Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 5/6/2025 ore 23:00

Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali.

Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna

Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le stelle, dove potrai osservare pianeti, stelle e galassie attraverso potenti telescopi. L’evento inizia il 5 Giugno 2025 alle 23:00 a Pino Torinese. Non perdere questa straordinaria opportunità di esplorare l’universo!

screenshot stellarium 250605
screenshot stellarium 250605

Sole sorge alle 5:39 e tramonta alle 21:16 (fine crepuscolo astronomico 23:48)

Astri visibili

  • Luna sorge alle 15:35 [+9:56], culmina alle 21:20 (36°) e tramonta alle 02:39 [-2:59′] – altezza: 32° (23:00) – 26° (23:59).
  • Marte sorge alle 11:07 [+5:28], culmina alla 18:17 (59°) e tramonta alle 1:29 [+3:12]- altezza: 24° (23:00) – 14° (23:59), visibile di sera, in opposizione il 16/01/2025,in congiunzione eliaca il 09/01/2026.

Pianeti non visibili per scarsa altezza

Pianeti non visibili per inquinamento luminoso

Pianeti non visibili

  • Mercurio sorge alle 6:00 [+21′], culmina alle 14:01(69°) e tramonta alle 22:02[+45′] – visibile con difficoltà al tramonto (5°)in congiunzione superiore il 30/05, in massima elongazione est (26°) il 4/7.
  • Venere sorge alle 3:41 [-1:58′], culmina alle 10:25 (53°) etramonta alle 17:09 [-4:08′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (19°)in massima elongazione ovest (45°9′) il 01/06,in congiunzione superiore il 06/01/2026.
  • Giove sorge alle 06:38 [+59′], culmina alle 14:28 (68°) e tramonta alle 22:18 [+1:01′]- visibile con difficoltà al tramonto (8°) in opposizione il 7/12/2024 – in congiunzione il 24/06/2025.
  • Saturno sorge alle 2:40 [-2:59′], culmina alle 08:39 (43°) e tramonta alle 14:39 [-6:38′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (29°), in congiunzione eliaca il 12/03, in opposizione il 21/9.
  • Urano sorge alle 04:50 [-0:49′], culmina alle 12:17 (64°) e tramonta alle 19:48 [-1:29′] – visibile con difficoltà all’alba (7°) – in congiunzione eliaca il 18/05/2025, in opposizione il 21/11/2025.
  • Nettuno sorge alle 02:38 [-3:01′], culmina alle 08:42 (44°) tramonta alle 14:47 [-6:30′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (29°)in congiunzione eliaca il 19/03, in opposizione il 23/09, in congiunzione con Saturno all’alba.

Altri oggetti celesti

Lo zenit sarà dominato, da SSE a SSW, dalle stelle più alte della costellazione primaverile del Boote (a volte nota come Bifolco), con la sua inconfondibile e brillantissima doppia Arturo (α Boo, circa 63°, M=0,15), mentre la più alta sarà Nekkar (β Boo, circa 85°, M=3,15), mentre più spostata verso ovest, precisamente da WNW a NW, troveremo l’estesa e grande costellazione circumpolare dell’Orsa Maggiore, con la stella più alta Alkaid (η Ursae majoris, circa 78°, M=1.85) e poco più in basso, la magnifica doppia Mizar (ζ Ursae Majoris, circa 73°, M=2,20), top target per gli astrofili a tutte le ore, mentre notevolmente più bassa, leggermente verso Nord, ci sarà la doppia brillante e inconfondibile Dubhe (α Uma, circa 53°, M=2) e Taiyangshou (χ Uma, circa 50°, M=3,65), mentre le stelle più basse arriveranno all’altitudine 32°.

