Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 29/10/2025 ore 20:15

Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali.

Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna

Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le stelle, dove potrai osservare pianeti, stelle e galassie attraverso potenti telescopi. L’evento inizia il 29 Ottobre 2025 alle 20:15 a Pino Torinese. Non perdere questa straordinaria opportunità di esplorare l’universo!

screenshot stellarium del cielo a Pino Torinese il 29 ottobre 2025 h 20:45
Screenshot stellarium del cielo a Pino Torinese il 29 ottobre 2025 h 20:45

Sole sorge alle 7:04 e tramonta alle 17:21 (fine crepuscolo astronomico 19:00)

Luna e Pianeti visibili

  • Luna sorge alle 14:07 [+7:03′] culmina alle 18:38 (23°) e tramonta alle 23:16 [+5:55′] – altezza: 19° (20:15) – 14° (21:15)visibile al tramonto (20°).
  • Saturno sorge alle 15:57 [-1:24′], culmina alle 21:44 (41°) e tramonta alle 03:35 [-3:59′] – altezza: 37° (20:15) – 41° (21:15) – al tramonto 14°in congiunzione stretta con Nettuno, in opposizione il 21/9, in congiunzione eliaca il 25/03/2026.

Pianeti non visibili per scarsa altezza

Pianeti non visibili per inquinamento luminoso

  • Urano sorge alle 18:19 [+0:58′], culmina alle 01:47(65°) e tramonta alle 09:15 [+2:11′] – altezza: 19° (20:15) – 29° (21:15) visibile di sera, di notte, al crepuscolo mattutino e all’alba (54°) – in congiunzione eliaca il 18/05/2025, in opposizione il 21/11/2025
  • Nettuno sorge alle 18:55 [+1:34′], culmina alle 01:01 (43°) tramonta alle 07:04 [+0:02′] – altezza: 38° (20:15) – 43° (21:15) in congiunzione stretta con Saturno, in opposizione il 23/09, in congiunzione eliaca il 22/03/2026,.

Pianeti non visibili

  • Mercurio sorge alle 9:22 [+2:23], culmina alle 13:45 (22°) e tramonta alle 18:09 [+0:44] – visibile con difficoltà al tramonto (6°)in congiunzione superiore il 13/09, in massima elongazione est (24°) il 29/10.
  • Venere sorge alle 5:32 [-1:32′], culmina alle 11:11(39°) e tramonta alle 16:49 [-0:32′] – visibile al crepuscolo mattutino e all’alba (18°)in massima elongazione ovest (45°9′) il 01/06,in congiunzione superiore il 06/01/2026.
  • Marte sorge alle 8:49 [+1:47′], culmina alla 13:30 (25°) e tramonta alle 18:10 [+0:31′]- visibile con difficoltà al tramonto (6°), in opposizione il 16/01/2025,in congiunzione eliaca il 09/01/2026.
  • Giove sorge alle 22:07 [-6:23′], culmina alle 05:14 (66°) e tramonta alle 13:15 [-4:06′] – visibile a sera tarda, di notte e all’alba (61°) – In congiunzione il 24/06/2025, in opposizione il 10/1/2026.

Altri oggetti celesti

Lo zenit sarà dominato dalla debole costellazione della Lucertola con la circumpolare bianca di sequenza principale α Lac (circa 83°, M=3.75), mentre, in prossimità del polo nord azimutale, troveremo la debole HR 8424 (circa 90°, M=5,15).

