Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 2/7/2025 ore 22:00

Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali.

Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna

Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le stelle, dove potrai osservare pianeti, stelle e galassie attraverso potenti telescopi. L’evento inizia il 2 Luglio 2025 alle 22:00 a Pino Torinese. Non perdere questa straordinaria opportunità di esplorare l’universo!

Screenshot stellarium del cielo a Pino Torinese il 2 luglio 2025 h 22:30

Sole sorge alle 5:42 e tramonta alle 21:24 (fine crepuscolo astronomico 23:59)

Astri visibili

  • Luna sorge alle 13:23 [+7:41], culmina alle 19:17 (42°) e tramonta alle 00:43 [+3:19′] – altezza: 27° (22:00) – 19° (23:00).
  • Marte sorge alle 10:43 [+5:01], culmina alla 17:28 (76°) e tramonta alle 00:15 [+2:51′]- altezza: 24° (22:00) – 14° (23:00), visibile al tramonto (28°) e in prima serata, in opposizione il 16/01/2025,in congiunzione eliaca il 09/01/2026.

Pianeti non visibili per scarsa altezza

  • Mercurio sorge alle 7:54 [+2:12′], culmina alle 15:23 (61°) e tramonta alle 22:50[+2:26′] – altezza: +7° (22:00) / -3° (23:00)visibile con difficoltà al tramonto (13°)in congiunzione superiore il 30/05, in massima elongazione est (26°) il 4/7.

Pianeti non visibili per inquinamento luminoso

Pianeti non visibili

  • Venere sorge alle 3:10 [-2:32′], culmina alle 10:30 (62°) e tramonta alle 17:50 [-3:34′] – visibile all’alba (25°)in massima elongazione ovest (45°9′) il 01/06,in congiunzione superiore il 06/01/2026.
  • Giove sorge alle 05:19 [-23′], culmina alle 13:08 (68°) e tramonta alle 20:58 [-26”] – non visibile perchè troppo vicino al Sole, all’alba 2° – In congiunzione il 24/06/2025, in opposizione il 10/1/2026 –
  • Saturno sorge alle 0:56 [-4:46′], culmina alle 06:57 (43°) e tramonta alle 12:58 [-8:26′] – visibile di notte, al crepuscolo mattutino e all’alba (41°), in congiunzione eliaca il 12/03, in opposizione il 21/9.
  • Urano sorge alle 03:05 [-2:37′], culmina alle 10:37 (64°) e tramonta alle 18:09 [-1:25′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (25°) – in congiunzione eliaca il 18/05/2025, in opposizione il 21/11/2025, in congiunzione con Venere all’alba.
  • Nettuno sorge alle 00:52 [-4:50′], culmina alle 06:57 (45°) tramonta alle 13:02 [-8:22′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (42°)in congiunzione eliaca il 19/03, in opposizione il 23/09.

Altri oggetti celesti

Lo zenit sarà dominato, da SE a SSE, dalle stelle più alte della costellazione primaverile di Ercole con la sua peculiare sagoma, con la più alta χ Erc (circa 87°, M=4,60), e la più brillante Kornephoros(β Erc, circa 65°, M=2,75). Spostandoci un poco più verso sud, fra S e SW, troveremo in discesa dallo zenit la costellazione primaverile del Boote (a volte nota come Bifolco), con la sua inconfondibile e brillantissima doppia Arturo (α Boo, circa 58°, M=0,15), mentre la più alta sarà Nekkar (β Boo, circa 81°, M=3,15), l’unica al disopra degli 80°. Le due saranno inframezzate, in prossimità del meridiano (orizzonte sud) dalla primaverile, ma debole, Corona Boreale con la sua Alphecca (α Crb, circa 71°, M=0,15).

