggio dei quattro pianeti del sistema, misura densità media di esopianeti, misura massa di esopianeti, misura raggio di esopianeti, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Per nessuno di esso è però previsto un “cuore di ghiaccio”, pianeta con periodo inferiore a un giorno, pianeta unico nel suo genere, piccola variazione del movimento della stella causato dal pianeta che le orbita attorno, quattro esopianeti distinti, R. Cosentino, S. Udry, si è formato molto più lontano dalla stella ed è successivamente migrato all’interno, sistema planetario con quattro esopianeti, spettrografo HARPS-N, Sulla superficie di Toi-561 b la temperatura è di circa 2260 °C:, Superterra calda, Superterra calda con nucleo ghiacciato, T. G. Wilson, T=0.44 g, TESS, TNG, Toi-561, Toi-561 è una stella di massa poco più piccola del Sole, Toi-561 ha 10 Gy, Toi-561-b, TS=2000 K, Un transito non fa sempre un esopianeta, Università di Padova, V. Nascimbeni, X. Dumusque
Ott 22 2020
Osiris-Rex, i cinque secondi che fecero la storia
- Archiviato sotto (101955) Bennu, Asteroidi, Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Operativi, Osiris-Rex, Planetologia, Spacecraft
La manovra “touch and go” di Osiris-Rex sull’asteroide Bennu – mirata alla raccolta di almeno 60 grammi di polvere superficiale per il successivo rientro a Terra – si è conclusa con successo.
- “avanzo” sopravvissuto di tutti quegli asteroidi che hanno bombardato la Terra durante la sua formazione, (101955) Bennu, 18 minuti e 42 secondi per coprire la distanza che separa la sonda dalla Terra, 331 milioni di km dalla Terra, 5 s di touch and go, 5 secondi di contatto con il suolo dell’asteroide, accensione dei propulsori per consentire a Osiris-Rex di abbandonare l’orbita di sicurezza attorno a Bennu – a un’altezza di circa 770 metri dalla sua superficie, almeno 60 g di materiale, Asteroide carbonaceo, asteroide costituito da materiale incoerente, asteroide di 500 metri di diametro, Asteroide NEO, asteroide Neo carbonaceo primordiale di tipo B, azoto sotto pressione sparato verso il suolo agita solleva e cattura il materiale superficiale, Bennu, contatto con il sito di raccolta, conteggio e catalogazione dei massi per taglia, cratere Nightingale, dimensione dei massi raccolti, dischetti di velcro metallico che si sporcano della polvere superficiale di Bennu intrappolandola, econdo sito di atterraggio di nome Osprey, Elisabetta Dotto, Esobiologia, eterogeneità superficiale di Bennu, Giovanni Poggiali, Hayabusa 2, i cinque secondi che fecero la storia, il materiale organico – di interesse astrobiologico – in esso presente sia poco alterato, impresa mai compiuta prima dalla Nasa: raccogliere frammenti d’asteroide da riportare sulla Terra, In orbita intorno a Bennu dal 3 dicembre 2018, In questo modo si evita di contaminare la superficie con i gas di scarico del propellente usato per le manovre, INAF-OApd, INAF-OArcetri, INAF-OARm, innesco della vita sulla Terra, John Robert Brucato, la navicella ha proseguito in caduta libera verso la superficie con una velocità verticale di 10 cm/s, manovra “Checkpoint” a un’altitudine approssimativa di 125 m, manovra di “Matchpoint” a un’altitudine approssimativa di 54 m, materiale di diametro inferiore a due centimetri, materiale primitivo del Sistema solare, mattoni primordiali della vita, Maurizio Pajola, meccanismo di acquisizione dei campioni Tagsam, meccanismo di campionamento a procedura avvenuta, MEDIA INAF, minerali ricchi di carbonio, NASA, Nasa/Goddard/University of Arizona, Nel giro di un paio di giorni i sensori di bordo misureranno l’inerzia di Tagsam valutando così la massa del campione raccolto, NEO, Nightingale, Osiris-Rex, Osprey, Partenza 8 settembre 2016, prelevare da un minimo di 60 grammi a un massimo di quasi due chili di regolite da riportare qui sulla Terra, prelievo e il ritorno a Terra di un campione di Bennu, Prelievo su Bennu concluso con successo, prima dopo le missioni Apollo a portare sulla Terra un quantitativo così cospicuo di polvere extraterrestre, Prima missione capace di misurare la ra, prima prova dell’evento di raccolta campioni della missione Osiris-Rex, procedura di campionamento della durata complessiva di quattro ore e mezza, raccogliere un po’ di materiale anche con il solo contatto superficiale, raccolta del campione della durata di soli 5 secondi, SamCam, Sample and Contamination Control Scientist, Se la quantità di campione raccolto fosse inferiore a 60 grammi la Nasa deciderà – insieme al team scientifico – se fare un secondo tentativo di raccolta, selezione del sito di atterraggio di Osiris-Rex, storia passata dell’asteroide e della sua composizione primordiale, Tagsam, touch and go, un insidioso ed eterogeneo alternarsi di piccoli crateri e massi di dimensioni variabili, un oggetto simile non era mai stato osservato nel dettaglio, Valentina Guglielmo