Proseguendo sul meridiano (S), a cominciare dal lato Sud-Est, in ordine di altezza, cominciando dall’alto, sotto la “coda” del Cigno troveremo, in rapida risalita, la regina delle costellazoni autunnali; si tratta di Pegaso con la sua gigante rossa Scheat (β Peg, circa 69°, M=2,40) e la brillante gigante blu Markab (α Peg, circa 58°, Mmedia=2,45), e poco sulla sinistra, verso Est, un’importante costellazione autunnale:Andromeda con la brillante Alpherats o Sirrah (α And, circa 61°, M=2,05) condivisa con Pegaso, detta anche δPeg, e l’affascinante Galassia di Andromeda (M31, circa 61°, M=3,4), finalmente visibile, anche ad occhio nudo, in tutta la sua bellezza, nonostante la notevole distanza (2.5 Mal) da noi. Per individuarla, si segue uno dei bracci di andromeda, il più ad ovest, in direzione NW a partire dalla gigante rossa Mirach (β And, circa 53°, M=2,05), proseguendo per la bianca Mu Andromedae (μ And, circa 57°, M=3,85) e la binaria spettroscopica Ni Andromedae (ν And, circa 60°, M=4,50), dove nelle sue vicinanze si scorge la galassia. Poco più ad est di questa, troveremo la splendida costellazione di Perseo, con la sua brillante Mirfalk (α Per, circa 38°, M=1,75).
Secondo la leggenda, Andromeda era figlia del Re d’Etiopia Cefeo e della Nereide (ninfa marina) Cassiopea. Ella si riteneva la più bella fra le Nereidi, e per questo le due sorelle si rivolsero a Poseidone per punirla della sua superbia, talchè il dio del mare mandò sulle coste dell’Egitto il tremendo mostro Cetus, che devastava le coste e uccideva i pescatori. Cefeo stesso chiese all’oracolo di Ammone come scongiurare una tale tragedia, e questi sentenziò che per placare l’ira del signore dei mari doveva sacrificare la figlia Andromeda al mostro, incantenandola nuda a una rupe. Di lì passò l’eroe Perseo, in sella al suo cavallo alato Pegaso, il quale, dopo aver ucciso la Medusa (un mostro che aveva serpenti come capelli e che pietrificava con lo sguardo chiunque osasse vedere il suo viso), si innammorò di Andromeda, e la salvò da morte sicura mostrando al mostro Cetus la testa della Medusa, pietrificandolo all’istante. Perseo ruppe le catene, e Andromeda dunque con una mano si aggrappò alla sella di Pegaso (la mano era la stella Alpherats, condivisa con Pegaso) e fuggì con il suo eroe. La dea Atena, incantata dall’episodio, dopo la loro morte garantì ai due sposi eternità, innalzandoli in cielo, e con essi anche Pegaso, Cefeo, Cassiopea e il mostro Cetus, sempre posto al disotto dell’eroe. Essa immortalò la scena di quando Andromeda si aggrappò alla sella di Pegaso e fuggì con Perseo, con Cefeo e Cassiopea che guardavano attoniti la scena poco distanti. Sempre sull’orizzonte SE, troveremo una debole, ma estesa costellazione zodiacale: i Pesci con la sua alfa gigante gialla Gamma Piscium (γ Psc, circa 35°, M=3,70) e la doppia bianca Alresha (α Psc, circa 23°, M=1,25). Sotto il Pegaso, ma ad ovest dei Pesci si scorgerà un’altra costellazione zodiacale autunnale in leggera risalita: l’estesa costellazione dell’Acquario, con la supergigante gialla Sadalmelik (α Aqr, circa 45°, M=2,95), la quale, nonostante il nome, non è la più brillante: la più luminosa infatti è la supergigante gialla Sadalsuund (β Aqr, circa 39°, M=2,90). In tema di costellazioni zodiacali, in leggera discesa l’estiva Capricorno con la più alta Algedi (α2 Cap, circa 31°, M=3,55) e poco più in basso la doppia Debih (β Cap, circa 29°, M=3,05). Sotto le costellazioni zodiacali alcune costellazioni australi, come il Microscopio con la doppia gialla α MIc (circa 11°, M=4,85), in leggera risalita il Pesce Australe con la brillantissima, bianca e vicinissima (25 al) Fomalhaut (α Psa, circa 12°, M=1,16), lo Scultore con la sua gigante arancione Gamma sculptoris (γ Scl, circa 8°, M=4,40).e infine, da una costellazione molto australe in leggera risalita, la Gru, della quale sono visibili solo le stelle più alte, la gigante blu Al Dhanab (γ Gru, circa 7°, M=3), e la gigante arancione Lambda Gruis (λ Gru, circa 5°, M=4,45). Poco più ad est dei pesci, sotto Andromeda, in risalita troveremo dapprima l’inconfondibile Triangolo con la sua subgigante bianca variabile rotante Mothallah (α Tri, circa 43°, M=3,40), e subito sotto, fra Pesci e Perseo la zodiacale Ariete con la sua gigante arancione Hamal (α Ari, circa 37°, M=2,05). Completano l’orizzonte sudest le stelle di Cetus, delle quali la più alta é la gigante arancione Deneb Kaitos Shemali (ι Cet, circa 28°, M=3,55), mentre le più brillanti sono la gigante giallo-arancione Dhipda (β Cet, circa 17°, M=2,00) e la gigante rossa Menkab (α Cet, circa 14°, M=2,50), e infine le prime stelle dell’invernale Eridano, che sta per sorgere, con la sola visibile, la gigante arancione Azha (η Eri, circa 5°, M=3,85).
Passando all’orizzonte SudOvest, ancora alta ma in discesa troveremo la spettacolare e inconfondibile costellazione del Cigno con Deneb (α Cyg, circa 76°, M=1,25), una supergigante blu molto giovane (11,6 Ma) ma anche molto distante (ca. 2600 al), che con Vega e Altair forma lo spettacolare triangolo estivo, mentre la più alta della costellazione, vicinissima al polo nord astrale, è Sadr (γ Cyg, circa 71°, M=2,25), una gialla binaria ad eclisse. Fra Pegaso e il Cigno, da Sud verso ovest, troveremo nell’ordine 4 piccole e deboli costellazioni estive in discesa: si tratta del Cavallino con la sua più brillante, la binaria spettroscopica gialla/bianca Kitalfa (α Equ, circa 49°, M=3,85), mentre la più alta è la stella binaria di sequenza principale γ Equ (circa 54°, M=4,70), una bianca anomala, perchè con tracce di metalli transferrici come Europio e Stronzio, e in rapida oscillazione, segue il Delfino in leggera risalita con la doppia subgigante blu Sualocin (α Del, circa 56°, M=3,85) e la binaria spettroscopica bianca Rotanev(β Del, circa 54°, M=4,10), poi segue la Freccia con la sua gigante gialla Sham (α Sge, circa 50°, M=4,40), e infine la Volpetta con la doppia rossa Anser (α Vul, circa 53°, M=4,40). Leggermente a ovest ma più in basso del Cigno troveremo in netta discesa la Lira con la brillantissima Vega Lir, circa 52°, M=0), stella di riferimento per le magnitudini, anche se in realtà è una doppia variabile pulsante, e a completare il triangolo estivo, subito sotto la Freccia e il Delfino, nella costellazione dell’Aquila , troveremo la celebre e luminosissima, doppia variabile pulsante bianca Altair (α Aql, circa 44°, M=0,77) e in discesa, all’estremità della “ala” destra del rapace astrale, Okab Borealis (ε Aql, circa 41°, M=4). Completano l’orizzonte SW, in discesa, la costellazione australe dello Scudo con la sua stella più brillante, Alfa Scuti (α Sct, circa 19°, M=3,85), e appena sotto, le ultime stelle della estiva Sagittario ormai al tramonto,con la più alta, la subgigante bianca ῥ1Sagittarii (ῥ1 Sgr, circa 17°, M=3,90), e con la sua splendida doppia blu Nunki (σ Sgr, circa 7°, M=2,05).