Proseguendo proprio sull’orizzonte sud, a cominciare dal lato SE, proprio sotto Ercole, in risalita, si troverà l’inconfondibile sagoma dell’estiva Ofiuco, detta anche “la tredicesima costellazione dello zodiaco” giacchè “giace” sull’eclittica fra Bilancia e lo Scorpione (seppure leggermente più ad est) con la sua stella più brillante, la doppia Ras Al Hague (α Oph, circa 50°, M=2,05). Questa costellazione, oltre che frapporsi fra le due succitate costellazioni zodiacali, “divide” in due parti la costellazione estiva del Serpente, che passa proprio al meridiano, con la più alta, la bellissima gialla ma debole Gudja(ϰ Ser, circa 63°, M=4,05), il “vertice della testa” del “rettile astrale”, mentre a metà del “corpo della serpe” ci sarà la stella più brillante della costellazione, Unuk hal hay (α Ser, circa 51°, M=1,17), mentre l’altra porzione della costellazione, la cd. “coda” del rettile celeste, si scorgerà ad est di Ofiuco, formata da stelle più fioche, laddove la più brillante è Alava (η Ser, circa 31°, M=3,20). Proseguendo sull’orizzonte SE, sotto la coda del serpente, troveremo la costellazione australe dello Scudo con la sua stella più brillante, Alfa Scuti (α Sct, circa 24°, M=3,85), e appena sotto, in risalita, le stelle del Sagittario con la più alta, il sistema binario ad eclisse Polis (μ Sgr, circa 16°, M=3,80), e con la sua splendida doppia blu Nunki (α Sgr, circa 7°, M=2,05) finalmente visibile, anche se molto bassa: in fondo il sagittario è una costellazione australe, con la peculiarità di contenere il centro della nostra Galassia, ovvero il buco nero Sgr A* (circa 11°), situato leggermente in direzione S dalla stella 2 Sgr (circa 12°, M=4,5), che è una variabile pulsante formata da almeno da otto stelle destinate ad essere fagocitate dal buco nero galattico. A completare l’orizzonte SE, verso Est fanno capolino le prime stelle di due costellazioni zodiacali autunnali: la prima è il Capricorno con la più alta Algedi (α2 Cap, circa 6°, M=3,55) e più in basso la doppia Debih (β Cap, circa 4°, M=3,05), mentre la seconda è l’Acquario, poco più a est, con Albali (ε Aqr, circa 3°, M=3,75).
Sul lato SW, invece, appena a fianco del Boote verso W Sul lato SW, a partire dall’alto, poco più a Ovest di Arturo, è in discesa la costellazione primaverile della Chioma di Berenice con la sua alfa Diadema (α Com, circa 55°, M=4,45), e sotto la costellazione del Boote troveremo in discesa le stelle della primaverile e zodiacale Vergine, con Spica (α Vir, circa 26°, M=0,95) una magnifica doppia blu variabile, dove le singole componenti, molto vicine, hanno forma ellissoidale a causa di deformazioni mareali, e la più alta è la magnifica gigante gialla Vindemiatrix(ε Vir, circa 48°, M=4). Poco più verso Est di questa costellazione, al passaggio del meridiano troviamo un’altra costellazione zodiacale estiva, la Bilancia con la splendida Zuben el Genubi (α Lib, circa 28°, M=2,75), e ancora più ad est è in risalita un’altra costellazione estiva: lo Scorpione, del quale è visibile la “chela dell’aracnide celeste” che, secondo la leggenda, causò la morte di Orione, il quale fu “graziato” in cielo da Zeus, che non permise mai l’apparizione contemporanea di entrambe le costellazioni. Dunque cominciamo dalle tre più alte stelle della chela (detta anche “asterismo del grande uncino”), ovvero le brillanti Acrab o Graffias (β1 Sco, circa 25°, M=2,60), Dschubba(δ Sco, circa 22°, M=2,35), Fang o Nur (π Sco, circa 19°, M=2,85). A unire i tre rami del grande uncino, vi è la più bella, brillante, affascinante e inconfondibile: si tratta della famosa rossa estiva per eccellenza, la splendente Antares(α Sco, circa 18°, M=1,05), una doppia variabile pulsante rossa come Marte, tanto da esser stata denominata dai Greci come la sua rivale (Anti-Ares), giacchè splende quanto, e a volte più, del pianeta rosso, come in questo caso, in quanto attualmente Marte, posto sul lato del cielo opposto, a W (da cui il prefisso Anti) presenta una magnitudine pari a 1,47.. A completare l’orizzonte Sud troveremo l’australe costellazione del Lupo con la sua stella più alta, che si alza ancorpiù sull’orizzonte, con la più alta χ Lup (circa 11°, M=3,95). Spostandoci sempre sull’orizzonte in direzione W troveremo la stelle più settentrionale di una notevole costellazione australe, la quale stella più brillante è un sistema triplo contenente la stella più vicina a noi a parte il Sole, la famosissima Proxima, purtroppo sempre invisibile alle nostre latitudini in questa epoca: si tratta del Centauro, e la sola sue stella visibile è Menkent(θ Cen, circa 6°, M=2,5), mentre l’altrettanto alta Iota Centauri(ι Cen, M=2,75) è già tramontata. Poco più a ovest di questa, sempre all’orizzonte, troveremo altre tre costellazioni australi: la debole ma estesa Idra con la sola visibile ν Hya(ν Hya, circa 7°, M=3,10), sulla via del tramonto. il Corvo con la più alta Algorab (δ Crv, circa 14°, M=2,55), e infine il Cratere con la sua più brillante Alkes (α Crt, M=4,05), a chiudere l’orizzonte SW.