Al meridiano (a sud) troviamo, poco più ad est del Boote, quindi al lato SE, la primaverile, ma debole, Corona Boreale con la sua Alphecca (α Crb, circa 70°, M=0,15). Spostandoci leggermente ancora più ad Est scorgeremo la primaverile e inconfondibile sagoma di Ercole che si alza ancorpiù sull’orizzonte, con la più alta χ Erc (circa 79°, M=4,60), e la più brillante Kornephoros (β Erc, circa 59°, M=2,75). Spostandoci un poco più verso sud e verso il basso, troveremo in risalita la costellazione estiva del Serpente con la più alta, la bellissima gialla ma debole Gudja(ϰ Ser, circa 61°, M=4,05), il “vertice della testa” del “rettile astrale”, mentre a metà del “corpo della serpe” ci sarà la stella più brillante della costellazione, Unuk hal hay (α Ser, circa 50°, M=1,17). A completare l’orizzonte SE, poco più in basso ma in risalita, si troverà l’inconfondibile sagoma dell’estiva Ofiuco, detta anche “la tredicesima costellazione dello zodiaco” giacchè “giace” sull’eclittica fra Bilancia e lo Scorpione (seppure leggermente più ad est) con la sua stella più brillante, la doppia Ras Al Hague (α Oph, circa 43°, M=2,05). Più in basso si appresta a sorgere la residuale “coda” del Serpente, “spezzata” dall’ Ofiuco stesso, e ancora più giù troveremo la costellazione australe dello Scudo con la sua stella più brillante, Alfa Scuti (α Sct, circa 17°, M=3,85), e appena sotto, sorgono le prime stelle del (α Vul, circa 8°, M=4,40), le prime del Sagittario con la più alta, il sistema binario ad eclisse Polis (μ Sge, circa 10°, M=3,80).

Sul lato W, varie costellazioni invernali si apprestano a tramontare nel nostro cielo serale: subito sotto la Lince ritroviamo il Cancro con la alfa Acubens (α Cnc, circa 34°, M=4,25), (β Gem, circa 68°, M=1,15), poco più in basso ma leggermente a est si scorgerà dapprima il Cane minore con la splendida Procione (α Cmi, circa 16°, M=0,40), e ancora più in basso le ultime stelle di Monoceros (Unicorno) con la sua stella più brillante α Mon ( circa 5°, M=3,90).
Sull’orizzonte NW, sempre sotto la Lince, tramonta nel nostro cielo serale l’iconica costellazione dei Gemelli con la più alta, la sestupla Castore (α Gem, circa 33°, M=1,90) e poco più a W la doppia Polluce (β Gem, circa 32°, M=1,15). A completare l’orizzonte NW, ma più spostata verso N troveremo molto bassa la costellazione invernale di Auriga con una stella circumpolare (che non tramonta mai), la brillantissima doppia Capella (α Aur, circa 21°, Mmedia=0,05) e la più alta binaria ad eclisse, anch’essa circumpolare, Melkalinian(β Aur, circa 26°, Mmedia=1,99).
Proprio sotto l’Auriga l’ultima stella di una importante costellazione invernale si appresta a tramontare: si tratta della costellazione zodiacale del Toro con la sua doppia blu El Nath (β Tau, circa 10°, M=1,75),unica stella ancora visibile a occhio nudo della costellazione.