Passiamo dunque all’orizzonte W, dove scorgeremo le costellazioni primaverili ed estive che si apprestano a tramontare. A cominciare dall’alto, sotto la Lira, in discesa troveremo la costellazione di Ercole con la sua peculiare sagoma, con la più alta, la doppia variabile pulsante ι Erc (circa 52°, M=3,80), e sul lato basso, la più brillante gigante gialla Kornephoros(β Erc, circa 27°, M=2,75). Invece, sul lato NW a ovest di Ercole, si scorgerà, in discesa, la magnifica, ma debole, costellazione primaverile della Corona Boreale con la sua Alphecca (α Crb, circa 21°, M=0,15), e,in ordine di altezza, subito sotto, in discesa la luminosa costellazione primaverile del Boote (a volte nota come Bifolco), con la sua inconfondibile e brillantissima arancione Arturo (α Boo, circa 2°, M=0,15), mentre la più alta sarà Nekkar (β Boo, circa 24°, M=3,15). Dall’altro lato, proprio sotto Ercole transiterà l’inconfondibile sagoma dell’estiva Ofiuco, in discesa, detta anche “la tredicesima costellazione dello zodiaco” giacchè “giace” sull’eclittica fra lo Scorpione e il Sagittario con la sua stella più brillante, la doppia Ras Al Hague (α Oph, circa 32°, M=2,05). Questa costellazione, oltre che frapporsi fra le due succitate costellazioni zodiacali, “divide” in due parti la costellazione estiva del Serpente, in netta discesa, con la sua prima porzione a ovest, con la più alta, la bellissima gialla ma debole Gudja (ϰ Ser, circa 18°, M=4,05), il “vertice della testa” del “rettile astrale”, mentre a metà del mezzo “corpo della serpe” ci sarà la stella più brillante della costellazione, Unuk hal hay (α Ser, circa 9°, M=1,17), mentre l’altra porzione della costellazione, la cd. “coda” del rettile celeste, si scorgerà a SW, formata da stelle più fioche, laddove la più brillante è Alava (η Ser, circa 28°, M=3,20).