Sul lato W, varie costellazioni invernali si apprestano a tramontare nel nostro cielo serale: subito sotto la Lince ritroviamo il Cancro con la alfa Acubens (α Cnc, circa 34°, M=4,25), (β Gem, circa 68°, M=1,15), poco più in basso ma leggermente a est si scorgerà dapprima il Cane minore con la splendida Procione (α Cmi, circa 16°, M=0,40), e ancora più in basso le ultime stelle di Monoceros (Unicorno) con la sua stella più brillante α Mon ( circa 5°, M=3,90).
Sull’orizzonte NW, sempre sotto la Lince, tramonta nel nostro cielo serale l’iconica costellazione dei Gemelli con la più alta, la sestupla Castore (α Gem, circa 33°, M=1,90) e poco più a W la doppia Polluce (β Gem, circa 32°, M=1,15). A completare l’orizzonte NW, ma più spostata verso N troveremo molto bassa la costellazione invernale di Auriga con una stella circumpolare (che non tramonta mai), la brillantissima doppia Capella (α Aur, circa 21°, Mmedia=0,05) e la più alta binaria ad eclisse, anch’essa circumpolare, Melkalinian(β Aur, circa 26°, Mmedia=1,99).
Proprio sotto l’Auriga l’ultima stella di una importante costellazione invernale si appresta a tramontare: si tratta della costellazione zodiacale del Toro con la sua doppia blu El Nath (β Tau, circa 10°, M=1,75),unica stella ancora visibile a occhio nudo della costellazione.

