Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 31/7/2025 ore 21:30

Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali.

Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna

Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le stelle, dove potrai osservare pianeti, stelle e galassie attraverso potenti telescopi. L’evento inizia il 31 Luglio 2025 alle 21:30 a Pino Torinese. Non perdere questa straordinaria opportunità di esplorare l’universo!

screenshot stellarium del cielo a Pino Torinese il 31 luglio 2025 h 22:00
screenshot stellarium del cielo a Pino Torinese il 31 luglio 2025 h 22:00

Sole sorge alle 6:09 e tramonta alle 21:01 (fine crepuscolo astronomico 23:09)

Astri visibili

  • Luna sorge alle 13:18[+7:09], culmina alle 18:33(29°) e tramonta alle 23:39[+2:18′] – altezza: 18° (21:30) – 10° (22:30).

Pianeti non visibili per scarsa altezza

  • Marte sorge alle 10:22 [+4:16], culmina alla 16:38 (47°) e tramonta alle 22:53 [+1:52′]- altezza: 13°(21:30) – 3° (22:30), visibile al tramonto (18°), in opposizione il 16/01/2025,in congiunzione eliaca il 09/01/2026.

Pianeti non visibili per inquinamento luminoso

Pianeti non visibili

  • Mercurio sorge alle 6:34 [+0:25′], culmina alle 13:33(58°) e tramonta alle 20:33[-0:28′] – non visibilein massima elongazione est (26°) il 4/7.in congiunzione inferiore il’01/08
  • Venere sorge alle 3:09 [-3:00′], culmina alle 10:53 (66°) e tramonta alle 18:37 [-2:24′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (29°)in massima elongazione ovest (45°9′) il 01/06,in congiunzione superiore il 06/01/2026, in congiunzione con Giove.
  • Giove sorge alle 03:55 [-2:14′], culmina alle 11:45 (55°) e tramonta alle 19:33 [-1:28′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (20°) – In congiunzione il 24/06/2025, in opposizione il 10/1/2026, in congiunzione con Venere e Urano all’alba.
  • Saturno sorge alle 22:59[+1:58′], culmina alle 05:03 (43°) e tramonta alle 11:03 [-9:58′] – visibile di notte, al crepuscolo mattutino e all’alba (41°), in congiunzione eliaca il 12/03, in opposizione il 21/9.
  • Urano sorge alle 01:14 [-4:55′], culmina alle 08:48 (59°) e tramonta alle 16:21 [-6:40′] – visibile di notte, al crepuscolo mattutino e all’alba (49°) – in congiunzione eliaca il 18/05/2025, in opposizione il 21/11/2025, in congiunzione con Giove e Venere all’alba.
  • Nettuno sorge alle 22:54 [+1:53′], culmina alle 05:02 (45°) tramonta alle 11:07[+4:58′] – visibile di notte, al crepuscolo mattutino e all’alba (42°)in congiunzione eliaca il 19/03, in opposizione il 23/09.

Altri oggetti celesti

Lo zenit sarà dominato, da E a SW, dalle stelle più alte della costellazione di Ercole con la sua peculiare sagoma, con la più alta, la doppia variabile pulsante ι Erc (circa 84°, M=3,80), e la più brillante Kornephoros(β Erc, circa 65°, M=2,75). Sul lato opposto, sempre allo zenit, troveremo la testa della debole ma estesa costellazione del Drago, con le più alte Rastaban (β Dra, circa 82°, M=2,35), l’unica al disopra degli 80°, e la splendida doppia arancione Eltanin (γ Dra, circa 79°, M=2,20), mentre la stella alfa, o meglio la più famosa in quanto circa 3 millenni fa fu la stella polare, la doppia blu Thuban (α Dra, circa 59°, M=3,65).