All’antimeridiano, o orizzonte Nord, a cominciare dal lato NE, troveremo l’inconfondibile sagoma a “casetta” di Cefeo con la subgigante bianca Alderamin(α Cep, circa 71°, M=2.45). Sotto Cefeo, si scorgerà un’altra circumpolare: troveremo in risalita la bellissima, brillante e inconfondibile, per la sua perfetta forma a W, costellazione circumpolare di Cassiopea con la multipla variabile Shedar (α Cas, circa 63°, M=2.20) e la più alta Caph (β Cas, circa 66°, M=2.25). Sotto di questa scorgeremo, anche essa in risalita, la debole e circumpolare Camelopardis , con la più brillante α Cam (circa 36°, M=4,25). A completare dunque il basso orizzonte NE, sotto Camelopardis, procedendo verso E, fanno capolino, in risalita, le stelle della brillantissima Auriga con una stella circumpolare (che non tramonta mai), la brillantissima quadrupla e vicina (43 al) Capella (α Aur, circa 17°, Mmedia=0,05) mentre la binaria ad eclisse, anch’essa circumpolare, Melkalinian(β Aur, circa 12°, Mmedia=1,99) è poco più bassa. Dall’altro lato,sempre sotto Camelopardis, fra l’Auriga e l’Orsa Maggiore, troviamo in leggera risalita ancora la Lince, dove saranno visibili solo alcune stelle, ovvero, dal basso verso l’alto rispettivamente, la stella di sequenza principale 21 Lyncis (21 Lyn, circa 8°, M=4,60), 15 Lyncis (15 Lyn, circa 18°, M=4,35) e 2 Lyncis (2 Lyn, circa 21°, M=4,40).
Sul lato opposto, NW, sotto il Cigno e la Lira troveremo in discesa la debole ma estesa costellazione del Drago, e cominciando dalla “testa”,vedremo la splendida doppia arancione Eltanin (γ Dra, circa 54°, M=2,20)e la supergigante gialla Rastaban (β Dra, circa 50°, M=2,35) , mentre la stella alfa, nonostante il nome non la più brillante ma la più famosa in quanto circa 3 millenni fa fu la stella polare, è la doppia blu Thuban (α Dra, circa 31°, M=3,65). Circondata dal Drago un pò più verso est troveremo l’Orsa Minore con Polaris (α Umi, circa 45°, M=1,96) a mezzocielo, mentre poco più in basso vedremo la doppia rossa Kochab (β Umi, circa 40°, M=2.05). A completare l’orizzonte NW, sotto il Drago troveremo in discesa l’estesa e grande costellazione circumpolare dell’Orsa Maggiore, con Alkaid (η Ursae majoris, circa 19°, M=1.85) e poco distante la più alta, la magnifica doppia Mizar (ζ Ursae Majoris, circa 21°, M=2,20), top target per gli astrofili a tutte le ore, mentre notevolmente più bassa, leggermente verso Nord, ci sarà la doppia brillante e inconfondibile Dubhe (α Uma, circa 18°, M=2) e Taiyangshou (χ Uma, circa 7°, M=3,65), mentre le stelle più basse (Talita, Alkaphrah) sono bassissime e arrivano alpiù all’altitudine 3°. A completare il basso orizzonte Nord, nell’ordine, da N verso E, si scorgeranno in discesa alcune stelle della debole costellazione dei Canes Venatici (Cani da Caccia), con Chara (β Cvn, circa 5°, M=4,20) e la più brillante e famosa Cor Caroli (α2 Cnc, circa 5°, M=2,85).

