Utilizzando i dati della sonda Cassini della missione Cassini-Huygens, gli scienziati del Southwest Research Institute hanno modellato i processi chimici sotterranei della luna di Saturno Encelado. Gli studi indicano la possibilità che un menù metabolico vario possa supportare la vita di una comunità microbica potenzialmente diversificata nell’oceano di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata della …
Tag: Southwest Research Institute
Feb 05 2021
Variegato menù metabolico per la vita su Encelado
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- 4H2+CO2=CH4+2H2O, Attivitá idrotermale su Encelado, Ben Teolis, capacità di sostenere il metabolismo di una cellula vivente in un volume di un centimetro cubo all’interno dell’oceano di Encelado, Cassini, Cassini-Huygens, Christine Ray, Christopher Glein, Christopher R. Glein, comunità microbica potenziale su Encelado, confronto tra le stime dell’energia libera con quelle degli ecosistemi sulla Terra, creazione di un potenziale gradiente di energia, criovulcanesimo su Encelado, Encelado, Eruzione di grani di ghiaccio e vapore acqueo, Frank Postberg, geochimica abiotica nell’oceano e nel nucleo roccioso, gli organismi aerobici consumano l’energia della materia organica come glucosio e ossigeno per creare anidride carbonica e acqua, Gli organismi anaerobici possono metabolizzare idrogeno per creare metano, Gran Finale, Hunter Waite, i composti riducenti sono presenti e convertono l’O2 e l’H2O2 a ione solfato e idrossidi ferrici, Icarus, idrogeno è una fonte di energia chimica che supporta i microbi anaerobici che vivono negli oceani della Terra vicino alle bocche idrotermali, idrogeno molecolare (H2) nel pennacchio, Idrogeno molecolare su Encelado, il metabolismo aerobico potrebbe sostentare fino a circa una cellula per centimetro cubo entro una profondità di 20 m dell’oceano di Encelado, J. Hunter Waite, Jonathan Lunine, Julie Huber, l metabolismo anaerobico potrebbe sostenere fino a circa una cellula ogni due centimetri cubi, la metanogenesi è l’unico metabolismo che dia valori di densità cellulare vicini a quelli riportati negli oceani terrestri e nei laghi subglaciali antartici a profondità analoghe, la metanogenesi potrebbe supportare fino a 6oo cellule per centimetro cubo, la produzione di molecole ossidanti e la chimica dell’ossidazione potrebbero contribuire a sostenere la vita e una comunità microbica metabolicamente diversificata su Encelado, le molecole riducenti non sono presenti in quantità apprezzabili e l’ossigeno molecolare e il perossido di idrogeno si accumulano nel tempo, le reazioni chimiche aerobiche e anaerobiche potrebbero soddisfare la soglia minima di energia libera richiesta dalla vita, limiti massimi di concentrazioni di ossidanti e dell’energia chimica, MEDIA INAF, metabolico per la vita su Encelado, metanogenesi, Missione Cassini-Huygens, modellazione chimica, modelli geochimici che simulano altri potenziali processi metabolici, NASA/ESA/ASI, natura di composti organici complessi presenti nelle profondità di Encelado, nell’oceano di Encelado c’è energia libera disponibile, Nell'oceano interno a encelado ci sono prove su uno squilibrio nelle razioni redox, oceano di acqua liquida sotto Encelado, ossidanti prodotti nello strato di ghiaccio superficiale, Oxidation processes diversify the metabolic menu on Enceladus, Pennacchi di Encelado, potenziali fonti di energia prodotte dall’attività idrotermale di Encelado, qual è la natura delle sostanze organiche complesse che escono dall’oceano?, radiazioni ionizzanti provenienti dallo spazio possano creare agenti ossidanti come l’ossigeno molecolare (O2) e il perossido d’idrogeno (H2O2), reazioni di ossido riduzione in grado di sostenere la vita su Encelado, reazioni redox, reazioni redox di base per fotosintesi e