Proseguendo al meridiano (S), in ordine di altezza, proprio sotto Ercole transiterà l’inconfondibile sagoma dell’estiva Ofiuco, in risalita, detta anche “la tredicesima costellazione dello zodiaco” giacchè “giace” sull’eclittica fra lo Scorpione e il Sagittario con la sua stella più brillante, la doppia Ras Al Hague (α Oph, circa 56°, M=2,05). Questa costellazione, oltre che frapporsi fra le due succitate costellazioni zodiacali, “divide” in due parti la costellazione estiva del Serpente, in leggera discesa, con la sua prima porzione a SW,, con la più alta, la bellissima gialla ma debole Gudja (ϰ Ser, circa 59°, M=4,05), il “vertice della testa” del “rettile astrale”, mentre a metà del mezzo “corpo della serpe” ci sarà la stella più brillante della costellazione, Unuk hal hay (α Ser, circa 49°, M=1,17), mentre l’altra porzione della costellazione, la cd. “coda” del rettile celeste, si scorgerà a SE, formata da stelle più fioche, laddove la più brillante è Alava (η Ser, circa 39°, M=3,20).
Invece, sul lato SW a ovest di Ercole, si scorgerà, in discesa, la magnifica, ma debole, costellazione primaverile della Corona Boreale con la sua Alphecca (α Crb, circa 64°, M=0,15), mentre a W di questa troveremo, sempre in discesa, la brillantissima costellazione primaverile del Boote (a volte nota come Bifolco), con la sua inconfondibile e brillantissima arancione Arturo (α Boo, circa 46°, M=0,15), mentre la più alta sarà Nekkar (β Boo, circa 67°, M=3,15). Ancora a W di questa un’altra costellazione primaverile in discesa, la Chioma di Berenice con la sua alfa Diadema (α Com, circa 34°, M=4,45). Sotto quest’ultima, inesorabilmente sul viale del tramonto, ci saluterà la zodiacale primaverile Vergine, con Spica (α Vir, circa 15°, M=0,95) una magnifica doppia blu variabile, dove le singole componenti, molto vicine, ma non risolvibili al telescopio zeiss, e più alta è la magnifica gigante gialla Vindemiatrix (ε Vir, circa 28°, M=4). Poco più verso Est di questa costellazione troviamo un’altra costellazione zodiacale primaverile, sempre in discesa, la Bilancia con la splendida Zuben el Genubi (α Lib, circa 22°, M=2,75). Al passaggio del meridiano, esattamente a S, un’altra costellazione zodiacale estiva, in leggera discesa: lo Scorpione, del quale è visibile la “chela dell’aracnide celeste” che, secondo la leggenda, causò la morte di Orione, il quale fu “graziato” in cielo da Zeus, che non permise mai l’apparizione contemporanea di entrambe le costellazioni. Dunque cominciamo dalle tre più alte stelle della chela (detta anche “asterismo del grande uncino”), ovvero le brillanti Acrab o Graffias (β1 Sco, circa 24°, M=2,60), Dschubba (δ Sco, circa 21°, M=2,35), Fang o Nur (π Sco, circa 17°, M=2,85). A unire i tre rami del grande uncino, vi è la più bella, brillante, affascinante e inconfondibile: si tratta della famosa rossa estiva per eccellenza, la splendente Antares(α Sco, circa 18°, M=1,05), una doppia variabile pulsante rossa come Marte, tanto da esser stata denominata dai Greci come la sua rivale (Anti-Ares), giacchè splende quanto, e a volte più, del pianeta rosso, come in questo caso, in quanto attualmente Marte, posto sul lato del cielo opposto, a W (da cui il prefisso Anti) presenta una magnitudine pari a 1,53. A completare l’orizzonte Sud troveremo l’australe costellazione del , poco più a est, con Albali (ε Aqr, circa 3°, M=3,75). Sul lato SW, invece, appena a fianco del Boote verso W Sul lato SW, a partire dall’alto, poco più a Ovest di Arturo, è in discesa la costellazione primaverile del Lupo con la sua stella più alta, χ Lup (circa 11°, M=3,95).
Sull’orizzonte SE, sotto la coda del serpente, troveremo in risalita la costellazione australe dello Scudo con la sua stella più brillante, Alfa Scuti (α Sct, circa 30°, M=3,85), e appena sotto, in risalita, le stelle del Sagittario con la più alta, il sistema binario ad eclisse Polis (μ Sgr, circa 20°, M=3,80), e con la sua splendida doppia blu Nunki (α Sgr, circa 12°, M=2,05) finalmente visibile, anche se molto bassa: in fondo il sagittario è una costellazione australe, con la peculiarità di contenere il centro della nostra Galassia, ovvero il buco nero Sgr A* (circa 14°), situato leggermente in direzione S dalla stella 2 Sgr (circa 15°, M=4,5), che è una variabile pulsante formata da almeno da otto stelle destinate ad essere fagocitate dal buco nero galattico. A completare l’orizzonte SE, verso Est fanno capolino le prime stelle di due costellazioni zodiacali autunnali: la prima è il Capricorno con la più alta Algedi (α2 Cap, circa 14°, M=3,55) e più in basso la doppia Debih (β Cap, circa 12°, M=3,05), mentre la seconda è l’Acquario, poco più a est, con Albali (ε Aqr, circa 12°, M=3,75).

