Pubblicato oggi su Nature l’annuncio della prima rivelazione dei neutrini prodotti nel Sole dal ciclo CNO (carbonio-azoto-ossigeno). Lo studio è firmato dalla collaborazione scientifica Borexino, esperimento ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare La collaborazione scientifica Borexino, esperimento ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, pubblica oggi su …
Tag: Università di Princeton
Dic 14 2020
Borexino: così brillano le stelle massive
- Archiviato sotto Altro..., Fisica delle particelle, Fisica nucleare e subnucleare, Fisica quantistica, Fisica Solare, Fisica stellare, Nucleosintesi Solare, Nucleosintesi stellare
- bassissimo livellodi fondo in Borexino, Borexino, Borexino Collaboration, Carl Friedrich von Weizsäcker, catena protone-protone, ciclo CNO, Ciclo CNO canale dominante nell’universo per la combustione dell’idrogeno, ciclo CNO preponderante nelle stelle massicce, ciclo CNO presente nel Sole allo 1%, conferma sperimentale diretta dei meccanismi stellari di generazione di energia non era ancora mai stata ottenuta, cuore di Borexino il luogo meno radioattivo del mondo, esistenza del ciclo CNO fu teorizzata per la prima volta nel 1938, esperimento Borexino, Experimental evidence of neutrinos produced in the CNO fusion cycle in the Sun, fusione H nelle stelle potesse anche essere catalizzata dai nuclei pesanti C N O, Gioacchino Ranucci, Hans Bethe, INFN-Ge, INFN-LNGS, INFN-Mi, INFN-Pg, Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Marco Pallavicini, MEDIA INAF, Nature, Nature astronomy, neutrini prodotti nel ciclo CNO, Neutrini solari, oscillazione dei neutrini, Osservazione neutrini solari, prima fondamentale conferma sperimentale di come brillino le stelle più pesanti del Sole, prima osservazione dei neutrini CNO, prima prova sperimentale dell’esistenza del ciclo CNO, prima rivelazione in assoluto dei neutrini prodotti nel Sole dal ciclo CNO, programma scientifico del Neutrino Solare, Stelle massicce, tecnologia a scintillazione liquida, Università di Genova, Università di Milano, Università di Princeton
Dic 11 2020
La Blue Ring Nebula e il destino delle stelle binarie
- Archiviato sotto Evoluzione stellare, Fisica stellare, Galaxy Evolution Explorer, Nebulose, Stelle doppie, Telescopi spaziali
Nel 2004, nella nostra galassia è stato scoperto un oggetto raro chiamato Blue Ring Nebula: un anello di idrogeno gassoso con una stella al centro. Nei successivi 16 anni, l’oggetto è stato studiato nel dettaglio con diversi telescopi spaziali e terrestri, e ora si è finalmente capito che si tratta del residuo di due stelle …
- accrescimento probabilmente derivante da un disco di detriti circostante, anello di idrogeno gassoso con una stella al centro, blue Ring Nebula, Caltech, due spessi anelli al suo interno, Espulsione di materiale ad alta velocità dall stella compagna, Fusione stellare, Galaxy Evolution Explorer, Guðmundur Stefánsson, Habitable-zone Planet Finder, Keri Hoadley, la compagna che ha spiraleggiato verso l’interno era probabilmente una stella di piccola massa, McDonald Observatory, MEDIA INAF, NASA, Nasa / Jpl-Caltech / M. Seibert (Carnegie Institution for Science) / K. Hoadley (Caltech) / Galex Team, Nature, osservazioni spettroscopiche, Princeton University, Residuo di due stelle che si sono fuse, Residuo di fusione stellare, sistema stellare binario che si fonde, sistemi binari, spettrografo HIRES, Stelle binarie, Telescopio Hobby-Eberly, telescopio Keck da 10 metri, Università di Princeton, Via Lattea
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