Sul lato SW, a partire dall’alto, poco più a Ovest di Arturo, è in discesa la costellazione primaverile della Chioma di Berenice con la sua alfa Diadema (α Com, circa 55°, M=4,45), e sotto la costellazione del Boote troveremo in discesa le stelle della primaverile e zodiacale Vergine, con Spica (α Vir, circa 30°, M=0,95) una magnifica doppia blu variabile, dove le singole componenti, molto vicine, hanno forma ellissoidale a causa di deformazioni mareali, e la più alta è la magnifica gigante gialla Vindemiatrix(ε Vir, circa 48°, M=4). Poco più verso Ovest di questa costellazione, al passaggio del meridiano troviamo un’altra costellazione zodiacale estiva, la , appena sotto denebola. Ancora più in basso, ma sempre sull’orizzonte SE, sorge l’estiva Bilancia con la splendida Zuben el Genubi (α Lib, circa 29°, M=2,75), e ancora più in basso è in risalita un’altra costellazione estiva: lo Scorpione, del quale è visibile la “chela dell’aracnide celeste” che, secondo la leggenda, causò la morte di Orione, il quale fu “graziato” in cielo da Zeus, che non permise mai l’apparizione contemporanea di entrambe le costellazioni: si tratta dello Scorpione, con le tre più alte stelle della chela (detta anche “asterismo del grande uncino”), ovvero le brillanti Acrab o Graffias (β1 Sco, circa 23°, M=2,60), Dschubba (δ Sco, circa 21°, M=2,35), Fang o Nur (π Sco, circa 17°, M=2,85) , ma la più bella, brillante, affascinante e inconfondibile è la rossa estiva per eccellenza: la splendente Antares (α Sco, circa 15°, M=1,05), una doppia variabile pulsante rossa come Marte, tanto da esser stata denominata dai Greci come la sua rivale (Anti-Ares), giacchè splende quanto, e a volte più, del pianeta rosso, come in questo caso, in quanto attualmente Marte presenta una magnitudine pari a 1,29. A completare l’orizzonte SW troveremo l’australe costellazione del Lupo con la sua stella più alta, che si alza ancorpiù sull’orizzonte, con la più alta χ Lup (circa 10°, M=3,95), e le stelle più settentrionali di una notevole costellazione australe, la quale stella più brillante è un sistema triplo contenente la stella più vicina a noi a parte il Sole, la famosissima Proxima, purtroppo sempre invisibile alle nostre latitudini in questa epoca: si tratta del Centauro, e le sole sue stelle visibili sono Menkent(θ Cen, circa 8°, M=2,5) Iota Centauri(ι Cen, circa 6°, M=2,75). Poco più a ovest di questa, sempre all’orizzonte, troveremo altre due costellazioni australi: il Corvo con la più alta Algorab (δ Crv, circa 20°, M=2,55). il Cratere con la sua più brillante Alkes (α Crt, circa 7°, M=4,05), e più in basso frapposta fra di queste la debole ma estesa Idra con poche stelle visibili, come ν Hya(ν Hya, circa 7°, M=3,10), sulla via del tramonto.

Sull’orizzonte Ovest, a cominciare dall’alto, fra l’Orsa maggiore e la Chioma di Berenice, comincia ad abbassarsi la costellazione dei Canes Venatici (Cani da Caccia), con Chara (β Cvn, circa 60°, M=4,20) e la più brillante e famosa Cor Caroli (α2 Cnc, circa 67°, M=2,85), mentre sotto l’Orsa Maggiore, più precisamente sotto tania australis, troviamo anzitutto il Leone minore con la più alta ο Lmi (circa 43°, M=3,75) e la più bassa, la variabile Praecipua ( β Lmi, circa 40°, M=4.60) e la più bassa, la variabile 10 Lmi (circa 31°, M=4,15), e poco più in basso verso NW, troveremo ancora la Lince, con la doppia 10 Uma (circa 29°, M=4,15) la quale, nonostante il nome, non è assegnata alla costellazione dell’Orsa Maggiore, o meglio, lo era in passato, ma oggi fa parte della Lince stessa. All’estremo orientale della costellazione la brillante α Lyn (circa 28°, M=4,60). Poco spostata verso est troveremo la splendida costellazione primaverile del Leone, e sul petto del “felino astrale” la brillante doppia Regolo (α Leo, circa 29°, M=1,3), e in coda a esso, la meravigliosa doppia, variabile pulsante, di colore oro-smeraldo Denebola (β Leo, circa 41°, M=2,10) un target molto amato dagli astrofili, stavolta sufficientemente alta per una proficua osservazone. Sotto il Leone, sul lato SE troveremo, appena sotto denebola.
Ancora più in basso,a completare l’orizzonte ovest, ma spostata un pò più verso sud , troveremo dapprima la debole costellazione del Sestante (α Sex, circa 13°, M=4,45), (α Cnc, circa 57°, M=4,25), e ancora più in basso troveremo le ultime stelle del Cancro con la alfa Acubens (α Cnc, circa 9°, M=4,25) ormai al tramonto e vicine alla congiunzione eliaca. sul lato NW troveremo invece la testa dell’iconica costellazione dei Gemelli con la più alta, la sestupla Castore (α Gem, circa 10°, M=1,90) e poco più a N la doppia Polluce (β Gem, circa 9°, M=1,15). A completare l’orizzonte NW, ma più spostata verso N troveremo molto bassa la costellazione invernale di Auriga con una stella circumpolare (che non tramonta mai), la brillantissima doppia Capella (α Aur, circa 6°, Mmedia=0,05) e la più alta binaria ad eclisse, anch’essa circumpolare, Melkalinian(β Aur, circa 9°, Mmedia=1,99).