Spostandoci sempre sull’orizzonte in direzione W, troveremo sotto la Vergine e ad Ovest del Lupo una costellazione australe: la debole ma estesa Idra con la più alta ν Hya(ν Hya, circa 8°, M=3,10), sulla via del tramonto. il Corvo con la più alta Algorab (δ Crv, circa 14°, M=2,55), e infine il Cratere con la sua più brillante Alkes (α Crt, M=4,05), a chiudere l’orizzonte SW.
Sul lato basso W troveremo le costellazioni primaverili che si apprestano a tramontare. Sotto la già citata Chioma di Berenice, fra l’Orsa Maggiore e il Leone, troveremo anzitutto il Leone minore con la più alta ο Lmi (circa 26°, M=3,75) e la più bassa, la variabile Praecipua (β Lmi, circa 24°, M=4.60) e la più bassa, la variabile 10 Lmi (circa 15°, M=4,15), e poco più in basso sull’orizzonte W, troveremo ancora la la splendida costellazione primaverile del Leone, a ovest di Marte: alle ore 22 è visibile solo la coda del “felino astrale”, con la meravigliosa doppia, variabile pulsante, di colore oro-smeraldo Denebola (β Leo, circa 23°, M=2,10) un target molto amato dagli astrofili, stavolta sufficientemente alta per una proficua osservazione.

Sul lato N a partire da NW, anzitutto troveremo l’estesa e grande costellazione circumpolare dell’Orsa Maggiore, con la stella più alta Alkaid (η Ursae majoris, circa 61°, M=1.85) e poco più in basso, la magnifica doppia Mizar (ζ Ursae Majoris, circa 58°, M=2,20), top target per gli astrofili a tutte le ore, mentre notevolmente più bassa, leggermente verso Nord, ci sarà la doppia brillante e inconfondibile Dubhe (α Uma, circa 41°, M=2) e Taiyangshou (χ Uma, circa 42°, M=3,65), mentre le stelle più basse (Talita, Alkaphrah) arriveranno all’altitudine 19°.
Sull’antimeridiano invece (il meridiano N, proprio sotto il Drago si scorge l’Orsa Minore con Polaris (α Umi, circa 44°, M=1,96) quasi a mezzocielo, mentre più in alto vedremo la doppia rossa Kochab (β Umi, circa 59°, M=2.05). Sotto il piccolo carro, sempre all’antimeridiano, (Orsa minore), verso il basso scorgeremo la debole e circumpolare Camelopardis , con la più brillante α Cam (circa 22°, M=4,25), mentre a completare l’orizzonte ovest, più in basso, osserveremo anzitutto sull’orizzonte NW la bassissima Auriga con una stella circumpolare (che non tramonta mai), la brillantissima doppia Capella (α Aur, circa 2°, Mmedia=0,05) mentre la binaria ad eclisse, anch’essa circumpolare, Melkalinian(β Aur, circa 3°, Mmedia=1,99) è poco più alta.Sull’orizzonte del meridiano, in risalita, le ultime stelle dell’autunnale Perseo, con la sua doppia Milfak (α Per, circa 6°, M=1,75).
Poco più su, sul lato NE, a Est di Camelopardis e sotto Cefeo troveremo in risalita la bellissima, brillante e inconfondibile, per la sua perfetta forma a Doppia V, costellazione circumpolare di Cassiopea con la multipla variabile Shedar (α Cas, circa 23°, M=2.20) e la più alta Caph (β Cas, circa 28°, M=2.25). Sopra Cassiopea troviamo un’altra circumpolare in risalita: Cefeo con la splendente Alderamin(α Cep, circa 48°, M=2.45). Sotto di questa, ormai la debole e bassa Lucertola completa l’orizzonte NE con la circumpolare α Lac (circa 34°, M=3.75).
Tornando sul lato NW, verso l’alto, scorgiamo fra l’Orsa maggiore e la Chioma di Berenice, comincia ad abbassarsi la costellazione dei Canes Venatici (Cani da Caccia), con Chara (β Cvn, circa 46°, M=4,20) e la più brillante e famosa Cor Caroli (α2 Cnc, circa 49°, M=2,85), mentre sotto l’Orsa Maggiore, più precisamente sotto tania australis, troviamo ancora la Lince, con la doppia 10 Uma (circa 15°, M=4,15) la quale, nonostante il nome, non è assegnata alla costellazione dell’Orsa Maggiore, o meglio, lo era in passato, ma oggi fa parte della Lince stessa. All’estremo orientale della costellazione la brillante α Lyn (circa 12°, M=4,60). Invece, le stelle della primaverile Cancro (con la debolissima Zubanah e la sua alfa Acubens) sono già tramontate.