respirazione, riducenti prodotti dall’attività idrotermale nel cuore roccioso di Encelado, Sottosuolo di Encelado, Southwest Research Institute, Southwest Research Institute (San Antonio TX Usa), squilibri chimici che potrebbero supportare eventuali processi metabolici, tiger strips su Encelado, Tori Hoehler, Tracce di vita extraterrestre su Encelado, Un futuro veicolo spaziale potrebbe sorvolare i pennacchi di Encelado per verificare le previsioni sull’abbondanza di composti ossidati nell’oceano, variazione dell’energia libera di Gibbs (∆G), Vita come squilibrio tra composti ossidati e ridotti
Feb 18 2019
Incredibile Ultima Thule: una forma mai vista | MEDIA INAF
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.entry-header Gli scienziati hanno creato questo “film della partenza” usando 14 immagini diverse scattate dal Lorri (New Range Reconnaissance Imager) poco dopo che la sonda ha sorvolato Ultima Thule il 1° gennaio 2019. Questo è il film dell’oggetto più lontano nel nostro Sistema Solare mai realizzato da qualsiasi veicolo spaziale. Crediti: Credits: Nasa/Johns Hopkins Applied …
- 40 UA, 50mila Km/h, 6 Miliardi di Km, Alan Stern, Fascia di Kuiper, Filmato ripreso piu' lontano dalla Terra, Forma a frittella, Forma a pancake e noce ammaccata, Forma anomala di Ultima Thule, Forma piu' piatta di Ultima Thule, Forma Ultima Thule, Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, KBO, LORRI, MEDIA INAF, mondo più lontano fino ad oggi esplorato, Mu69 2014, NASA, New Horizons, Southwest Research Institute, TNO, Ultima Thule
Gen 16 2019
Capodanno su Ultima Thule | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Fascia di Kuiper, New Horizons, Nube di Oort, Operativi, Planetologia, Spacecraft, TNO, Ultima Thule
New Horizons, la piccola e tenace esploratrice spaziale della Nasa, ha raggiunto Ultima Thule il primo giorno dell’anno, a oltre 6 miliardi di chilometri dalla Terra. Sono arrivate le prime immagini e l’oggetto sembra avere la forma di un birillo di circa 32 per 16 chilometri, che ruota come un’elica attorno ad un asse che …
- 1 Gennaio 2019, 3.500 chilometri da Ultima Thule, 43 UA, 6.4 miliardi di chilometri dal Sole, Alan Stern, Determinazione periodo di rotazione, Fascia di Kuiper, FlyBy dell'oggetto piu' distante mai sorvolato da un veicolo spaziale, FlyBy ultima thule, forma simile a un birillo rotante, James Tuttle Keane, Jim Bridenstine, Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, Long-Range Reconnaissance Imager, LORRI, MEDIA INAF, NASA/APL, Nasa/Jhuapl/Swri, New Horizons, Planetesimi, Prima sonda spaziale a esplorare la fascia di Kuiper, Ralph Semmel, Rotazione elicoidale, Southwest Research Institute, Southwest Research Institute di Boulder, team New Horizons, Ultima Thule
Dic 21 2017
Giovane Terra: il contributo alieno | MEDIA INAF
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La serie di collisioni che è seguita al grande impatto da cui è “nata” la Luna avrebbero contribuito ad accrescere la massa della giovane Terra ben più di quanto precedentemente ipotizzato. Lo studio, pubblicato oggi su Nature Geoscience, è guidato da Simone Marchi, astrofisico originario di Lucca ora negli Usa, al Southwest Research Institute .entry-header …
- 2.5% di contributo alieno alla massa terrestre, Accrescimento della massa della giovane Terra, anomalie isotopiche, contributo alieno all'accrescimento della Terra, elementi altamente siderofili, Esogeologia, formazione dei pianeti del Sistema Solare, Giovane Terra, Grande impatto che ha originato la Luna, Grande impatto primordiale della Terra, impatti fra Terra e planetesimi, iridio, Komatite, MEDIA INAF, Nature Geoscience, Oro, Platino, processi di assorbimento di metalli e silicati, Robin Canup, Simone Marchi, Southwest Research Institute, Teoria del grande impatto
















