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Le magnetar sono la risposta.

Andrea Frassà

Università degli studi di Torino

Impressione artistica di un Magnetar

I magnetar, stelle di neutroni dotate dei più intensi campi magnetici mai osservati, stanno rivelando fenomeni straordinari e inspiegabili. Questi corpi celesti, concentrano una massa superiore al nostro Sole in sfere di appena 20 chilometri di diametro, generando campi magnetici centinaia di migliaia di volte più potenti di qualsiasi altra stella.
Studiare i magnetar potrebbe però spalancare porte verso scoperte rivoluzionarie, come ad esempio comprendere come si generano gli elementi più pesanti presenti nel nostro universo come oro e platino. Ancora più affascinante è la prospettiva di sondare le proprietà della gravità in condizioni estreme, aprendo una finestra su meccanismi predetti dalla meccanica quantistica dei campi.
Recenti studi hanno confermato che queste enigmatiche stelle producono esplosioni potentissime, i cosiddetti lampi radio veloci (FRBs), la cui energia e frequenza potrebbero essere legate a veri e propri terremoti stellari.
Ma qual è il vero segreto nascosto dai magnetar? Gli scienziati sono convinti che osservazioni continue siano cruciali per comprenderlo. Grazie a strumenti avanzati come Swift e IXPE, abbiamo già ottenuto informazioni essenziali, ma servono ancora tecnologie più sensibili per captare emissioni elusive. La chiave potrebbe essere nelle esplosioni “orfane”, emissioni potentissime dirette lontano dai nostri strumenti, che solo la fisica multimessaggera potrà rivelare.
I magnetar potrebbero fornire la risposta ad alcune domande aperte, capaci di svelare segreti dell’universo finora irraggiungibili. La nostra conoscenza del cosmo dipenderà inevitabilmente dalla capacità di cogliere questa sfida epocale.