Sul lato E fanno capolino le principali costellazioni estive, in netta risalita: subito sotto la già citata Ercole scorgiamo in risalita la Lira con la brillantissima Vega (α Cyg, circa67°, M=0), stella di riferimento per le magnitudini, anche se in realtà è una doppia variabile pulsante, e con Deneb e Altair forma lo spettacolare triangolo estivo, finalmente visibile. Leggermente a NE si scorgerà anch’essa in risalita la spettacolare e inconfondibile costellazione del Cigno con Deneb (α Cyg, circa 48°, M=1,25) . Il basso orizzonte orientale è completato da altre sorgenti costellazioni estive: da NE verso SE, nell’ordine, si affacciano le prime stelle della Volpetta con la doppia rossa Anser (α Vul, circa 50°, M=4,40), a fianco la Freccia con la sua alfa Sham (α Sge, circa 44°, M=4,40), poco più verso sud la splendida e inconfondibile costellazione dell’Aquila con la celebre e luminosissima, doppia variabile pulsante bianca Altair (α Aql, circa 35°, M=0,77) e la più alta, Okab Borealis (ε Aql, circa 48°, M=4). A completare l’orizzonte est, subito sotto la Freccia, sorgono due deboli costellazioni: il Delfino con Sualocin (α Del, circa 32°, M=3,85) e Rotanev(β Del, circa 31°, M=4,10), e subito sotto, la più bassa Cavallino con la sua più brillante Kitalfa (α Equ, circa 18°, M=3,85), mentre la più alta è 6 Equ (circa 22°, M=4,70).
Si apprestano a sorgere, inoltre, all’orizzonte NE due importanti costellazioni autunnali: la prima è Pegaso con la sua brillante Guaina (β Peg, circa 15°, M=2,40), e la seconda è Andromeda con la brillante Alpheratz o Sirrah (α And, circa 6°, M=2,05) condivisa con Pegaso, detta anche δ Peg. Per l’affascinante Galassia di Andromeda (M31, circa 11°), per vederla in tutta la sua bellezza dobbiamo attendere i prossimi mesi.
Infine, a NE, proprio a W di Andromeda si appresta a sorgere un’altra importante costellazione autunnale: si tratta di Perseo, con la sua brillante Mirfak (α Per, circa 6°, M=1,75) ancora bassa.

Come sciami meteorici, oltre al solito Antihelion (ZHR=4, AR=3°) in Capricorno, ne troviamo altri due: le α Capricornidi (ZHR=5, AR=17°) e le più importanti e famose Perseidi (ZHR=100, AR=16°), che sembrano provenire da un punto fra Cassiopea e Andromeda. Sono lo sciame meteorico più famoso, dette anche “lacrime di San Lorenzo”, che avranno il suo massimo proprio il 12 agosto. Sono queste le cosiddette “stelle cadenti” per eccellenza, anche se nella giornata di osservazione saranno poco visibili.

Programma

21:30 – 22:00

Osservazione della Luna

22:00 – 22:30

Osservazione Stellare (Mizar, Albireo o altro oggetto stellare)