Sul lato N a partire da NE, sotto l’Orsa Maggiore la debole ma estesa costellazione del Drago, con la sua Thuban (α Dra, circa 69°, M=3,65), si interpone fra le due orse. Leggermente sotto di questa sull’antimeridiano (il meridiano N) si scorge l’Orsa Minore con Polaris (α Umi, circa 44°, M=1,96) quasi a mezzocielo, mentre più in alto vedremo la doppia rossa Kochab (β Umi, circa 61°, M=2.05).
Sul lato NW verso il basso scorgeremo la debole e circumpolare Camelopardis , con la più brillante α Cam (circa 24°, M=4,25), mentre a completare l’orizzonte NW, più in basso, osserveremo le ultime stelle dell’invernale Perseo, con la sua doppia Milfak (α Per, circa 5°, M=1,75)
Sul lato NE, a partire dall’alto, sotto il Drago troveremo la bellissima e brillante costellazione circumpolare di Cassiopea con la multipla variabile Shedar (α Cas, circa 16°, M=2.20) e Caph (β Cas, circa 20°, M=2.25). Sotto l’Orsa minore, fra Cassiopea e la bellissima e brillante, con , tra quest’ultima e il Drago troviamo un’altra circumpolare, anche se molto bassa: Cefeo con la splendente Alderamin(α Cep, circa 37°, M=2.45). Sotto di questa, ormai la debole e bassa Lucertola completa l’orizzonte NE con la circumpolare α Lac (circa 21°, M=3.75).

Sul lato E fanno capolino le principali costellazioni estive: subito sotto la già citata Ercole scorgiamo la Lira con la brillantissima Vega (α Cyg, circa49°, M=0), stella di riferimento per le magnitudini, anche se in realtà è una doppia variabile pulsante, e con Deneb e Altair forma lo spettacolare triangolo estivo, finalmente visibile. Subito sotto, in risalita, la spettacolare e inconfondibile costellazione del Cigno con Deneb (α Cyg, circa 32°, M=1,25) . Il basso orizzonte orientale è completato da altre sorgenti costellazioni estive: da NE verso SE, nell’ordine, si affacciano le prime stelle della Volpetta con la doppia rossa Anser (α Vul, circa 32°, M=4,40), a fianco la Freccia con la sua alfa Sham (α Sge, circa 32°, M=4,40), poco più verso sud la splendida e inconfondibile costellazione dell’Aquila con la celebre e luminosissima, doppia variabile pulsante bianca Altair (α Aql, circa 18°, M=0,77) e la più alta, Okab Borealis (ε Aql, circa 31°, M=4).
A completare l’orizzonte est, subito sotto la Freccia, sorgono due deboli costellazioni: il Delfino con Sualocin (α Del, circa 14°, M=3,85) e Rotanev (β Del, circa 13°, M=4,10), e subito sotto, la più bassa Cavallino con la sua più brillante Kitalfa (α Equ, circa 1°, M=3,85) praticamente rasente l’orizzonte, mentre la più alta è γ Equ (circa 5°, M=4,70)

Come sciami meteorici, sull’orizzonte SE fra le stelle del Sagittario, troviamo, oltre al solito Antihelion (ZHR=4, AR=10°), un nuovo sciame, molto alto: le τ Erculidi (ZHR=da 1 a 26, AR=71°), le quali, nonostante il nome, si trovano fra le costellazioni di Boote e Chioma di Berenice, ben lontano dalla costellazione di Ercole.

Programma

23:00 – 23:20

Osservazione di Marte

23:20 – 23:40

Osservazione della Luna

23:40 – 23:59

Osservazione Stellare (Denebola o Mizar…)