Infine, sull’orizzonte Est si affacciano le costellazioni che ci faranno compagnia nei prossimi mesi, sia autunnali che invernali. Sotto la Lucertola, dunque, in ordine di altezza troveremo le classiche costellazioni autunnali: prima il Pegaso, poi Andromeda, il Triangolo, l’Ariete e il Perseo, e subito sotto quest’ultima, fra Auriga e Cetus, sul basso orizzonte Est, fa capolino una importante costellazione invernale: si tratta del Toro, della quale, per ora, è visibile l’ammasso stellare aperto delle splendide e spettacolari Pleiadi (M44, circa 15°, M(Alcione)=2,85), la binaria spettroscopica con componente principale gigante gialla Omicron Tauri (ο Tau, circa 9°, M=3,60), la tripla variabile Algol con binaria ad eclisse Lambda Tauri (λ Tau, circa 5°, M=3,40), la gigante arancione, nonchè stella più brillante delle Iadi Prima Hyadum (γ Tau, circa 3°, M=3,65), e all’altro estremo in direzione nord la gigante blu, condivisa con l’Auriga (detta anche γ Aur) El Nath (β Tau, circa 2°, M=1,65), e infine, ma ancora molto bassa, la regina delle stelle invernali, insieme a Sirio. Si tratta della splendida gigante arancione (in realtà doppia) Aldebaran (α Tau, circa 5°, M=1,65), distate solo 66 anni luce da noi.
Il basso orizzonte est tuttavia, (anche rispetto alla precedente sessione avvenuta un’ora fa), presenta delle importantissime novità: la prima è la costellazione dei Gemelli, sotto l’Auriga, dove è visibile solo la sestupla bianca Castore (α Gem, circa 2°, M=1,90), distante solo 49 al da noi, ma non Polluce (β Gem, circa -2°, M=1,15), ancora sotto l’orizzonte, poi sotto il Toro, la regina delle costellazioni invernali, Orione, della quale parleremo più diffusamente a fine novembre. ora visibile solo parzialmente, con la gigante blu Bellatrix (γ Ori, circa 4°, M=1,65) visibile, seppur molto bassa.

Come sciami meteorici, oltre al solito Antihelion (ZHR=4, AR=16°) in Toro, troviamo molto più basse, poco distante da Aldebaran, lo sciame delle Tauridi meridionali (ZHR=5-10, AR=5°), ma più alto di queste due, fra Ariete, Toro e Cetus, lo sciame delle Tauridi settentrionali (ZHR=20, AR=5°), e infine la “doccia meteorica” (con terminologia anglosassone) più alta: le Andromedidi (ZHR=3, AR=46°), fra Triangolo, Andromeda e Pesci.

Programma

20:15 – 20:45

Osservazione della Luna

20:45 – 21:15

Osservazione di Saturno