Sul lato N a partire da NW, anzitutto troveremo l’estesa e grande costellazione circumpolare dell’Orsa Maggiore, con la stella più alta Alkaid (η Ursae majoris, circa 70°, M=1.85) e poco più in basso, la magnifica doppia Mizar (ζ Ursae Majoris, circa 66°, M=2,20), top target per gli astrofili a tutte le ore, mentre notevolmente più bassa, leggermente verso Nord, ci sarà la doppia brillante e inconfondibile Dubhe (α Uma, circa 47°, M=2) e Taiyangshou (χ Uma, circa 50°, M=3,65), mentre le stelle più basse (Talita, Alkaphrah) arriveranno all’altitudine 25°.
Al passaggio dell’antimeridiano (il meridiano Nord) troveremo in alto la debole ma estesa costellazione del Drago, con la sua Thuban (α Dra, circa 66°, M=3,65), si interpone fra le due orse. Leggermente sotto di questa, sempre sull’antimeridiano (il meridiano N) si scorge l’Orsa Minore con Polaris (α Umi, circa 44°, M=1,96) quasi a mezzocielo, mentre più in alto vedremo la doppia rossa Kochab (β Umi, circa 60°, M=2.05).
Sotto il piccolo carro (Orsa minore) verso il basso scorgeremo la debole e circumpolare Camelopardis , con la più brillante α Cam (circa 22°, M=4,25), mentre a completare l’orizzonte ovest, più in basso, osserveremo anzitutto sull’orizzonte NW la bassissima Auriga con una stella circumpolare (che non tramonta mai), la brillantissima doppia Capella (α Aur, circa 3°, Mmedia=0,05) e la più alta binaria ad eclisse, anch’essa circumpolare, Melkalinian(β Aur, circa 5°, Mmedia=1,99), sull’orizzonte del meridiano, le ultime stelle dell’invernale Perseo, con la sua doppia Milfak (α Per, circa 5°, M=1,75).
Poco più su, sul lato NE, sotto il Drago troveremo la bellissima, brillante e inconfondibile, per la sua perfetta forma a Doppia V, costellazione circumpolare di Cassiopea con la multipla variabile Shedar (α Cas, circa 18°, M=2.20) e Caph (β Cas, circa 23°, M=2.25). Sotto l’Orsa minore, sopra Cassiopea troviamo un’altra circumpolare in risalita: Cefeo con la splendente Alderamin(α Cep, circa 42°, M=2.45). Sotto di questa, ormai la debole e bassa Lucertola completa l’orizzonte NE con la circumpolare α Lac (circa 27°, M=3.75).
Tornando sul lato NW, verso l’alto, scorgiamo fra l’Orsa maggiore e la Chioma di Berenice, comincia ad abbassarsi la costellazione dei Canes Venatici (Cani da Caccia), con Chara (β Cvn, circa 55°, M=4,20) e la più brillante e famosa Cor Caroli (α2 Cnc, circa 58°, M=2,85), mentre sotto l’Orsa Maggiore, più precisamente sotto tania australis, troviamo anzitutto e poco più in basso verso NW, troveremo ancora la Lince, con la doppia 10 Uma (circa 22°, M=4,15) la quale, nonostante il nome, non è assegnata alla costellazione dell’Orsa Maggiore, o meglio, lo era in passato, ma oggi fa parte della Lince stessa. All’estremo orientale della costellazione la brillante α Lyn (circa 21°, M=4,60). Bassissime sull’orizzonte troveremo le stelle più alte del Cancro con la debolissima Zubanah la sola visibile, mentre la sua alfa Acubens è sotto l’orizzonte in congiunzione eliaca.

Sul lato E fanno capolino le principali costellazioni estive, in netta risalita: subito sotto la già citata Ercole scorgiamo la Lira con la brillantissima Vega (α Cyg, circa 58°, M=0), stella di riferimento per le magnitudini, anche se in realtà è una doppia variabile pulsante, e con Deneb e Altair forma lo spettacolare triangolo estivo, finalmente visibile. Subito sotto, in risalita, la spettacolare e inconfondibile costellazione del Cigno con Deneb (α Cyg, circa 40°, M=1,25) . Il basso orizzonte orientale è completato da altre sorgenti costellazioni estive: da NE verso SE, nell’ordine, si affacciano le prime stelle della Volpetta con la doppia rossa Anser (α Vul, circa 41°, M=4,40), a fianco la Freccia con la sua alfa Sham (α Sge, circa 34°, M=4,40), poco più verso sud la splendida e inconfondibile costellazione dell’Aquila con la celebre e luminosissima, doppia variabile pulsante bianca Altair (α Aql, circa 26°, M=0,77) e la più alta, Okab Borealis (ε Aql, circa 39°, M=4).A completare l’orizzonte est, subito sotto la Freccia, sorgono due deboli costellazioni: il Delfino con Sualocin (α Del, circa 23°, M=3,85) e Rotanev(β Del, circa 22°, M=4,10), e subito sotto, la più bassa Cavallino con la sua più brillante Kitalfa (α Equ, circa 9°, M=3,85), mentre la più alta è γ Equ (circa 13°, M=4,70)

Come sciami meteorici, molto basso sull’orizzonte SE fra Sagittario e Capricorno, troviamo il solito Antihelion (ZHR=4, AR=3°)

Programma

22:00 – 22:20

Osservazione di Marte

22:20 – 22:40

Osservazione della Luna

22:40 – 23:00

Osservazione Stellare (Denebola, Mizar o altro oggetto stellare)