A più di 40 anni dal lancio, le due sonde Voyager hanno rilevato raffiche di elettroni di alta energia, che hanno viaggiato quasi alla velocità della luce, circa 670 volte più veloci delle onde d’urto che li hanno allontanati dal Sole. Dalle osservazioni, gli scienziati sono stati in grado di costruire un modello che descrive …
Tag: ApJ Letters
Gen 21 2021
Voyager rileva shock interstellari di origine solare
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- “A Foreshock Model for Interstellar Shocks of Solar Origin: Voyager 1 and 2 Observations, 19 miliardi di chilometri (Voyager 2), 23 miliardi di chilometri (Voyager 1), 670 volte più veloci delle onde d’urto, A. C. Cummings, A. Gurnett, ApJ Letters, Astronomical Journal, B. Heikkila, Bow shock, brillamenti stellari, E. C. Stone, energia dei fasci di elettroni responsabili delle oscillazioni del plasma (circa 20–100 eV), eruzioni solari, escursioni lunari o marziane prolungate, esposizione a concentrazioni di raggi cosmici di gran lunga superiori a quelle che sperimentiamo abitualmente sulla Terra, Espulsioni di massa coronale, foreshock model, forte campo magnetico al bordo dell’onda d’urto, interazione delle onde d’urto di origine solare con il plasma interstellare, ioni riflessi dalle onde d’urto potrebbero essere accelerati lungo le linee del campo magnetico interstellare, József Kóta, L. F. Burlaga, Lancio Voyager 1 agosto 1977, Lancio Voyager 2 settembre 1977, linee del campo magnetico interstellare, linee di forza del campo magnetico nel mezzo interstellare:, MEDIA INAF, mezzo interstellare, modello che descrive l'interazione delle onde d’urto di origine solare con il plasma interstellare, N. F. Ness, N. Lal, onda d’urto interstellare, onde d'urto solari, oscillazioni delle onde di plasma, plasma interstellare, primo rilevamento di raffiche di elettroni di raggi cosmici, R. B. Decker, radiazione cosmica che proviene dai brillamenti stellari, radiazione cosmica che proviene dalle stelle che esplodono, raffiche di elettroni di alta energia, raffiche di elettroni di alta energia (circa 5–100 MeV), raggi cosmici, Randy Jokipii, S. M. Krimigis, Università dello Iowa, Vento interstellare, Vento solare, Voyager, Voyager 1, Voyager 1 ha varcato l’eliopausa il 25 agosto 2012, Voyager 2, Voyager 2 ha lasciato l’eliosfera il 5 novembre 2018, W. S. Kurth
Apr 26 2017
Da Encelado a Europa, tutti gli oceani del Sistema solare – INAF TV
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Menu Da un oceano all’altro. Coast-to-coast, metà dal Jpl californiano e metà dagli headquarters Nasa di Washington. E planet-to-planet. O meglio, planet-to-moons, perché è agli oceani presenti nel sottosuolo delle lune Encelado ed Europa, satellite naturale di Saturno la prima e di Giove la seconda, che l’Agenzia spaziale Usa ha dedicato la sua …
- ApJ Letters, Batteri su Europa, Calore su Europa, Encelado, Europa, Geyser su Encelado, Hubble, Idrogeno molecolare su Encelado, INAF TV, JPL, Missione Clipper, NASA, Oceani di Europa, Oceani su Encelado, Oceano liquido sotto Europa, Osservazione di Europa, Sonda Cassini, Sonde su Europa, Sorgenti idrotermali su Encelado, Vita abissale, Vita microbica, Vita su Encelado
Ott 26 2015
NOVA N. 907/24102015 – LA COMPOSIZIONE CHIMICA DELLO SPAZIO
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Osservazioni di ammassi di galassie in banda X [con il satellite giapponese Suzaku] hanno permesso di ottenere misure accurate dell’abbondanza degli elementi chimici pesanti che vengono diffusi nello spazio dalle esplosioni stellari. I risultati di questo studio, pubblicato su ApJ Letters, suggeriscono che l’Universo ha in media una composizione chimica simile a quella del nostro …
Ott 26 2015
La composizione chimica dello spazio « MEDIA INAF
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Osservazioni di ammassi di galassie in banda X hanno permesso di ottenere misure accurate dell’abbondanza degli elementi chimici pesanti che vengono diffusi nello spazio dalle esplosioni stellari. I risultati di questo studio, pubblicato su ApJ Letters, suggeriscono che l’Universo ha in media una composizione chimica simile a quella del nostro ambiente locale… Sorgente: La composizione …